Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
A – B – C – D – E – F – G – H – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – W – X – Z
Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
NAPOLEONE ORSINI Abate di Farfa (rendita di 16000 scudi l’anno) e di San Salvatore di Scandriglia. Signore di Bracciano e Vicovaro.
Figlio di Gian Giordano Orsini, nipote di Virginio Orsini, fratello di Girolamo Orsini, cognato di Renzo di Ceri, genero di Giulio Colonna.
1503 ca.- 1534 (febbraio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
…………… | Lazio | Nasce dal primo matrimonio di Gian Giordano Orsini con Maria Cecilia d’Aragona. | |||
1503 | Toscana | A otto/nove anni è nominato protonotario apostolico. Nel 1503 viene protetto dagli Orsini di Pitigliano. I suoi congiunti si rifiutano di darlo in ostaggio ai francesi allorché Gian Giordano Orsini deve cedere Bracciano al pontefice Alessandro VI. | |||
1512/1523 | Lazio | Nel 1512 gli sono concesse dal papa Giulio II le abbazie di Farfa e di San Salvatore di Scandriglia. Alla morte del padre (1517) non gli sono assegnate terre in eredità. ha continue liti con la matrigna Felice della Rovere che impone una divisione del patrimonio più favorevole al fratello Girolamo (figlio di secondo letto). Nel 1521 ha nuove dispute con la matrigna perché costei cerca di far eleggere cardinale Antonio da San Severino al suo posto. Nel 1523 annuncia ai familiari di volere studiare a Padova per potere continuare nella carriera ecclesiastica. | |||
1526 | |||||
Nov. dic. | Chiesa | Colonna | Lazio | Ai primi di novembre accoglie a Farfa 2000 fanti di Spoleto che militano per i pontifici. Si muove poi nei paraggi di Arsoli, che è stata conquistata da poco da Lelio della Valle per conto degli avversari. Sempre con Amico d’Arsoli si dirige su Collalto e Anticoli; i due condottieri minacciano di depredare la valle di Cane Morto. L’Orsini si congiunge ad Orvinio anche con Giovanni Antonio Orsini. A fine novembre è sempre segnalato a Vicovaro con l’Arsoli e Stefano Colonna. A dicembre respinge presso Tivoli, a Vallebona, Ascanio Colonna; lo costringe a ritirarsi in Paliano. | |
1527 | |||||
Gen. feb. | Impero | Chiesa | Lazio | Passa agli stipendi degli imperiali probabilmente dietro la promessa dei colonnesi di un matrimonio (anche se è già sposato) con Isabella Colonna figlia di Vespasiano: in cambio deve consegnare Vicovaro ad Ascanio Colonna ed al viceré di Napoli Carlo di Lannoy. La trama è scoperta dal conte di Anguillara Virginio Orsini: a febbraio è catturato a Bracciano dove si è recato con la scusa di un incontro con il Vaudemont (Luigi di Lorena). Viene rinchiuso in Castel Sant’Angelo. | |
Mar. | Lazio | Tenta di fuggire dal carcere; è liberato nello stesso mese su pressione di Renzo di Ceri e del cardinale Franciotto Orsini dietro l’impegno di consegnare 100000 ducati, di recarsi in esilio a Pisa, Firenze o Venezia e di accordarsi con la matrigna dividendo con lei il patrimonio famigliare. | |||
Estate | Orsini | Colonna | Lazio | E’ chiamato a Tivoli dai fautori degli Orsini; si porta nella città e mette a ferro e fuoco i beni dei colonnesi. Il castellano è gettato nelle cascate dell’Aniene. | |
Ott. | Orsini | Impero | Lazio | Difende Bracciano con Giampaolo di Ceri. Svaligia una compagnia di cavalli leggeri comandata dal Miranda. | |
1528 | |||||
Feb. | Lazio ed Abruzzi | Con Amico d’Arsoli disperde e massacra presso Roma le ultime schiere dei lanzichenecchi e degli spagnoli che hanno partecipato mesi prima al sacco della città. Si getta sui soldati isolati ed uccide tutti coloro, sani e feriti, che riesce a trovare; irrompe poi in Roma, saccheggia le case degli ebrei e si impossessa nel porto di Ripa di due navi spagnole cariche di mercanzie. I membri degli equipaggi armati sono tutti uccisi o annegati nel Tevere. Sempre nel mese si scontra a Magliano Romano con il vescovo di Rieti Scipione Colonna; penetra nel contado di Tagliacozzo con i suoi partigiani e vi uccide colonnesi e spagnoli | |||
