MAFFEO CAGNOLO/MAFFEO CAGNOLO CARRARA

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Il castello di San Vigilio, detto anche Castello della Cappella, Bergamo
Il castello di San Vigilio, detto anche Castello della Cappella, Bergamo

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

MAFFEO CAGNOLO/ MAFFEO CAGNOLO CARRARA (Maffeo Cagnolin) Di Serina.

1514 (settembre)-1545 ca.

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

……………..VeneziaVenetoMilita agli ordini di Lattanzio da Bergamo.
1511
Sett.VeneziaFrancia Impero50 fantiFriuli e Veneto

Da Pordenone è trasferito alla difesa di Treviso. Raggiunge la città dopo avere passato la rassegna dei suoi uomini a Venezia, a San Zaccaria.

1512
Apr.VenetoFerisce un uomo a Venezia nella chiesa di Santa Maria dei Frari. L’edificio deve essere riconsacrato.
Mag.Veneto e LombardiaLascia Venezia e rientra nel bergamasco per unirsi con gli alleati svizzeri.
Giu.LombardiaA metà mese entra in Bergamo alla testa di 25 balestrieri a cavallo.
Lug.LombardiaRecluta truppe in Val Seriana.
……………..LombardiaSi congiunge con 150 fanti ai fuoriusciti di Crema per liberare la città dai francesi.
Ott.VenetoA Treviso. Si lamenta per il ritardo delle paghe. Milita agli ordini di Renzo di Ceri.
Nov.Veneto

Sempre a Treviso. Rimane nel castello cittadino allorché il Ceri conduce la sua spedizione contro gli imperiali in Friuli.

Nov.VenetoA Treviso. Rimane alla guardia del castello cittadino allorché Renzo di Ceri capitana una spedizione in Friuli ai danni degli imperiali.
Dic.80 fanti
1513
Mag.VeneziaSpagna Milano202 fantiLombardiaOpera nella Riviera di Salò con Francesco Calzone e Scipione dgli Ugoni. Affronta gli spagnoli agli ordini di Renzo di Ceri.
Giu.Lombardia

Affianca Renzo di Ceri nel suo attacco a Castelleone; si colloca sul dosso del Giandone con Alessandro Donato e Mariano da Lecce (1000 fanti e 5 pezzi di artiglieria).

Lug.Lombardia

Penetra in Bergamo con Marcello Astaldi e Mariano da Lecce (600 cavalli e 200 fanti) per catturarvi il governatore spagnolo che ha incassato dagli abitanti 8000 ducati a titolo di taglia. Scala le mura dei borghi ed irrompe nella città con l’aiuto dei soldati del forte della Cappella (castello di San Vigilio), posto a 427 metri di altitudine. Occupa la Porta di Sant’Antonio, che è mal sorvegliata, si spinge nella casa dei Brambati, dove risiede il tesoriere, e si impadronisce del denaro: nell’azione sono catturati 110 cavalli spagnoli. Ai bergamaschi sono lasciati 4000 ducati affinché raccolgano 500 fanti per la difesa della città. Al termine delle operazioni il Cagnolo  rientra a Crema. Sempre nel mese fa ritorno a Bergamo con  l’ Astaldi perché ha saputo che il governatore locale ha raccolto altro denaro da inviare al campo spagnolo. Giunto di prima mattina con 300 cavalli, scala le mura ed uccide i difensori; espugna Porta Pinta mentre il governatore si ritira nel forte della Cappella con 70 fanti spagnoli e tedeschi. Con l’arrivo di 400 fanti veneziani assedia gli avversari e li obbliga in tre giorni ad arrendersi. Il governatore, i capitani e molti fanti spagnoli sono condotti prigionieri a Crema; del denaro preso, solo 1700 ducati giungono a destinazione; 2300 ducati sono, in effetti, divisi in modo arbitrario tra i soldati. Il Cagnolo resta alla guardia di Bergamo con 200 fanti.

Ago.LombardiaAd Ombriano. Entra in Pandino, mette a sacco la località e si appropria della cassa della comunità.
Sett.Lombardia

Viene soccorso in Bergamo da 500 fanti e da 600 cavalli, tra uomini d’arme e cavalli leggeri; si muove contro la città Silvio Savelli. I veneziani sono sconfitti nel borgo di Sant’ Antonio, per cui Maffeo Cagnolo si rinchiude nel forte della Cappella. Vi è assediato dallo spagnolo Matteo Granata che allestisce una mina verso la torre della fortezza: i bergamaschi lo obbligano  ad allontanarsi dalla città.

Nov.LombardiaCattura Marcantonio Filitino con 12 cavalli leggeri e 38 uomini d’arme.
1514
Lug.192 fantiLombardia
Ago.Lombardia

Con Andrea della Matrice, Silvestro da Narni e Cristoforo Albanese prende la via del Moso e sorprende ad Ombriano, nel bastione di San Lorenzo, la compagnia del  Savelli. Si impossessa con i suoi uomini dell’ artiglieria e la fa puntare contro gli svizzeri. Nello scontro, in cui rimane ferito leggermente ad opera di Benedetto Salerno, sono catturati molti fanti, lance e 50 cavalli leggeri. Con Andrea della Matrice intende attaccare anche Prospero Colonna;  Renzo di Ceri non vuole tentare ulteriormente la sorte. A Crema.

Ott.Lombardia

E’ spedito alla volta di Bergamo con 500 cavalli leggeri e 500 fanti. Supera la resistenza di 150 fanti spagnoli, che sorprende a Verdello, e quella dei difensori di una porta; irrompe nella città;   costringe il governatore a ritirarsi nel forte della Cappella. Di seguito  si muove attorno a Brescia con 6000 uomini e rientra in  Bergamo. con Bartolomeo da Villachiara.

Nov.Lombardia

Vengono in suo soccorso, a Bergamo, Silvestro da Narni, Andrea della Matrice, Niccolò Scotti e Bartolomeo da Villachiara con 1500 fanti: costoro sono sconfitti e messi in fuga a Morengo.

Dic.VenetoE’ conclusa una tregua tra le parti. Maffeo Cagnolo segue nel trevigiano Renzo di Ceri.
1515
Apr.Veneto

Si trova a Padova. 25 fanti della sua compagnia cercano di fare entrare nella città dodici botti di vino senza pagare il dazio: gli ufficiali responsabili di tale ufficio si oppongono alla loro pretesa. Nella rissa restano uccisi tre uomini. Interviene Maffeo Cagnolo che riesce a comporre la vicenda. Il Consiglio dei Savi eleva la sua provvigione da 23 a 30 ducati per paga, per otto paghe l’anno.

Giu.Veneto

Molti uomini della sua compagnia lo lasciano  per il forte ritardo delle paghe: viene convocato a Venezia in Collegio, si incontra con il doge e gli è consegnato del denaro.

Sett.Lombardia

Dopo la battaglia di Melegnano è avviato alla volta di Bergamo. Entra nella città, nonostante l’opposizione dei cittadini, con il provveditore Giorgio Valaresso e 250 fanti; approfitta della situazione per colpire i suoi nemici personali come Antonio d’Albano, ferito da un colpo di archibugio. Cerca di impossessarsi del forte della Cappella ed apre alcune trattative con il castellano.

Ott.Lombardia

Al fallimento dei negoziati assale con pochi fanti la fortezza della Capella; ne viene respinto. Raduna allora 400 guastatori e ne inizia l’assedio.

Dic.VenetoAlla guardia di Peschiera del Garda in sostituzione di Giampaolo Manfrone ammalatosi in modo grave. Al campo invernale.
1516
Mar.Lombardia

A Breno con Babone Naldi. Nello stesso mese lascia la città con il provveditore Vittore Michiel. Si dirige alla volta di Crema a seguito delle minacce delle truppe imperiali giunte nel bergamasco.

1517
Gen.123 fantiLombardia
1519
Mag.LombardiaNel bergamasco.
1521
Lug.VeneziaImpero200 fantiVenetoAlla guardia di Verona.
Ago.LombardiaAl campo di Lonato agli ordini di Teodoro da Trivulzio.
Sett.LombardiaAl campo di Fontandella.
Ott.LombardiaAffronta a Sarezzo gli svizzeri che hanno varcato l’Oglio. Gli avversari sono respinti. Al campo di Pontevico.
Nov.Lombardia

Alla difesa di Milano. Viene preposto con gli uomini d’arme del Trivulzio alla guardia di Porta Romana: i difensori cedono in breve tempo a seguito di un attacco portato da 1000 schioppettieri. Il Cagnolo si dà alla fuga e ripara a Trezzo sull’Adda con Antonio da Castello e Marco da Napoli.

1522
Feb.188 fantiLombardiaAl campo di Rovato. E’ inquadrato nel colonnello di Babone Naldi.
Apr.200 fantiLombardiaA Lodi. Milita ora agli ordini di Federico Gonzaga da Bozzolo.
Mag.Lombardia

Abbandona Lodi per la sconfitta del Lautrec alla Bicocca; punta su Lecco con alcuni soldati francesi e si impadronisce del denaro destinato alle paghe degli svizzeri (60000 scudi). Sulla strada del ritorno si imbatte in numerosi svizzeri che stanno rientrando alle loro case come conseguenza della sconfitta. Il Cagnolo solo a stento riesce a raggiungere Lecco con il denaro.

