Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
MARZIO ORSINI (Mario Orsini) Signore di Monterotondo.
Figlio di Giulio Orsini, padre di Giulio Orsini, fratello di Valerio Orsini.
- 1529 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1503 | |||||
Feb. | Orsini | Chiesa | Lazio | A Bracciano con Capuano dall’Occhio alla testa di 50 cavalli e 200 fanti. Cerca di raccogliere altri 300 fanti. | |
1509 | |||||
Apr. | Lazio | E’ arruolato dai veneziani con 400 cavalli per combattere le truppe della lega di Cambrai: il papa Giulio II si oppone alla condotta e lo minaccia di scomunica in caso di sua accettazione. | |||
1513 | |||||
Apr. | Lazio | A Roma per l’incoronazione del papa Leone X. | |||
1515 | |||||
Ago. | Firenze | Urbino | Milita agli stipendi dei fiorentini. Ha l’incarico di luogotenente di Lorenzo dei Medici. Ad agosto è a Firenze per la rassegna della sua compagnia. | ||
1517 | |||||
Gen. | Firenze | Comp. ventura | Marche | Contrasta Francesco Maria della Rovere, teso alla riconquista del ducato di Urbino. E’ di stanza a Corinaldo; tenta di entrare in Montalboddo (Ostra ) con l’accordo di Giovanni Bernardino dell’Anguillara, che ne comanda il presidio, per collocarvi i suoi alloggiamenti: gli abitanti non lo fanno entrare e gli consegnano del foraggio gettato dall’alto delle mura. Lascia il territorio con l’Anguillara. | |
1519 | |||||
Dic. | Chiesa | Fabriano | Marche | Affianca Renzo di Ceri per scacciare da Fabriano il signore della città Battista Zibicchio. Si porta a Porcarella con Masio Cima. E’ qui colto di sorpresa da Tebaldo da Fabriano: si dà alla fuga con Masio Cima facendosi calare dalle mura. Tra i pontifici vi sono più di 70 morti contro uno solo degli abitanti di Fabriano. | |
1521 | |||||
Dic. | – | Umbria | Si pone come intermediario tra Malatesta Baglioni da un lato e Gentile Baglioni dall’altro per la conclusione di un accordo riguardante la loro presenza in Perugia. Ogni ipotesi di trattativa fallisce. | ||
1522 | |||||
Gen. | Comp. ventura | Perugia Chiesa | Umbria | Appoggia Camillo Orsini, Francesco Maria della Rovere, Malatesta ed Orazio Baglioni nel loro attacco a Perugia. | |
Feb. | Umbria | Entra in Perugia con Baldassarre Signorelli. Si colloca alla guardia di Porta Borgna allorché i pontifici capitanati da Giovanni dei Medici si avvicinano alla città. | |||
1523 | Spoleto | Norcia | Umbria | Con Giovan Corrado e Valerio Orsini è chiamato in soccorso da Spoleto per fronteggiare Norcia ed i colonnesi: assedia invano Sellano alla testa di 10000 uomini. | |
1526 | |||||
Sett. nov. | Impero | Chiesa Francia | Lazio Abruzzi | Combatte il papa Clemente VII con Ascanio, Vespasiano e Pompeo Colonna, il duca di Sessa Luigi Fernandez di Cordova ed il viceré di Sicilia Ugo di Moncada. Irrompe in Roma e prende alloggio nel palazzo dei Santi Apostoli appartenente al cardinale Pompeo Colonna: mette a sacco il Borgo Leonino. I pontifici escono da Castel Sant’Angelo, recuperano piazza San Pietro ed il Vaticano. Marzio Orsini è catturato con Cesare Gaetani nel Palazzo Apostolico; viene rinchiuso in Castel Sant’ Angelo. A novembre contrasta sempre i pontifici a favore dei colonnesi. Lascia Napoli ed è segnalato con 200 fanti a Celle (Carsoli) alla ricerca di rifornimenti per le sue truppe. | |
1527 | |||||
Gen. | Lazio | Assedia in Frosinone Renzo di Ceri, Vitello Vitelli ed Orazio Baglioni; ferito in uno scontro sotto le mura con Fernando Alarcon, è fatto prigioniero. Il papa lo fa liberare e gli dona 600 ducati da lui dovuti ai colonnesi. | |||
Giu. | Francia | Impero | Umbria | Passa agli stipendi della lega dopo il sacco di Roma. Sempre nello stesso mese è contattato dagli spoletini affinché la città sia risparmiata dalla guerra. | |
Ott. | Lazio | Con Michelantonio di Saluzzo e Federico Gonzaga da Bozzolo (che hanno il comando della cavalleria e di 2000 fanti) organizza un assalto di sorpresa contro la cavalleria imperiale alloggiata a Monterotondo ed a Mentana senza particolari misure di sorveglianza: l’attacco non riesce in quanto i francesi sono scoperti quasi subito procedendo, a loro volta, con poco ordine. | |||