Mar. | Francia | Impero | Lazio | Affianca il Lautrec nella sua azione volta alla conquista del regno di Napoli. | |
Apr. | Chiesa | Colonna | Lazio | Alla morte di Vespasiano Colonna avvenuta nel precedente mese, il papa lo invia ad occupare i territori di quest’ultimo per conto dell’erede Isabella Colonna promessa in matrimonio ad Ippolito dei Medici. I Colonna pretendono invece di essere essi stessi i veri eredi di Vespasiano, specie Ascanio. L’Orsini viene segnalato a Subiaco e nei pressi di Paliano, dove è contrastato da Sciarra Colonna. Saccheggia Tivoli. | |
Mag. giu. | Umbria e Lazio | Si trova inizialmente a Spoleto dove raccoglie 2000 uomini. Parte delle sue milizie, agli ordini di Amico d’Arsoli, conquistano il castello di Paliano; vengono catturati Sciarra e Prospero Colonna che saranno liberati poco dopo da Luigi Rodomonte Gonzaga. Egli si pone all’ assedio di Anticoli con i fanti che gli sono inviati in suo soccorso da Spoleto. Vi assedia Sciarra Colonna. Si rovescia ii fronte e l’Orsini viene a sua volta assediato in Vicovaro dal Gonzaga. Ai primi di giugno conquista Roviano e Marano Equo appartenenti ad Ascanio Colonna. | |||
Ago. | Francia | Impero | Lazio Abruzzi Campania | Si trasferisce negli Abruzzi con il Ceri alla ricerca di truppe da assoldare per i francesi: nei pressi di Magliano de’ Marsi sconfigge ed uccide Scipione Colonna vescovo di Rieti; il combattimento si conclude con la perdita di 400 fanti per gli imperiali e la cattura di altri 800. L’Orsini ha così la possibilità di recuperare il territorio attiguo al lago di Fucino. Il Lautrec lo richiama all’ assedio di Napoli; l’Orsini raggiunge Capua con il Ceri ed il principe di Melfi Giovanni Caracciolo. Con la capitolazione ad Aversa del marchese di Saluzzo Capua non apre le porte ai francesi per cui l’Orsini rientra negli Abruzzi con gli altri due condottieri. | |
Sett. | Abruzzi e Lazio | Abbandona Montereale. Si sposta verso Bracciano per rispondere alle minacce portate da Sciarra Colonna. | |||
Ott. | 200 cavalli leggeri | Romagna Marche e Veneto | Gli è concessa dai francesi una condotta di 1000 fanti. Si indirizza su Cervia con 200 cavalli leggeri; si accinge a collegarsi con il Saint-Pol in Piemonte. Si ritira verso Montemarciano, si imbarca nei pressi, naviga verso Venezia e da qui si congiunge con i francesi. Nello stesso mese Giulio e Camillo Colonna assalgono le sue terre distruggendo più castelli. | ||
Nov. | Lombardia Piemonte | E’ segnalato a Marcaria ed a Rivarolo Mantovano; si trasferisce in Piemonte. Si muove con la sua compagnia a Cereseto; punta a Serralunga d’Alba e verso il convento di Santa Maria di Crea: ovunque i suoi uomini rubano e razziano, si impossessano del convento e lo spogliano di ogni cosa. Inizia la resistenza della popolazione nei suoi confronti. Interviene la marchesa del Monferrato Anna d’Alençon che lo accoglie a Casale Monferrato e gli fa restituire beni e cavalcature predate. Si indirizza su Alessandria; con il consenso del Saint-Pol sparge il terrore per tutto il Monferrato dando alle fiamme Cereseto, Tilio e Casorzo. | |||
Dic. | Piemonte | E’ catturato a Crescentino con la sua compagnia di cavalli leggeri da 2000 fanti di Filippo Tornielli; è fatto liberare dalla marchesa del Monferrato. | |||
1529 | |||||
Gen. | Abruzzi | Negli Abruzzi con Camillo Pardo Orsini. | |||
