Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
LEONE SFORZA Di Castelfiorentino. Conte di Cotignola. Figlio naturale di Muzio Attendolo Sforza; fratello di Francesco Sforza, Alessandro Sforza, Giovanni Sforza, fratellastro di Bosio Sforza e di Corrado da Fogliano.
1406 (maggio) – 1440 (luglio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
……………. | Toscana ed Emilia | E’ chiamato Leone dallo stemma che l’imperatore Roberto di Baviera ha concesso al padre Muzio. Trascorre i suoi primi anni prima a Firenze a fianco dello zio Lorenzo Attendolo e poi a Ferrara ove studia. | |||
1415 | |||||
Mar. | Campania | E’ dato in ostaggio dal padre a Pandolfo Alopo con la sorella Lisa, i fratelli Francesco, Giovanni, Alessandro, i cugini Foschino e Marco Attendolo ed un figlio di Lorenzo Attendolo. | |||
Ago. | Campania | Viene rinchiuso in Castelnuovo a Napoli, con i fratelli allorché il padre è fatto incarcerare da Giacomo di Borbone. | |||
1424 | |||||
Giu. | Napoli | Re d’Aragona | Abruzzi | Partecipa alla battaglia di L’Aquila. Combatte con audacia nello scontro; sbalzato di sella, catturato, è condotto alla presenza di Braccio di Montone. | |
1428 | |||||
Lug. | Lombardia | A Mortara. | |||
1430 | |||||
Mag. giu. | Lucca | Firenze | Toscana | Affianca il fratello Francesco Sforza alla difesa di Lucca. | |
1431 | |||||
Primavera | Milano | Firenze | Liguria | Milita in Liguria agli ordini di Angelo della Pergola. | |
1432 | |||||
Apr. | Emilia | Ha il compito di scortare a Piacenza l’imperatore Sigismondo d’Ungheria. E’ segnalato a Rezzano. | |||
1433 | |||||
Ago. | Emilia | A Parma con il fratello Francesco Sforza. | |||
Nov. | Sforza | Chiesa | Romagna e Marche | Segue ancora il fratello Francesco. A Ronco nel forlivese; transita con Lorenzo Attendolo (3000 cavalli) per il riminese alla conquista della marca d’ Ancona; a fine mese è sotto Jesi. | |
1434 | |||||
Feb. | Umbria | Appoggia il fratello Francesco in Umbria. Si muove verso Todi. | |||
Mar. | Chiesa | Fortebraccio | Umbria | Assedia Montefalco; ne è richiamato e passa agli stipendi dei pontifici quando il fratello Francesco si accorda con il papa Eugenio IV per combattere Niccolò Fortebraccio. | |
Apr. | Lazio | Con Micheletto Attendolo ed Orso Orsini (2000 cavalli) costringe Niccolò Fortebraccio a levare l’ assedio da Roma. Entra nella città, dà alle fiamme Porta Portese; è respinto da Porta Settimiana. | |||
Mag. | Lazio | Con Lorenzo e Micheletto Attendolo batte Niccolò Fortebraccio tra Mentana e Monterotondo; induce il capitano avversario a fortificarsi in Tivoli. Nel combattimento è ferito ad una coscia o ad un piede. Spedisce in soccorso al fratello Francesco Sforza, impegnato presso Viterbo, 200 cavalli e 300 fanti che sono condotti da Manno Barile. Assedia Tivoli; abbandona presto le operazioni a seguito dell’ insurrezione dei romani ai danni del pontefice. Si accampa presso la basilica di San Paolo, supera il Ponte di Trastevere e raggiunge il fratello Francesco Sforza a Rocca Respampani. | |||
Giu. | Lazio ed Umbria | Fronteggia Niccolò Fortebraccio e Niccolò Piccinino tra Vetralla e Petrignano. Stipula con gli avversari una tregua di cinque mesi. | |||
Sett. | Lazio | Rompe la tregua; si unisce con il cardinale legato Giovanni Vitelleschi. Con Fiasco da Giraso (1000 cavalli e 800 fanti) favorisce in Roma il partito filopontificio degli Orsini contro i colonnesi. Questi ultimi sono obbligati ad allontanarsi dalla città. | |||
Ott. | Lazio | Entra in Roma per la Porta del Popolo, si congiunge con i difensori di Castel Sant’ Angelo e marcia verso il Campidoglio. Il popolo scende nelle strade ed appoggia le milizie ecclesiastiche. Esce poco dopo dalla città per raggiungere il fratello Francesco. | |||
Dic. | Lazio | A Toscanella (Tuscania). Continua a guerreggiare nel territorio tra Montefiascone e Pitigliano. | |||
1435 | |||||
Gen. | Lazio | Soccorre con le sue truppe quelle del cardinale legato Giovanni Vitelleschi. | |||
