Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
BOSIO SFORZA Di Montegiovi. Conte di Cotignola e di Santa Fiora. Signore di Castell’Arquato, Varzi, Menconico, Chiavenna e Coenzo. Figlio di Muzio Attendolo Sforza; fratellastro di Francesco Sforza, Alessandro Sforza, Giovanni Sforza, Leone Sforza e di Corrado da Fogliano; suocero di Braccio Baglioni; genero di Matteo da Capua.
1411 – 1476 (marzo)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1415 | |||||
Mar. | Campania | E’ tra gli ostaggi voluti da Pandolfo Alopo per l’accordo di quest’ultimo con Muzio Attendolo Sforza. | |||
…………….. | Compie il suo apprendistato militare nelle compagnie del fratello Francesco. | ||||
1430 | |||||
…………….. | Siena | ||||
1432/1435 | Fa parte delle squadre di Micheletto Attendolo. Con il tempo la sua condotta sale dal comando di 18 cavalli a 30. A dicembre del 1435 abbandona tale compagnia per affiancare il fratello Francesco. | ||||
1436 | |||||
Lug. | Romagna | Entra in Forlì al fianco del fratello. | |||
1439 | |||||
Mar. | Chiesa | Milano | Umbria | Contrasta Francesco Piccinino in Umbria. Recupera i castelli ed i palazzi di Selci, Fonteroccoli, Castelfranco, Pietralunga e Lugnano. | |
1440 | |||||
Mar. | Firenze | Milano | Veneto e Toscana | Lascia il padovano con Troilo da Rossano e Niccolò da Pisa (sei squadre di cavalli) per trasferirsi in Toscana e prestare soccorso ai fiorentini minacciati da Niccolò Piccinino. | |
Ott. | Romagna e Marche | E’ segnalato a Rimini con Micheletto Attendolo. E’ diretto agli alloggiamenti invernali collocati nel contado di Fano. | |||
1441 | |||||
Feb. | Marche | Segue il fratello Francesco nella marca d’Ancona. A Fano. | |||
1442 | |||||
Gen. | E’ riconosciuto come aderente del fratello Francesco nella pace conclusa da quest’ultimo con il papa Eugenio IV. | ||||
1445 | |||||
Giu. | Sforza | Chiesa | Marche | Contrasta i pontifici a Castelfidardo. | |
Nov. | Marche | Viene assediato nella rocca del Girifalco di Fermo da Taliano Furlano e da Antonio Rido. | |||
1446 | |||||
Feb. | Marche | Costretto alla resa a patti abbandona Fermo per imbarcarsi con il fratello Alessandro e Santo Parente. | |||
…………….. | Firenze | Toscana | Accetta una condotta offertagli dai fiorentini. | ||
1448 | |||||
Sett. | Milano | Venezia | Lombardia | Prende parte alla battaglia di Caravaggio. | |
Ott. | Sforza | Milano | |||
1449 | |||||
Gen. | Lombardia | E’ segnalato a Landriano. | |||
Sett. | Lombardia | Assedia Milano. E’ ferito nel fianco destro da un verrettone in un attacco notturno portato ad un argine difensivo posto tra i borghi di Porta Orientale e quelli di Porta Comacina. Viene condotto al campo in gravi condizioni. | |||
1450 | |||||
Mag. | Umbria | Transita per Perugia. Le autorità cittadine gli fanno dono di una cavalcatura del valore di 100 fiorini. | |||
1451 | |||||
Dic. | Lombardia | A Pavia per funerali del fratello Giovanni. | |||
1452 | |||||
Apr. | Lombardia | Ottiene dal fratello Francesco, divenuto duca di Milano, il feudo di Menconico. | |||
Lug. | Milano | Venezia | 1000 cavalli | Lombardia | Con la sconfitta del fratello Alessandro ad Abbadia Cerreto è inviato in suo appoggio a Lodi; nella città controlla i movimenti degli aderenti della fazione guelfa. |
Sett. | Lombardia ed Emilia | Esce da Pizzighettone e rientra nel lodigiano per appoggiarvi il fratello Alessandro in difficoltà di fronte a Jacopo Piccinino. Si sposta indi nel reggiano; si collega con Angelo di Caposelvi ed Antonio Trotti e mette in fuga a Poviglio Manfredo e Giberto da Correggio cui cattura 600 cavalli. Gli avversari sono costretti a ritirarsi a Brescello. Occupa poi alcuni piccoli castelli appartenenti ai correggeschi. | |||
