Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
TADDEO DELLA VOLPE (Cavaliere della Volpe) Di Imola. Fuoriuscito.
Fratello di Cesare della Volpe. Discendente dall’antica famiglia dei Volpi, di Vicenza.
1474 – 1534 (gennaio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1495 | Firenze | Pisa | Toscana | Milita inizialmente nella compagnia di Ottaviano Riario che gli affida il comando di un contingente di fanti. Affronta i pisani a favore dei fiorentini. | |
1498 | |||||
Nov. | Venezia | Firenze | Toscana | Combatte nel Casentino agli ordini di Guidobaldo da Montefeltro. Non è gradito da tale condottiero perché viene più volte sconfitto e catturato. | |
1499 | |||||
Dic. | Forlì | Chiesa | Romagna | Difende vanamente Imola dagli attacchi portati dai pontifici di Cesare Borgia comandati da Onorio Savelli, Vitellozzo Vitelli, Giampaolo Baglioni e Zitolo da Perugia). | |
1500 | |||||
………… | Lazio | Nelle sale vaticane a Roma, di fronte al papa Alessandro VI e su provocazione di Cesare Borgia, si batte in un incontro di lotta con Gaspare da San Severino. Il duca Valentino provvede a dividere i due contendenti. | |||
Nov. | Chiesa | Faenza | Romagna | ||
1501 | |||||
Apr. | Romagna | Prende parte ad un assalto alle mura di Faenza; gli viene rotto dai sassi lo scudo; ferito da una freccia all’occhio si strappa l’arma e continua imperterrito a combattere. | |||
1502 | |||||
Mag. | Lazio | E’ armato cavaliere dagli speroni d’oro a Roma, in Vaticano, da Giulio Orsini e da Vitellozzo Vitelli; gli sono concessi in feudo due castelli nel ducato di Urbino e gli è data una condotta di uomini d’arme; viene inoltre esentato dal pagamento di alcune tasse. | |||
1503 | |||||
Sett. | Chiesa | Orsini | Lazio | Dopo la morte del papa Alessandro VI lascia Rocca Soriana e si dirige a Roma per proteggere il Borgia dagli attacchi degli Orsini; lo aiuta a rifugiarsi in Castel Sant’ Angelo. Veglia sul duca Valentino quando anche costui si sente male. Come ringraziamento per la sua dedizione gli è concesso di potere usare l’immagine del Borgia nel suo stemma gentilizio. | |
Ott. | Borgia | Orsini | Toscana | Con 400 cavalli e pochi fanti è catturato a Castelfiorentino con Michelotto Coreglia e Carlo Baglioni da Giampaolo Baglioni: preferisce restare prigioniero piuttosto che passare agli stipendi dei fiorentini. | |
Dic. | Francia | Spagna | Lazio | Liberato, combatte nel regno di Napoli alla testa di alcuni cavalli leggeri al soldo dei francesi. Prende parte alla battaglia del Garigliano. | |
1504 | |||||
Apr. | Romagna | Ad Imola. Nella città si pone come paciere nelle lotte intestine tra i partigiani di Giovanni da Sassatello e quelli di Guido Vaina. | |||
1507 | |||||
Gen. | Viene armato cavaliere dal papa Giulio II. | ||||
1508 | |||||
Ott. | Chiesa | Emilia | A Bologna per la rassegna della compagnia di Rizzardo Alidosi (120 cavalli leggeri) di cui è luogotenente. | ||
Nov. | Emilia | Sempre a Bologna. E’ invitato con Ludovico della Mirandola, Rizzardo Alidosi e Francesco da Lonato ad un pranzo imbandito nella cittadella di Porta Galliera dal cardinale di Pavia Francesco Alidosi. | |||
1509 | |||||
Apr. | Venezia | Chiesa Francia Impero | 50 lance e 25 cavalli leggeri | Emilia e Veneto | Abbandona il servizio dei pontifici. Passa agli stipendi dei veneziani. Esce da Ferrara e giunge a Rovigo con 50 uomini d’arme, che sono stati raccolti segretamente nel bolognese, e 50 cavalli leggeri. E’ inviato nel veronese. |
