Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
A – B – C – D – E – F – G – H – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – W – X – Z
Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIORDANO ORSINI/GIORDANO ORSINI DEL MONTE Dei conti di Monterotondo. Signore di Monterotondo, Marino, Torri, San Polo, Collevecchio Sabino, Stimigliano, Selci, Montasola. Padre di Jacopo Orsini, suocero di Francesco di Vico.
+ 1367 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1334 | Chiesa | Impero Ottomano | Milita al servizio del papa Giovanni XXII contro i turchi. | ||
1337 | |||||
Gen. | Umbria | A metà mese si fa promotore con Guido Orsini da Soana della pace tra il comune di Orvieto ed il rettore del Patrimonio Bernardo di Lacu. | |||
………….. | Lazio | Con il fratello Napoleone ottiene in enfiteusi dai monaci di San Saba il borgo ed il castello di Galeria. | |||
1339 | Lazio | Viene nominato con Stefano Colonna senatore di Roma a seguito di una sedizione popolare che ha portato alla deposizione dei vicari nominati dal papa Benedetto XII. Nello stesso anno con il fratello Rinaldo vende metà del castello di Scarpa. | |||
1341 | |||||
Ago. | Lazio | E’ eletto con Orso dell’ Anguillara senatore di Roma per sei mesi. I due senatori concedono la laurea poetica in Campidoglio a Francesco Petrarca. Nello stesso anno Giordano Orsini si sposa con Angela Orsini del ramo di Marino. | |||
1342 | |||||
Apr. | Lazio | E’ rinnovato a Giordano Orsini ed a Stefano Colonna l’incarico di senatore di Roma per altri sei mesi: ai due nobili romani è concesso il salario usuale di 3000 fiorini. | |||
1344 | |||||
Lug. | Lazio | Senatore di Roma per altri sei mesi. | |||
Sett. | Lazio | Il papa Clemente VI lo sollecita a prendere le armi contro il prefetto Giovanni di Vico e Luca Savelli che stanno depredando il Patrimonio. | |||
………….. | Roma | Vico | Lazio | Appoggia Cola di Rienzo allorché quest’ultimo vuole domare la potenza dei nobili romani. Combatte ancora Giovanni di Vico e lo obbliga alla sottomissione. Arma cavaliere Cola di Rienzo. Con il tempo perde il favore del tribuno e corre il pericolo di essere giustiziato. Salvato dagli amici recupera presto la benevolenza di Cola di Rienzo ed è eletto console, patrizio e prefetto dell’annona. | |
1345 | Orvieto | Fuoriusciti | Umbria | Con Cecco Farnese asseconda in Orvieto la signoria di Benedetto Monaldeschi della Vipera ed il rettore del Patrimonio Bernardo di Lacu contro i ghibellini ed i Monaldeschi della Cervara. | |
1346 | |||||
Gen. | Umbria | Si trova a Perugia con i rappresentanti dei comuni di Spoleto, di Foligno, di Gubbio, di Città di Castello, di Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) e del signore di Cortona Bartolomeo Casali per studiare una politica uniforme nei confronti del re Ludovico d’Ungheria diretto alla conquista del regno di Napoli. | |||
………….. | Chiesa | Vico | Lazio | Sostiene la causa del capitano del Patrimonio Bernardo di Lacu contro Giovanni di Vico. Senatore di Roma nel secondo semestre dell’anno. | |
1347 | |||||
Gen. | Chiesa | Umbria | Eletto a sua volta capitano del Patrimonio, stipula un trattato di pace con il nuovo signore di Orvieto Guido Orsini. | ||
Giu. lug. | Roma | Vico | Lazio | Con Niccolò Orsini cinge d’assedio la rocca di Vetralla. Devasta la campagna di Viterbo. A luglio Giovanni di Vico è costretto alla resa. | |
Nov. | Roma | Orsini Colonna | Lazio | Al comando di 1000 cavalli combatte per conto di Cola di Rienzo con Niccolò Orsini, Angelo Malabranca e Matteo Orsini contro gli Orsini di altri rami ed i colonnesi. Gli avversari si muovono da Montefiascone con l’aiuto del legato pontificio Bertrando di Deux e puntano ad entrare in Roma per la Porta di San Lorenzo con 550 cavalli e molti fanti. L’Orsini assale 150 cavalli penetrati nella città, li mette in fuga e si mette al loro inseguimento: nello scontro sono uccisi sei membri di casa Colonna tra i quali Stefano e Giovanni; tra gli altri viene ferito gravemente l’omonimo Giordano Orsini. | |
