Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
BRACCIO BAGLIONI Marchese.
Figlio di Grifone Baglioni. Fratello di Sforza Baglioni, genero di Gentile Baglioni.
- 1559 ( novembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1506 | |||||
Sett. | Umbria | Ospita in Perugia il cardinale Pietro Isvaglie in occasione dell’ingresso in città del papa Giulio II. | |||
1513 | |||||
Sett. | Umbria | A Città di Castello per le nozze di Gentile Baglioni con Giulia Vitelli. | |||
1522 | |||||
Gen. | Perugia | Comp. ventura | Umbria | E’ scacciato da Perugia con Gentile Baglioni da Francesco Maria della Rovere, Camillo Orsini, Malatesta ed Orazio Baglioni. Dopo qualche giorno, con la connivenza di Alessandro Vitelli, si unisce con Galeotto e Sforza Baglioni ed uccide vicino a Città di Castello tre figli di Giovanni Orso da Montesperelli che, confinati in tale località, hanno ottenuto il permesso di rientrare a Perugia. | |
1526 | |||||
………….. | Firenze | Impero | |||
Lug. | Firenze | Siena | Umbria e Toscana | Ha l’incarico di scortare da Perugia a Montepulciano alcuni pezzi di artiglieria necessari per battere le mura di Siena. | |
Ago. | Toscana | Prende parte alla battaglia di Porta Camollia a Siena. Sebbene sconfitto, nel corso del combattimento riesce a far prigioniero Camillo Colonna. | |||
1527 | |||||
Apr. | Firenze | Impero | Emilia e Toscana | Lascia l’Emilia per dirigersi verso Firenze che è minacciata dai lanzichenecchi del Connestabile di Borbone. Viene assalito dagli avversari nell’aretino; costretto a ritirarsi, è fatto prigioniero in una scaramuccia dai cavalli leggeri. Viene liberato mediante uno scambio di prigionieri. | |
Mag. | Lazio | Alla difesa di Roma allorché la città cade in potere dei lanzichenecchi. Fugge; costretto a lasciare anche Perugia con Gentile Baglioni, accompagna il congiunto a Spello. | |||
Giu. | 80 cavalli leggeri | I fiorentini gli riconoscono uno stipendio annuo di 400 fiorini. A seguito della rivolta antimedicea in Firenze non vuole raggiungere il campo della lega per la presenza di Orazio Baglioni che, d’altra parte, cerca di catturare Braccio Baglioni per ucciderlo. | |||
…………….. | Impero | Francia Venezia | Defeziona nel campo imperiale. | ||
Sett. | Umbria | E’ assediato da Federico Gonzaga da Bozzolo e da Francesco Maria della Rovere con Piermaria dei Rossi ed Alessandro Vitelli nell’abbazia di San Pietro Bovario (San Pietro in Valle) vicino a Trevi. Viene convinto a cedere a patti da Lucantonio Cuppano. Protetto dagli spoletini, può allontanarsi senza perdite con il Rossi ed il Vitelli; gli altri capitani devono al contrario arrendersi a discrezione. | |||
1528 | Chiesa | Perugia | Umbria | Su istigazione del papa Clemente VII molesta Malatesta Baglioni con il fratello Sforza e Pirro Colonna. Invade il perugino con 3000 uomini. Ottiene Norcia a patti. Affrontato a Spello da Malatesta Baglioni, è costretto a ritirarsi a Bevagna. | |
1529 | |||||
Mar. | Fuoriusciti | Chiesa | Umbria | Si accampa a Norcia con Sciarra Colonna ed altri fuoriusciti per un totale di 3000 fanti e 200 cavalli. | |
Giu. | Chiesa | Perugia Firenze | Umbria | Gli vengono contro alcuni fanti spoletini, capitanati da Severo Mercurio, che lo obbligano a smettere dalla sua azione; gli sono consegnati 4000 scudi come taglia. A metà mese riesce a penetrare di notte all’interno di Assisi con 1000 fanti e 150 cavalli cogliendo di sorpresa il conte Sforza da Sterpeto, capitano delle forze perugine. Scaccia dalla chiesa di san Francesco e dalla rocchetta il presidio nemico. Attacca Spello e ne è respinto dai difensori (1000 fanti e 300 cavalli fiorentini); si dirige allora con Pirro Colonna su Bevagna, Montefalco e Colle, dove fa impiccare un fattore del suo nemico Malatesta. A Todi dove molti dei suoi fanti si danno allo sbando. | |
