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BALDASSARRE SIGNORELLI Di Perugia. Nipote di Giampaolo Baglioni e di Bartolomeo d’Alviano.
- 1524 (marzo)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1503 | |||||
Ago. | Baglioni | Chiesa | Umbria | Coadiuva lo zio Giampaolo Baglioni contro i pontifici di Cesare Borgia. E’ segnalato a Torgiano dove viene raggiunto da Francesco dei Barzi con molti cavalli e fanti e dallo stesso Baglioni. | |
1506 | |||||
Sett. | Chiesa | Bologna | Emilia | Affianca lo zio contro i Bentivoglio agli stipendi dei pontifici. Sembra che in questo periodo militi nella sua compagnia il cugino Malatesta. | |
1512 | |||||
Feb. mar. | Venezia | Francia | Veneto | Agli ordini di Giampaolo Baglioni è sconfitto dai francesi alla Torre del Magnano sull’Adige; catturato a Moradega, è liberato a marzo in cambio di Marco Antonio Pallavicini. | |
1513 | |||||
Ott. | Venezia | Spagna Impero | 25 lance | Veneto | Ottiene una condotta di 25 lance su pressione di Giampaolo Baglioni. Si trova alla difesa di Treviso. Partecipa nello stesso mese alla battaglia di Creazzo; scampato alla cattura con pochi uomini, trova riparo a Treviso. |
Nov. | Veneto e Friuli | Ha il comando della compagnia di uomini d’arme del Baglioni catturato a Creazzo. Effettuata la rassegna dei suoi uomini e ricevuto del denaro, è trasferito in Friuli perché le sue lance sono sospettate di connivenza con gli avversari. | |||
1514 | |||||
Gen. | 60 lance | Friuli e Veneto | E’ segnalato ad Udine. Rientra presto a Treviso per gli alloggiamenti invernali. Si incontra con Malatesta Baglioni e ritorna ad Udine. Affianca Baldassarre di Scipione contro gli imperiali che si sono impadroniti di Marano Lagunare rompendo una tregua. Assedia la località e si colloca a Muzzana. | ||
Ott. | Veneto | Appoggia Bartolomeo d’Alviano alla conquista di Rovigo in cui è vinta la resistenza di Garcia Manrico. Entra in contesa con Orsino Orsini perché entrambi hanno la pretesa di avere fatto prigioniero un capitano spagnolo (o piuttosto per la divisione del bottino): l’Alviano dà torto al suo antagonista e provoca l’abbandono dalle file dei veneziani delle compagnie comandate dall’Orsini. | |||
1515 | |||||
Feb. | Veneto | Alla guardia di Conselve. Respinge un’incursione degli spagnoli. | |||
Mar. | Veneto e Friuli | Esce da Piove di Sacco per essere inviato dall’ Alviano in Friuli con 200 lance, 300 cavalli leggeri, 600 fanti, 50 archibugieri e due falconetti. Attraversa il Piave, tocca Udine e penetra nel goriziano dove prepara un’imboscata: fa uscire alcuni cavalli che scorrono sotto le porte del capoluogo. Costoro si fanno inseguire, gli avversari si accorgono in tempo dell’ imboscata e rientrano nella città. Nello scontro sono uccisi sedici tedeschi e due veneziani. | |||
Ago. | Emilia | Affianca Giovanni Naldi; cattura a Stellata un segretario del marchese di Pescara Ferdinando d’Avalos diretto con del denaro nel regno di Napoli per radunarvi truppe. | |||
Sett. | Lombardia | Segue l’Alviano in Lombardia; a Santa Maria di Bozzolo; si muove in perlustrazione verso Cremona. Giorni dopo partecipa alla battaglia di Melegnano al comando dei balestrieri a cavallo dell’Alviano; nel combattimento è ferito da sassi e da colpi di picca. | |||
Ott. | Lombardia | Con la morte dell’Alviano è armato cavaliere di San Marco ed ha il comando della sua compagnia di lance con Bartolomeo da Vicovaro. Assedia Brescia. | |||
Dic. | Veneto e Lombardia | A Rovigo; con il Farfarello e Giovanni Naldi ha l’incarico di scortare al campo di Brescia 11000 ducati destinati alle paghe dell’esercito. Raggiunge i suoi alloggiamenti invernali al ponte del Gatello. | |||
1516 | |||||
Feb. | Lombardia | Si collega con Malatesta Baglioni e Mariano da Lecce per preparare un’imboscata vicino a Brescia con i cavalli leggeri e venti lance: escono loro incontro alcuni soldati. E’ messo in fuga con la cattura di Camillo da Martinengo e di due uomini d’arme; altri tre sono invece uccisi. | |||
Mar. | Lombardia | Lascia il cremasco e si dirige verso Lodi; tra Rivolta e Cassano d’Adda si scontra con 200 fanti tedeschi, 100 fanti spagnoli e quindici uomini d’arme: numerosi prigionieri sono condotti a Crema. | |||
