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MARZIO COLONNA Duca di Zagarolo, duca di Palmanova, conte di Ugento.
Figlio di Ottaviano Colonna, cugino di Ascanio Colonna, nipote di Giovanni Gatti.
1508 – 1546

Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1516 | |||||
Sett. | Chiesa | Urbino | Umbria e Marche | Combatte contro Francesco Maria della Rovere. Esce dall’Umbria e si porta a Fano con 1200 cavalli. Si accampa nei pressi della Porta Maggiore. | |
1527 | |||||
Primavera | Lazio | Con Ottaviano Spiriti e Pirro Colonna, tutti fautori della fazione gattesca in Viterbo, devia dalla Tuscia e dal viterbese il cammino dei lanzichenecchi del connestabile di Borbone diretti a Roma. | |||
Estate | Impero | Chiesa Francia Venezia | Lazio | Dopo il sacco di Roma affronta gli Orsini con tanto furore da portare ovunque desolazione e morte. A fine giugno con Pirro Colonna ed Ottaviano Spiriti giunge a Civitella d’Agliano alla testa di 1000 fanti. La località è conquistata. | |
Ago. | Lazio | Fiancheggia Ottaviano Spiriti e Pirro Colonna nella loro azione volta ad impadronirsi della rocca di Viterbo. E’ fatta strage dei maganzesi. I tre condottieri rimangono padroni della città fino al marzo dell’anno seguente. | |||
1528 | |||||
Gen. | Lazio | Con Camillo e Pirro Colonna, nonché Ottaviano Spiriti devasta la Val Tiberina mettendo a sacco Castiglione in Teverina e Civitella d’Agliano. Sempre negli stessi giorni assale nottetempo Montecalvello costringendo alla fuga i Monaldeschi fautori dei maganzesi (15 morti tra gli avversari). | |||
Feb. | Campania | Viene preposto alla difesa di Nocera. | |||
Mar. | Puglia | E’ catturato in una scaramuccia nei pressi di Troia. Il cardinale Pompeo Colonna paga la sua taglia di 1000 scudi e Marzio viene liberato. | |||
1529 | |||||
Feb. | Puglia | Assedia Renzo di Ceri in Barletta. | |||
Mar. apr. | Puglia | E’ inviato dal marchese di Vasto Alfonso d’Avalos con Pier Luigi Farnese e Colantuono Caracciolo al recupero di Vieste e di Vico del Gargano. Il suo tentativo su Vieste è respinto da Simone Tebaldi e da Federico Carafa. E’ costretto a ritirarsi in Monte Sant’Angelo. | |||
Giu. | Impero | Perugia | Umbria | Con Braccio Baglioni e Pirro Colonna si appresta ad attaccare in Perugia Malatesta Baglioni. Raggiunge Pale, nei pressi di Foligno, con Pirro Colonna. Si trova alla testa di 350 cavalli e 700 fanti. | |
Ago. | Impero | Firenze | Umbria | A Montereale con 800 fanti. Segue il principe d’Orange Filiberto di Chalons nella sua azione contro Firenze. | |
Ott. | Toscana | Si accampa nei pressi di Firenze al palazzo della Luna. | |||
Nov. | Emilia | A Bologna per la cerimonia di incoronazione come re d’Italia dell’imperatore Carlo V, che avviene nella chiesa di San Petronio ad opera del pontefice Clemente VII. | |||
1530 | |||||
Feb. | Toscana | Minaccia Empoli. | |||
Mar. | Toscana | A metà mese è segnalato a Capraia con il suo colonnello di fanti. | |||
Apr. | Toscana | I suoi uomini si ammutinano per il ritardo delle paghe. | |||
Lug. | Toscana | A Prato con gli uomini d’arme. | |||
Ago. | Toscana | Riceve l’ordine dal principe d’Orange di convergere nel pistoiese per bloccare l’avanzata verso Firenze del commissario Francesco Ferrucci: prende parte alla battaglia di Gavinana, dove si scontra con Giampaolo di Ceri. Con la vittoria riscatta per 600 ducati Amico d’Arsoli, fatto prigioniero nel combattimento, e lo uccide con le proprie mani perché due anni prima tale condottiero ha ammazzato in combattimento Scipione Colonna vescovo di Rieti. A metà mese con altri capitani imperiali presenzia a Santa Margherita a Montici alla firma degli atti di resa della repubblica. | |||
1532 | |||||
Giu. lug. | Impero | Impero Ottomano | Affianca Antonio di Leyva alla difesa di Vienna nella guerra contro i turchi del sultano Solimano. Gli è affidato il comando di 1500 fanti. | ||
Ago. | Lombardia | Giunge a Fontanella, nel cremonese, con i suoi uomini, dei quali 900 sono veterani. Prima di partire pretende dagli abitanti 1000 celate; riceve una controfferta di 300 scudi. Si sposta nel veneziano, tocca Pozzolengo il cui contado viene messo sottosopra dal passaggio dei suoi uomini, Peschiera del Garda (saccheggi ed incendi), e Sandrà: ai soldati, d’altra parte, in un mese non è stato consegnato che uno scudo di paga. | |||
