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GIOVAMBATTISTA SAVELLI Signore di Palombara Sabina, Antrodoco, Otricoli. Figlio di Jacopo Savelli, nipote di Troilo Savelli, suocero di Paolo Vitelli.
1505 (dicembre) – 1551 (luglio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
……… | Lazio | Studia sotto la guida degli umanisti Lorenzo Pabilio e Bernardino Martiniano. | |||
1517 | Chiesa | Comp. ventura | Marche | Le sue prime esperienze militari avvengono agli ordini dello zio Troilo Orsini contro Francesco Maria della Rovere, teso alla riconquista del ducato di Urbino. | |
1526 | Chiesa | Impero | Lazio | Lotta contro Pompeo Colonna e gli imperiali. Ai primi di novembre affianca Stefano Colonna a Genazzano. | |
1527 | |||||
Gen. | Lazio | Renzo di Ceri lo invia alla difesa di Frosinone con Alessandro Vitelli e Pietro da Birago (1800 fanti) per impedire un attacco proveniente da sud da parte degli imperiali del viceré di Napoli Carlo di Lannoy. Al comando di 300 fanti e di parte dei cavalli esce con i due capitani dalla città per sorprendere ad Arnara due insegne di fanti spagnoli: nel combattimento sono uccisi 80 fanti nemici con il Peralta; in potere dei suoi uomini cadono due bandiere con molti prigionieri. | |||
Mag. | 200 cavalli | Lazio | A Roma. Si distingue nella vana difesa della città contro lanzichenecchi e spagnoli del Connestabile di Borbone: combatte prima a Porta Settimiana con Gian Antonio Orsini e poi alla difesa di Ponte Sisto con Camillo e Valerio Orsini e Simone Tebaldi. | ||
1528 | |||||
…………. | Impero | Francia | Campania | Ha il comando di un colonnello di fanti con i quali passa alla difesa di Napoli contro i francesi del Lautrec. Per le sue benemerenze l’imperatore Carlo V lo infeuda di Antrodoco e gli concede una pensione annua di 1000 fiorini. | |
Ott. | Umbria e Lazio | Si collega ad Amelia con Pirro Colonna, Cristoforo Savelli ed Ottaviano Spiriti. Con costoro devasta la Sabina conquistando Magliano Sabina e Penna in Teverina. Si unisce, successivamente, con Camillo Colonna per entrare pacificamente in Rieti. Ha inizio il sacco della città, favorevole alla causa dei guelfi e degli Orsini: ciò provoca la reazione degli abitanti che si armano ed uccidono circa 200 membri della fazione ghibellina. Giovambattista Savelli è catturato con Camillo Colonna. | |||
1529 | |||||
Feb. mar. | Lazio e Abruzzi | E’ nominato dall’imperatore governatore e viceré degli Abruzzi. Porta avanti l’incarico con abilità; conquista Amatrice con Ottaviano Spiriti e Pirro Colonna. | |||
Giu. | Impero | Perugia | Umbria | Alle Pale nei pressi di Foligno. Con Pirro Colonna (700 fanti e 350 cavalli) minaccia da vicino il signore di Perugia Malatesta Baglioni. | |
Lug. | Abruzzi | E’ segnalato nell’aquilano. | |||
Ago. | Umbria | Si congiunge a Spello con il capitano generale degli imperiali, il principe d’Orange. | |||
Sett. | Chiesa | Firenze | Toscana | E’ contattato dai fiorentini per combattere imperiali e pontifici; gli viene pure consegnato del denaro per mettere in ordine i suoi uomini. Il Savelli sceglie di militare per il papa Clemente VII. E’ dichiarato ribelle dalla repubblica; a Firenze è dipinto nel palazzo della Condotta impiccato per un piede. Segue il principe d’Orange ai danni dei fiorentini. | |