Lug. | Abruzzi | Ad Antrodoco con 2000 fanti. In tale località si congiunge con le truppe del principe d’Orange Filiberto di Chalons. | |||
Ago. | Umbria | Alla conquista di Spello. | |||
Sett. | Umbria | Malatesta Baglioni abbandona Perugia. Braccio Baglioni non ottiene il permesso di rientrarvi, né esso gli sarà concesso con la capitolazione del rivale. | |||
Ott. | Toscana | All’assedio di Firenze. Si accampa nelle vicinanze del Monte di San Miniato. | |||
Dic. | Toscana | Partecipa allo scontro di Santa Margherita a Montici. | |||
1530 | |||||
Sett. | Toscana | A Firenze dopo la capitolazione della repubblica di fronte agli imperiali. Le sue bande si scontrano con quelle di Alessandro Vitelli. | |||
1531 | |||||
Dic. | Lazio | E’ costretto a rimanere Roma anche dopo la morte di Malatesta Baglioni. | |||
1532 | |||||
Feb. | Con il fratello Sforza intenta un processo contro Rodolfo Baglioni, figlio di Malatesta, allo scopo di contestargli l’eredità paterna. | ||||
Ago. | Chiesa | Impero Ottomano | Lombardia Germania Austria | Sempre con il fratello Sforza affianca il cardinale legato Ippolito dei Medici, alla testa di 200 armati, a Mantova, a Ratisbona ed a Vienna. | |
1533 | In proprio | Siena | Toscana | Sulla fine dell’anno si collega con Pirro Colonna allo scopo di depredare la maremma. | |
1534 | |||||
Ott. | Chiesa | Fuoriusciti | Umbria e Lazio | Alla morte del papa Clemente VII rientra nel perugino con 400 fanti che gli sono forniti da Francesco Maria della Rovere e 100 dai Vitelli; vi fronteggia 700 fanti e 100 cavalli dei fuoriusciti, che, con Galeazzo Baglioni, si sono impadroniti di Monte Vibiano Vecchio. A fine mese i suoi uomini e quelli dei fuoriusciti sono disarmati con la nomina del nuovo pontefice Paolo III che lo costringe a rientrare a Roma. | |
Ott. nov. | Chiesa | Perugia | Umbria | Con Pirro Colonna e gli Ermanni contrasta a Deruta Rodolfo Baglioni che si è impossessato di Perugia. Alla fine della guerra è obbligato a lasciare Deruta, dove sono date alle fiamme più di 100 case, ed a licenziare le sue truppe. | |
……………. | Umbria | Si ritira prima a Città di Castello e poi nel castello di Montalera nei pressi di Panicale. | |||
1535 | |||||
Sett. | Umbria | Gli viene ordinato di stare lontano da Perugia almeno 50 miglia; è scacciato, inoltre, dal castello di Montalera da 40 cavalli pontifici speditigli contro dal governatore di Perugia, il cardinale di San Marcello Marino Grimani. | |||
1540 | |||||
Apr. | Lazio | Viene contattato ad Acquapendente dai perugini affinché passi alla difesa della città minacciata dai pontifici (la cosiddetta guerra del sale). Rifiuta la proposta. | |||
1552 | |||||
Feb. | Umbria | Può rientrare a Perugia con il permesso del papa Giulio III a seguito dell’intervento a suo favore di Ascanio della Cornia. | |||
1559 | |||||
Nov. | Umbria | Muore a Montecolognola. Sepolto a Perugia in Santa Maria Nuova, più tardi chiamata Santa Maria dei Servi. Ai suoi funerali sono presenti il clero e tutti i magistrati della città. Sposa Giulia Baglioni. figlia di Gentile. |
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