Feb. | Lazio | Conquista a forza Castel Araldo. | |||
Apr. mag. | Lazio ed Umbria | Assedia Montefiascone. Dopo dieci giorni si sposta alla guardia di Todi con 400 cavalli e 200 fanti. | |||
Giu. | Umbria | Lascia Todi e preda il folignate con il cardinale Vitelleschi ai danni di Corrado Trinci: sono catturati 200 uomini cui è imposta una taglia. Costoro sono condotti a Montefalco. | |||
Ago. | Umbria | E’ sorpreso e fatto prigioniero da Niccolò Fortebraccio nei pressi di Montefalco. E’ colto con gli uomini disarmati mentre sta giocando a scacchi. Ferito alla testa viene rinchiuso nella rocca di Assisi. | |||
Ott. | Umbria Toscana Romagna | Viene liberato dalla popolazione a seguito della morte di Niccolò Fortebraccio nella battaglia di Fiordimonte. Si reca a Perugia; a Firenze si incontra con il papa; da qui si porta a Cesena. | |||
Dic. | Romagna | Transita per Forlì con 8 cavalli. Alloggia all’ osteria della Luna; passa a trovarlo il signore della città Antonio Ordelaffi. A Cesena. | |||
1436 | |||||
Gen. | Umbria | Sposa Marsabilia Trinci, figlia di Corrado signore di Foligno. | |||
…………… | Lazio | Mantiene i baroni romani in devozione del papa. | |||
1437 | |||||
Ago. | Firenze | Milano | Toscana | Combatte a Ghivizzano. Espugna la località con i figli di Niccolò da Tolentino. | |
Sett. | Toscana | Rimane a contrastare i lucchesi allorché il fratello Francesco si sposta in Emilia. | |||
1438 | |||||
Mar. | Marche | Staziona a Montecassiano. | |||
Apr. | Toscana | Alla firma della pace tra i contendenti rimane nel lucchese. | |||
Nov. | C.di Castello | Chiesa | Umbria Toscana e Lazio | Lascia lo stipendio dei fiorentini e rientra alle sue stanze con 150 cavalli. Vuole entrare in Città di Castello per prestare soccorso agli abitanti intimiditi dai pontifici. E’ informato da una spia della partenza dal campo di un contingente nemico; si pone nei pressi di Cortona e sorprende a Castiglion Fiorentino 150 cavalli condotti da Paolo della Molara. Si reca ad Acquapendente; il fratello Francesco lo obbliga a restituire il bottino agli uomini del cardinale Vitelleschi. | |
1439 | |||||
Feb. | Marche | Si ferma a Fabriano. Non riceve nell’occasione alcun donativo di valore da parte degli abitanti della città a causa della loro povertà. | |||
1440 | |||||
……………. | Sforza | Re d’Aragona | 1000 cavalli | Abruzzi | |
Lug. | Venezia | Milano | Lombardia | E’ ferito mortalmente all’inguine da un colpo di schioppetto (o da un colpo di bombarda ad una gamba) all’ assedio di Caravaggio. E’ trasportato a Milano per esservi curato. Muore dopo otto giorni nonostante le cure del chirurgo Giacomo da Goglione e del medico Giacomo Malvezzi. E’ sepolto a Caravaggio nella chiesa dei Santi Ferino e Rustico. |
CITAZIONI
-“Indivisibile compagno del fratello, col quale aveva combattuto sempre gloriosamente, acquistandosi fama di esperto capitano.” BIGNAMI
-“Ab ineunte aetate Francisco Fratri omnibus fere bellis assiduus comes eam in re bellica spectatis operibus laudem tulit, ut non magno intervallo ad fraternae virtutis nomen accederet.” GIOVIO
-“Prode e valorosissimo capitano..Alla qual età (34 anni) se tanta gloria erasi già acquistato nelle armi, è facile dedurre di quali imprese sarebbe stato capace, se compito avesse il corso ordinario della vita.” RATTI
-Con Roberto da San Severino, Alessandro Sforza, Giovanni Sforza e Domenico Malatesta “Uomini eccellentissimi in fatti d’arme.” SABELLICO
-Con Corrado da Fogliano, Francesco Sforza, Giovanni Sforza, Alessandro Sforza “In quibus omnibus ex paterna disciplina tanta indoles bellicae virtutis enivit, ut singuli prope absoluti Ducis nomen, famamque sint consecuti.” A.M. GRAZIANI
-Catturato da Niccolò Fortebraccio “Leon sfrenato in guerra, per soe colpe/ Si vide in ferri uno animal perduto.” CORNAZZANO
-“..il buon signor Leone/ Il nome e infatti fue ben battezzato,/ Ché in battaglia è fier come un dragone/ Par veramente un leon iscatenato.” FINZI
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