GIGANTE CORSO

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Le mura di Marsiglia
Le mura di Marsiglia

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIGANTE CORSO  (Giocante della Casabianca) Corso. Di Casabianca, a trenta chilometri a sud di Bastia.

  • 1558 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1511
Mag.VeneziaFrancia Impero Ferrara92 fantiRomagna

Affianca con i suoi provvigionati il provveditore generale Paolo Capello.

Ago.129 fantiVenetoA Treviso. I suoi uomini prendono alloggio in città nella piazza del vescovado.
Sett. ott.150 fantivenetoAlla difesa di Motta di Livenza. Rientra a Treviso dopo essere entrato a contesa Damiano di Tarsia.
Nov.FriuliAffianca Renzo di ceri nella sua spedizione volta alla riconquista di parte del Friuli controllato dagli imperiali. Occupa Venzone e Chiusaforte con Marco da Rimini.
1512
Gen.119 fantiFriuli

Alla guardia di Udine con Alfonso Muto e Cipriano da Forlì: si colloca con i suoi uomini nel convento di San Francesco, nella chiesa di San Pietro Martire ed in alcune case vicine.

fgiu.105 fanti
1514
Ago.GenovaFranciaLiguria

A Genova, all’assedio di Capo di Faro. Gli viene dato l’incarico di salire di notte  con alcuni fanti su un pontone molto largo, con i fianchi protetti da sacchi pieni di lana, atti ad attutire i colpi di artiglieria provenienti dalla fortezza: sul pontone, oltre i suoi uomini, sono imbarcati anche numerosi guastatori che devono scavare un cunicolo per allestire una mina ai piedi del castello che domina la città dal mare. Grandi falò sono accesi dai francesi sui bastioni; il mare viene così illuminato e le artiglierie possono individuare il bersaglio. L’imbarcazione, colpita in più punti, va a fondo; il Corso si getta in mare e riesce a raggiungere la riva a nuoto.

1524
…………..FranciaImperoLiguria

Ottiene il comando di un colonnello di fanti corsi. Scorre tutto il territorio, attacca convogli che trasportano vettovaglie e foraggio, assale, nottetempo, i campi degli imperiali.

Lug.FranciaAlla difesa di Marsiglia. Molesta gli avversari con continue sortite.
Ott.LiguriaCon il ritiro degli imperiali dalla Provenza è posto alla difesa di Varazze dal marchese Michelantonio di Saluzzo.
1525
Gen.Liguria

Sbarca sulla spiaggia di Varazze Ugo di Moncada con 3000 fanti spagnoli. Gli imperiali attaccano battaglia; la flotta che li accompagna non è in grado di sostenere il loro assalto perché prendere il largo a causa del mare grosso. Il rombo dei cannoni richiama Andrea Doria, che sta a Vado Ligure con le sue galee. Al comparire della flotta francese il  Corso esce da Varazze con Simone Tebaldi, affronta  gli spagnoli, cattura Ugo di Moncada con altri capitani e mette in fuga il resto dell’esercito. Il capitano spagnolo è condotto prigioniero a Savona presso il marchese di Saluzzo. Il Corso muove verso Pavia.

Lug.VeneziaFrancia

E’ assoldato dai veneziani su indicazione di Francesco Maria della Rovere: il Consiglio dei Savi gli concede una provvigione di 15 ducati per paga (per otto paghe l’anno) in tempo di pace e di 25 ducati in tempo di guerra.

Ott.VenetoA Verona, con la sua compagnia di fanti corsi.
1526
Lug.VeneziaImpero350 fantiLombardiaAl campo di Melegnano.
Ago.Lombardia

Prende parte all’ assedio di Cremona;  gli è dato il comando di un colonnello. E’ ferito ad una gamba durante un assalto portato da Malatesta Baglioni tra la Porta di San Luca ed il castello. Si reca a Brescia per farsi curare: il suo comportamento in tale azione è elogiato dal provveditore generale Piero Pesaro. Ristabilitosi, ritorna a Cremona e partecipa con 341 fanti al nuovo assalto alle mura verso Porta Po, inquadrato nella batteria del Baglioni. L’attacco fallisce ed alla rassegna successiva, tra i suoi uomini, si contano 7 morti, 31 feriti e 7 dispersi.

