Last Updated on 2023/11/27
IPPOLITO DA CORREGGIO Di Correggio. Signore di Correggio con i cugini.
Figlio di Giberto da Correggio.
1510 (gennaio) – 1552 (dicembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1520 | |||||
Dic. | Emilia | E’ tenuto a battesimo dal cardinale Ippolito d’Este e da Isabella d’Este, moglie di Ferrante Gonzaga. | |||
……………. | Emilia | Viene compreso nell’investitura di Correggio, accordata dall’imperatore Carlo V ai suoi famigliari. | |||
1526 | Venezia | Impero | Lombardia | Milita nella compagnia di Macone da Correggio. | |
1528 | Impero | Francia | 100 fanti | Lombardia | |
1530 | Impero | Firenze | Toscana | ||
1532 | Impero | Impero Ottomano | Ungheria | ||
1536 | |||||
Gen. | Impero | Francia | Piemonte | Ha il comando di un colonnello di fanti. | |
Feb. | Francia | Fa parte della spedizione che vede gli imperiali invadere la Provenza. Si distingue in alcune azioni nei pressi di Antibes e di Tolone. | |||
Mar. | Lombardia ed Emilia | Richiamato a Milano, contrasta nel territorio di Mirandola Galeotto della Mirandola: è segnalato a Rolo ed a Bondanello con 1000 soldati spagnoli e napoletani. | |||
Apr. | Emilia | Si accampa a Concordia con 1000 fanti e 400 cavalli per impedire che a Mirandola si raccolgano truppe per gli avversari. Ha una grossa scaramuccia con i transalpini. I nemici sono presto posti in difficoltà. Viene catturato un inviato del governatore francese de Fine che si fa catturare ad arte: nel messaggio si chiedono soccorsi a Girolamo Pepoli ed a altri partigiani dei francesi. Ippolito da Correggio vi presta credito. | |||
Mag. giu. | Emilia | Con 800 fanti e 400 cavalli tra celate ed archibugieri ripiega oltre il Secchia per timore dell’arrivo di rinforzi agli avversari e per la preoccupazione di essere a sua volta assediato in Concordia. Da Mirandola esce il de Fine con 400 fanti e 80 cavalli per controllare i suoi movimenti. Il Correggio si accorge dell’inganno, rientra nel territorio di Mirandola, si colloca a San Felice sul Panaro con 200 cavalli ed 800 fanti ed inizia a devastare il contado. Ha una grossa scaramuccia e continua a dare il guasto alle coltivazioni ed a predare il bestiame. I francesi rispondono per le rime impadronendosi di un grande numero di cavalli nei territori di Manfredo da Correggio. In un’imboscata rimangono uccisi 35 fanti sui 40 di una sua compagnia; risponde con una scorreria a Nosadello. | |||
Lug. | Emilia | Si accorda con Galeotto della Mirandola; gli riconosce la somma di 2000/4000 scudi a fronte dei danni apportati dalle sue truppe al mirandolese: in cambio il rivale non deve compiere scorrerie nel territorio di Correggio. | |||
1537 | |||||
……………. | Lombardia | ||||
Autunno | Piemonte | ||||
1538 | |||||
Feb. | Emilia | Fa giustiziare una spia di Galeotto della Mirandola, Pagano Zoboli, un parmense che vive a Correggio. | |||
1540 | |||||
……………. | Emilia | Si accorda a Reggio Emilia con Sigismondo Malatesta per aiutarlo a recuperare la signoria di Rimini. Il tentativo non ha successo. | |||
……………. | Lazio | Governatore di Velletri per conto degli imperiali. | |||
1543 | Impero | Francia | Piemonte | ||
1544 | |||||
Apr. | Piemonte | Prende parte alla battaglia di Ceresole Alba. Ha il comando della quarta schiera assieme con il conte di Novellara. | |||
1549 | |||||
……………. | Parma | Viene inviato dal duca di Parma Ottavio Farnese presso Carlo V a perorare il riconoscimento della legittimità del riacquisto del ducato da parte sua. | |||
……………. | Firenze | Toscana | Al servizio del duca di Firenze Cosimo dei Medici. | ||
1550 | Ha l’incarico di ambasciatore presso l’imperatore allo scopo di riferire a Carlo V il punto di vista del duca Cosimo dei Medici sulla situazione di Siena. | ||||
1551 | |||||
Giu. | Liguria | Si reca a Genova per rendere omaggio all’ infante Filippo, figlio di Carlo V, che dalla Germania si sta recando in Spagna. Deve giustificare l’assenza di Cosimo dei Medici impegnato a controllare i movimenti dei francesi fermi a Mirandola. | |||
Lug. ago. | Firenze | Toscana e Germania | Siena si ribella agli imperiali. Viene inviato da Cosimo dei Medici nella città con Leone Santi in apparenza per cercare un accordo con gli abitanti, in realtà per guadagnare tempo, comprendere l’entità delle forze di cui possono disporre gli insorti e la misura dell’appoggio francese alla città. In Siena è accolto con manifeste manifestazioni di simpatia popolare: gli è conferita la cittadinanza e gli è dato il permesso di strappare un ferro confitto nel muro del Palazzo Pubblico, causa un secolo prima della morte del prozio Giberto. Viene pure autorizzato a visitare le milizie spagnole e fiorentine assediate nella cittadella. Persuaso che i difensori siano a corto di vettovaglie e di polvere da sparo e che, inoltre, dispongano di pochi pezzi di artiglieria (persi nella ritirata da San Domenico alla cittadella), rientra a Firenze per conferire con il duca. Le trattative si rivelano molto difficili anche perché nella città giungono da Roma l’ambasciatore del re di Francia Ludovico Lansac e Nicola Orsini che promettono ai senesi l’appoggio del paese transalpino. I negoziati, infine, cessano del tutto a seguito della conquista dei fiorentini di Montefollonico e di Lucignano e del loro tentativo di impadronirsi anche di Torrita di Siena. Il Correggio rientra a Siena ed ottiene di fare ritirare le milizie spagnole dalla cittadella senza ulteriori complicazioni. Nel proseguo del tempo raggiungerà ad Augusta Carlo V in conseguenza di un alterco tra Cosimo dei Medici e Diego di Mendoza, in quanto quest’ultimo ha accusato il duca di non avere sostenuto con la dovuta energia il presidio spagnolo. | ||
1552 | |||||
Ago. | E’ inviato da Carlo V per riferirgli sullo stato della preparazione del ducato fiorentino impegnato nella guerra di Siena. Si reca più volte a Siena per valutare la gravità della situazione a seguito dell’occupazione della città da parte dei francesi e per presenziare alla distruzione della fortezza cittadina. | ||||
Dic. | Emilia | Muore a metà mese a Correggio. E’ ricordato ripetutamente da Pietro Aretino nelle sue lettere. Sposa Chiara da Correggio. |
CITAZIONI
-“Soldato e letterato insieme.” SANSOVINO
-“Venne lodato da alcuni scrittori dell’epoca che ne apprezzarono le doti di intelletto e di ingegno.” GHIDINI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia