GIULIANO CESARINI

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Palazzo Sforza Cesarini a Genzano di Roma
Palazzo Sforza Cesarini a Genzano di Roma

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIULIANO CESARINI  Marchese di Civitanova. Signore di Nemi, Genzano di Roma, Ardea, Lanuvio, Rocca Sinibalda, Castelmenardo, Civitanova Marche, Montecosaro.

1491 – 1566 (aprile)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1530
Feb.Emilia

Gonfaloniere del popolo romano, affianca a Bologna il papa Clemente VII alla solenne incoronazione dell’ imperatore Carlo V che avviene in San Petronio.

1534
Mar.Lazio

Si inimica con il governatore di Roma, il vescovo Magalotti, che ha proibito a tutti i romani di girare armati per la città.  Giuliano Cesarini sorprende il prelato in Campidoglio in mezzo ai suoi alabardieri e gli tronca una mano con la scimitarra.

…………..Lazio

Condannato dal tribunale, è perdonato: nello stesso anno è segnalato tra i giostratori in un torneo organizzato per l’elezione al papato di Paolo III.

…………..ImperoFranciaHa il comando di un colonnello di 4000 fanti.
1543
Gen.EmiliaSi trova a Bologna.
1544
…………..LazioHa l’incarico, con Marzio Colonna e Brunoro Gambara, di raccogliere 6000 fanti nella campagna romana.
Apr.Piemonte

Partecipa alla battaglia di Ceresole Alba, dove è inquadrato nell’ala sinistra con Rodolfo Baglioni ed a copertura dei fanti italiani di Cesare da Napoli.

Giu.Piemonte

Attacca sullo Scrivia, sempre con il Baglioni, Piero Strozzi al comando della prima schiera forte di diciassette insegne; Ferrante da San Severino gli ordina di assalire gli avversari; i fanti francesi hanno agli inizi la meglio,  abbandonano le loro posizioni di partenza senza, tuttavia, essere appoggiati dalla cavalleria di Nicola Orsini. Segue il contrattacco e la vittoria degli imperiali.  A fine mese il Cesarini lascia Vulpiano con Cesare da Napoli per cercare di soccorrere in Carignano Pirro Colonna, Felice d’Arco e Michele Spagnolo, assediati da tempo in tale centro. I difensori si arrendono stremati dalla fame.

1545
Feb.LazioA Roma per le feste di carnevale. Prende parte alle  celebrazioni avvenute in Piazza Navona per il lusso e l’ostentazione di ricchezze. In un’occasione indossa gioielli per un valore superiore ai 30000 scudi, accompagnato da 4 paggi vestiti di tela dorata e da 20 staffieri con la livrea del suo casato.
1550
Mag.LazioAcquista per 4000 scudi la signoria di Nemi da Ascanio Colonna per dieci anni.
1551

Viene nominato governatore di Orvieto dal papa Giulio III. Gli è dato il titolo di marchese ed è infeudato nelle Marche di Civitanova Marche (in cambio dell’annullamento di un suo credito di 14000 scudi verso la Santa Sede) e di Montecosaro; ottiene anche il governo di Fano a vita. Gli abitanti di quest’ultima località si adoperano in modo che la sua nomina sia annullata, nonostante che in precedenza sia stata emanata la relativa bolla di infeudazione.

1553Gli abitanti di Civitanova Marche gli cedono l’esazione delle gabelle cittadine.
1555
…………..LazioIl papa Paolo IV, nell’imminenza di una guerra con gli imperiali, gli intima di restare a Roma a sua disposizione.
Ago. sett.Lazio

E’ fatto incarcerare dal pontefice con Camillo Colonna ed il cardinale di Santa Fiora perché partigiano della causa imperiale e per abuso di potere nell’amministrazione dei suoi feudi di concessione pontificia. Viene liberato dopo la consegna da parte degli Sforza di 2 galee francesi sottratte dal porto di Civitavecchia.

1559Lazio

Si adopera a sedare un tumulto a Roma, sorto alla morte del pontefice, allorché alcuni popolani cercano di defenestrare dal convento della Minerva dei domenicani che hanno collaborato con l’inquisizione.

1561LazioAcquista Castelmenardo ed altre località negli Abruzzi da Ludovico Savelli.
1564Lazio

Compra Lanuvio ed Ardea da Marcantonio Colonna per 10500 ducati. Nell’ottobre acquista da Fabrizio Massimo anche Genzano di Roma per 15200 scudi.

1566
Apr.

Muore, poco dopo aver stipulato con il cardinale Alessandro Farnese Jr. gli accordi matrimoniali tra la figlia del prelato Clelia ed il figlio Giovan Giorgio.

 CITAZIONI

-“Fu senz’altro il personaggio laico della famiglia di maggior rilievo: grazie a lui le ricchezze familiari si ampliarono notevolmente, si garantì prebende e appannaggi pontifici e fu esentato dal pagamento delle gabelle…Uomo del partito spagnolo, imparentato con alcune delle maggiori famiglie curiali, riuscì ad ottenere il massimo nello Stato della Chiesa, destreggiandosi abilmente nei meandri della politica romana e riuscendo a creare la fortuna del casato.” ROSINI

Fonte immagine: wikimedia

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