Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
SFORZA SFORZA (Sforza Sforza di Santa Fiora) Conte di Santa Fiora, marchese di Castell’Arquato, Gropparello, Basilicanova, Cecina, Roccalbegna.
Cavaliere dell’ordine del Toson d’Oro. Figlio di Bosio Sforza, fratello di Mario Sforza, Paolo Sforza e Carlo Sforza; cognato di Sforza Pallavicini.
1520 – 1575 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1540 | |||||
Giu. | Chiesa | Perugia | Umbria | Milita agli stipendi del papa Paolo III. Contrasta i perugini guidati da Rodolfo Baglioni. | |
…………… | Emilia | E’ nominato governatore di Parma e Piacenza. | |||
………….. | Toscana | Viene investito di Cecina dal pontefice. | |||
1544 | |||||
Mag. | Impero | Francia | Emilia e Piemonte | Ha l’incarico dal marchese di Vasto Alfonso d’Avalos di raccogliere 200 cavalli leggeri divisi in quattro compagnie comandate dal Formighino (60 cavalli), da Cesare da Sterpeto, da Tebaldo della Molara e da Albano da Bergamo. Ha, inoltre il compito di raccogliere, sempre in Lombardia, un colonnello di 1500 fanti. Con tali truppe si colloca presso Castel San Giovanni per bloccare il passo a Piero Strozzi che da Mirandola si sta dirigendo verso i monti di Tortona con 1600 fanti. | |
Giu. | Piemonte | Partecipa alla battaglia di Serravalle Scrivia che si svolge sullo Scrivia tra tale località e Novi Ligure. Sconfigge la fanteria avversaria; questa lascia i vigneti in cui si è asserragliata in precedenza per inseguire gli imperiali in aperta campagna. Nel combattimento cattura Giovan Francesco Gonzaga cui impone una taglia di 1300 ducati (di cui la metà va al cognato Sforza Pallavicini). | |||
1545 | Ottiene in feudo Gropparello e Pariana. | ||||
1546 | |||||
Sett. | Impero | Protestanti | Germania | Fronteggia le truppe della lega protestante in Germania. Si segnala ad Ingolstadt ed alla conquista di Donauworth in cui rimane gravemente ferito ad un braccio. Alla falsa notizia della sua morte Pier Luigi Farnese approfitta subito dell’occasione per inviare il Formighino dalla moglie Luigia Pallavicini per intimarle la consegna della rocca di Castel San Giovanni. | |
Ott. | Germania | A fine mese rimane ferito in combattimento. Ottavio Farnese riesce a sfuggire alla cattura con alcune perdite. | |||
1547 | |||||
…………… | Parma | Emilia | Al servizio dei farnese duchi di Parma e Piacenza. Gli è restituita Castell’Arquato. | ||
Sett. | Emilia | Con l’uccisione di Pier Luigi Farnese deve abbandonare Piacenza; si porta alla guardia di Parma con il Formighino e 1000 fanti; con Sforza Pallavicini rifiuta la proposta che gli viene fatta da Ferrante Gonzaga di aderire al partito imperiale. | |||
1548 | |||||
Feb. | Chiesa | Capitano g.le cavalleria | Ha il comando della cavalleria pontificia al posto di Giovambattista Savelli. | ||
1549 | |||||
Ott. | Emilia | Accoglie nei pressi di Parma il duca Ottavio Farnese allo scopo di aiutarlo ad impadronirsi della città ai danni dello stato della Chiesa. Gli si oppone Camillo Orsini. Sforza Sforza scorta a Torrechiara Ottavio Farnese e da qui minaccia il capoluogo. | |||
1552 | |||||
Feb. | Firenze | Francia | Toscana | Al servizio del duca di Firenze Cosimo dei Medic8i nella guerra di Siena. Occupa Follonica al primo assalto. | |
1555 | |||||
…………….. | Toscana | Si impadronisce di Monistero che appartiene al cardinale di Siena: i terrazzani si arrendono a discrezione. Sforza Sforza li invia prigionieri a Castello di Brolio. Lo stesso giorno si impadronisce anche di Armaiolo: i difensori, dopo un breve bombardamento, gli propongono di arrendersi a patti. Lo Sforza non accetta la richiesta; un caporale spagnolo sale sulle mura per mezzo di una scala ed irrompe all’interno seguito da altri soldati che nella furia uccidono 50 contadini che ne sono alla difesa. Mette a sacco Rapolano Terme, Asciano (dove lascia alla guardia Federico da Fermo con 230 fanti), invia i fanti a Serre di Rapolano ed ottiene anche la fortezza delle Grance. Si dirige verso il poggio di Santa Cecilia; l’arrivo a Foiano della Chiana di Vincenzo Nobili con 200 cavalli e 1000 fanti lo induce a fermare la sua azione. Si collega con tale capitano e punta su Lucignano d’Arbia; danneggia i raccolti del contado; ha alcune scaramucce in una delle quali gli è uccisa la cavalcatura. Fa distruggere Rigomagno, Farnetella, Scrofiano. Entra in Sinalunga; chiede la resa ai difensori che con Jacopo Romano si sono rinchiusi nella rocca: l’artiglieria apre una breccia ed i fanti italiani e spagnoli irrompono nella fortezza. Jacopo Romano è impiccato; altri sono uccisi, quattro soldati si rifugiano in una torre e sono uccisi dai colpi dell’artiglieria. | |||