Dic. | Lazio | Viene obbligato da Cola di Rienzo a riconciliarsi con Giovanni di Vico: come suggello della pace si festeggia il fidanzamento di una sua figlia con Francesco di Vico. | |||
1348 | Lazio | Cola di Rienzo si aliena gli animi dei suoi aderenti. Giordano Orsini è tra i primi ad abbandonarlo. | |||
1351 | Lazio | Viene eletto senatore di Roma e capitano della città per sei mesi con Sciarra Colonna. Un suo castello è assalito dai suoi avversari; lascia l’incarico e ne passa alla difesa. Alle sue dimissioni prende le redini del governo il vescovo di Orvieto Ponzio Perotti: il presule sarà espulso dalla città poco dopo dai Colonna e da Jacopo e Luca Savelli. | |||
1352 | |||||
Mag. | Lazio | Ha il comando delle truppe dal senatore di Roma Giovanni Cerroni. Negli stessi giorni Narni occupa Otricoli approfittando delle discordie interne fomentate in tale centro. Giordano Orsini vi invia un suo delegato (Francesco di Montefiascone) per cercare di ricondurre Narni all’obbedienza dello stato della Chiesa. La missione non ha successo. | |||
Giu. | Chiesa | Vico | Capitano di guerra | Lazio | A Corneto (Tarquinia). A metà mese il rettore del Patrimonio Niccolò della Serra lo chiama ad unirsi con l’esercito pontificio per combattere Francesco di Vico. L’esercito romano e quello pontificio si congiungono intorno a Monte Jugo. Militano con i pontifici Nicola d’Urbino, Guelfelino d’Aci ed altri condottieri. Esce da Montefiascone con il della Serra alla testa di 1200 cavalli e di 12000 fanti per porsi all’assedio di Viterbo. La morte del rettore del Patrimonio per una caduta da cavallo scompagina l’esercito pontificio. Il vescovo di Orvieto accorre per assumere il comando; Giordano Orsini non se la sente di proseguire nell’ impresa, per cui si ritira dal viterbese con ben poco onore. L’esercito si sbanda. |
Lug. | Lazio | A Roma. Giovanni di Vico viene scomunicato dal papa e Giordano Orsini, suo nemico personale, è eletto rettore del Patrimonio. | |||
Sett. | Lazio | Assume il nuovo incarico a Montefiascone. Provvede alla difesa di Bolsena minacciata dagli avversari. Chiama i Farnese a Montefiascone. | |||
Ott. | Lazio | Stipula con Giovanni di Vico una breve tregua per la quale il rivale deve consegnare al suo inviato Tommaso d’Alviano le terre usurpate ai pontifici. Invia Erasmo da Narni alla difesa di Narni. Parte per Avignone il giudice del Patrimonio Canti da Parma al fine di ottenere l’accettazione del trattato da parte del pontefice. | |||
Dic. | Lazio | Respinge da Bolsena gli attacchi portati da Aldobrandino da Bisenzio. | |||
1353 | |||||
Feb. apr. | Chiesa | Narni | Umbria | Soccorre ei difensori del castello di Miranda e mette in fuga gli avversari. Chiede invano truppe ai perugini. | |
Mag. giu. | Chiesa | Vico | Lazio | Arruola la compagnia di Fra Moriale (500 cavalli e 1200 fanti) e quella del Rougher (250 barbute). Gli viene nuovamente dato dal cardinale Egidio Albornoz il comando delle truppe per contrastare sempre Giovanni di Vico. Previene un tentativo di quest’ultimo di impadronirsi durante una tregua della rocca di Montefiascone; fa murare le porte e le finestre della grande loggia posteriore. | |
Lug. | Umbria | Si impossessa di Narni a spese di Pietro di Vico, scacciato dalla località dagli abitanti. Punta su Viterbo. | |||
Ago. | Umbria | Si unisce con Fra Moriale ed assale Orvieto: dà alle fiamme Petroio, pone l’assedio a Montalfina con 2 bandiere di cavalli e 200 fanti. Assedia Orvieto. Un suo contingente viene sorpreso e posto in fuga da una sortita dei difensori (80 cavalli e 300 fanti). 20 sono i morti tra i pontifici. | |||
Sett. | Umbria | Continua nelle operazioni di assedio di Orvieto anche dopo il passaggio di Fra Moriale e del Rougher nel campo avverso. Occupa Corneto (Tarquinia). A metà mese viene espulso da Francesco Baroncelli da Roma, dove egli sta ricoprendo una volta di più la carica di senatore della città. | |||
Nov. | Umbria | A Città della Pieve. | |||
1354 | |||||
Feb. | Lazio | Alla difesa di Montefiascone con Ugolino da Montemarte, il conte Nicola Orsini di Soana, Ranuccio Farnese, Cataluccio di Bisenzo ed i Monaldeschi della Cervara. | |||