Apr. | Lombardia | Si congiunge con Malatesta Baglioni, Camillo da Martinengo, Giampaolo da Sant’Angelo, Mariano da Lecce (200 cavalli) per tendere con il provveditore Giovanni Vitturi un agguato a Monticelli Brusati al marchese di Brandeburgo di ritorno da Salò con i denari di una taglia imposta a quella comunità. Sono sorpresi invece 200 fanti che sono tutti uccisi tranne tre, giusto per avere notizie sui movimenti degli imperiali. | |||
Giu. | Veneto | l suo raggio d’azione è limitato alla linea difensiva San Bonifacio-Soave. | |||
Lug. | 100 cavalli leggeri | Veneto | Alla guardia di Valeggio sul Mincio. Si sposta all’assedio di Verona; rimane con i suoi uomini nelle vicinanze della città con Mariano da Lecce e Mercurio Bua anche quando francesi e veneziani si ritirano a Villafranca di Verona per l’arrivo di notevoli rinforzi alla città inviati dall’ imperatore Massimiliano d’Austria. | ||
Nov. | Lombardia e Veneto | Staziona a Calvisano con 800 cavalli. Ammalatosi, si allontana dal campo e si reca a Padova a curarsi; anche la sua compagnia lascia la località per il ritardo delle paghe. | |||
1517 | |||||
Gen. | Al termine del conflitto il suo operato è elogiato in particolare dal provveditore generale Giovanni Paolo Gradenigo. | ||||
Feb. | 46 cavalli leggeri | Veneto | Invia i suoi cavalli leggeri ad alloggiare nel vicentino. Si reca a Venezia dove anche l’altro provveditore generale Andrea Gritti si esprime favorevolmente nei suoi confronti. | ||
Mag. | Il Consiglio dei Savi decide di licenziare la sua compagnia, di ridurgli la provvigione da 50 a 40 ducati per paga (sempre per otto paghe). Viene criticato dal provveditore dei cavalli leggeri Giovanni Vitturi. | ||||
1518 | |||||
Sett. | Con la riduzione delle spese militari gli è diminuita la provvigione annua da 320 a 250 ducati. | ||||
1520 | |||||
Mar. | 10 cavalli leggeri | ||||
1521 | |||||
Mag. | Collabora con altri condottieri ad uno studio sulle fortificazioni di Padova consegnato al Consiglio dei Savi da Giano Fregoso, Bernardino di Montone, Malatesta Baglioni, Giulio Manfrone e Teodoro da Trivulzio. | ||||
Lug. | Veneto | Ha l’incarico di radunare nel padovano 80 balestrieri a cavallo nell’imminenza della prossima guerra con gli imperiali. | |||
Ago. | Venezia | Impero | 80 cavalli leggeri | Veneto ed Emilia | E’ segnalato a Valeggio sul Mincio per controllare i movimenti dei fanti svizzeri e tedeschi provenienti da Trento e diretti a Mantova. Si sposta a Calvisano. Chiede ai veneziani una condotta maggiore; gli è data una risposta negativa. A fine mese ha l’incarico dal Lautrec di attraversare il Po e di entrare in Busseto con Troilo Pignatelli, il Farfarello, Giorgio Busicchio e 2000 fanti. |
1522 | |||||
Gen. | Comp. ventura | Chiesa | Umbria | Aiuta Malatesta ed Orazio Baglioni a rientrare in Perugia ai danni di Gentile Baglioni e dei pontifici. Al fallimento delle trattative condotte con gli avversari prende parte all’attacco ai danni della città. | |
Feb. | Umbria | Entra in Perugia. Con Marzio Orsini ha il compito di difendere Porta Borgna (Porta Eburnea) allorché la città viene assalita da Giovanni dei Medici. | |||
1523 | |||||
Sett. | Venezia | Francia | Lombardia | Fa più volte la spola tra Milano ed il campo veneziano di Martinengo. Francesco Maria della Rovere lo invia a Pavia dal viceré di Napoli Carlo di Lannoy. | |
1524 | |||||
Mar. | Lombardia | All’espugnazione di Garlasco. Spinto dalla furia degli attaccanti nel fossato di protezione del castello, muore annegato cn altri soldati. |
CITAZIONI
-In un combattimento nel cremasco “Di Baldissara la fiorita gente/ in questo tempo ne la ciuffa entroe/ e rotte l’haste col brando tagliente/ ogniun di loro si ben s’adoperoe/ che fu sforzato il bon duca valente (fuca di Francoforte) da la ciuffa crudel che comincioe/ col signiorello a dieto ririrarsi/ e di qualche soccorso procacciarsi.” DEGLI AGOSTINI
-“Tra questi altri guerrier ch’a dirlo inporta/ il nome è un cavallier che a dir Marcelli/ si fusser vivi la persona accorti/ starebbe a fronte non fremendo quelli miglior baron di quello elmo non porti/ chiamato Baldassarre Signorelli/ la riccha sopraveste il bel cimiero/ dimonstra haver fermeza il cavalliero.” CANDELFINO
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