Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ALFONSO MUTO (Alfonso del Mutolo, Alfonso da Pisa) Di Ponasserchio, in comune di San Giuliano Terme. Fuoriuscito. Di famiglia contadina di Vecchializia.
- 1513 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1500 | |||||
Giu. | Mantova | Lombardia | Milita agli stipendi di Francesco Gonzaga. Gli Anziani di Pisa chiedono al marchese di Mantova di concedergli il permesso di abbandonare la Lombardia e di rientrare a Pisa alla difesa della città. Passa alla guardia del capoluogo contro i fiorentini con Biancone da Cascina. | ||
1501 | |||||
Nov. | Pisa | Firenze | Toscana | Affianca Corrado Tarlatini in una scorreria verso Peccioli e Palaia; per la Val d’Era giunge ad Alica che viene messa a sacco. Sulla strada del ritorno la colonna pisana è intercettata dai fiorentini provenienti da Cascina e dai contadini del territorio. E’ catturato con 60 cavalli ed i connestabili Brisighella e Michelangelo d’Arezzo. | |
1504 | |||||
Dic. | Toscana | Sempre alla difesa di Pisa. Entra in contrasto con Rinieri della Sassetta. | |||
1505 | |||||
Apr. | Pisa | Firenze | Toscana | E’ uno dei protagonisti della battaglia di Ponte Cappellese. | |
………. | Pisa | Firenze | Toscana | Uomo di parte. Ricopre l’incarico di gonfaloniere a Pisa: si muove nella città con una scorta di 60 armati. | |
1509 | |||||
Mar. apr. | Toscana | Catturato dagli avversari, viene rinchiuso a Firenze nel carcere delle Stinche. E’ rilasciato dietro la promessa di fare trovare aperta agli avversari la porta di Pisa che dà verso Lucca ed in scambio con il Bardellino (Baldassarre Bardella), un corsaro al servizio dei fiorentini. Il Sabato Santo, come da accordi, si presenta davanti alla Porta Parlascio Paolo da Parrano con 200 fanti del Casentino. Alfonso Muto invita i fiorentini ad entrare; venti fanti scalano, uno alla volta, le mura. L’ultimo di costoro si accorge che i suoi compagni sono stati uccisi, o sono stati legati, e riesce a dare l’allarme. Il Muto fa allora calare la saracinesca davanti agli avversari. Vengono uccisi nell’azione Carraccio da Pratovecchio (che in precedenza lo aveva fatto prigioniero) ed è ferito mortalmente Paolo da Parrano. | |||
Mag. | Toscana | Con altri due ambasciatori di Pisa si reca a Firenze per stipulare la pace. Rimane nella città fino alla conclusione delle trattative. | |||
………….. | Venezia | Francia | 200 fanti | Veneto | |
1510 | |||||
Apr. | 147 fanti | Veneto | Nel veronese. | ||
Giu. | Venezia | Francia Ferrara | 178 fanti | Veneto | |
Ago. | 90 fanti | ||||
Ott. | 140 fanti | Veneto ed Emilia | In Polesine al fianco del provveditore generale Paolo Capello. Entra nella fortezza di Stellata. | ||
1511 | |||||
………… | Romagna | Appoggia con i suoi provvigionati i pontifici. | |||
Lug. | 131 fanti | Veneto | Trasferito nel veronese. | ||
Ago. | 82 fanti | Veneto | Di presidio a Treviso. Nella città si colloca nella Piazza del Podestà. | ||
Dic. | Veneto | Segue Giampaolo Manfrone in un’azione tesa alla riconquista di Belluno. | |||
1512 | |||||
Gen. | Friuli e Veneto | Prende parte alla difesa di Udine con Gigante Corso e Cipriano da Forlì: nella città alloggia con la sua compagnia nel convento di San Francesco, nella chiesa di San Pietro Martire ed in alcune case vicine. I suoi uomini si sollevano per il ritardo delle paghe, per cui viene trasferito nel vicentino. | |||
Mar. | 130 fanti | Veneto | Al campo di Vicenza. | ||
Giu. | 134 fanti | Veneto | |||
Ago. | 98 fanti | Lombardia | |||
Sett. | 147 fanti | Lombardia | Prende parte all’assedio di Brescia: è inquadrato nella seconda squadra di riserva che deve sostenere l’attacco alle mura cittadine. | ||
Nov. | 166 fanti | Lombardia | |||
1513 | |||||
Feb. | 149 fanti | ||||
Mag. giu. | Venezia | Spagna | Veneto e Lombardia | Affianca Bartolomeo d’Alviano nel suo tentativo di liberare Peschiera del Garda e nella sua successiva ritirata dalla Lombardia verso il Veneto. | |
Lug. | Veneto | E’ sempre con l’Alviano; con tale condottiero ispeziona le opere difensive di Legnago: giunge alla decisione di togliere dalla fortezza artiglierie e munizioni e di tralasciare la difesa della località a causa del cattivo stato delle sue fortificazioni. Viene spostato alla guardia di Treviso; è inquadrato nel colonnello di Giovanni dal Borgo. I suoi uomini, insieme con quelli di Matteo dal Borgo, saccheggiano il territorio circostante il capoluogo provocando forti lamentele nei veneziani. Sempre nel mese deve uscire da Treviso con il Turcasso per fare in modo che i soldati di Giovanni dal Borgo rientrino nella città invece di continuare ad infestare il contado finitimo. | |||
Ott. | Veneto | Partecipa alla battaglia di Creazzo. E’ ucciso per mano di Giovanni Mancio. |
CITAZIONI
-“Giovane di bassa condizione.” Gi. RAZZI
-“Costui ne l’armi fu molto valente/…/ (Alla battaglia di Creazzo) Et Alphonso del mutto simelmente/ fe tante prove con una alabarda/ che lo fuggiva tutta quella giente/ ben che fussi ne l’armi assai gagliardo/ d’ogni periglio curandosi niente/ e da rossor parea ch’el volto gli arda/ hor quinci, hor quindi girando le ciglia/ facendo a ch’il mirava meraviglia/…/ Ucciso fu trovato in un drapello/ de turba morta, anzi de viva giente./ E a più d’un par quel dì spezzò il cervello/ et una gran ferita a mezzo il petto/ havea d’un palmo intiero tutto netto.” DEGLI AGOSTINI
-“Homo più armigero che nobile tra’ pisani.” CERRETANI
Immagine in evidenza: wikipedia