Giu. | Toscana | E’ segnalato a Santosano in Val d’Arbia con Vincenzo Nobili; Piero Strozzi esce da Siena; Sforza Sforza si dirige a Ponte a Signa e verso Pistoia per unirsi con Gian Giacomo dei Medici. | |||
Ago. | Toscana | Prende parte alla battaglia di Marciano dove ha il comando di un colonnello i cui luogotenenti sono Marcantonio Colonna e Federico Gonzaga. Assedia Siena; con Lorenzo di Figueroa respinge una sortita di 600 fanti usciti da Porta Romana; tra gli avversari sono uccisi 150 uomini, tra gli imperiali un centinaio di soldati; molti più risultano i feriti. | |||
1556 | |||||
Apr. | Toscana | Con la sottomissione di Siena ne viene eletto governatore e capitano generale; nella città alloggia nel palazzo di Antonio Maria Piccolomini in Chiasso Larga. Ordina alle milizie imperiali di uscire da Siena sotto pena della forca | |||
Giu. | Toscana | E’ sostituito nel comando del presidio di Siena da Girolamo da Pisa, già militante con i senesi contro gli imperiali. | |||
Lug. | Toscana | Con la presenza della flotta ottomana nel canale di Piombino gli è ordinato da Cosimo dei Medici di dirigersi con parte del presidio senese verso Lucignano d’Arbia. | |||
Autunno | Toscana | Nel proseguimento della campagna contro i francesi assale la torre di Crevole, alla cui difesa si trova Bastiano Guascone con 200 fanti; dopo un intenso fuoco di artiglieria conduce l’assalto generale che viene respinto con ingenti perdite. Chiede l’invio da Siena di altri cannoni; nella notte gli avversari eludono la sua sorveglianza e riparano a Montalcino. Rientra a Siena. Negli stessi giorni deve recarsi dal duca d’Alba per ottenere la liberazione del fratello Ascanio, cardinale di Santa Fiora, che è stato fatto rinchiudere in Castel Sant’Angelo dal papa Paolo IV perché i fratelli Carlo ed Alessandro si sono impadroniti a Civitavecchia di 2 galee al servizio dello stato della Chiesa. Solo con il rientro a Civitavecchia delle due navi il fratello cardinale verrà liberato. | |||
1557 | |||||
Gen. feb. | Toscana | Attacca Sarteano, difesa sempre da Bastiano Guascone con 200 fanti e 150 terrazzani. Il capitano francese si rifugia nella fortezza ed a nulla servono i tentativi di Sforza Sforza. Con la cattura nei pressi di Cetona di Giovanni Gagliardo Bastiano Guascone si perde d’animo ed ai primi di febbraio si arrende a patti. Lo Sforza si impadronisce anche di Cetona a discrezione. La località viene messa a sacco per quattro giorni. Lascia in tale castello il Bombaglino con 200 archibugieri e rientra a Sarteano. | |||
…………….. | Toscana | Toglie Capraia a Cornelio Bentivoglio e ne fa a pezzi presidio ed abitanti. Ottiene San Quirico d’Orcia; è firmata una tregua tra le parti. | |||
Dic. | Toscana | Con fanti tedeschi e spagnoli prende la strada di Castelnuovo Berardenga; entra in Rapolano Terme, Asinalonga (Sinalunga), Follonica alla cui guardia si trova Faustino da Camerino. ne assedia inizialmente senza esito la rocca, finché i difensori si arrendono a patti. Il capitano avversario non vuole invece cedere le armi; esce di notte dal forte dopo avere ferito un tedesco che gli si oppone, attraversa le linee imperiali e si mette in salvo a Chiusi. | |||
1558 | |||||
…………… | Impero | Chiesa | Campania | Combatte contro le truppe del papa Paolo IV, nella cosiddetta guerra cafaresca. Alla guardia di Capua. | |
……………. | Impero | Chiesa | Campania | Combatte nella guerra cafaresca. E’ segnalato alla guardia di Capua. | |
