+ 1450 (gennaio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1426 | |||||
Mar. | Venezia | Milano | 200 cavalli | Lombardia | |
1438 | |||||
………….. | Venezia | Milano | Lombardia |
Milita nella compagnia di Taddeo d’Este a Brescia. |
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Ago. | Lombardia |
Si rende colpevole a Brescia del ferimento di un mugnaio: Balduccio da Longhena aizza il popolo nei suoi confronti per cui sorgono gravi tumulti nella città. |
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Dic. | Lombardia |
Prende parte alla difesa di Brescia quando la città viene investita dai viscontei. Si colloca alla guardia di Canton Mombello il cui bastione è rovinato dalle artiglierie viscontee. Con Andrea Leoni e Moccino da Lugo respinge l’assalto generale portatovi da Niccolò Piccinino. |
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1439 | |||||
Mag. | 300 cavalli | Lombardia |
Chiede il permesso di recarsi a Venezia; gli è negato. Ha l’incarico con Pietro Avogadro di scortare un convoglio di rifornimenti destinato a Brescia, sempre assediata dai ducali. La sua azione viene bloccata dagli avversari. |
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1440 | |||||
Giu. | 50 lance | Lombardia |
Gli è concessa una condotta autonoma. |
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Ago. | Lombardia |
Alla conclusione dell’assedio di Brescia sono organizzate grandi feste in suo onore: il consiglio cittadino gli permette di portare nel suo stemma gentilizio il simbolo del leone. |
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1441 | |||||
Nov. | 100 lance |
Gli è rinnovata la condotta di 100 lance per due anni di ferma ed uno di rispetto. |
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1444 | |||||
Sett. | 85 lance |
Gli viene concessa la condotta di 100 lance anche in tempo di pace. |
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1446 | |||||
Mag. | Venezia | Milano | Lombardia |
Lascia il vicentino e si trasferisce in Lombardia a seguito delle minacce dei viscontei. |
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Ago. | Lombardia |
A Manerbio; supera l’Oglio e si arresta a Robecco d’Oglio. |
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Sett. | Lombardia |
A San Giovanni in Croce. Agli ordini di Micheletto Attendolo sconfigge sul Mezzano Francesco Piccinino: del bottino gli sono riconosciuti cento cavalcature. |
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1447 | |||||
Nov. | Venezia | Milano | 100 lance | Lombardia |
Combatte le truppe della Repubblica Ambrosiana. Staziona con 200 cavalli tra Martinengo e Romano di Lombardia; gli altri 200 sono alloggiati nel bresciano. |
1448 | |||||
Lug. | Lombardia |
E’ presente all’assedio di Caravaggio. |
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Sett. | Lombardia |
Con altri condottieri, i cosiddetti “marcheschi”, spinge il capitano generale Micheletto Attendolo ad attaccare il campo di Francesco Sforza nei pressi di Caravaggio. E’ il primo a contrastare gli avversari. Nel combattimento gli è uccisa la cavalcatura; ferito, è fatto prigioniero da Guglielmo di Monferrato. Il condottiero ducale gli permette di fuggire a causa della vecchia amicizia che lega i 2 capitani. Si rifugia a Brescia e ne passa alla difesa con 500 cavalli, sfuggiti alla cattura, e 1000 fanti. La città è investita dallo Sforza che si accampa a Porta Vescovo per bloccare le linee di vettovagliamento alla città. Ha numerose scaramucce. |
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Dic. | Lombardia ed Emilia |
A causa del riavvicinamento dello Sforza con i veneziani viene inviato nel parmense dal provveditore Giacomo Antonio Marcello al fine di coadiuvarvi l’azione di Alessandro Sforza. Affianca Bertoldo d’Este alla testa di 800 cavalli. |
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1449 | |||||
Gen. | Emilia |
Si reca a Collecchio con 400 cavalli. E’ costretto a riparare in Felino con l’Este per la pressione esercitata da Carlo di Campobasso (1800 cavalli e 3000 fanti) e da Jacopo Piccinino: viene inseguito da 200 cavalli leggeri del Fagiano, mentre più distanziato segue il resto dell’esercito milanese. |
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Feb | Emilia |
Entra in Parma con Alessandro Sforza. |
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Estate | Lombardia |
Colpito dalla peste, è condotto a Pavia con Cristoforo da Tolentino. |
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………….. | Venezia | Sforza | Lombardia |
Si verifica un nuovo capovolgimento di alleanze; ora è la Serenissima a collegarsi con la Repubblica Ambrosiana ai danni dello Sforza. Il Catalano fa costruire un ponte a Trezzo sull’Adda. |
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1450 | |||||
Gen. | Lombardia |
Staziona in Brianza. Muore per un colpo di colubrina o di spingarda mentre sta lottando contro gli sforzeschi al ponte di Brivio. A metà maggio le figlie ricevono 500 ducati per la loro dote. |
CITAZIONI
“Capitano molto benemerito in quest’assedio (di Brescia)..Si contano con eccesso di compiacenza le valorose sue imprese, le sue fatiche, i pericoli corsi, la sua prudenza, la sua magnanimità, la sua fervida prontezza ne’ più diffiicili azzardi, nulla stimando la vita in mezzo al fuoco, e alle volanti saette.” BROGNOLI
Con Gentile da Leonessa, Guido Rangoni, Roberto da Montalboddo, Tiberto Brandolini “Viris omnibus in bello expertis.” RIPALTA