GIOVANNI FRANCESCO DA BAGNO

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Castello di Gatteo
Castello di Gatteo

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIOVANNI FRANCESCO DA BAGNO (Giovanni Francesco Guidi) Di Cesena. Ghibellino. Marchese di Montebello.

Signore di Gatteo, Montebello Azzurrina. Figlio di Niccolò Guerra da Bagno, genero di Francesco Rangoni.

  • 1569 (marzo)

GIOVAN-FRANCESCO-DA-BAGNO

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1530ChiesaFirenzeRomagnaOttiene una condotta di fanti dal papa Clemente VII.
1532ImperoImpero OttomanoUngheriaCombatte i turchi agli ordini del marchese di Vasto Alfonso d’Avalos.
1533Chiesa70 lanceAl servizio del papa Paolo III.
1534
……………..ChiesaUrbinoMarcheSegue Giovambattista Savelli all’assedio di Camerino contro il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere.
…………….Impero
1535ImperoImpero Ottomano1000 fantiAlgeria

Prende parte all’ impresa di Algeri al comando di un colonnello di 1000 fanti. Con Camillo Colonna si distingue alla difesa di un ponte;  con la sua azione permette agli imperiali di ritirarsi in buon ordine.

1536RomagnaRientra a Cesena. E’ sfidato a duello dal guelfo Leonida Malatesta da Sogliano. Non ritiene di accettare il confronto.
1540ChiesaPerugiaUmbriaAl fianco di Pier Luigi Farnese nella cosiddetta guerra del sale contro Perugia.
1541
……………..ChiesaColonnaLazioE’ impegnato nel conflitto ai danni di Ascanio Colonna.
Ago.ImperoAlgeriLazio e LiguriaSalpa da Civitavecchia a bordo della flotta pontificia. Fa capo a La Spezia.
Ott. nov.AlgeriaLascia La Spezia e a fine mese è davanti ad Algeri. A metà mese la spedizione ha termine. Continue burrasche scompaginano la flotta. Le navi salpano lasciando a terra numerosi soldati che sono ridotti in schiavitù. La tempesta provoca la perdita in mare di 153 imbarcazioni e di 15 galee. Dodicimila sono i morti registrati in tale impresa tra uccisi in combattimento ed affogati in mare.
1546ChiesaProtestantiGermaniaAgli ordini di Ottavio Farnese affronta le truppe del duca Giovanni Federico di Sassonia e del landgravio Filippo d’Assia. Rientra in Italia dopo sei mesi.
1547EmiliaViene ucciso a Piacenza il duca Pier Luigi Farnese. E’ inviato a Parma per mantenere la città fedele alla dinastia.
1548-1549Emilia e Romagna

Rimane in Parma finché la città non perviene nelle mani di Ottavio Farnese. Il papa lo ricompensa con la nomina  di marchese di Montebello. Passa molto tempo con la sua corte a Ghiaggiolo, commettendo frequenti zuffe e continue prepotenze nei confronti degli abitanti del territorio.

1550RomagnaIl papa Giulio III lo prepone alla guardia della Romagna alla testa di un grosso contingente di cavalli e fanti.
1553FirenzeFrancia SienaToscanaCombatte nella guerra di Siena.
1554
Mar.Toscana

Lascia Montepulciano e si unisce in Val di Chiana con Ascanio della Cornia; con lo stesso condottiero e Rodolfo Baglioni viene sconfitto da Aurelio Fregoso e da Piero strozzi a Chiusi. Si salva con pochi uomini a Montepulciano; difende la località dagli attacchi del Fregoso e ne sprezza le minacce di morte in caso di cattura.

Giu.Maestro di campoToscana

Contrasta Piero Strozzi;  lo assedia in Siena. Con Gian Giacomo dei Medici tallona il capitano avversario allorché questi si allontana dalla città.

Lug.Toscana

E’ richiamato dal duca di Firenze Cosimo dei Medici alla guardia di Prato; si sposta a Pistoia ed assedia Montecatini Alto: ottiene un congedo per rientrare nei suoi possedimenti.

Ago.Romagna

Cattura e deruba presso Cesena alcuni corrieri francesi, che da Venezia stanno portando a Piero Strozzi 24000 ducati destinati alle paghe dell’ esercito.

Dic.Toscana

Ritorna all’ assedio di Siena; la notte di Natale ha l’incarico di assalire il borgo di Camollia;  si impadronisce di un forte davanti alla porta.

1554

Il papa Giulio III gli fa porre sotto sequestro i suoi beni fino alla restituzione della somma da lui rubata ai corrieri francesi in territorio pontificio.

1555
Mag.ToscanaAppoggia Chiappino Vitelli all’attacco del forte di Sant’Ippolito, uno dei baluardi difensivi di Porto Ercole.
……………..Romagna

Viene ancora convocato a Roma dal nuovo pontefice Paolo IV per rispondere del fatto dei corrieri francesi, anche se in precedenza, per lo stesso reato, è stato assolto dalle accuse. Non si presenta;  i suoi beni sono confiscati a favore di Antonio Carafa, nipote del papa.

1556
Gen.BagnoChiesaRomagna

E’ assalito da 3000 fanti comandati dal duca di Paliano Antonio Carafa, da Brunoro Zampeschi, da Giovanni Aldovrandini e da Ascanio  della Cornia.

……………..FirenzeRomagna Toscana

Abbandonato dal duca di Firenze è obbligato a lasciare le sue terre (4 castelli). Si rifugia a Firenze presso Cosimo dei Medici che gli affida il comando delle lance spezzate.

1557ImperoChiesa FranciaAbruzzi

Milita agli ordini del duca d’Alba.  Combatte francesi e pontifici sul Tronto. Alla conclusione della guerra è sfidato a duello da Giacomo Malatesta da Sogliano. Anche in questo caso preferisce esimersi dallo scontro.

1559
Ago.Comp. venturaChiesaRomagna

Alla morte del pontefice, con l’aiuto dei fiorentini, riconquista alcuni castelli romagnoli. Perde tempo prezioso ad espugnare Santa Sofia e Montone, che appartengono peraltro ai Gonzaga ed ai Vitelli.

……………..Romagna

Giunge sotto Montebello; il collegio dei cardinali, riunito in conclave, ordina a Cosimo dei Medici di cessare dal dargli aiuto. Il duca di Firenze convince Giovanni Francesco da Bagno a cedere, dicendosi fiducioso in una sentenza a lui favorevole da parte del nuovo papa Pio IV. Il pontefice impone a Giovanni Francesco da Bagno di restituire ogni cosa ai Carafa salvo il diritto suo di adire ad un tribunale. Cosimo dei Medici interviene ancora a suo favore. Il da Bagno viene, tuttavia, accusato di avere catturato in territorio pontificio un soldato del duca di Urbino, di averlo imprigionato e di averlo fatto impiccare. E’ anche accusato di fomentare le lotte di fazione in Romagna.

1562
PrimaveraRomagna

Si reca a Ravenna. E’ chiamato come arbitro per la risoluzione di alcune discordie sorte fra i cittadini e gli abitanti di Faenza e di Russi.

1563RomagnaGli viene concessa la cittadinanza di Ravenna.
1564
Ago.RavennaRasponiRomagna

Le autorità di Ravenna chiedono il suo aiuto per combattere le lotte di fazione. Mette in fuga Raffaele Rasponi nella pineta di Classe ed entra nel castello cittadino.

……………..RomagnaViene citato una volta di più a Roma.
1565
Feb.Lazio

E’ processato, rinchiuso in Castel Sant’ Angelo e torturato: il papa lo vuole colpevole per potergli confiscare i suoi beni a favore del nipote Annibale di Altemps.

……………..Lazio

Con la morte di Pio IV il conclave lo libera sulla parola: il da Bagno promette di rientrare in prigione in caso di richiesta. Pio V gli dà tale ordine ed egli fugge da Roma.

1566Comp. venturaChiesaRomagna

Occupa Bagno di Romagna, Montebello e Ghiaggiolo; gli vengono contro i pontifici, comandati da Giacomo Malatesta da Sogliano. E’ messo in fuga.

…………….SpagnaOrangeOlandaCombatte nei Paesi Bassi agli ordini del duca d’Alba Fernando Alvarez di Toledo.
1569
……………..SpagnaE’ inviato in Spagna dal granduca di Toscana Cosimo dei Medici per condolersi con il re Filippo II per la morte della moglie.
Mar.SpagnaA fine mese muore a Madrid. Il re di Spagna Filippo II gli fa celebrare funerali solenni come se Giovanni Francesco da Bagno fosse stato un principe di sangue reale.

  CITAZIONI

-“Di nobilissimo sangue di Romagna.” GIOVIO

-“Avido della gloria militare.. (Acquistò) fama,non meno di prode, che di prudentissimo Capitano.. Fu di corpo grande, e robusto; hebbe occhi vivaci e lucenti, con faccia che havea del rosso.” ROSCIO

-“Vero capitano di ventura di quei tempi.” SANTINI

-“Fu Giovanfrancesco intendentissimo delle arti cavalleresche, e dopo la sua morte, nel 1577 fu stampato in Firenze un suo libro contenente cartelli di sfida e manifesti.” LITTA

-“Ma fa con l’arme in man quel ch’è dovere:/ Si mostra ardito in quella parte, e in questa,/ Et con la spada sempre a due man fece/ Ma sì gli danno i nemici molesta,/ Et ivi si scorge de suoi rimanere/ Chi ferito, qual preso, & alcuno morto/ Che si ritrasse, & fe di saggio, e accorto.” L. PIERI

-“Fino da fanciullo mostrò amore alle armi.. (Ad Algeri) Quivi, nuovo Coclite, sostenne ds solo, alla testa di un ponte, l’impeto dei nemici, permettendo ai suoi di ritirarsi.” ARGEGNI

Fonte immagine: picryl

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