Last Updated on 2023/08/26
AGOSTINO DA CLUSONE Di Verona. Fratello di Bruto da Clusone.
- 1565 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1521 | |||||
Ago. | Venezia | Impero | 100 fanti | Lombardia e Veneto | Si trova al campo di Verolanuova. Ha l’incarico di raccogliere 200 fanti nella Riviera del Garda e nel veronese da portare al campo. Giunto a Verona, gli è consegnato il denaro per una paga. |
Sett. | Lombardia | Al campo di Fontanella. | |||
1522 | |||||
Feb. | 111 fanti | Lombardia | Al campo di Rovato. E’ inquadrato nel colonnello di Antonio da Castello. | ||
1523 | |||||
Sett. | Venezia | Francia | 200 fanti | Lombardia | A Pontevico con la sua compagnia di provvigionati. |
1524 | |||||
Feb. | Lombardia | Attraversa l’Adda agli ordini del capitano generale, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere. Raggiunge il campo di Binasco. | |||
Giu. | Lombardia | Il Consiglio dei Savi gli riconosce una provvigione di 15 ducati per paga, per otto paghe l’anno. | |||
Ott. | Lombardia | Gli è consegnato del denaro per raccogliere 200 fanti. | |||
1525 | |||||
Gen. | Lombardia | Alla difesa di Bergamo. | |||
Ott. | Lombardia | Viene inviato alla guardia di Crema con Macone da Correggio dopo essere stato soddisfatto nelle sue spettanze (ritardo di sessanta giorni nelle paghe). | |||
1526 | |||||
Gen. | Lombardia | Il suo nome è in ballottaggio come connestabile a Cipro. Viene trasferito a Bergamo. | |||
Giu. | Venezia | Impero | Lombardia | Si trova ancora a Bergamo quando la città è sconvolta da disordini suscitati da compagnie di alcuni capitani. | |
Lug. | 200 fanti | Lombardia | Al campo di Melegnano. | ||
Ago. | 217 fanti | Lombardia | Prende parte all’ assedio di Cremona dove gli è dato il comando di alcune bande armate. Respinge sul Po 300 schioppettieri raccolti da Niccolò Varolo a Mantova; impedisce a 100 uomini usciti dalla città di dare alle fiamme una cascina. Nell’azione rimane ucciso un capitano imperiale. Per i suoi meriti Malatesta Baglioni gli affida il comando di un colonnello di 429 fanti, quelli della sua compagnia e molti sbandati, con i quali si impegna in vari assalti alle mura cittadine. | ||
Sett. | 50 fanti | Lombardia | Sempre all’assedio di Cremona. | ||
Ott. | Lombardia | Mette in fuga, con l’aiuto di alcuni cavalli, una sortita di 50 cavalli e di 200 fanti, usciti dalle mura di Cremona. Con la caduta della città è spostato a Pioltello. | |||
Nov. | Lombardia e Veneto | Lascia il campo di Pioltello per il veronese; ha l’incarico di fare fronte all’avanzata dei lanzichenecchi di Giorgio Frundsberg. | |||
Dic. | 300 fanti | Lombardia | Alla rassegna della sua compagnia tenuta a Palazzolo sull’Oglio dal provveditore generale Domenico Contarini. | ||
1527 | |||||
Mag. | Lombardia | E’ segnalato con i suoi uomini a Santa Marta nelle vicinanze di Crema. | |||
Lug. | Lombardia | Cerca di attaccare un contingente di imperiali che sta abbandonando Melegnano per rientrare a Milano. | |||
Ago. | Liguria | Affianca Cesare Fregoso alla conquista di Genova. Con Annibale Fregoso, Guido Naldi e Cesare da Martinengo si scontra con gli avversari; respinge una loro sortita costringendo una compagnia di spagnoli a rientrare nella città. | |||
Nov. | 300 fanti | Lombardia | Il Collegio dei Pregadi gli affida il comando di 300 fanti. | ||
Dic. | 266 fanti | Lombardia | Con Baldassarre della Massa ha il compito di difendere le strade che conducono dal bergamasco a Lecco e, nel contempo, quello di impedire a 1200 uomini, tra spagnoli e lanzichenecchi, di muoversi da Oggiono per prestare soccorso alla città. Lecco è assediata dalle truppe della Serenissima comandate da Gian Giacomo dei Medici e da Antonio da Castello. | ||
1528 | |||||
Gen. | Lombardia | Lascia il campo di Cassano d’Adda per seguire Cesare Fregoso e Paolo Luzzasco in un’incursione in Lomellina. Assale Vigevano ed entra in Mortara. | |||
Feb. | Piemonte | Occupa Nibbiola, vi cattura 130 cavalli e toglie armi e bottino a 350 fanti. Il centro è messo a sacco. | |||
Mar. | 200 fanti | Lombardia | Sull’Adda. Alla testa di 100 uomini tenta di resistere agli imperiali: ferito, è fatto prigioniero. 60 membri della sua compagnia sono, a loro volta, feriti o uccisi. E’ condotto ad Asso. Si riscatta con il pagamento di una taglia di 1000 ducati. | ||
