GIORGIO DI SANTACROCE Signore di Rota. Figlio di Paolo di Santacroce, fratello di Pietro di Santacroce, nipote di Renzo di Ceri.
+ 1529 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1482 | |||||
Apr. | Lazio | Alleato degli Orsini, assale nottetempo le case dei della Valle, fautori dei Colonna. Viene ucciso negli scontri Girolamo Colonna: ha così inizio la mobilitazione delle due fazioni. | |||
1493 |
|
|
|
|
|
Sett. |
|
|
|
Lazio |
Virginio Orsini gli dona Viano, Rota ed alcuni terreni vicino ad Ischia. |
1496 | Orsini | Chiesa |
|
Lazio |
Si trova al fianco di Bartolomeo d’Alviano nella difesa dei possedimenti degli Orsini minacciati dalle milizie del pontefice Alessandro VI. |
1497 |
|
|
|
|
|
Feb. |
|
|
|
Lazio |
Con la vittoria di Soriano nel Cimino di Carlo Orsini e di Vitellozzo Vitelli su Guidobaldo da Montefeltro si reca a Roma con Bartolomeo d’Alviano per stipulare la pace davanti al papa ed a alcuni cardinali. |
1526 |
|
|
|
|
|
Giu. | Venezia | Impero |
|
Lombardia |
E’ assoldato dai veneziani nella compagnia di Camillo Orsini. |
Lug. |
|
|
|
Lombardia |
L’Orsini esercita una forte pressione sulla Serenissima affinché gli sia dato il comando di 100 cavalli leggeri. |
Sett. ott. | Chiesa | Impero Colonna |
|
Lombardia Abruzzi e Lazio |
A Cassano d’Adda. Si sposta a Bergamo; con il Farfarello scorta al campo di Lambrate 9000 ducati destinati al soldo delle truppe. Si trasferisce poco dopo nello stato della Chiesa per difendere il papa Clemente VII dagli attacchi portati dai colonnesi. Si dirige a L’Aquila con Stefano Colonna e Renzo di Ceri. Si sposta nel Lazio quando gli imperiali si muovono da Gaeta. |
Nov. | Venezia | Impero | 50 lance | Veneto |
Nel veronese per contrastare l’avanzata dei lanzichenecchi di Giorgio Frundsberg. |
1527 |
|
|
|
|
|
Gen. |
|
|
127 cavalli | Emilia e Lombardia |
Attraversa il Po con Giovanni Naldi; dall’Emilia rientra in Lombardia; staziona a Bagnolo Mella con la sua compagnia. |
Mar. |
|
|
|
Emilia |
Nel parmense. Informato che i lanzichenecchi sono diretti a Montecchio Emilia cerca di intercettarli con Bino Mancino Signorelli. Supera l’Enza e si imbatte in 25/30 fanti che hanno disertato dal campo pontificio; molti di costoro sono svaligiati; è così perso del tempo prezioso per cui deve rientrare a Parma a mani vuote. |
Mag. |
|
|
|
Toscana |
Affianca in Toscana il provveditore generale Alvise Pisani con 60 cavalli leggeri. |
Giu. |
|
|
|
Lazio |
E’ inviato a Bracciano con alcuni fanti francesi per appurare se veramente Ludovico Orsini si è accordato con gli imperiali. Respinto per un disguido dalla località dà la notizia della defezione del conte di Pitigliano che poi si rivelerà inesatta. |
Lug. |
|
|
|
Umbria |
Convince la comunità di Todi ad accettare un presidio della lega antimperiale. |
Ago. |
|
|
|
Umbria |
Esce da Todi per una sortita con dodici cavalli; è catturato dagli imperiali. E’ liberato. |
Dic. |
|
|
|
Umbria |
Ha ai suoi ordini 42 cavalli leggeri. |
1529 |
|
|
|
|
|
Sett. | Firenze | Chiesa Impero | 150 cavalli leggeri | Emilia e Toscana |
Lascia Ferrara e passa al soldo dei fiorentini. Ha il comando di 150 cavalli leggeri con Marzio Orsini. Si trova a Montepulciano: da qui si sposta a Castiglion Fiorentino, si riduce ad Arezzo ed infine a Firenze. |
Ott. |
|
|
|
Toscana |
E’ assediato in Firenze; con i suoi cavalli si colloca nelle case dei Giuntini nel prato del borgo di Ognissanti. |
Dic. |
|
|
|
Toscana |
Presenzia alla rassegna delle truppe tenuta da Malatesta Baglioni al Monte di San Miniato. Con Amico d’Arsoli, Jacopo Bichi e Pasquino Corso viene spedito in soccorso del castello della Lastra investito da spagnoli e tedeschi. Accortosi che la fortezza è già caduta in potere degli avversari ripiega in fretta e ripara prima a Montelupo Fiorentino e poi ad Empoli. Muore a Firenze con Marzio Orsini nell’orto di San Miniato per un colpo di colubrina tirato da Giramonte. Il proiettile colpisce il pilastro di una pergola ed il pietrame gli cade addosso mentre sta parlando con Malatesta Baglioni. Viene sepolto nella chiesa di Santo Spirito dopo solenni esequie cui partecipano 2000 frati e 100 poveri di Firenze ciascuno con una torcia in mano. |
CITAZIONI
Con Marzio Orsini “valorosi e prudenti.” ROSEO
“Il bon signore” ROSEO
Con Marzio Orsini “Capitani valorosi e prudenti.” ULLOA