
Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
A – B – C – D – E – F – G – H – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – W – X – Z
Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI POLLONE (Lolono, Polano)
- 1460 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1452 | |||||
Lug. | Venezia | Milano | Lombardia | Con Matteo da Capua affianca Carlo di Montone sull’Adda; si scontra con gli sforzeschi ad Abbadia Cerreto: nel combattimento è ferito sotto il naso da un colpo di spada. Fa prigioniero Giacomo dei Rossi; lo scorta al padiglione di Jacopo Piccinino. | |
Sett. | Lombardia | Entra in Pandino; sorprende le truppe di Alessandro Sforza a San Pietro, tra Rivolta d’Adda e Pandino, ferisce la cavalcatura del capitano rivale. Lo Sforza riesce a riparare a Lodi. Si unisce con Nardo da Gaeta e si sposta nel cremonese; assedia invano Castelleone; batte in una grossa scaramuccia Donato del Conte. | |||
Ott. | Lombardia | Viene sorpreso nottetempo dagli avversari ad Abbadia Cerreto con Anastasio da Sant’Angelo e Matteo da Capua. Rimane nelle vicinanze. | |||
Nov. | Lombardia | Staziona nel contado di Montichiari; salva dalla cattura Angelo Polibetti. Si dirige verso Asola con Tiberto Brandolini per sventare una manovra degli avversari volta ad impadronirsi della città. E’ sconfitto dagli sforzeschi; si trova al fianco di Gentile da Leonessa quando i ducali non si presentano a Tumulo per la prevista battaglia. | |||
1453 | |||||
Giu. | Lombardia | Scorre con Orso Orsini e Grande Albanese nel contado di Gottolengo. | |||
Lug. | Veneto e Lombardia | Preposto alla guardia di Piuforte (Bigarello) con 6 squadre di cavalli e 200 fanti deve cedere agli attacchi portati da Ludovico Gonzaga. Lascia il veronese e si collega con Jacopo Piccinino per soccorrere Ghedi assediata dagli avversari. Con la caduta della città in potere di Francesco Sforza ha l’incarico con Roberto d’Atene di trasferirsi nel cremonese a Paterno, località ribellatasi ai ducali. Cavalca verso Pavone: sulla strada del ritorno si imbatte presso Manerbio in 2 squadre di cavalli comandate da Antonio Adriani. I bracceschi, inferiori di numero, sono battuti; egli è fatto prigioniero ed è condotto da Francesco Sforza; è liberato dietro la promessa di non combattere i milanesi per un certo periodo di tempo. | |||
Sett. | Lombardia | Allo scadere del termine di forzata inattività effettua una scorreria nel territorio controllato dagli avversari e si appropria di alcune cavalcature al pascolo; intercettato sulla via del ritorno, perde le prede e sono uccisi 2 suoi uomini. | |||
Nov. | Lombardia | Appoggia Jacopo Piccinino a Monticelli Brusati ove sorprende alcune schiere: sono uccisi nello scontro numerosi francesi e 4 uomini d’arme ducali; sono pure catturati 250 cavalli e 100 fanti. | |||
1453 | |||||
Gen. | Lombardia | Segue ancora Jacopo Piccinino in un’azione a Castiglione delle Stiviere. E’ ferito alla gamba sinistra da un colpo si schioppetto. | |||
1460 | Muore. |
CITAZIONI
-Con Tartaro da Perugia, Antonio Benzoni, Pietruccio di Calabria, Antonio da Bologna “Praefecti quidem perstrenui.” PORCELLIO
Fonte immagine in evidenza: wikimedia