1527 GIOVANNI POLLONE (Lolono, Polano)
+ 1460 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1452 |
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Lug. | Venezia | Milano |
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Lombardia |
Con Matteo da Capua affianca Carlo di Montone sull’Adda; si scontra con gli sforzeschi ad Abbadia Cerreto: nel combattimento è ferito sotto il naso da un colpo di spada. Fa prigioniero Giacomo dei Rossi; lo scorta al padiglione di Jacopo Piccinino. |
Sett. |
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Lombardia |
Entra in Pandino; sorprende le truppe di Alessandro Sforza a San Pietro, tra Rivolta d’Adda e Pandino, ferisce la cavalcatura del capitano rivale. Lo Sforza riesce a riparare a Lodi. Si unisce con Nardo da Gaeta e si sposta nel cremonese; assedia invano Castelleone; batte in una grossa scaramuccia Donato del Conte. |
Ott. |
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Lombardia |
Viene sorpreso nottetempo dagli avversari ad Abbadia Cerreto con Anastasio da Sant’Angelo e Matteo da Capua. Rimane nei pressi. |
Nov. |
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Lombardia |
Staziona nel contado di Montichiari; salva dalla cattura Angelo Polibetti. Si dirige verso Asola con Tiberto Brandolini per sventare una manovra degli avversari volta ad impadronirsi della città. E’ sconfitto dagli sforzeschi; si trova al fianco di Gentile da Leonessa quando i ducali non si presentano a Tumulo per la prevista battaglia. |
1453 |
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Giu. |
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Lombardia |
Scorre con Orso Orsini e Grande Albanese nel contado di Gottolengo. |
Lug. |
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Veneto e Lombardia |
Preposto alla guardia di Piuforte (Bigarello) con sei squadre di cavalli e 200 fanti deve cedere agli attacchi portati da Ludovico Gonzaga. Lascia il veronese e si collega con il Piccinino per soccorrere Ghedi assediata dagli avversari. Con la caduta della città in potere di Francesco Sforza ha l’incarico con Roberto d’Atene di trasferirsi nel cremonese a Paterno, località ribellatasi ai ducali. Cavalca verso Pavone: sulla strada del ritorno si imbatte presso Manerbio in due squadre di cavalli comandate da Antonio Adriani. I bracceschi, inferiori di numero, sono battuti; egli è fatto prigioniero ed è condotto da Francesco Sforza; è liberato dietro la promessa di non combattere i milanesi per un certo periodo di tempo. |
Sett. |
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Lombardia |
Allo scadere del termine di forzata inattività effettua una scorreria nel territorio controllato dagli avversari e si appropria di alcune cavalcature al pascolo; intercettato sulla via del ritorno, perde le prede e sono uccisi due suoi uomini. |
Nov. |
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Lombardia |
Appoggia il Piccinino a Monticelli Brusati ove sorprende alcune schiere: sono uccisi nello scontro numerosi francesi e quattro uomini d’arme ducali; sono pure catturati 250 cavalli e 100 fanti. |
1453 |
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Gen. |
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Lombardia |
Segue ancora il Piccinino in un’azione a Castiglione delle Stiviere; è ferito alla gamba sinistra da un colpo di schioppetto. |
1460 |
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Muore. |
CITAZIONI
Con Tartaro da Perugia, Antonio Benzoni, Pietruccio di Calabria, Antonio da Bologna “Praefecti quidem perstrenui.” PORCELLIO