Mag. | Veneto | E’ presente alla battaglia di Agnadello. Con la rotta segue la ritirata dell’ esercito veneziano fino a Mestre. | |||
Lug. | 72 cavalli leggeri | Veneto | E’ inviato a Treviso. A metà mese entra in Padova per Porta Codalunga alla testa di numerosi cavalli leggeri; è seguito da Zitolo da Perugia e da Lattanzio da Bergamo con molti fanti. La resistenza del governatore imperiale Leonardo da Trissino e di Brunoro da Serego è sopraffatta; sia la rocca che la cittadella si devono arrendere a discrezione. Gli è uccisa la cavalcatura; anch’egli è ferito da un colpo di schioppetto ad una coscia. Si colloca alla difesa di Padova. | ||
Ago. | 100 uomini d’arme e 50 balestrieri a cavallo | Veneto | Si reca a Venezia nel Collegio dei Pregadi; ha un colloquio con il doge Leonardo Loredan; il Consiglio dei Savi gli aumenta la condotta a 100 uomini d’arme ed a 50 balestrieri a cavallo. | ||
Sett. | Veneto | Guarito, fa ritorno a Padova. Affianca Lucio Malvezzi verso Cagnola nell’azione che riesce a condurre a Padova il denaro delle paghe dell’ esercito veneziano. Nello scontro interviene a favore del Malvezzi che sta per essere catturato. | |||
Nov. | Veneto | Al recupero di Vicenza. | |||
1510 | |||||
Feb. | Veneto | Ad Arcole per la rassegna dei suoi uomini d’arme (diciotto lance invece di 100 e 83 balestrieri a cavallo invece di 50). | |||
Apr. mag. | Veneto | E’ segnalato ancora nel veronese; è autorizzato a completare l’organico della propria compagnia. Il della Volpe invia un proprio emissario a Venezia per chiedere un aumento a 150 uomini d’arme della compagnia ed uno stipendio annuo di 16500 ducati. Esterna la sua insoddisfazione per il trattamento ricevuto. A fine maggio effettua alcune scorrerie nel vicentino. | |||
Giu. | Venezia | Francia Impero Ferrara | Veneto | Preme per la riconquista di Vicenza. Con Meleagro da Forlì, Battista Dotto e Giovanni Greco si scontra nei pressi di Vicenza con 600 cavalli imperiali condotti da Federico e da Ludovico Gonzaga da Bozzolo (catturati 100 cavalli); con la caduta di Legnago deve rientrare al campo di Brentelle. Ha il comando di 16 lance e di 83 cavalli leggeri. | |
Lug. | Veneto | Si rivela agnostico sulla scelta da parte delle autorità veneziane sulla scelta del governatore generale; si propone invece come capitano generale della fanteria. | |||
Ago. sett. | Veneto | Alla rassegna dei suoi uomini che si svolge all’Arena di Padova (88 cavalli leggeri). Esce dal campo di Brentelle al comando dell’ avanguardia subito dietro Troilo Savelli. Al campo di Montebello Vicentino. | |||
Ott. dic. | 30 lance e 81 cavalli leggeri | Veneto ed Emilia | Segue il provveditore generale Paolo Capello nella sua spedizione in Polesine ai danni degli estensi. Conquista Stellata; rientra ad Imola dove ospita nel suo palazzo tre ambasciatori veneziani diretti a Roma dal papa. A dicembre prende parte all’assedio di Mirandola. | ||
1511 | |||||
Mag. giu. | Emilia | E’ coinvolto nella rotta di Casalecchio di Reno quando Francesco Maria della Rovere abbandona in silenzio il campo alla notizia della sollevazione di Bologna a favore dei Bentivoglio. Dopo uno scontro alla Porta di San Mammolo si dà anch’egli alla fuga; ripara a Cattolica (giugno). Prima di imbarcarsi per Venezia chiede il saldo di due paghe arretrate. | |||
