LEONETTO DA SAN SEVERINO

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Castello di Caiazzo
Castello di Caiazzo

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

LEONETTO DA SAN SEVERINO  (Leonardo da San Severino) Signore di Caiazzo, Albanella, San Pietro, Campora, Persano, Catona.

Padre di Roberto da San Severino, genero di Muzio Attendolo Sforza.

  • 1420 (luglio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni  intraprese ed altri fatti salienti

1412Campania

Sposa Lisa Attendolo, figlia naturale di Muzio Attendolo Sforza, che gli porta in dote 4000 ducati ed alcune località del salernitano  (Catona e Postiglione).

1417
Mag.NapoliPerugiaCampaniaAffianca il suocero contro il signore di Perugia Braccio di Montone. Si accampa con Muzio Attendolo Sforza al mazzone delle Rose nei pressi di Capua.
1418SforzaNapoliCampania

Entra a contesa con il conte di Marsico Tommaso da San Severino perché costui, alla morte del padre Bernardo, si è impossessato di Caiazzo e di Cerreto con il pretesto che Leonetto non è nato da un matrimonio legittimo. Interviene Muzio Attendolo Sforza che lo fa accordare con il congiunto; quindi tutti insieme muovono contro Napoli per abbattervi il potere di Giovanni Caracciolo.

1419
Mag.NapoliPerugiaLazio

Lascia il regno di Napoli con del denaro e la sua compagnia;  raggiunge Muzio Attendolo Sforza a San Giovanni tra Viterbo e Montefiascone.

1420
…….AngiòNapoliLazioE’ segnalato ancora nelle vicinanze di Viterbo. Muzio Attendolo Sforza lo invia ad Acerra.
Giu.CampaniaE’ presso Napoli accampato sotto il castello di Porta Capuana.
Lug.Campania

Muzio Attendolo Sforza delibera di inviarlo nelle sue terre del Vallo di Diano per contrastare i San Severino che si sono ribellati a Luigi d’Angiò. Escono da Napoli molti difensori per assalire il campo sforzesco. Leonetto da San Severino sfida i gentiluomini napoletani a battersi a duello con lui; insiste e si presenta Carafello Carafa. Nel  combattimento che ne consegue Leonetto da San Severino è colpito mortalmente alla fronte dalla lancia dell’ avversario. E’ portato moribondo ad Acerra dove muore a metà mese.

 CITAZIONI

-“Signore de molte terre, scudiere altissimo, gagliardo et animoso in ogni cosa, et nel mestere de le arme.” MINUTI

-“Armis animoque insignis, et qui saepius in eosdem congressus hostes virtute suae feliciter documenta dedisset.” CRIVELLI

-“Valentissimo cavaliere e Capitano di genti d’arme.” DI COSTANZO

-“Giovane nobilissimo e valorosissimo.” GIOVIO

-“Fu costui eletto dal suocero per la potenza e nobiltà della sua famiglia, per lo valore della sua propria persona e per la cognitione dell’arte militare.” AMMIRATO

-“Eccellente nella militia.” SANSOVINO

Fonte immagine in evidenza: wikipedia

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