Apr. | 350 fanti | Lombardia | Alla guardia di Bergamo agli ordini di Mercurio Bua. | ||
Mag. | 200 fanti | Veneto e Lombardia | E’ spostato a Verona con 200 fanti; ha l’incarico di controllare il tratto delle mura da Porta Palio fino al cavaliere di Spagna. Fra le sue consegne vi è compresa la sorveglianza di 3 colubrine alla Beverara. Passato alla difesa di Sirmione, respinge un assalto degli imperiali al cui termine rimangono nelle mani dei lanzichenecchi un suo caposquadra e quattro soldati che sono minacciati di essere impiccati. | ||
Giu. | Lombardia | Francesco Maria della Rovere lo invia alla guardia di Cremona con 400 fanti nonostante il parere negativo espresso nei suoi confronti del duca di Milano Francesco Sforza. | |||
Lug. | Lombardia Piemonte | Segue Roberto da San Severino nell’ alessandrino al fine di venire incontro alle truppe dei francesi condotte dal Saint-Pol. A Castellazzo. | |||
Ago. | Lombardia | Si collega con Guido Naldi. Assale Sant’Angelo in Lodigiano con l’ausilio di 6 pezzi di artiglieria. | |||
1529 | |||||
Mag. | 241 fanti | Lombardia | |||
Giu. | 188 fanti | Lombardia | |||
Sett. | 199 fanti | Lombardia | Alla difesa di Sant’Angelo Lodigiano. | ||
Nov. | Lombardia | Viene assalito in Sant’Angelo Lodigiano da 6000 fanti comandati da Ludovico Barbiano da Belgioioso; la guarnigione, di soli 700 uomini, è presto ridotta all’impotenza. Si rinchiude nel castello: crolla parte della muraglia e gli avversari irrompono nella fortezza con grande mortalità tra i difensori (400 morti tra i veneziani e gli sforzeschi). Catturato con Niccolò da Macerata, è condotto a Treviglio ed è liberato solo dopo essersi riscattato per la somma di 250 scudi. | |||
1530 | |||||
Gen. | Veneto | Alla fine della guerra gli sono concessi dai veneziani, per i suoi meriti, alcuni beni confiscati al fuoriuscito veronese Antonio Maria Fiorio, comportanti una rendita annua di 120 ducati. | |||
1532 | |||||
Ago. | Veneto | Si muove con Antonio da Rodego attorno a Verona per controllare gli spostamenti delle truppe imperiali dirette in Ungheria contro i turchi. | |||
Ott. | Veneto | Alla testa di 600/800 cernite a Bussolengo, per sorvegliare la marcia degli imperiali che stanno ritornando dall’Austria diretti in Lombardia. | |||
1538 | |||||
Mar. | Venezia | Impero Ottomano | 150 fanti | Grecia | Ha l’incarico di governatore di Napoli di Romania (Nauplia) quando la località viene attaccata dal mare dalla flotta del Barbarossa. Provvede al rafforzamento delle opere difensive. Esce dalla località, per una sortita, con Giovanni Antonio Ronconi al comando di 300 fanti: cade in un’imboscata tesagli da 100 cavalli, vince gli avversari e li mette in fuga. |
Apr. | Grecia | Lascia ancora Nauplia con Vittore Busicchio e Giovanni Antonio Ronconi per provvedersi d’acqua, poiché le cisterne cittadine sono vuote per la scarsità di pioggia. E’ attaccato prima da 100 cavalli e, poi, da altri 1000 cavalli che tagliano ai veneziani la via del ritorno. Agostino da Clusone inizia il ripiegamento: il Busicchio ed il Ronconi e si collocano alla retroguardia della colonna. Muoiono entrambi; il Clusone viceversa riesce a rientrare in città. Tra i turchi restano sul terreno 200 uomini. | |||
…………………….. | Capitano artiglieria | Al suo ritorno in Italia gli è affidato il comando delle artiglierie della Serenissima. | |||
1557 | |||||
Mag. | 100 fanti | Veneto | Di presidio a Padova. Ha anche il comando di tutte le cernite del padovano. | ||
…………………… | Veneto | Segue il rafforzamento della cinta muraria di Padova. Fa restaurare la Porta di Santa Croce. | |||
1561/63 | Lombardia | A Bergamo. Sforza Pallavicini lo incarica con Astorre Baglioni, Girolamo da Martinengo e Giulio Savorgnano di determinare e di sovrintendere ad un piano generale delle opere di fortificazione degli stati veneti. Nel 1563 (fine gennaio) chiede alle autorità perché Candia non sia stata messa realmente in grado di difendersi dagli ottomani con adeguati stanziamenti ed interventi. | |||
1565 | Muore. |
CITAZIONI
-“Buon soldato esso pure ed intelligente di fortificazione.” PROMIS
-“General per la artelaria per le sue vertù et experentie singularissimo.” Dalla relazione del capitano di Bergamo GIULIO GABRIEL al Senato veneziano.
Fonte immagine in evidenza: Lombardia Beni Culturali