LEONE SFORZA

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Rocca dei papi Montefiascone
Rocca dei papi, Montefiascone

Last Updated on 2023/11/24

LEONE SFORZA  Di Castelfiorentino. Conte di Cotignola. Figlio naturale di Muzio Attendolo Sforza; fratello di Francesco Sforza, Alessandro Sforza, Giovanni Sforza, fratellastro di Bosio Sforza e di Corrado da Fogliano.

1406 (maggio) – 1440 (luglio)

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Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

…………….   Toscana ed Emilia

E’ chiamato Leone dallo stemma che l’imperatore Roberto di Baviera ha concesso al padre Muzio. Trascorre i suoi primi anni prima a Firenze a fianco dello zio Lorenzo Attendolo e poi a Ferrara ove studia.

1415     
Mar.   Campania

E’ dato in ostaggio dal padre a Pandolfo Alopo con la sorella Lisa, i fratelli Francesco, Giovanni, Alessandro, i cugini Foschino e Marco Attendolo ed un figlio di Lorenzo Attendolo.

Ago.   CampaniaViene rinchiuso in Castelnuovo a Napoli, con i fratelli allorché il padre è fatto incarcerare da Giacomo di Borbone.
1424     
Giu.NapoliRe d’Aragona Abruzzi

Partecipa alla battaglia di L’Aquila. Combatte con audacia nello scontro; sbalzato di sella, catturato, è condotto alla presenza di Braccio di Montone.

1428     
Lug.   LombardiaA Mortara.
1430     
Mag. giu.LuccaFirenze ToscanaAffianca il fratello Francesco Sforza alla difesa di Lucca.
1431     
PrimaveraMilanoFirenze LiguriaMilita in Liguria agli ordini di Angelo della Pergola.
1432     
Apr.   EmiliaHa il compito di scortare a Piacenza l’imperatore Sigismondo d’Ungheria. E’ segnalato a Rezzano.
1433     
Ago.   EmiliaA Parma con il fratello Francesco Sforza.
Nov.SforzaChiesa Romagna e Marche

Segue ancora il fratello Francesco. A Ronco nel forlivese;  transita con Lorenzo Attendolo (3000 cavalli) per il riminese alla conquista della marca d’ Ancona; a fine mese è sotto Jesi.

1434     
Feb.   UmbriaAppoggia il fratello Francesco in Umbria. Si muove verso Todi.
Mar.ChiesaFortebraccio Umbria

Assedia Montefalco; ne è richiamato e passa agli stipendi dei pontifici quando il fratello Francesco si accorda con il papa Eugenio IV per combattere Niccolò Fortebraccio.

Apr.   Lazio

Con Micheletto Attendolo ed Orso Orsini (2000 cavalli) costringe Niccolò Fortebraccio a levare l’ assedio da Roma. Entra nella città, dà alle fiamme Porta Portese; è respinto da Porta Settimiana.

Mag.   Lazio

Con Lorenzo e Micheletto Attendolo batte Niccolò Fortebraccio tra Mentana e Monterotondo;   induce il capitano avversario a fortificarsi in Tivoli. Nel combattimento è ferito ad una coscia o ad un piede. Spedisce in soccorso al fratello Francesco Sforza, impegnato presso Viterbo, 200  cavalli e 300 fanti che sono condotti da Manno Barile. Assedia Tivoli; abbandona presto le operazioni a seguito dell’ insurrezione dei romani ai danni del pontefice. Si accampa presso la basilica di San Paolo, supera il Ponte di Trastevere e raggiunge il fratello Francesco Sforza a Rocca Respampani.

Giu.   Lazio ed UmbriaFronteggia Niccolò Fortebraccio e Niccolò Piccinino tra Vetralla e Petrignano. Stipula con gli avversari una tregua di cinque mesi.
Sett.   Lazio

Rompe la tregua; si unisce con il cardinale legato Giovanni Vitelleschi.  Con Fiasco da Giraso (1000 cavalli e 800 fanti) favorisce in Roma il partito filopontificio degli Orsini contro i colonnesi. Questi ultimi sono obbligati ad allontanarsi dalla città.

Ott.   Lazio

Entra in Roma per la Porta del Popolo, si congiunge con i difensori di Castel Sant’ Angelo e marcia verso il Campidoglio. Il popolo scende nelle strade ed appoggia le milizie ecclesiastiche. Esce poco dopo dalla città per raggiungere il fratello Francesco.