Dic.

Ha al campo una disputa con Malatesta Baglioni per 70 ducati; viene alle mani con il capitano. Gli è dato il comando di un colonnello di 500 fanti. Presenzia con i suoi uomini a Palazzolo sull’ Oglio alla mostra tenuta dal provveditore generale Domenico Contarini.

1527
Mag.391 fantiToscanaIn Toscana con il provveditore generale Alvise Pisani.
Lug.Umbria

Ha l’ordine di lasciare Perugia e di trasferirsi con 1000 fanti tra Todi e Spoleto per contrastare gli imperiali usciti da Roma dopo il sacco della città. E’ trattenuto, al contrario, in Perugia da Orazio Baglioni per l’insorgere di alcuni disordini (causati dal fatto che alcuni soldati hanno catturato un gentiluomo e gli hanno imposto una taglia) e per impedire con i suoi uomini che le truppe di passaggio continuino ad arrecare danni ai raccolti.

Ago.Umbria

Sempre a Perugia. Federico Gonzaga da Bozzolo incarcera Gentile Baglioni che è  sospettato di volere defezionare nel campo imperiale: gli è consegnato il prigioniero che, la sera stessa, è ucciso con due nipoti, a colpi di pugnale, da sicari di Orazio Baglioni guidati da Biagio da Perugia, Giacomo Filippo da Spoleto e Francesco della Bastia. Il Corso si ammala.

Sett.Umbria

Asseconda Federico  Gonzaga da Bozzolo nei pressi di Foligno. Attacca Alessandro Vitelli, Braccio Baglioni e Piermaria dei Rossi che hanno trovato riparo con 500 fanti e 300 cavalli in un’abbazia vicino a Trevi. Rimane ferito in uno scontro con gli avversari.

1528
…………..CampaniaSegue il Lautrec nella sua spedizione nel regno di Napoli. Lo affianca all’assedio di Napoli.
Lug.CampaniaCerca di facilitare lo sbarco delle truppe di Renzo di Ceri, giunto in soccorso con denari e truppe in soccorso degli attaccanti. Assalito a sua volta dagli imperiali, Gigante Corso perde le sue bandiere ed è messo in fuga.
Sett.CampaniaE’ catturato ad Aversa.
1529
…………..CampaniaRiottiene la libertà mediante il pagamento di una taglia di 350 scudi.
Apr.Il Consiglio dei savi gli affida il comando di un colonnello di 500 fanti.
Ago.377 fantiLombardia

Lascia il campo di Cassano d’Adda e si sposta con Bernardino da Montauto (700 fanti) alla difesa di Bergamo. Da qui è trasferito ad Asola con 377 fanti.

Dic.200 fantiLombardiaAlla firma del trattato di pace con gli imperiali rimane a Bergamo con 200 fanti.
1530
Gen.50 fantiLombardiaE’ ulteriormente ridotto il numero degli uomini a sua disposizione.
1532
Giu.ImperoLiguriaAlla guardia di Genova.
…………..Genova
1547
Gen.GenovaFranciaLiguria

Sempre a Genova. ha l’incarico di sorvegliare il palazzo in cui risiede Andrea Doria. Sente un rumore lontano provocato dagli armati di Gian Luigi Fieschi, dà l’allarme ma i suoi segnali non vengono raccolti. La rivolta, alla fine, viene repressa.

1558Muore.

 CITAZIONI

-“Qual’è valoroso homo è stato in tutte le guerre.” SANUDO

-“Uomo di singolar fede verso la repubblica (di genova).” BOTTA

-“Uomo di candida fede e di sommo valore nelle cose di guerra.” BONFADIO

-“Capitano di singolare animo.” GIOVIO

-“Della famiglia, e della fazzione de’ Bianchi huomo di molta sperienza, e sapere nelle cose di guerra.” FOGLIETTA

-Con Simone Tebaldi “valorosi capitani di fanteria.” ULLOA

-“Huomo di sperienza e di sforzo nello essercitio delle armi.” ROSEO

-“Uomo di chiaro nome e virtù.” FABRETTI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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