Giu.LombardiaGli è affidato l’incarico del comando della guardia del governatore generale Teodoro da Trivulzio.
Lug.100 fantiLombardia

Alla fine del conflitto il numero degli uomini della sua compagnia  viene ridotto da 128 a 100; la sua provvigione è portata a 20 ducati per paga, per otto paghe l’anno.

1523
Sett.VeneziaFrancia300 fantiLombardiaA Crema.
Sett.VeneziaFranciaLombardia

A Crema con 300 fanti.

…………….LombardiaA Bergamo.
1524
Apr.Lombardia

Esce con i suoi uomini da Bergamo;  si trasferisce in Valtellina per bloccare il passo ai fanti grigioni del Tegane che vogliono unirsi nel pavese con i francesi. Gli avversari sono arrestati per qualche tempo a Bellano dove si trovano a corto di vettovaglie. Maffeo Cagnolo è richiamato a Bergamo quando Renzo di Ceri raggiunge Caprino Bergamasco con gli stessi grigioni. Gli svizzeri, da ultimo, rientrano nelle loro terre.  Il Cagnolo si sposta all’assedio di Caravaggio. La località si arrenderà ai veneziani a patti.

Ott.300 fantiLombardiaGli è consegnato del denaro per raccogliere 300 fanti. A Pontoglio ed a Palazzolo sull’Oglio.
1525
PrimaveraVenetoA Verona.
……………..LombardiaNel bresciano e nel bergamasco.
Ott.LombardiaDa Bergamo passa alla guardia di Crema.
1526
Feb.VeneziaImperoLombardia

Partecipa in Crema, con altri capitani, ad una cena indetta da Malatesta Baglioni nel palazzo dei Sant’Angelo, dove alloggia il condottiero umbro.

Giu.Lombardia

Lascia Crema con Malatesta Baglioni, Babone Naldi e Cristoforo Albanese (1700 fanti), si pone sulla strada di Cavenago d’Adda ed assale Lodi. Penetra nella città e protegge palazzo Corradi che dichiara  alloggiamento del Baglioni.

Lug.300 fantiLombardia

Al campo di Melegnano; lo abbandona per sostenere le linee veneziane sull’Adda a Capriate San Gervasio. Si muove per cogliere i fanti spagnoli mentre stanno guadando il fiume; i suoi spostamenti sono segnalati ai nemici dal suono delle campane a martello che comunicano la sua presenza.

Nov.Lombardia

Si batte a Governolo con Giovanni dei Medici contro i lanzichenecchi. E’ inviato da Francesco Maria della Rovere alla guardia di Bergamo per proteggere la località da eventuali attacchi del Frundsberg. Tocca Asola con Ercole Poeta; i suoi fanti, anche se militanti agli ordini dal provveditore Giacomo Malipiero, non si recano al campo.

Dic.LombardiaA Palazzolo sull’Oglio, alla rassegna tenuta dal provveditore generale Domenico Contarini.
1527
Mag.400 fantiLombardiaE’ segnalato al fianco del provveditore generale Contarini.
Lug.Lombardia

Lascia il campo di Riozzo con Babone Naldi, Toso da Collalto, Cesare  Fregoso, Giacomo da Vicovaro, Annibale di Lenzo e Tommaso di Costanzo (350/500 fanti, 40 uomini d’arme, 60 cavalli leggeri). Viene organizzato un agguato a Vizzolo Predabissi. In esso  cadono 50 uomini d’arme, 70/80 cavalli leggeri e due bande di  fanti tra spagnoli e lanzichenecchi (350 uomini) di scorta ai saccomannni. In poco più di un’ora gli avversari sono sopraffatti: sono uccisi 100 fanti e catturati 40 uomini d’arme e molti cavalli leggeri. Il bottino è abbondante.

Nov.300 fantiLombardia
Dic.196 fantiLombardia
1528
Gen.Lombardia

Al campo di Cassano d’Adda. Appoggia Cesare Fregoso e Paolo Luzzasco in un’  incursione diversiva in Lomellina. Si avvia verso Vigevano.

Feb.Piemonte20 archibugieri della sua compagnia danno alle fiamme tre mulini nei pressi di Novara.
Mar.Lombardia

Cerca di resistere sull’ Adda all’offensiva degli imperiali;  è costretto a ripiegare con numerose perdite. Viene inviato a Carenno a sostegno di Gian Giacomo dei Medici; di fronte alla pressione nemica deve retrocedere con Guido Naldi ad Almenno con le compagnie decimate. Rientra a Bergamo agli ordini di Mercurio Bua.