Ott. | 1000 cavalli | Piemonte | E’ dirottato alla guardia di Alessandria per i tumulti provocati nella città dalla fazione guelfa. | ||
Nov. | Lombardia | Affianca il fratello Francesco a Montichiari; gli è affidato il comando di uno squadrone quando gli sforzeschi sono sfidati a battaglia campale dai veneziani capitanati da Gentile da Leonessa, da Jacopo Piccinino e da Carlo Gonzaga. | |||
1453 | Piemonte | Combatte nel Monferrato il marchese Guglielmo di Monferrato. | |||
1454 | |||||
Sett. ott. | Emilia | Al termine del conflitto 200 cavalli delle sue compagnie hanno le loro stanze nel parmense. | |||
1455 | |||||
Primavera | Milano | Comp. ventura | Romagna | A Cotignola per controllare i movimenti della compagnia di Jacopo Piccinino, che dalla Romagna si sta dirigendo minaccioso verso la Toscana. | |
1460 | |||||
Feb. | Milano | Angiò | E’ inviato in soccorso del re di Napoli Ferrante d’Aragona. | ||
Mar. | Milano | Angiò | Emilia | Avanza nel bolognese con 7 squadre di uomini d’arme per bloccare nella marca d’ Ancona, con il fratello Alessandro e Federico da Montefeltro, l’avanzata di Jacopo Piccinino. La celerità del condottiero avversario manda a monte il disegno per cui sforzeschi, pontifici ed aragonesi convergono su Fermo. Il Piccinino riesce ad attraversare il Tronto ed irrompe negli Abruzzi. | |
Lug. | Abruzzi | Raggiunti gli Abruzzi con molti pezzi di artiglieria lo Sforza comanda le truppe sforzesche a favore degli aragonesi. Prende parte alla battaglia di San Fabiano/San Flaviano che dura sette ore. | |||
Nov. | Campania | A Salerno. | |||
1461 | |||||
Apr. giu. | Lombardia e Lazio | Lascia la Lombardia per trasferirsi nel regno di Napoli. A maggio è a Roma con Giovanni da Tolentino, Giacomo della Sassetta ed Ugo da San Severino. Si trasferisce nella Sabina dove assale le terre di Jacopo Savelli; conquista all’avversario alcuni castelli. | |||
1462 | |||||
Ago. | Puglia | Si distingue per il suo valore nella battaglia di Troia. | |||
1463 | |||||
Mag. | Puglia | Con la ribellione di San Severo è costretto a riparare nei pressi di Lesina con Niccolò da Tolentino ed Alberto Visconti. I tre condottieri sforzeschi contrastano le milizie del Piccinino ed effettuano alcune scorrerie verso San Severo. Bosio Sforza ottiene la resa della guarnigione della località. Di seguito si sposta verso Foggia per congiungersi con Bartolomeo Quartero. | |||
Ago. | Abruzzi | Con Matteo da Capua ottiene la resa di L’Aquila agli aragonesi. L’accordo è siglato a San Demetrio ne’ Vestini. | |||
1464 | |||||
Primavera | Napoli | Angiò | Abruzzi | Doma una rivolta ad Ortona. | |
Giu. | Umbria | Di ritorno dal regno di Napoli si ferma a Perugia presso il genero Braccio Baglioni. Con lo Sforza è la giovane moglie nipote di Matteo da Capua. | |||
1465 | |||||
Mar. | Abruzzi | Si trova ancora a San Demetrio ne’ Vestini, presso L’Aquila, con Napoleone e Roberto Orsini: il filoangioino Piero Lalle dei Camponeschi deve allontanarsi dalla località che si dà al re di Napoli Ferrante d’Aragona. | |||
Giu. | Emilia | Si ferma nel bolognese per il periodo giugno-settembre. | |||
1466 | |||||
Sett. | Emilia | E’ ancora a Bologna. Nello stesso periodo gli sono confermati i feudi e gli alloggiamenti per i suoi uomini di cui già gode nel ducato. | |||