1528 | |||||
Apr. mag. | Campania | Segue il Lautrec nella sua spedizione nel regno di Napoli. Entra in Capua. A maggio è segnalato nelle vicinanze di Vicovaro. | |||
Estate | Campania | Prende parte al fallimentare assedio di Napoli. | |||
1529 | |||||
Giu. | Firenze | Chiesa Impero | 150 cavalli leggeri | Umbria | Ha il comando di 150 cavalli leggeri con Giorgio di Santacroce. E’ inviato in Umbria a Perugia per prestare soccorso a Malatesta Baglioni. |
Ago. | Toscana e Umbria | Si reca ad Arezzo. A fine mese passa alla difesa di Spello. | |||
Sett. | Toscana | Alla guardia di Cortona. Anche tale località deve cedere agli imperiali. | |||
Ott. | Toscana | Si trasferisce alla difesa di Firenze; con 3500 fanti pone i suoi alloggiamenti a fianco di quelli di Stefano Colonna a sinistra rispetto al poggio di San Francesco (Monte San Miniato). Colloca un pezzo di artiglieria su un campanile: quando il principe d’ Orange pensa di occupare due colli vicini per limitare i danni che egli provoca dall’alto, attacca gli avversari dal colle di Giramonte. Nello scontro sono feriti Alessandro Vitelli e Piermaria dei Rossi mentre stanno caricando i fiorentini con i loro cavalli. Marzio Orsini si fa pure notare in un’altra sortita in cui tra gli imperiali sono uccisi 70 uomini ed è ferito Anguillotto da Pisa. | |||
Nov. | Toscana | Si reca a Pistoia ed a Prato a supervisionarne le opere di fortificazione. Consiglia di abbandonare entrambe le località. Sempre nel mese muove verso Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) in soccorso di Napoleone Orsini in difficoltà di fronte ad Alessandro Vitelli. | |||
Dic. | Toscana | Presenzia alla rassegna delle truppe tenuta da Malatesta Baglioni al Monte di San Miniato. Copre con le artiglierie del bastione di San Francesco la sortita, effettuata da Stefano Colonna a Santa Margherita a Montici ai danni di Sciarra Colonna. Anche Marzio Orsini esce dalle mura di Firenze con i suoi uomini: Malatesta Baglioni fa suonare in anticipo la ritirata e fa perdere ai fiorentini un’occasione di vittoria. Coadiuva Ivo Biliotti in una nuova sortita. Si sposta a Banduccio da dove compie numerose azioni offensive impedendo al principe d’Orange di porre i propri alloggiamenti sui colli di Arcetri e di Santa Margherita a Montici. Muore con Giorgio di Santacroce al Monte di San Miniato per un colpo di colubrina proveniente dai colli dirimpetto al Gallo (la villa dei Lanfredini): il tiro atterra il pilastro di una pergola che crolla sui presenti ; si salva invece il Baglioni con il quale il condottiero si trova a colloquio. E’ sepolto con Giorgio di Santacroce nella chiesa di San Marco: le esequie sono solenni e vi partecipano duemila frati preceduti da cento poveri, ciascuno con una torcia in mano. Secondo una cronaca coeva, in punto di morte Marzio Orsini avrebbe confessato di essere stato in contatto con gli imperiali. Sposa Virginia della Rovere. |
CITAZIONI
-“Rinomato condottiere, prese parte alle continue lotte della fazioni dei suoi tempi.” ARGEGNI
-“Condottier d’armi di chiaro nome, molte volte nominato nelle continue fazioni delle guerre de’ suoi tempi.” LITTA
-“Di vivido ingegno, pratico de’ uomini e di guerre.” A. VALORI
-Con Giorgio di Santacroce “Capitani valorosi e prudenti.” ULLOA
-Con Giorgio di Santacroce “Valorosi e prudenti.” ROSEO
-“Trascorreva il campo il signor Mario Ursino/ come crudo serpente o fiero drago./…/Dall’altra banda il signor Mario Ursino/ spenge al conflitto: el resto de suo gente,/ cadon li spessi corpi in quel confino/ de anima spenti, miserabilmente/ sembra il signor, dal ciel fulgor divino/ & a molti fa costar quanto è possente/ il furor delle palle e il fume (fumo) e il foco/ fa ch’un inferno sembra esser quel loco.” ROSEO