1435 PANTALEONE DA PERUGIA (Pantaleone del Menna, Panto da Perugia)
+ 1550 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1526 | |||||
Lug. | Venezia | Impero | 200 fanti | Lombardia |
Ha il comando di 200 fanti delle compagnie di Malatesta Baglioni. |
Ago. |
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Lombardia |
Segue il Baglioni alla conquista di Cremona. A fine mese partecipa con 180 uomini all’assalto alle mura verso la Porta Po inquadrato nella batteria dello stesso Baglioni. L’attacco fallisce ed alla rassegna successiva fra i suoi fanti si contano cinque morti, sette feriti ed otto disertori. |
Dic. |
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200 fanti | Lombardia |
Si trova a Palazzolo sull’Oglio alla rassegna tenuta dal provveditore generale Domenico Contarini. |
1527 | |||||
Mag. |
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Toscana |
Affianca in Toscana il provveditore generale Alvise Pisani. |
1528 | |||||
…….. | Campania | ||||
Dic. |
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Puglia |
E’ segnalato alla difesa di Trani con 205 fanti. |
1529 | |||||
Giu. |
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Puglia |
Ha il comando anche della compagnia di Melo da Perugia morto di peste. |
Lug. |
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Puglia |
E’ inviato da Camillo Orsini con Francesco da Casale a Ruvo di Puglia (200 fanti e 40 cavalli) per svaligiarvi 65 cavalli imperiali alloggiati in un monastero del posto: catturato dagli avversari senza troppa resistenza, è condotto ad Andria dove alcuni suoi uomini muoiono di peste e di fame. Rilasciato, è licenziato con tutti i suoi uomini dal provveditore Giovanni Vitturi. |
Sett. | Venezia | Impero | 176 fanti | Puglia |
Riassunto, ritorna a Trani. Nel periodo la sua provvigione ascende a 25 scudi per paga, per otto paghe l’anno. |
1530 | |||||
Mar. |
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Puglia e Veneto |
Conclusasi la guerra, esce da Trani e si reca a Venezia per reclamare il saldo delle sue spettanze. |
1540 | |||||
………. | Firenze |
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Toscana |
Milita agli ordini di Rodolfo Baglioni. |
Mag. | Perugia | Chiesa |
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Toscana e Umbria |
Esce da Cortona e si trasferisce alla difesa di Perugia minacciata dalle truppe del papa Paolo III. |
Giu. |
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Umbria |
Sorprende a Ponte Pattoli alcune schiere di Alessandro Vitelli: molti sono i morti tra i pontifici carichi di prede; molti sono pure i fanti spagnoli condotti prigionieri a Perugia. |
1550 |
Muore. |
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