Nov. | E’ messo in allerta dal duca di Milano, il nipote Galeazzo Maria, in previsione di un prossimo conflitto con i veneziani di Bartolomeo Colleoni. | ||||
Dic. | Milano | Lombardia | Viene investito di Castell’Arquato, di Varzi e di altre signorie a compensazione dei suoi ingenti crediti verso l’erario ducale. E’ segnalato a Milano con altri condottieri a consulto con il duca per concertare i piani di guerra. | ||
1467 | |||||
Mag. | Milano | Venezia | Romagna | Assedia Taddeo Manfredi in Imola. | |
Giu. | Emilia | Fronteggia Bartolomeo Colleoni ed i fuoriusciti fiorentini. Si ferma sull’Idice. | |||
Lug. | Emilia | Prende parte alla battaglia di Molinella. | |||
1468 | |||||
…………… | Emilia | Vende Coenzo a Pietro dal Verme. | |||
Nov. | Milano | da Correggio | Emilia | Si trova nel parmense per affrontarvi Manfredo da Correggio. All’assedio di Brescello; occupa la città con il duca di Urbino Federico da Montefeltro; dopo quindici giorni si impadronisce anche della rocca. | |
1469 | |||||
Gen. | Lombardia | A Milano per le feste di carnevale. | |||
Apr. | Milano | Duca di Savoia | Piemonte | E’ inviato a Rocca d’Arazzo, nell’astigiano, allo scopo di punire Carlo Cacararo per il suo accordo con Filippo di Bresse. | |
1470 | |||||
Mar. | Lombardia | Gli viene confermata l’investitura dei suoi feudi lombardi. | |||
Sett. | Lombardia | La sua compagnia è fatta sfilare con altre a Pavia di fronte agli ambasciatori stranieri. | |||
Nov. | Lombardia | A fine mese viene effettuata da parte dei funzionari ducali un’indagine complessiva sullo stato di preparazione delle compagnie a discrezione tra le quali vi è anche quella dello Sforza. | |||
1471 | |||||
……………. | Lombardia | Viene chiamato a far parte della nobiltà di Milano. | |||
Giu. | Emilia | A Parma. E’ messo in preallarme dal duca di Milano per un eventuale conflitto con Ercole d’Este e favorire in tal modo l’ascesa al ducato ferrarese di Niccolò d’Este. | |||
1472 | |||||
Dic. | Milano | 100 lance | Ha il comando di 600 cavalli. | ||
1473 | |||||
Ago. | 140 lance | ||||
Sett. | Toscana | I suoi uomini pongono le loro stanze nel senese. | |||
1474 | |||||
1475 | |||||
Gen. | Lombardia | Assiste nel duomo di Milano alla cerimonia in cui vengono conferiti a Guglielmo di Monferrato il bastone e lo stendardo di capitano generale del ducato milanese. Nel corso delle celebrazioni ha il compito di tenere nelle sue mani il bastone prima della sua consegna. | |||
1476 | |||||
Mar. | Emilia | Muore a Parma. E’ sepolto nel duomo di Milano. Sposa Cecilia degli Aldobrandeschi, contessa di Santa Fiora (che gli porta in dote l’omonima contea) e Griseide da Capua, figlia di Matteo. Da Bosio Sforza traggono origine i conti di Santa Fiora ed i Cesarini Sforza. |
CITAZIONI
-“Condottieri di fama.” FRANCIOSI
-“Ducem quidem magnanimum et sapientem.” PORCELLIO
-Con Niccolò da Pisa, Micheletto Attendolo, Orso Orsini e Troilo da Rossano “Tucti capitanii e homini degnii.” BROGLIO
-“Trascorse l’intera vita negli accampamenti militari, combattendo soprattutto al seguito del fratello Francesco.” SPADA
-Sulla sua tomba è riportata la seguente iscrizione “Nomen Bosius erat, genus parensque/ Unum generis origo Sphortia ille./ Ille egregius eques pedes decum, et dux/ Me fratre voluit esse gloriosum/ Francisco ubi Mediolanensium auctus/ Is re est fore patriam hic putavi; opes vim/ Prolem, atque reliquia, quae abstulit potest ne/ Mors saeva rapere Martios triumphos./ Natus annos LXV. Obijr MCCCCLXXVI.XIII. marti.”
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