Dic.   LazioA Toscanella (Tuscania). Continua a guerreggiare nel territorio tra Montefiascone e Pitigliano.
1435     
Gen.   LazioSoccorre con le sue truppe quelle del cardinale legato Giovanni Vitelleschi.
Feb.   LazioConquista a forza Castel Araldo.
Apr. mag.   Lazio ed UmbriaAssedia Montefiascone. Dopo dieci giorni si sposta alla guardia di Todi con 400 cavalli e 200 fanti.
Giu.   Umbria

Lascia Todi e preda il folignate con il cardinale Vitelleschi ai danni di Corrado Trinci: sono catturati 200 uomini cui è imposta una taglia. Costoro sono condotti a Montefalco.

Ago.   Umbria

E’ sorpreso e fatto prigioniero da Niccolò Fortebraccio nei pressi di Montefalco. E’ colto con gli uomini disarmati mentre sta giocando a scacchi. Ferito alla testa viene rinchiuso nella rocca di Assisi.

Ott.   Umbria Toscana  Romagna

Viene liberato dalla popolazione a seguito della morte di Niccolò Fortebraccio nella battaglia di Fiordimonte. Si reca a Perugia; a Firenze si incontra con il papa; da qui si porta a Cesena.

Dic.   Romagna

Transita per Forlì con 8 cavalli. Alloggia all’ osteria della Luna;  passa a trovarlo il signore della città Antonio Ordelaffi. A Cesena.

1436     
Gen.   UmbriaSposa Marsabilia Trinci, figlia di Corrado signore di Foligno.
……………   LazioMantiene i baroni romani in devozione del papa.
1437     
Ago.FirenzeMilano ToscanaCombatte a Ghivizzano. Espugna la località con i figli di Niccolò da Tolentino.
Sett.   ToscanaRimane a contrastare i lucchesi allorché il fratello Francesco si sposta in Emilia.
1438     
Mar.   MarcheStaziona a Montecassiano.
Apr.   ToscanaAlla firma della pace tra i contendenti rimane nel lucchese.
Nov.C.di CastelloChiesa Umbria  Toscana e Lazio

Lascia lo stipendio dei fiorentini e rientra alle sue stanze con 150 cavalli. Vuole entrare in Città di Castello per prestare soccorso agli abitanti  intimiditi dai pontifici. E’ informato da una spia della partenza dal campo di un contingente nemico; si pone nei pressi di Cortona e sorprende a Castiglion Fiorentino 150 cavalli condotti da Paolo della Molara. Si reca ad Acquapendente;  il fratello Francesco lo obbliga a restituire il bottino agli uomini del cardinale Vitelleschi.

1439     
Feb.   Marche

Si ferma a Fabriano. Non riceve nell’occasione alcun donativo di valore da parte degli abitanti della città a causa della loro povertà.

1440     
…………….SforzaRe d’Aragona1000 cavalliAbruzzi 
Lug.VeneziaMilano Lombardia

E’ ferito mortalmente all’inguine da un colpo di schioppetto (o da un colpo di bombarda ad una gamba) all’ assedio di Caravaggio. E’ trasportato a Milano per esservi curato. Muore dopo otto giorni nonostante le cure del chirurgo Giacomo da Goglione e del medico Giacomo Malvezzi. E’ sepolto a Caravaggio nella chiesa dei Santi Ferino e Rustico.

 CITAZIONI

-“Indivisibile compagno del fratello, col quale aveva combattuto sempre gloriosamente, acquistandosi fama di esperto capitano.” BIGNAMI

-“Ab ineunte aetate Francisco Fratri omnibus fere bellis assiduus comes eam in re bellica spectatis operibus laudem tulit, ut non magno intervallo ad fraternae virtutis nomen accederet.” GIOVIO

-“Prode e valorosissimo capitano..Alla qual età (34 anni) se tanta gloria erasi già acquistato nelle armi, è facile dedurre di quali imprese sarebbe stato capace, se compito avesse il corso ordinario della vita.” RATTI

-Con Roberto da San Severino, Alessandro Sforza, Giovanni Sforza e Domenico Malatesta “Uomini eccellentissimi in fatti d’arme.” SABELLICO

-Con Corrado da Fogliano, Francesco Sforza, Giovanni Sforza, Alessandro Sforza “In quibus omnibus ex paterna disciplina tanta indoles bellicae virtutis enivit, ut singuli prope absoluti Ducis nomen, famamque sint consecuti.” A.M. GRAZIANI

-Catturato da Niccolò Fortebraccio “Leon sfrenato in guerra, per soe colpe/ Si vide in ferri uno animal perduto.” CORNAZZANO

-“..il buon signor Leone/ Il nome e infatti fue ben battezzato,/ Ché in battaglia è fier come un dragone/ Par veramente un leon iscatenato.” FINZI

Fonte immagine in evidenza: wikipedia

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