Apr.300 fantiLombardiaHa il comando di 300 archibugieri.
Mag.213 fantiLombardiaAl campo di Cassano d’Adda.
Giu.Lombardia

Ritorna alla guardia di Bergamo. Si unisce con Filippino da Salò, Giovanni Battista da Faenza, Andrea da Correggio e Malatesta Malatesta da Sogliano (1000 archibugieri) e  si porta in Val Brembana per sorprendere a Zogno 500 uomini di Gian Giacomo dei Medici, passato di recente nelle file imperiali. Poiché il numero degli avversari si rivela superiore alle previsioni, il provveditore generale Carlo Contarini ordina loro di ritirarsi. I capitani decidono, al contrario, di attaccare una chiesa dove i nemici hanno ammassato le loro prede. I veneziani perdono tempo a raccogliere il bottino: le truppe di Gian Giacomo dei Medici si riorganizzano, respingono le schiere della Serenissima ed infliggono loro alcune perdite.

……………..Lombardia

Rientra a Bergamo; Francesco Maria della Rovere lo incarica di contrastare in Valsassina Gian Giacomo dei Medici. Gli imperiali ripiegano; Maffeo Cagnolo rimane nel territorio con compiti di polizia.

1529
Feb.

Viene licenziato dal provveditore generale Paolo Nani su ordine del Consiglio dei Dieci: i suoi uomini sono distribuiti in altre compagnie.

Mar. mag.300 fantiVenetoE’ riassunto per essere inviato in Puglia. A maggio si trova a Venezia, in piazza San Marco, pronto ad imbarcarsi per Trani.
Giu.Puglia

A Trani. Il suo operato è richiesto a Monopoli dal provveditore generale Giovanni Vitturi. Il governatore della città, Vittore Soranzo, si oppone al suo trasferimento.

Lug.Puglia

La peste falcidia la sua compagnia e quella di Ottaviano di Vailate; due suoi capisquadra, inoltre, disertano ad Andria con alcuni uomini a causa del ritardo delle paghe. Maffeo Cagnolo si trova a disporre della metà degli effettivi iniziali.

Ago.PugliaRaduna a Monopoli 500 fanti da condurre a Trani.
Nov.Lombardia

Rientra in Lombardia;  coadiuva come lancia spezzata Roberto da San Severino alla difesa di Bergamo. Quest’ultimo preme sui veneziani affinché gli sia dato il comando di  una compagnia.

1530
……………..Veneto

Al termine del conflitto si sposa con la vedova di Luigi di Dumont. Si reca a Verona ed a Venezia. Nella capitale la moglie ha una relazione con il nobile veneziano Giorgio Corner. Il Cagnolo è informato del fatto dall’amico Alessandro Donato.

Ago.Veneto e Austria

Sfida a duello il rivale al Lido: Giorgio Corner, il giorno dell’incontro, gli fa tendere da un suo sicario un agguato per strada. Il Cagnolo sfugge all’insidia, si presenta nel luogo prestabilito  ed uccide l’antagonista in un duello alla spada. Obbligato a fuggire, si rifugia a Rovigo e da qui ripara in Tirolo.

1531
Apr.VenetoRientra a Venezia. Viene eletto fra i procuratori dell’Ospedale degli Incurabili.
1535/1545VeneziaImpero OttomanoCipro Montenegro

Nel 1535 è inviato a Cipro minacciata dai turchi. Richiamato in Dalmazia, ha l’incarico di governatore di Cattaro. A metà marzo del 1540 gli viene riconosciuta una provvigione mensile di 50 ducati in tempo di guerra e di 40 in tempo di pace. Muore verso il 1545. Sposa Paola Carrara.

 CITAZIONI

-“Di natura valorosissimo.” BENVENUTI

-“Stimato huomo peritissimo delle cose militari, eaffetionatissimo a’ Venitiani.” PARUTA

-“Valente contestabile.” AMASEO

-“Intelligente e valoroso capitano.” BELOTTI

-“Ne l’arme pregiato.”/…/(Alla difesa di Bergamo) Ma il cagniol pien d’ardir, e vigoria/ adosso lor con furia si cacciava/ e con due mani a la battaglia ria/ il suo tagliente brando adoperava/ e quinci, e quindi d’ogni intorno gia/ tal ch’ogniun d’esso molto dubitava/ perché con urti, con colpi, e con gride/ assordr, gietta a terra, homeni uccide./…./Havea questo guerrier le voglie ingorde/ di farsi honor, e spalle, e braccie fiacca,/ e gambe, e piedi, e mani, e piastra, e maglie,/ e sempre discipando uccide, e taglia.” DEGLI AGOSTINI

-“Nato suddito alla Veneta Republica, ne batté in ogni evento le vestigia, senza che punto i venti delle traversie..potesser la pianta delal sua salda fede crollare, non che del Veneto servigio sradicarla.” D. CALVI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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