Mar. | Umbria | All’assedio di Orvieto. Prende parte all’azione che termina con la conquista del monastero di San Lorenzo delle Donne (San Lorenzo delle Vigne). Vi lascia un presidio agli ordini di Albertaccio Ricasoli e di Benedetto di Monaldeschi. | |||
Apr. | Lazio e Umbria | Recupera Montalto di Castro con Fernando Blasco. A Narni per raccogliere ulteriori milizie. | |||
Mag. | Lazio | E’ segnalato dapprima all’ assedio di Celleno. Raggiunge Andrea Salamoncelli a Vetralla e punta su Viterbo. 10000 fanti romani, capitanati da Giovanni Conti di Valmontone, si gettano sul territorio mettendolo a soqquadro. | |||
Giu. | Lazio | Chiama il condottiero tedesco Rougher alla guardia di Montefiascone. | |||
Lug. | Lazio ed Umbria | Dopo la pace gli sono riconosciuti 6000 fiorini (peraltro mai pagati) che gli devono essere consegnati dagli abitanti di Sutri per la distruzione di una rocca da lui edificata. Ritorna a Narni: 2 bandiere di cavalli ai suoi ordini restano al campo. | |||
Ago. sett. | Lazio | Con la vittoria il cardinale Egidio Albornoz convoca a Montefiascone tutti i nobili del Patrimonio, i quali prestano nelle sue mani il dovuto giuramento di fedeltà allo stato della Chiesa. Tra costoro vi sono anche Simonetto di Castel di Piero ed i suoi congiunti. Gli è affidata la guardia di Viterbo. | |||
Ott. | Lazio | Si reca a Monterotondo per affari personali. Viene in breve richiamato nel Patrimonio. | |||
1355 | |||||
Gen. mar. | Lazio | Il cardinale legato gli lascia il comando di 300 cavalli e di 400 fanti comandati da Giovanni Conti di Valmontone. Si trova a Viterbo ed ha il compito di vigilare sul Patrimonio. Ordina alle piccole comunità del territorio di armare un uomo per ogni famiglia con l’obiettivo di armare un esercito ai danni di Francesco di Vico. | |||
Giu. | Chiesa | Vico | Lazio | Ha l’ordine di togliere Tarquinia a Francesco di Vico, che al momento si trova a Pisa presso l’imperatore Carlo di Boemia. Giordano Orsini assedia la città con l’aiuto delle soldatesche di Bartolomeo Vitelleschi e la conquista con una rapida campagna. | |
Sett. | Lazio | E’ riconfermato nell’incarico di rettore del Patrimonio con un salario giornaliero di 4 fiorini. | |||
1356 | |||||
Gen. | Lazio | A Viterbo, allorché gli abitanti si ribellano allo stato della Chiesa ed assalgono anche il palazzo in cui è alloggiato Giordano Orsini. | |||
Mag. | Lazio | Affronta ancora una volta le truppe di Giovanni di Vico, che ha recuperato Tarquinia. | |||
1357 | |||||
Apr. mag. | Lazio e Marche | A Montefiascone. Emana al parlamento di Orvieto la convocazione di un incontro organizzato a Fano dal cardinale Albornoz che ha come oggetto l’emanazione delle cosiddette “constitutiones aegidianae”. Si reca a Fano per presenziare al parlamento generale dello stato della Chiesa. Lascia come suo luogotenente nel Patrimonio il figlio Francesco. | |||
Giu. | Lazio | Raduna l’esercito nel Patrimonio richiedendo un uomo per ogni focolare. Tocca Monterotondo; è esortato a trasferirsi subito a Viterbo minacciata dai Vico. Recupera facilmente Tarquinia. | |||
Ott. | Lazio | Chiede al cardinale Albornoz, al momento in Romagna, che gli siano inviati in soccorso alcuni uomini d’arme. | |||
1358 | |||||
Lug. | Umbria | Stabilisce la sua residenza ad Orvieto. | |||
1362 | Lazio | Si ribella ai pontifici per un problema riguardante Sutri. Interviene il cardinale Albornoz a fare da paciere. | |||
1365 | Umbria | Controlla i lavori di costruzione della rocca di Narni. Sempre nell’anno fa dare alle fiamme dagli abitanti di Viterbo il castello di Vico. | |||
1367 | Muore. |
CITAZIONI
-“Bonus nobilis et fidelis, sed si esset audacior, diligentior et in corpore magis aptus non noceret.” Da un giudizio del cardinale Albornoz riportato dall’ANTONELLI
-“Uomo assennato, prudente e, come credo, fedele: ma non si attenta a cacciar fuori il naso da Montefiascone, malgrado le soldatesche del prefetto vengano a far scorrerie fin sotto le mura della rocca.” Da una lettera del cardinale Alborboz riportata tradotta da PINZI
-“Bravo capitano e di specchiata onestà.. Capitano prudente, nobile, fedele.” FILIPPINI
Fonte immagine: Tripadvisor