Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
0546 BATTISTINO CORSO (Battista da Leca) Nobile corso. Fratello di Francesco Corso e di Vincenzo Corso.
- 1555 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Atra attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | |||||
……………….. | Venezia | Francia Impero |
| Veneto | Prende parte alla difesa di Padova e di Treviso. |
……………….. | 300 fanti | Friuli | Combatte in Friuli. | ||
1512 | Lombardia | Segue Renzo di Ceri in Lombardia. E’ ferito all’ assedio di Crema. | |||
1515 | |||||
Feb. | Venezia | Spagna Impero |
| Friuli | Esce da Latisana con Tristano Corso e Niccolò Vendramin al fine di ottenere Marano Lagunare per trattato. Si avvicina alla città: avvistato dagli imperiali, preferisce ritirarsi. |
1517 | |||||
Mag. |
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| Veneto | Non ha alcun comando di provvigionati; i veneziani gli concedono una provvigione di 12 ducati per paga per otto paghe l’anno. E’ di stanza a Treviso. |
1518 | |||||
Sett. |
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| A causa delle riduzioni delle spese militari gli è ridotta la provvigione annua da 96 a 48 ducati l’anno. |
1520 | |||||
Dic. |
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| Veneto | Di stanza nella rocca di Cologna Veneta: vi è ferito da alcuni sconosciuti. |
1521 | |||||
Lug. | Venezia | Impero |
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| Raccoglie 200 fanti corsi per combattere gli imperiali. |
Ago. |
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| Veneto e Lombardia | A Verona. E’ inviato con Cristoforo dei Vecchi sui monti del veronese per impedire il passo a 8000 fanti svizzeri e tedeschi diretti a Mantova. Si trasferisce al campo di Lonato con i suoi uomini. Gli è aumentata la provvigione da 6 a 15 ducati per paga. |
Sett. |
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| Lombardia ed Emilia | Al campo di Fontanella. E’ segnalato all’ assedio di Parma. Con Macone da Correggio e Giovanni Battista da Faenza assale il ponte di pietra difeso da Francesco del Monte a Santa Maria; è respinto con forti perdite. |
1522 | |||||
Feb. |
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| Lombardia | Al campo di Rovato con 100 fanti; è inquadrato nel colonnello di Rizino d’Asola. |
Lug. |
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| 75 fanti | Lombardia | Si trasferisce a Brescia; al termine del conflitto il numero degli uomini a sua disposizione è ridotto da 113 a 75. |
1524 | |||||
Mar. | Francia | Venezia Impero |
| Piemonte | Viene preposto con Girolamo Mattei (600 fanti italiani e 300 cavalli leggeri) alla difesa di Garlasco. La località è attaccata da Francesco Maria della Rovere e da Giovanni dei Medici. Tra i veneziani rimangono uccisi in vari assalti più di 200 soldati, tra i quali alcuni gentiluomini che combattono a piedi. Garlasco è espugnata ed il Corso viene fatto prigioniero da Camillo Orsini: tutti i difensori sono viceversa uccisi. Ritorna al servizio dei veneziani. |
1525 | |||||
Lug. | Venezia | Francia |
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| Su indicazione del della Rovere il Consiglio dei Savi gli concede una provvigione di 15 ducati per otto paghe in tempo di pace, e di 25 in tempo di guerra. |
Ott. |
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| Lombardia | A Brescia con il compito di radunare un certo numero di fanti. E’ preposto alla guardia di Pontoglio. |
1526 | |||||
Giu. | Venezia | Impero |
| Lombardia | Alla conquista di Lodi; rimane ferito da un colpo di archibugio. |
Lug. |
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| Lombardia | Guarito, raggiunge il campo di Melegnano con 300 fanti. |
Ago. |
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| Lombardia | Segue Malatesta Baglioni all’ assedio di Cremona. Partecipa con 270 uomini all’assalto alle mura verso Porta Po inquadrato nella batteria del Baglioni. L’attacco è respinto ed alla rassegna successiva, tra i suoi uomini, si contano tredici morti, 26 feriti e quindici fuggiti dal campo. |
Sett. |
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| Lombardia | Esce da Cremona con Antonio Corso e 600 fanti: sorprende 300 fanti che da Mantova stanno puntando sulla città per prestarle soccorso. Ottiene dal provveditore generale Piero Pesaro il comando della compagnia del fratello Vincenzo, caduto in combattimento. |
Dic. |
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| 300 fanti | Lombardia | A Palazzolo sull’Oglio, alla mostra tenuta dal provveditore generale Domenico Contarini. |
1527 | |||||
Mag. |
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| Toscana | Appoggia il provveditore generale Alvise Pisani con 246 fanti. |
1528 | |||||
Feb. |
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| Friuli | Con Girolamo Fatinanzi e Cesare della Volpe affianca il luogotenente del Friuli Giovanni Moro nella supervisione delle fortificazioni di Cividale. |
1529 | |||||
Mag. |
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| Lombardia | Nella sua compagnia militano 295 fanti. |
Giu. |
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| Lombardia | Ha ai suoi ordini 246 fanti. |
Ago. | Friuli | ||||
Sett.