Apr. mag. | Abruzzi | Conj Francesco da Porto è inviato dal duca d’Alba, don Fernando Alvarez de Toledo, alla difesa di Civitella del Tronto, attaccata dai francesi del duca di Guisa. Entra nottetempo in tale centro con 30 cavalli leggeri dopo avere superato gli sbarramenti del campo nemico. Alla difesa della località si trova Carlo Loffredo con 1000 fanti italiani e 2 compagnie di terrazzani reclutati sul posto (300 uomini circa). Ai primi di maggio gli avversari dispongono anche di 15 cannoni e di una colubrina, sistemati in 3 batterie, provenienti da Fermo. Due batterie (5 e 4 pezzi) sono piazzate su una collina più bassa rispetto a Civitella del Tronto; la terza (6 pezzi) è collocata su una collina più elevata del paese in modo da colpirne le mura. Le operazioni di assedio si presentano difficoltose. Sono pure costruiti dai francesi 2 “gatti”, due specie di torri di legno montate su ruote e protette da travi, tavole e balle di lana. Le 2 macchine e 2000 archibugieri attaccano di notte la rocca. I terrazzani, al comando di Tullio di Civitella, respingono gli assalitori mettendo fuori uso i “gatti” con l’uccisione o il ferimento di più di 200 uomini. Nel frattempo si avvicina da Sulmona e da Chieti il duca d’Alba. Gli avversari decidono un’ ultima sortita ai danni del lato nord del paese. Lo Sforza nota la nuova dislocazione delle artiglierie nemiche e sposta, a sua volta, su questo lato della fortezza le truppe più valide. Fa, poi, accatastare enormi quantità di pietre pronte per essere fatte rotolare. Inizia il bombardamento contro le mura della fortezza; si crea una breccia di 30 metri. Non vi è nessun assalto perché i francesi sono assaliti dagli spagnoli del duca d’Alba. Il duca di Guisa viene quasi alle mani con il marchese di Montebello, nipote del papa, accusato di non avergli dato l’aiuto promesso. Dopo ventidue giorni pontifici e francesi si ritirano lasciandosi alle spalle gli alloggiamenti in fiamme. Gli abitanti di Civitella del Tronto decidono di festeggiare tale giorno e di considerare il santo del giorno (San Ubaldo) come patrono della località. Di seguito Sforza Sforza tenta di attaccare la retroguardia nemica: è respinto con qualche perdita (25 uomini). La sua azione, nella circostanza, viene tacciata di timidezza e viltà dagli spagnoli, in particolare da parte del cavaliere gerosolomitano Francesco di Valenza, che gode della piena fiducia del duca d’Alba. | |||
Ago. | Lazio | Affianca Ascanio della Cornia all’assedio di Segni in appoggio all’ azione di Marcantonio Colonna. | |||
1559 | Viene insignito dell’ordine del Toson d’oro dal re di Spagna Filippo II. | ||||
1560 | Toscana | Cosimo dei Medici lo investe di Roccalbegna nel senese. | |||
1567 | Emilia | Il duca di Parma Ottavio Farnese lo crea marchese di Castell’Arquato. | |||
1569 | |||||
……………. | Chiesa | Ugonotti | Francia | Il papa Pio V lo invia in Francia contro gli ugonotti. Ha il comando di 1000 cavalli leggeri e di 4000 fanti pontifici. | |
Lug. ott. | Francia | Si segnala alla difesa di Poitiers; affianca il fratello Mario e Filippo Strozzi all’assalto di La Roche-L’Abeille dove gli ugonotti riescono a sorprendere la fanteria svizzera facendone strage. Ad ottobre prende parte alla battaglia di Moncontour in cui, sempre i mercenari svizzeri, per vendicare il precedente combattimento, con la vittoria massacrano anche feriti e prigionieri. Lo Sforza invia a Roma le insegne conquistate agli avversari; queste verranno appese nella basilica di San Giovanni in Laterano dove rimarranno fino al 1808. | |||
1571 | |||||
Ott. | Spagna | Impero Ottomano | Grecia | E’ segnalato tra i consiglieri di don Giovanni d’Austria. Prende parte alla battaglia navale di Lepanto. | |
1575 | |||||
Ott. | Emilia | Muore a fine mese a Castell’Arquato. E’ sepolto nella chiesa di San Francesco. Sposa Luisa Pallavicini, vedova di Cagnino Gonzaga, e Caterina Nobili. |
CITAZIONI
-“Colla fama di prode capitano..Uno de’ più illustri personaggi della sua stirpe.” LITTA
-“Uno dei personaggi più illustri della sua stirpe.. In fama di uno dei migliori capitani del suo tempo.” BOSI
-“Giuditiosissimo in tutte le cose che all’arte militare s’appartengono, e spetialmente in questa professione delle fortificationi.” MAGGI
-“Valoroso capitano.” MENSI
-“In fama di grande valente militare, di religione, di prudenza, di liberalità.” PICOTTI
Fonte immagine: comune.castellarquato