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CIPRIANO DA FORLÌ
- 1515 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1509 | |||||
Gen. | Venezia | Grecia | Di stanza a Corfù. | ||
Mar. | Veneto | Francia | 300 fanti | Grecia e Veneto | E’ trasferito nel Veneto per combattere i francesi al comando di 300 provvigionati. |
Ago. | 238 fanti | Veneto | Si trova a Treviso. Rimane inevasa la sua richiesta di denaro a fronte delle paghe arretrate: 100 dei suoi uomini si imbarcano su alcuni navigli sul Sile per abbandonare la città. Costoro sono inseguiti; tre sono catturati: tali soldati sono condotti a palazzo dove il provveditore Piero Marcello fa grazia della vita al terzo purché faccia da boia agli altri due. Un caposquadra è impiccato con un laccio al collo dopo essere stato gettato da una finestra del palazzo; al secondo si spezza la corda, si ferisce malamente nel cadere a terra e muore nella chiesa di San Michele. I loro compagni rumoreggiano con i fanti di Giovanni dal Borgo; ha inizio una rumorosa protesta. Cipriano da Forlì è trasferito con 100 fanti a Mestre. | ||
Nov. | 200 fanti | Veneto | Ritorna alla guardia di Treviso. | ||
1510 | |||||
Apr. | 170 fanti | Veneto | Nel veronese. | ||
Mag. giu. | Venezia | Francia Ferrara Impero | 170 fanti | Veneto | Affronta gli avversari con suoi provvigionati nel Polesine. |
Ago. | 167 fanti | Veneto | |||
Ott. | 310 fanti | Veneto ed Emilia | Lascia il Polesine con il provveditore generale Paolo Capello. Entra in Stellata abbandonata dagli estensi. | ||
1511 | |||||
Gen. | Emilia | Viene inviato in soccorso dei pontifici. | |||
Mag. | Emilia | E’ coinvolto nella sconfitta di Casalecchio di Reno. | |||
Lug. | 162 fanti | Veneto | E’ segnalato sempre al fianco del provveditore generale Paolo Capello. | ||
Ago. | 238 fanti | Veneto | Esce da Padova e rientra alla difesa di Treviso. Ha l’incarico di difendere il tratto di mura intercorrente dal ponte sul Botteniga al Lazzaretto; per il crollo di un muro del convento, che deve essere demolito, rimangono uccisi 7 fanti della sua compagnia mentre altri sono feriti dai calcinacci. Sempre nel periodo è sospettato con Domenico di Modone di tradimento: interviene il Consiglio dei Dieci a scagionarlo. | ||
Nov. | Friuli | Appoggia Renzo di Ceri nella sua spedizione in Friuli contro gli imperiali. | |||
Dic. | Friuli | Chiede invano il permesso di recarsi a Venezia a causa del ritardo delle paghe. | |||
1512 | |||||
Gen. | Veneto e Friuli | Staziona nel Polesine; a metà mese è trasferito ad Udine con Alfonso Muto e Gigante Corso. Prende alloggio con i suoi uomini nel convento di San Francesco, nella chiesa di San Pietro Martire ed in alcune case vicine. | |||
Feb. | Lombardia | Alla difesa di Brescia allorché la città è riconquistata dalle truppe di Gastone di Foix. E’ fatto prigioniero. | |||
Mar. | Veneto | Liberato, si porta a Venezia. Ha il mandato di raccogliere fanti e di trasferirsi a Padova. | |||
1515 | Muore. |
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