Ott. | Toscana | All’assedio di Firenze. Si accampa nel palazzo di Rusciano oltre l’Arno. | |||
Dic. | Toscana | Fronteggia Stefano Colonna a Santa Margherita a Montici. | |||
1530 | |||||
Feb. | Emilia | A Bologna per l’incoronazione in San Petronio di Carlo V. | |||
Lug. | Toscana | A Prato con la sua compagnia. | |||
Ago. | Toscana | Riceve l’ordine dal principe d’Orange di convergere nel pistoiese con Piermaria dei Rossi (1000 fanti e due squadre di cavalli) per bloccare l’avanzata verso Firenze del commissario Francesco Ferrucci. Prende parte alla battaglia di Gavinana; con la vittoria si trasferisce sotto Firenze. A metà mese presenzia con altri capitani imperiali a Santa Margherita a Montici alla firma degli atti di capitolazione della repubblica. Ostacola il proposito dei soldati di mettere a sacco la città: costoro si ammutinano e lo trattengono per un breve tempo come prigioniero. A metà mese è presente all’atto di capitolazione di Malatesta Baglioni di fronte al capitano cesareo Ferrante Gonzaga ed al commissario generale del papa Baccio Valori. | |||
1532 | |||||
Mag. | Chiesa | Capitano g.le cavalli leggeri | Umbria | Intima a Rodolfo Baglioni di sottomettersi allo stato della Chiesa. | |
Lug. | Chiesa | Impero Ottomano | Lazio Austria | Affianca il cardinale Ippolito d’Este nominato legato pontificio presso l’esercito imperiale contro i turchi. Tocca per strada Loreto, Bologna, Verona e Vienna. | |
1534 | |||||
Autunno | Chiesa | Urbino | Marche | Combatte il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, che si è impadronito del ducato di Camerino. Cerca di ostacolare il passo ai soccorsi che si dirigono verso la città; i feltreschi superano le sue linee nella piana di Fabriano. | |
Ott. nov. | Umbria | Contrasta nuovamente Rodolfo Baglioni, che si vuole insignorire di Perugia. Occupa Collelungo. | |||
1535 | |||||
Giu. | Chiesa | Baglioni. | Umbria | E’ impegnato in un’azione di polizia ai danni dei partigiani dei Baglioni. Sacccia da Spello, Bastia Umbra e Cannara le vedove di Malatesta ed Orazio Baglioni; recupera Collelungo, danneggia i mulini del territorio senza incontrare resistenza; è respinto viceversa da Pretola. | |
Sett. | Umbria | Alla testa di numerosi fanti tedeschi scorta a Perugia il papa Paolo III nel suo solenne ingresso nella città. | |||
…………. | 100 cavalli leggeri e 200 fanti | Lazio | Sostituisce Bosio Sforza al comando della guardia pontificia composta da 100 cavalli leggeri e da 200 lanzichenecchi; gli è assegnata una provvigione mensile di 400 fiorini. | ||
1537 | |||||
Giu. | Chiesa | Rangoni | Emilia | A nome di Pier Luigi Farnese, figlio del pontefice, prende possesso di Roccabianca a spese di Ludovico Rangoni. | |
1538 | |||||
Apr. | Emilia | A Piacenza, a seguito del papa. | |||
Sett. | Lazio | Riceve a Roma il duca di Parma Ottavio Farnese, che deve sposarsi con la vedova di Alessandro dei Medici. | |||
Nov. | Chiesa | Urbino | Capitano g.le cavalli leggeri | Marche | Ha il comando della cavalleria pontificia nel nuovo conflitto per Camerino contro il duca di Urbino Guidobaldo della Rovere. |
1539 | |||||
Ago. | Emilia | Lascia Modena con 200 cavalli per sedare a Colorno alcuni disordini. | |||
1540 | |||||