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| Lombardia | Ad Orzinuovi, agli ordini di Annibale Fregoso: la sua compagnia è ora di 144 fanti. |
Dic. |
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| 50 fanti | Lombardia | Con la pace si sposta a Bergamo con 50 fanti. |
1530 | |||||
Gen. |
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| 20 fanti |
| E’ ulteriormente ridotto il numero degli uomini ai suoi ordini. |
1532 | |||||
Mar. |
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| E’ inviato a Corfù a seguito delle minacce dei turchi. Gli viene riconosciuta una provvigione di 30 ducati per paga per otto paghe l’anno. Il trasferimento, alla fine, non ha seguito. |
Ago. |
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| 25 fanti | Lombardia | Il Consiglio dei Savi preferisce porlo alla guardia di Crema; gli è concesso uno stipendio di 25 ducati per paga (per otto paghe l’anno). |
Sett. |
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| Friuli | Gli è dato il comando delle ordinanze friulane. |
Ott. |
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| Friuli | E’ segnalato a Gemona ed a Venzone per controllare i movimenti dei fanti italiani militanti al servizio degli imperiali, che stanno ritornando in Italia dopo essersi ammutinati in Austria: tali soldatesche (6000 lanzichenecchi con 1000 meretrici al seguito, secondo i suoi calcoli) saccheggiano i contadi di Clauiano, Trivignano Udinese e Mortegliano. Il Corso accoglie a Chiusaforte l’imperatore Carlo V e gli rende atto d’omaggio. Sempre durante il passaggio degli imperiali ha modo di incontrarsi con Fabrizio Maramaldo, Filippo Tornielli e l’amico Gabriele da Martinengo. |
1537 | |||||
Apr. | Francia | Impero |
| Piemonte | Ottiene con Vincenzo Strozzi il comando di 500 provvigionati. Ha a patti un castello di Barge; assale la località con Lelio Filomarino, Piero Strozzi e Galeotto Malatesta: Annibale Brancaccio, assediato in Barge, si difende con vigore. Nel corso dei combattimenti rimangono uccisi 100 uomini tra i quali il Filomarino e Girolamo da Camerino. Barge è conquistata ed il Brancaccio è fatto prigioniero; subito dopo cade in potere del Corso anche Boves. Da ultimo, si sposta alla difesa di Cherasco con Cesare Fregoso. |
1538 |
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| Piemonte | Ha il comando di un colonnello di fanti; contrasta Francesco di Saluzzo. |
1546 | |||||
Ago. | Impero | Francia | Liguria | Prende parte alla difesa di Genova assalita alla Porta di San Tommaso dalle truppe di Guido Rangoni. Un alfiere avversario riesce a scalare le mura ed a piantarvi il vessillo francese. Interviene il Corso che getta nel fossato l’avversario. | |
……………….. | Venezia | Lombardia | Ritornato al servizio della Serenissima, è preposto alla guardia di Brescia. Durante la sua permanenza in tale città gli è ucciso un figlio di vent’anni. | ||
1552 | |||||
Ago. | Gli è concessa una provvigione di 15 ducati per paga. | ||||
1555 | Muore. |
CITAZIONI
-“Presente in tutti i fatti d’arme, battaglie ed assedi, del suo tempo, in cui caddero un suo zio e tre suoi cugini.” TROSO