Feb. | Romagna e Abruzzi | Tocca Ravenna; si sposta nell’aquilano allo scopo di contrastare gli imperiali. Il re di Francia Francesco I gli affida il comando di 2000 fanti. | |||
Giu. | Lazio | Rientra a Bracciano. I colonnesi controllano da vicino i suoi movimenti. | |||
Lug. | Firenze | Chiesa Impero | Accetta la condotta che gli è proposta dai fiorentini (200 cavalli leggeri e 1000 fanti) al fine di difendere Montepulciano dagli attacchi del viceré di Napoli, il principe d’ Orange. | ||
Ago. ott. | Lazio | Gli sono inviati 3000 fiorini: il messaggero che gli deve consegnare il denaro è derubato presso Bracciano dal capitano pontificio Girolamo Mattei. Clemente VII fa impiccare numerosi soldati militanti ai suoi ordini. L’Orsini perseguita i pontifici e cattura un ambasciatore che si sta recando a Napoli; cattura pure, presso Viterbo, il cardinale di Santa Croce Francesco Quinones diretto parimenti verso il regno di Napoli. Incarcera il presule in Bracciano e per la sua liberazione richiede non solo la restituzione dei 3000 fiorini che gli sono stati tolti in precedenza, ma anche altri 7000 fiorini per vecchi crediti nei confronti del pontefice. Il porporato è rilasciato dopo qualche giorno con la promessa di 3000 fiorini da parte del cardinale Trivulzio. Il papa gli invia contro un capitano di giustizia che lo assale nelle sue terre con 200 cavalli. L’Orsini lo cattura, gli impone una taglia di 2000 scudi e poi lo fa impiccare. Tenta anche di intercettare nei pressi di Grosseto il duca di Amalfi, nominato dai senesi loro capitano: costui si rifugia a Corneto (Tarquinia) ed i senesi gli inviano in soccorso 400 fanti e 30 cavalli. | |||
Nov. | 200 cavalli leggeri | Toscana | Entra in Montepulciano con 200 cavalli leggeri e 200 archibugieri; raggiunge Borgo San Sepolcro (Sansepolcro); gli viene dato l’incarico di impedire il vettovagliamento alle truppe imperiali che si stanno muovendo dall’aretino. Si ferma a Monte Santa Maria alla notizia che fanti spagnoli ed italiani assediano il castello di Monterchi: gli viene contro Alessandro Vitelli. Giungono in suo aiuto Giovanni di Torino, Marzio Orsini ed Ottaviano Signorelli. L’Orsini ha un colloquio segreto con il capitano avversario. | ||
Dic. | Toscana | Tende un’imboscata al Vitelli ad Anghiari con 150 cavalli leggeri e 700 fanti: messo in fuga con la cattura di 200 uomini, si salva con i suoi cavalli a Sansepolcro. | |||
1530 | |||||
Gen. | Toscana e Lazio | Il Vitelli si impadronisce di Anghiari; Napoleone Orsini si riconcilia con il papa e rientra a Bracciano con la scusa di non avere ai suoi ordini un numero sufficiente di soldati; induce altri capitani a seguire il suo esempio. | |||
Mag. | Orsini | Chiesa | Lazio | E’ accusato di complotto da parte del papa Clemente VII. E’ dichiarato nemico pubblico e ribelle dello stato della Chiesa; gli è tolta la commenda di Farfa. Si colloca sotto Tivoli; riprende a combattere i pontifici. Con Giulio Colonna e Giovanni Battista Conti occupa Carpineto Romano, Gavignano, Torricelle ed altre località. | |
Giu. | Lazio | Gli sono conquistati 2 castelli tra i quali vi è Vicovaro. Ripara a Montefortino (Artena); Ascanio Colonna e Lorenzo Cybo attaccano Bracciano. L’Orsini abbandona il Lazio. | |||
Lug. | Veneto | Si reca a Venezia. Nella città alloggia nel palazzo dell’ambasciatore inglese. | |||
1531 | |||||
Nov. | Orsini | Chiesa | Lazio | Ottiene per trattato Vicovaro: il papa gli invia contro 600 fanti. E’ costretto a cedere ed a consegnare la rocca al cardinale Ippolito dei Medici. Si compone con i suoi famigliari; gli è consegnato un salvacondotto al fine di potere soggiornare nello stato della Chiesa. | |
1532 | |||||