Giu. | Chiesa | Perugia | Umbria | Affronta Rodolfo Baglioni che si è insignorito di Perugia. Entra nella città con Alessandro Vitelli e Girolamo Orsini; ne rimane alla guardia con 1000 lanzichenecchi e 1000 fanti italiani mentre 300 cavalli leggeri alloggiano nel contado. I cittadini devono abbattere le case di coloro che hanno appoggiato la causa nemica. | |
1541 | |||||
Apr. | Chiesa | Colonna | Capitano g.le cavalli leggeri | Lazio | Combatte Ascanio Colonna nella cosiddetta guerra del sale. Conquista Rocca di Papa. |
Ago. | Emilia | Alla guardia del ducato di Parma e Piacenza con 2000 soldati. | |||
Nov. | Emilia e Lazio | A Bologna. Lascia la città per rientrare a Roma. | |||
1542 | |||||
Giu. | Emilia | A Bologna, ospite del nipote Filippo Savelli. Lascia la città allo scopo di ritornare nel ducato di Parma e Piacenza al comando di un contingente di soldati raccolti nel bolognese. | |||
…………. | Impero | Comp. ventura | Friuli | A Pontebba con alcune compagnie di fanti tedeschi; minaccia Piero Strozzi che si è impossessato di Marano Lagunare. Si sposta in Carnia: nel contempo la località cade in potere dei veneziani. Gli imperiali decidono di desistere da ogni azione. | |
1543 | |||||
Lug. | Impero | Impero Ottomano | Emilia Ungheria | Lascia San Giovanni in Persiceto con 4000 fanti, si avvia a San Martino sul Secchia, prosegue nel carpigiano e con Giulio Orsini si porta in Ungheria per coadiuvare le truppe di Ferdinando d’Austria contro i turchi. | |
Ago. | Austria ed Ungheria | Agisce sui confini tra l’Austria e l’Ungheria al fine di rispondere alle scorrerie degli avversari. | |||
Sett. | Austria | Si congiunge a Vienna con Filippo Tornielli. | |||
1544 | |||||
Ott. | Chiesa | Emilia | Alla guardia di Piacenza a seguito delle minacce degli imperiali. | ||
1545 | |||||
Ott. | Emilia | Lascia il parmense per rientrare nel bolognese. | |||
1546 | |||||
Lug. | Chiesa | Protestanti | Capitano g.le cavalleria | Emilia e Germania | Presenzia alla rassegna della sua compagnia di cavalli leggeri. Raggiunge la Germania per combattere, agli ordini di Ottavio Farnese, le truppe della lega smalcaldica comandate dal duca Giovanni Federico di Sassonia e dal landgravio Filippo di Assia. Nel corso della marcia attraversa il mantovano, tocca poi Bussolengo, Rovereto e Trento. |
Ago. sett. | Germania | Si collega con 500 cavalli ad Alessandro Vitelli; conduce un vano tentativo per conquistare la pianura di Gerolfingen; è segnalato presso Ratisbona. Bloccato con il Vitelli sul Danubio con 1600 fanti e 1600 cavalli assale il campo di Filippo d’Assia presso Ingolstadt. I due condottieri entrano nottetempo in una foresta vicina per occupare prima dell’alba un pianoro collocato nella parte più folta. Anche i tedeschi si prefiggono lo stesso scopo per cui sorge una scaramuccia al cui termine i fanti italiani ed i cavalli del Savelli ripiegano in un piccolo borgo; da qui riescono a raggiungere con una sortita il campo imperiale. Il Savelli attacca gli avversari a Nordlingen con il duca Ottavio Farnese. | |||
Ott. | Germania | Staziona sotto Laningen; escono dalla località con Sebastiano Schartlin 1500 fanti e 200 cavalli. Insegue i nemici sino a Zumarshausen assieme con gli archibugieri spagnoli dell’Aldana e dell’Aguilera ed i fanti italiani di Niccolò Secco; intercetta una parte degli avversari nelle vicinanze di Augusta. Nello scontro sono uccisi 100 protestanti; numerosi sono pure i prigionieri; nelle sue mani pervengono pure 4 pezzi di artiglieria da campagna. Di seguito è segnalato sotto Ulm; ne depreda il territorio per tagliare il flusso dei rifornimenti alla città. | |||