Lug. | 150 uomini d’arme | Veneto | Il Consiglio dei Savi concede a lui una condotta di 150 uomini d’arme ed al fratello Cesare una di 50 cavalli leggeri. Si dirige subito nel veronese con venti lance e 33 balestrieri a cavallo: come primo atto fa impiccare ad una pianta alcuni fanti guasconi penetrati di nascosto nel campo per mettere fuori uso le artiglierie. | ||
Sett. | Veneto | Ha il comando di 35 uomini d’arme che hanno già militato con Lucio Malvezzi. | |||
Nov. dic. | 55 lance | Veneto e Friuli | Esce da Padova per la Porta di Codalunga al seguito del provveditore generale Andrea Gritti; a dicembre si trova al campo di Tavernelle, presso Vicenza, con Meleagro e Brunoro da Forlì. A metà mese è inviato con Giano Fregoso a Cormons in soccorso del provveditore Giovanni Paolo Gradenigo. | ||
1512 | |||||
Gen. | Veneto e Lombardia | Ad Albaredo d’Adige; appoggia il Gritti al recupero di Brescia con l’aiuto dei partigiani di Luigi Avogadro. | |||
Feb. | 50 lance | Lombardia | A Brescia. Appresta le sue difese presso San Michele e San Desiderio con Baldassarre di Scipione e Giampaolo Manfrone. Attaccato nottetempo dai francesi usciti dal castello cittadino (700 lance e 8000 fanti), con 60 uomini d’arme sostiene l’azione di 800 fanti romagnoli di Babone Naldi; assalito da nuove ondate di fanti guasconi e di altri uomini d’arme continua a combattere al fianco del Gritti finché è costretto ad arrendersi agli uomini di Gastone di Foix. Nella battaglia di parte francese muoiono molti fanti e pochi uomini d’ arme; di parte veneziana 8000 uomini. | ||
Mar. apr. | Lombardia e Veneto | Liberato a Milano su malleveria del Gritti, dietro il pagamento di una taglia di 200 ducati, raggiunge Mantova con il cardinale Federico da San Severino; da qui si porta a Bologna. Ad aprile è convocato a Venezia in Collegio: gli è promessa in futuro la condotta di 100 lance anche se al presente si deve accontentare di una di 50. | |||
Mag. lug. | Veneto Piemonte Lombardia | Rimane a Venezia anche a maggio comparendo in alcune cerimonie pubbliche vicino al doge. Si parla di una sua possibile nomina a governatore dei cavalli leggeri; sceglie invece di avere una condotta di lance per cui il comando dei cavalli leggeri è concesso a Baldassarre di Scipione. A giugno è segnalato a Vicenza; da qui raggiunge il campo con quindici uomini d’arme dopo avere ricevuto del denaro. A luglio segue Giampaolo Baglioni, lascia il campo di Novi Ligure, attraversa il Po e punta su Casalmaggiore. | |||
Dic. | Ha ai suoi ordini 21 lance. | ||||
1513 | |||||
Feb. mag. | Veneto | Staziona nel vicentino con 32 lance. A marzo il suo operato è elogiato in Collegio da Paolo Capello. Chiede licenza ai veneziani perché scontento della sua situazione economica; si trasferisce a Vicenza ed a aprile ritorna ancora in Collegio dove le sue richieste sono esaminate dal Consiglio dei Savi. Rientra al campo di San Bonifacio sempre alla testa di 32 lance. A maggio Bartolomeo d’Alviano esprime il parere che Taddeo della Volpe abbia troppi uomini d’arme a sua disposizione dal momento che gode di una provvigione annua di 250 ducati. | |||
Giu. lug. | Venezia | Spagna Impero | Veneto | Con il Baglioni e Malatesta Malatesta da Sogliano è inviato alla difesa di Noale e di Treviso: 46 sono ora le le lance ai suoi ordini. | |
Ott. dic. | Veneto | Si unisce con l’Alviano a Limena; inserito nell’ala destra con il Baglioni partecipa alla battaglia di Creazzo. Con la sconfitta rientra a Treviso. Si rifiuta di seguire Baldassarre di Scipione al recupero di Marano Lagunare in Friuli. | |||
1514 | |||||
