GIOVANNI PAZZAGLIA

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Rocca de' Giorgi
Rocca de' Giorgi

Last Updated on 2024/01/16

GIOVANNI PAZZAGLIA Di Bologna. Signore di Pietra de’ Giorgi e di Rocca de’ Giorgi nel pavese.

Fratello del Pazzaglia.

  • 1465 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1444
Feb.ChiesaSforzaMarcheA Macerata alla testa di numerosi fanti.
Ago.Marche

Partecipa ala battaglia di Montolmo (Corridonia). Fatto prigioniero è rinchiuso a Fermo nel castello del Girifalco: è rilasciato sulla parola alla condizione di ritornare da Francesco Sforza su sua richiesta.

1446
MilanoMilanoVeneziaLombardiaAffronta i veneziani comandati da Micheletto Attendolo. Viene sconfitto e catturato nella battaglia del Mezzano.
1448
Giu.VeneziaMilano500 fanti e 25 lanceLombardiaE’ condotto per un anno di ferma e sei mesi di rispetto allo scopo di affrontare le truppe della Repubblica Ambrosiana.
Lug.Lombardia

Preposto alla guardia di Casalmaggiore, non è in grado di intervenire in soccorso di Andrea Querini nella battaglia navale del Mezzano in cui è distrutta la flotta veneziana.

Nov.EmiliaE’ assediato dai parmensi in Colorno. Ne esce dopo qualche giorno con gli uomini della sua compagnia in armi.
1449
Apr. mag.MilanoVenezia SforzaLombardia

Difende nel piacentino i possedimenti di Francesco e Jacopo Piccinino con il marchese di Varese: attaccato a Castell’Arquato da Giovanni Conti e da Pietro Maria dei Rossi, alla testa di 800 cavalli, deve cedere dopo alcuni giorni di resistenza. Il marchese di Varese è catturato;  Giovanni Pazzaglia riesce a riparare a Fiorenzuola d’Arda.

1450
Mar.Venezia500 fanti e 20 cavalliLombardia

Tramite gli oratori veneziani Tommaso Duodo, Jacopo Loredan ed il provveditore Andrea Dandolo è condotto nuovamente dai veneziani per un anno di ferma e sei mesi di rispetto. Gli sono assicurati la restituzione dei beni e dei cavalli catturati in precedenza dai lodigiani ed i feudi di Pietra de’ Giorgi e di Rocca de’ Giorgi, nel pavese, che gli sono già stati  concessi dai milanesi.

1452
Lug.VeneziaMilano500 fantiLombardia

Contrasta ora le truppe di Francesco Sforza, divenuto duca di Milano. Con Tiberto Brandolini è battuto a Genivolta da Bartolomeo Colleoni e da Roberto da San Severino: con i suoi fanti copre la ritirata della cavalleria.

Sett.LombardiaAttraversa l’Adda con i suoi uomini.
Nov.Lombardia

I veneziani sono sconfitti ad Asola. Con Matteo da Sant’ Angelo protegge il ripiegamento della cavalleria di Gentile da Leonessa e di Jacopo Piccinino.

Dic.LombardiaOpera tra Soncino ed Orzinuovi.l
1453
Ott.Lombardia

Con il Marruco e Ludovico Malvezzi compie una scorreria nei territori controllati dagli sforzeschi tra Isorella e Calvisano: i tre condottieri razziano numeroso bestiame; sulla via del ritorno sono intercettati da 4 squadre di cavalli che recuperano tutto il bottino e fanno prigionieri 13 cavalli ed alcuni fanti. Nello stesso mese con Ludovico Malvezzi e Giovanni Villano (500 cavalli e molti fanti) supera l’Oglio e sorprende un convoglio di vettovaglie, proveniente da Seniga, scortato da 120 cavalli e 150 fanti: sono catturati 26 cavalli e 60 fanti,  tutti rilasciati con l’eccezione di Francalancia da Visso.

1454Chiesa400 fantiAl servizio del papa Niccolò V.
1455ChiesaAgli stipendi del nuovo pontefice Callisto III,
1456LazioSulla fine dell’anno entra in Viterbo con Pietro da Somma ed il commissario pontificio Francesco Numai.
1459
Gen.UmbriaScorta a Perugia il nuovo papa Pio II.
Apr.Lombardia

Ha il comando della guardia pontificia durante i lavori del concilio di Mantova. Pio II si reca a Siena ed esprime il desiderio che Giovanni Pazzaglia lo raggiunga nella città con 400 fanti. I senesi si oppongono alla richiesta.

Nov.150 fantiLombardia e Lazio

Esce da Mantova e si reca con 150 fanti a Viterbo, dove è stato chiamato dal governatore cittadino, l’arcivescovo di Ravenna Bartolomeo Roverella. Entra nella città per la Porta di San Scarlano senza che nessuno se ne accorga; i suoi uomini alloggiano nel palazzo dell’abate di San Martino a Porta Salciccia e nel Palazzo di San Sisto.

1460
AutunnoChiesaNapoliLazio

E’ inviato dal pontefice a prendere possesso di Terracina, ribellatasi al re di Napoli Ferrante d’Aragona. Cerca di rintuzzare la rivolta il conte di Morcone, nonché governatore di Gaeta Baldassarre  Gaetani. Gli aragonesi si impossessano del monte sovrastante Terracina: Giovanni Pazzaglia li attacca quando stanno per entrare nella città, mette in fuga Baldassarre Gaetani e salva la città dal saccheggio.

1462
Giu.LazioPresenzia al palio marinaro che si svolge sul lago di Bolsena.
1465Muore.

 CITAZIONI

-“Ducem magnanimum quidem et ad dimicandum promptissimum .. Clarissimo peditum chyliarche..Ac nulli peditum inferiori tam fide, quam virtute et animo.” PAZZAGLIA

-“Persona di molto valore.” SUMMONTE

Fonte immagine in evidenza: wikipedia

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