1547 | |||||
Feb. | Germania ed Emilia | Lascia la Germania per rientrare nel bolognese. Si trasferisce a Parma in soccorso del duca di Parma e Piacenza Pier Luigi Farnese. | |||
Sett. nov. | Emilia e Lazio | Con l’uccisione a Piacenza di Pier Luigi Farnese è sostituito nel comando da Camillo Orsini. Il papa Paolo III per ammansirlo lo investe di Otricoli. | |||
1548 | Firenze | Toscana | Al servizio del duca di Firenze Cosimo dei Medici. | ||
1550 | |||||
Feb. | Capitano g.le | Toscana | Ha il comando delle milizie fiorentine alla morte di Stefano Colonna. | ||
…………. | Toscana | Convince Cosimo dei Medici a rilasciare Orazio Farnese ed Aurelio Fregoso catturati dalla guarnigione di Pietrasanta dopo avere fatto naufragio di fronte a Luni. | |||
1551 | |||||
Lug. | Toscana | Muore a Firenze agli inizi del mese. E’ sepolto nella chiesa di San Lorenzo accanto alle tombe dei Medici. Acquista da Flaminio ed Ostilio Savelli la quarta parte del palazzo edificato dai suoi antenati a Roma nella piazza Montanara. Sposa Costanza Bentivoglio e Vittoria Savelli. |
CITAZIONI
-“Gran letterato, istorico, oratore, erudito, capitano di nome.” DE’ CRESCENZI
-“Fu di persona disposto e mirabile ingegno; apprese in tenera età le lettere latine e imparò mirabilmente le greche; datosi all’ arte militare, sotto la disciplina del padre essercitossi ne gli avvenimenti delle guerre..Fu di statura buona; svelto di persona e hebbe pelo castagniccio.” ROSCIO
-“Illustre capitano del tempo.” SANTINI
-“Celebre e chiarissimo Capitano de tempi nostri, percioché fu in questo huomo un bellicoso vigor d’animo, per lo quale riuscendo pieno di gloria e presso ogniuno con illustre fama non meno di virtù che di valore, riuscì chiarissimo sopra gli altri.” SANSOVINO
-“Usò insieme con tutti i capitani e soldati suoi tanta modestia e così civil modo di vivere, quanta si poteva, non dico sperare, ma desiderare da i più modesti huomini più civili e più religiosi del mondo.” VARCHI
-“Ben puoi Tebro (il Tevere) plorar, poi, ch’el maggiore/ Campion, che vestisse arme, e ‘n quella, o ‘n questa/ Parte (cangiata in duolo ogni tua festa)/ T’ha tolto lui, che tie sempre il migliore./ Gente di ferro armata, e di valore,/ Ben’hai cagion gridar misera, e mesta,/ Ahi morte ria, con’a schiantar sei presta/ Il frutto di tanti anni in sì brevi hore./…/ Ben puoi dir (se ‘l tuo danno assai, o poco/ Conosci, o curi i tuoi guerrieri spersi)/ Hor son’io morto, il gran Savello spento.” VARCHI
-Con Piermaria dei Rossi, Sciarra Colonna ed Alessandro Vitelli “Tutti Colonnelli valorosissimi dell’Imperatore.” CARRARI
-“Buon romano e amator della salute della patria e della santa Sede Apostolica.” Da una lettera del GIOVIO
-Con Alessandro Vitelli “L’un e l’altro di questi Cavalieri degni per conseglio per valore e per isperentia di gradi supremi nell’armi.” CONTILE
-“Uomo assai chiaro nell’armi.” SCIFONI
-“..il fier Savello/ armato in punto, col suo colonnello.” ROSEO
Immagine: https://gw.geneanet.org/fcicogna?lang=en&n=savelli&oc=0&p=giovanni+battista