Feb. mag. | Governatore g.le cavalli leggeri 200 cavalli leggeri | Veneto | Lascia Treviso e si reca a Venezia in Collegio; a marzo è nominato governatore dei cavalli leggeri e gli è concessa una condotta di 200 cavalli leggeri con una provvigione annua di 1000 ducati: i suoi uomini d’arme passano al fratello Cesare. Bartolomeo d’Alviano si oppone a tale nomina, a suo dire, sia per l’ incapacità professionale del della Volpe, sia perché è affetto dal male francese. Il condottiero è così costretto a restare inattivo a Venezia per comparire in varie cerimonie pubbliche a fianco del doge. | ||
Giu. lug. | Veneto e Friuli | Gli sono consegnati 500 ducati per raccogliere alcuni cavalli leggeri. A luglio si trova al comando di 19 lance; a Treviso gli sono affidati altri 500 ducati per completare l’organico della compagnia; da qui è trasferito in Friuli per assumere la carica di governatore al posto di Giampaolo Manfrone. Giunge a Sacile con sollecitudine a seguito della cattura a Castions del provveditore Giovanni Vitturi. | |||
Sett. | Friuli | A Rivignano; entra in Latisana con 500 uomini mentre gli avversari si ritirano a Marano Lagunare. Con la sconfitta subita a Latisana da Teodoro dal Borgo e da Manoli Clada ripiega a sua volta a Cividale del Friuli. | |||
Ott. | Friuli | Esce da Udine e respinge a Gradisca d’Isonzo una sortita degli imperiali; rientra a Cividale del Friuli per prevenire una scorreria di 100 cavalli usciti da Marano Lagunare; sempre senza fermarsi si inoltra nuovamente verso Udine. Il suo comportamento è lodato a Venezia dal provveditore generale Piero Marcello. | |||
Nov. | Friuli | Chiede la sostituzione degli stradiotti (che già in un’occasione si sono rifiutati di combattere) con altri cavalli leggeri. Invia a Monte Medea Niccolò Paleologo, Michele Rali e Teodoro Clada per sorprendervi Niccolò Savorgnano diretto a Gradisca d’Isonzo: sono uccisi 14 imperiali e catturate 50 cavalcature. | |||
1515 | |||||
Gen. | Friuli | Cade in un agguato con Teodoro dal Borgo ed il fratello Cesare presso Gradisca d’Isonzo. | |||
Mag. | Friuli | Invia 19 cavalli leggeri e 12 fanti a tendere un’imboscata a 20 schioppettieri che trasportano del denaro per la guarnigione di Gradisca d’Isonzo: sono fatti alcuni prigionieri. I veneziani nell’occasione si impadroniscono di 600 ducati. | |||
Lug. | Friuli | Si muove verso Strassoldo; invia in avanscoperta Michele Rali fino a Monte Medea; giunge Teodoro dal Borgo; gli imperiali retrocedono con la perdita di diciotto prigionieri. | |||
Ago. | Veneto | Lascia il campo d’ Este. Inquadrato nella retroguardia affianca l’Alviano a Badia Polesine. | |||
Sett. | Friuli | Ottiene del denaro per raccogliere 50 cavalli leggeri; spedisce alla difesa di Varmo, che si è data ai veneziani, 60/70 archibugieri. | |||
Ott. | Lombardia | All’assedio di Brescia. | |||
1516 | |||||
Feb. | Friuli | Protesta per la nomina di Giovanni Vitturi a provveditore degli stradiotti e dei cavalli leggeri in quanto tale incarico comporta una sovrapposizione con il comando da lui detenuto. | |||
Giu. | Friuli | Alla notizia che 200 cavalli tedeschi sono giunti presso Aquileia e che stanno razziando il bestiame del circondario li affronta con un pari numero di cavalli e 500 fanti. | |||
Ago. sett. | Friuli | Conclude una tregua con gli imperiali di Gorizia. A settembre si incontra ad Udine con Girolamo Savorgnano ed il nuovo luogotenente del Friuli Giacomo Corner. | |||
Ott. | Friuli | Esce da Udine per fronteggiare una scorreria condotta dagli avversari fin sulle porte di Udine nonostante la tregua in essere. Con il sostegno di Teodoro dal Borgo e di Alessio Bua (150 cavalli) si scontra con 18 cavalli di cui ne cattura 8; prosegue nell’azione e nel bosco di Buttrio cade in un agguato che gli è teso da altri 90 cavalli. Ferito al braccio ed alla faccia, è catturato con altri dieci uomini. E’ condotto a Gorizia: Giacomo Corner prende subito le sue difese. | |||
1517 | |||||
Gen. | Friuli e Veneto | E’ liberato a Gradisca d’Isonzo dopo che il fratello Cesare ha preso il suo posto come ostaggio ed avere consegnato una polizza fidejussoria di 1000 ducati. Si reca a Venezia e, secondo gli accordi, viene liberato il capitano tedesco Rainer. | |||
Mar. ago. | 70 cavalli leggeri | Veneto | A Venezia per partecipare ai festeggiamenti dati in onore di Teodoro da Trivulzio. Si incontra con il doge; si lamenta per il licenziamento del fratello. A maggio gli è data una condotta di 200 cavalli leggeri nominali, 70 reali, vale a dire il numero di uomini al momento attivi della sua compagnia: il costo annuo della sua brigata, compresa la provvigione, è valutato in 2960 ducati. Non manca chi critica il della Volpe come Giovanni Vitturi. A giugno e nei mesi successivi abita a Venezia a San Salvador; è segnalata la sua presenza in San Marco in numerose cerimonie laiche e religiose. | ||
Sett. | Veneto | Riferisce in Collegio sullo stato della guerra in Romagna tra i pontifici e Francesco Maria della Rovere. | |||
1518 | |||||
Gen. | Veneto | Il Consiglio dei Savi gli concede alcune esenzioni fiscali. | |||
1520 | |||||
Mar. | Friuli | Rientrato in Friuli, ha ai suoi ordini 89 cavalli leggeri. | |||
Mag. | Venezia | Fa parte della “Compagnia degli Immortali” a Venezia. Presenzia ad una grande festa data a Cà Foscari per accogliere nella Compagnia tre nuovi membri tra i quali il marchese di Mantova Federico Gonzaga. Nell’ occasione si svolge pure la recita di una commedia del Ruzzante. | |||
1521 | |||||
Gen. | Friuli | E’ messo in allerta; lascia Udine per spostarsi a Cividale del Friuli alla notizia di un possibile ritorno a Gradisca d’Isonzo come governatore di Cristoforo Frangipane. | |||
Apr. | Friuli | Rientra ad Udine allorché il Frangipane abbandona Marano Lagunare. Taddeo della Volpe è elogiato dal luogotenente della Patria Francesco Dandolo. | |||
Lug. ago. | 100 cavalli leggeri | Friuli | Per le sue benemerenze gli è aumentata la condotta da 75 a 100 cavalli leggeri. Reclama perché a Teodoro dal Borgo è stata concessa una condotta di 50 cavalli leggeri. | ||
1523 | |||||
Giu. | Veneto e Friuli | A Venezia per la nomina a doge di Andrea Gritti. Rientra in Friuli. | |||
Sett. ott. | Venezia | Francia | Lombardia | Raggiunge il campo di Orzinuovi con 70 balestrieri a cavallo; ad ottobre si trova al campo di Verolanuova. | |
Nov. dic. | Lombardia | Dà alle fiamme a Cassano d’Adda un ponte sul fiume; distrugge un mulino. A dicembre si colloca alla difesa di Pandino prima che vi sopraggiungano da Lodi i francesi. | |||
1524 | |||||
Gen. | 100 cavalli leggeri | Lombardia | Scorta con altri capitani da Treviglio a Milano il della Rovere che vi si deve incontrare con l’alleato Carlo di Lannoy viceré di Napoli. A febbraio resta nel bresciano alla guardia del territorio allorché il duca di Urbino supera l’Adda per unirsi nel pavese con gli imperiali. Si sposta a Crema. | ||