Sett. | Trentino Ungheria Romania | Tocca Ala ed i suoi fanti ricevono mezzo soldo dagli abitanti dopo averli intimiditi. Dall’Ungheria si dirige a Kremps con Piermaria dei Rossi e Giambattista Castaldo. I soldati italiani si ammutinano per la carenza di vettovaglie; si sparge pure la voce che il Colonna sia stato decapitato come promotore della sedizione. | |||
Ott. dic. | Austria e Friuli Veneto Emilia | Rientra in Italia, toccando Graz, Lubiana, Gorizia e Sacile con Filippo Tornielli e Giambattista Castaldo. A metà dicembre è a Bologna, all’incontro che avviene in tale città tra l’imperatore Carlo V ed il papa Clemente VII. | |||
1533 | |||||
……………. | Abruzzi | Uno zio gli dona la contea di Marieri negli Abruzzi. Con Fabrizio Maramaldo sottoscrive il cartello di sfida promosso da Guido Rangoni ai danni di Piermaria dei Rossi. | |||
Ago. | Colonna | Siena | Umbria Lazio Toscana | Staziona ad Amelia con 100 cavalli ed un numero imprecisato di fanti, che gli sono dal cugino Ascanio. Aiuta Pirro Colonna nella sua azione ai danni di Siena. A metà mese guada il Tevere nei pressi di Alviano, giunge a Roccalvecci e si collega a Graffignano con Pirro Colonna. Irrompe nel senese e razzia bestiame lungo il corso del fiume Paglia. Rientra nel Lazio e, sempre con Pirro, compie un’azione diversiva su Canino. | |
1534 | |||||
……………. | Carlo V gli conferisce la contea di Ugento, tolta a Francesco del Balzo. | ||||
Sett. | Ascoli Piceno | Fermo | Abruzzi e Marche | Lascia gli Abruzzi con 25 capisquadra e giunge ad Ascoli Piceno: gli abitanti gli donano una borsa ricamata con 300 scudi, un padiglione ed un bacile d’argento con un boccale. Alla testa di 5000 fanti e 300 cavalli mette a sacco Massignano. | |
Ott. | Marche | A Montolmo (Corridonia) ed a Monte San Pietrangeli. Interviene il legato della Marca Gregorio Magalotti ed il conflitto ha termine. | |||
1535 | Lazio | A Roma, per rendere omaggio all’imperatore Carlo V. | |||
1536 | |||||
Gen. | Toscana | Alla notizia che è stato ucciso il duca Alessandro dei Medici è inviato a Firenze da Alfonso d’Avalos con Pirro Colonna per sostenervi la causa di Cosimo dei Medici. | |||
Apr. | Lazio | Accoglie in Roma Carlo V. | |||
1538 | |||||
Lug. | Lazio | Riceve a Roma il papa Paolo III, reduce da un incontro a Nizza con il re di Francia. | |||
1540 | Lazio | Rimasto vedovo, chiede in moglie Livia Colonna, figlia di Marcantonio; la madre Lucrezia della Rovere gli fa rispondere che ogni decisione non può essere presa che dal congiunto Ascanio con il quale Marzio è, peraltro, in contrasto. Al rifiuto rapisce la donna, con la complicità di Pier Luigi Farnese, la conduce a Fondi presso Isabella Colonna e la sposa suscitando lo sdegno di Ascanio. | |||
1541 | |||||
Mar. | Chiesa | Colonna | Lazio | Combatte nella guerra del sale a favore del papa contro Ascanio Colonna. Sorprende 400 fanti che, comandati da Annibale da Filettino, stanno cercando di entrare in Paliano. | |
……………. | Impero | Impero Ottomano | Algeria | ||
1542 | |||||
Gen. | Emilia | A Bologna con Cornelio Marsili. | |||
1544 | Impero | Francia | |||
……………. | Lazio e Lombardia | Assolda 6000 fanti nella campagna romana con Giuliano Cesarini e Brunoro Gambara; è inviato a Milano per difendere la città dalle minacce di Piero Strozzi. | |||
Apr. | Piemonte | Prende parte alla battaglia di Ceresole d’Alba. | |||
Giu. | Piemonte | E’ nominato governatore di Chieri e ne passa alla guardia con 2000 fanti. A fine mese tenta inutilmente di coadiuvare Pirro Colonna assediato in Carignano. I difensori si arrendono stremati dalla fame. | |||
1546 | Muore. Sposa Virginia Carafa e Livia Colonna, figlia di Marcantonio. |
CITAZIONI
-“Capitano di valore, e cavagliero di pensier risoluto.” DE’ CRESCENZI
-“Huomo valoroso.” GIOVIO
-“Valorosissimo guerriero di nostri tempi.” MAZZELLA
-“…. che porta il vanto/ nell’arte militar degno d’honore.” ROSEO
-“Uno degli Huomini militari della già detta Casa (Colonna)..riuscì non men prudente ch’esperto Capitano.” MUGNOS