………….. | Orsini | Chiesa | Umbria e Lazio | Raccoglie molti amici tra Narni e Spoleto e con costoro scaccia dai possedimenti i famigliari, depreda il territorio circostante, cattura il fratello Girolamo e lo imprigiona a Vicovaro. La matrigna Felice della Rovere chiede ancora una volta l’aiuto dei pontifici ai suoi danni. | |
Ott. | Lazio e Veneto | Viene assediato in Vicovaro da Luigi Rodomonte Gonzaga. Il capitano avversario a dicembre cadrà ucciso in combattimento. | |||
1533 | |||||
Gen. | Lazio e Veneto | E’ affrontato dal duca di Atri Giulio Acquaviva. Viene raggiunto un accordo tra i fratelli. Napoleone Orsini si ritira a Venezia. | |||
Mag. | Veneto e Francia | A Crema. Presto è costretto a riparare in Francia sotto la protezione del re Francesco I. | |||
Giu. | Francia | Si incontra a Lione con Renzo di Ceri. | |||
1534 | |||||
Feb. | Lazio | Rientra in Italia dopo che il re di Francia gli ha fatto ottenere la grazia dal pontefice dietro l’esborso di 25000 scudi. A metà mese la sorella Giulia è diretta a Napoli per sposarsi contro la sua volontà con il principe di Bisignano Pietro Antonio da San Severino. Si mette all’inseguimento di costei e la rapisce per strada con alcuni suoi scherani. Il fratello Girolamo lo affronta con alcuni uomini a cavallo sulla strada che porta da Castelgandolfo ad Albano e lo uccide a colpi di spada per proseguire per Napoli. Mario Podiani scrive alcune rime in suo onore. Sposa Claudia Colonna, figlia di Giulio. |
CITAZIONI
-“Di nome tremendo nell’opere sue.” SANSOVINO
-“Cadde l’Orsino, e nel cader s’estinse/ Ogni gloria di Marte, e Roma pianse/ Poi che invitto visse, morte vinse.” Da un sonetto di autore incerto, riportato dal SANSOVINO
-“Persona inquietam altiera e molto dedita alla vendetta contro i nemici.” SANTORO
-“Giovane irrequieto e fiero…Fu una delle più vigorose tempre italiane di quell’età.” GREGOROVIUS
-“Uomo facinoroso, condottier d’armati, e famoso per le sue iniquità.” MURATORI
-“Uomo maravigliosamente leggiero e di poca fede.” VARCHI
-“Gran prove ho fatte sul regno toscano/ contra d’un imperier, d’un papa santo,/ e mai adosso me poser la mano./ Lasciamo star che me potria dar vinto/ che di mei antecessori il stato preso/ el raquistai sotto il francese manto./…/ Per gratia, viator, fermate il passo;/ mirate il corpo mio sepolto in terra,/ qual morte e crudeltà m’à posto al basso./ Son quel Napoleon, maestro di guerra,/ del sangue di Aragona el grand’Ursino,/ e fatto un nuovo Abel su questa terra/ per l’empia man del mio carnal cugino,/ onde si pensa, presto che m’à al fondo,/ riaver el stato qual già sta in declino.” Da un lamento per la sua morte riportato da MEDIN-FRATI
-“Mostrò sempre l’animo molto più all’arme che al sacerdozio.” GAMURRINI
-“Hombre poderoso y enemigo del papa.” SANDOVAL
-“Giovane provveduto più di temerità, che di prudenza.” FRANGIPANI
-“Era costui uno dei più formidabili tra quei gentiluomini che traevano la vita tra la guerra ed i ladroneggi.” INGHIRAMI
-“Capitano di masnadieri.” ADAR
-“Napoleone was the latest in a series of Orsini abbots, a series which had lasted for at least fifty years before being broken at the death of Cardinal Giambattista (degli Orsini di Monterotondo) in 1503; and it was a matter of great concern to the family, above Bracciano branch.” SHAW
-“Seguita il Capitan Napulione/ con la suo gente, in arme assai famosa/ porta nel campo verde, un ner dragone.” ROSEO
-“Alla corte di Francesco I Napoleone era molto amato come già lo era stato suo padre. Se in Italia era considerato un rozzo e violento bandito, in Francia era considerato tra i più raffinati gentiluomini. Angoli di visuale diversi da ambiti fiorentini, imperiali, francesi o romani, cattolici o protestanti, come lenti deformanti, trasmettevano immagini opposte dei personaggi di queste famiglie.” MORI
Fonte immagine: wikipedia