Mar. | Lombardia | Fronteggia Andrea da Birago che da Casalmaggiore compie scorrerie alcune nel veneziano. Ad aprile si muove attorno a Lodi; con Alessandro Donato non riesce ad impedire l’ incendio di Casaletti nei pressi di Abbadia Cerreto; si riabilita nei giorni seguenti quando contrasta con successo ad Azzano un’incursione di 700 fanti e di 25 cavalli usciti da Lodi. Con i contadini recupera parte delle prede. | |||
Sett. | Friuli | Ritorna in Friuli come governatore: con il luogotenente della Patria Andrea Foscolo riceve ad Udine l’ambasciatore Carlo Contarini diretto a Vienna. | |||
Ott. | Friuli | Fa sorvegliare da proprie spie in Istria i movimenti dei turchi. | |||
1526 | |||||
Mar. | Friuli | Scorta da Udine a Gradisca d’Isonzo il Frangipane che è stato liberato dai veneziani. | |||
Giu. ago. | 70 cavalli leggeri | Friuli | Staziona ancora attorno a Gradisca d’Isonzo. Ad agosto ha ai suoi ordini 58 balestrieri a cavallo, sui 70 ora previsti dalla sua condotta. | ||
1527 | |||||
Mar. | Croazia | Entra con alcuni esploratori in Croazia nel territorio dei Frangipane per avere informazioni di prima mano sui turchi. Sosta a Castelnuovo. | |||
Dic. | Friuli | A Udine, al comando di 70 balestrieri a cavallo. | |||
1528 | |||||
Apr. | Friuli | Indisposto, viene sostituito nella carica di governatore da Cesare Fregoso. Il Consiglio dei Savi gli toglie ogni comando e gli lascia la provvigione annua di 1000 ducati. | |||
1529 | |||||
Feb. | Veneto | In Collegio con il della Rovere e Sigismondo Malatesta. | |||
Ago. | Lombardia | E’ utilizzato un’ultima volta al campo; vi si dirige con il nipote Niccolò. Viene nominato governatore di Legnago. | |||
1530 | Veneto | Alla fine della guerra ritorna definitivamente a Venezia dove è segnalata in continuazione la sua presenza. A luglio è a Padova per la commemorazione della riconquista della città da parte veneziana. | |||
1531 | Veneto | Vi sono nuove segnalazioni al suo riguardo come quella dell’agosto 1533 in cui compare al battesimo di un ebreo cui cinge gli speroni di cavaliere. | |||
1534 | |||||
Gen. | Veneto | Muore a fine mese a Venezia. Per decreto del doge Gritti gli sono fatti pubblici funerali. E’ sepolto a Venezia nella chiesa di Santa Marina dove gli è innalzata una statua equestre. Questa sarà distrutta nel 1810 a seguito dello smantellamento della chiesa; sarà salvata solo l’epigrafe affissa nel muro del seminario patriarcale di Venezia. Elogio funebre di Agostino Brenzoni. La sua casa natale ad Imola è visibile in via dei Bugheti; al primo piano del palazzo comunale è conservata una grande tela, di autore ignoto, che lo raffigura armato in sella ad un cavallo bianco. Ad Imola esiste ancora, in via don Bughetti, la casa fortificata che i della Volpe hanno fatto costruire verso la metà del Quattrocento. |
CITAZIONI
-“Dignissimo governador.” AMASEO
-“Militaris disciplinae praestantia clarus.” CANDIDO
-“Celebre capitano dei veneziani..Il Senato di Venezia lo regalò di un bastone di comando di ebano nero con ornati di argento rappresentanti un leone di San Marco e la volpe col motto: “Simil arte et dentibus utar.”, il quale bastone è tuttora conservato dalla famiglia dei conti Della Volpe d’Imola.” BOSI
-“Fu sollecito dell’altrui bene, generoso nel soccorrere i mendici, e pur’anche efficacemente concorse a persuadere agli increduli la verità della cattolica fede. Ed allorquando dedicossi alla milizia, da’ suoi soggetti allontanò la militare licenza loro con l’esempio insegnando i precetti del cristiano e civile vivere, la continenza, la sobrietà, il rispetto alle persone ed alle sostanze di altrui, il fratellevole amore.” PAPOTTI
-“Tanto celebrato dal cardinale Bembo e da altri scrittori di quel tempo, eccellentissimo condottiero d’armi.” SPRETI
-“Fu Taddeo uno dei più famosi guerrieri dell’età sua.” ALBERGHETTI
-“Uno specchio di fortezza un semideo.”/…/ Hatu veduto mai quando il falcone/ en un squadron di starne suol entrare/ che ponendole tutte in confusione/ hor quinci hor quindi le vedi volare/ così quel valoroso campione/ fece presto le genti sbaragliare/ quando fra lor col suo destriero/ tanto era forte, e a meraviglia fiero.”/…/”Poi rotta l’hasta trasse fuor la spada,/ e fra nemici con furor diverso/ entrò, sì che parea ch’el mondo cada/ menando quelli a dritto, e a riverso.”/…/ (Alla battaglia di Creazzo) “Ma il cavallier de la volpe thadeo/ come un alcide fra costor si caccia/ e con il stocco in man nel stormo reo/ mentre che uccide, l’un l’altro minaccia./ Havrebbe di lui temuto Antheo/ tanto era ardito, e forte con le braccia/ e tanto leve, e sì leggiero, e destro/ che ben pareva di guerre maestro.” DEGLI AGOSTINI
-Alla difesa di Brescia “Ma de nostri marcheschi il sir gagliardo/ Thadeo cavallier detto de la Volpe,/ il qual sempre hebbe l’occhio al bel stendardo,/ faceva a molti purgar le sue colpe/ e sembrava Rinaldo su baiardo,/ o un lupo fier che di sangue s’infolpe (si sporchi)/ pur non valse sua forza al fier barone,/ che di franciesi rimase prigione.” Da un poema coevo riportato dal FRATI
-“Egli si dilettava assiduo in esercitazioni di agilità e di ginnastica; onde nel corso, nel pugile, nella lotta e nel pancrazio divenne in breve sì valoroso che il più delle volte sopra i suoi avversari riportava la vittoria ed il premio…Terribile guerriero.” ANONYMOUS
-“Uno de’ più famosi guerrieri dell’età sua..Il Cav. Tad. della Volpe portava nella bandiera la Volpe con un motto che diceva “Simul astu., et dentibus utor” volendo dire che non bisognava scherzare seco perché si sarebbe difeso in tutti i modi.” L. ANGELI
-“El cavalier de la volpe Thadeo/ che armato in ver (contro) nemici è crudo e reo.” CORDO
-“Poco si sa della vita del della Volpe; i soli particolari conosciuti sono la sua relazione con una nobildonna, dalla quale ebbe due figli..ed una certa partecipazione alla vita mondana della Repubblica. Il Sanuto segnala la sua presenza in tutte o quasi le occasioni di festeggiamenti pubblici, al seguito del doge Gritti, non ultima naturalmente la ricorrenza di S. marina, il 17 luglio, giorno del recupero di Padova. Il della Volpe fece parte della Compagnia degli immortali e nel febbraio del 1520 fu tra gli invitati ad una grande festa data a Ca’ Foscari per accogliere nella Compagnia tre nuovi membri, tra i quali Federico Gonzaga, marchese di Mantova, e durante la quale si svolse una recita del Ruzante.” MAJOLI
-Sulla sua tomba compare il seguente epitaffio “Taddaeo Vulpis Imolensi equit. praefecto/ Fortiss. receptae urbis patavii sacra D. Marinae/ Luce auctoris prudentiss. Carnicae orae/ Propugnatori acerrimo exercit. veneto ad/ Bonomiam sevatori praecipuo Andreas Grittus/ Dux Senatusque gratiss. optime semper de repub./ Veneta merito monumentum aeternum/ Hac potissimum sede jure pos. Vixit annos/ LXX. Obiit MDXXXIII januarii die XIX.”
BIOGRAFIE SPECIFICHE
-Anonimo. Di Taddeo della Volpe. celebre condottiero. Cenni storici.