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ANTONELLO DA CORNETO (Antonello della Cornia) Detto “Piccinino” per la bassa statura.
- 1475 (marzo)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1443 | |||||
Sett. | Sforza | Chiesa | Marche | Prende parte alla difesa di Fano. Esce dalla città per una scorreria ed è catturato da Carlo di Montone. Viene condotto da Niccolò Piccinino che cerca invano di avere da lui informazioni sull’esercito nemico. Il Piccinino sfida Francesco Sforza a battaglia campale; Antonello da Corneto ha il compito di recapitare a Fano il cartello di sfida. | |
1448 | |||||
1448 | Milano | Venezia | Lombardia | Milita al soldo della Repubblica Ambrosiana. Fronteggia i veneziani nel lodigiano agli ordini dello stesso Sforza. | |
Ago. | Lombardia | Si segnala all’assedio di Caravaggio: conduce con Roberto da San Severino un assalto portato con balestrieri e schioppettieri al campo di Guido Rangoni sul Fosso bergamasco, un canale che collega l’Adda con l’Oglio. | |||
Sett. | Lombardia | Partecipa alla battaglia di Caravaggio. | |||
1452 | |||||
Apr. | Venezia | Milano | 200 lance e 200 fanti | Lombardia | Passa agli stipendi dei veneziani contro lo Sforza, divenuto duca di Milano, su interessamento di Gentile da Leonessa e del provveditore generale Andrea Dandolo. La sua defezione suscita aspre ire nello Sforza. Antonello da Corneto si reca a Brescia; gli viene concessa una condotta per un anno di ferma ed uno di rispetto. |
Sett. | Lombardia | Si scontra ripetutamente con gli avversari. Ha una scaramuccia nei pressi di Castelleone con Donato del Conte. | |||
Ott. | Lombardia | Esce da Porzano con Jacopo Piccinino, Tiberto Brandolini ed Orso Orsini e si batte con i nemici, comandati da Bartolomeo Colleoni, da Donato del Conte e dal Sasso: la cavalleria e la fanteria veneziana sono bloccate dagli schioppettieri sforzeschi. | |||
Nov. | Lombardia | Espugna Offlaga con Tiberto Brandolini ed Anastasio da Sant’Angelo. Giorni dopo è sconfitto da Bartolomeo Colleoni nelle vicinanze di Asola. | |||
Dic. | Lombardia | A Pontoglio. | |||
1453 | |||||
Mar. | Lombardia | Gli è notificato l’anno di rispetto. | |||
Mag. | Lombardia | Si muove verso con Jacopo Piccinino. E’ obbligato a rientrare a Pontevico per l’opposizione incontrata. | |||
Giu. | Lombardia | Si aggira nei pressi di Alfianello: vi è attaccato dal Brandolini, passato nel campo avverso, con tre bande di cavalli e 200 fanti. Giunge in suo soccorso Jacopo Piccinino con quindici squadre di cavalli e quasi 2000 fanti. | |||
Lug. | Lombardia | Nei pressi di Alfianello con Matteo da Capua. Ostacola il foraggiamento alla cavalleria nemica. Ne seguono alcune scaramucce che terminano con la razzia di 70 capi di bestiame. Cerca di liberare Ghedi, dall’ assedio che vi è stato posto dagli avversari, ed in una mischia salva dalla cattura Matteo da Capua; in un’altra occasione, con Angelo Polibetti, mette in fuga gli sforzeschi presso la torre di Montirone. | |||
Ago. | Lombardia | All’alba attacca con Matteo da Capua la bastia di Montirone, posta vicino al campo veneziano; attraversa una palude che divide i due eserciti, viene loro incontro Tiberto Brandolini che ne è alla difesa. Il capitano avversario è costretto a rientrare nella torre: accorre allora lo Sforza ed i veneziani sono obbligati a ripiegare. Sempre con Matteo da Capua, Antonello da Corneto si scontra ancora con gli sforzeschi sotto Ghedi. Si unisce con Cesare da Martinengo e, alla testa di 600 cavalli e 600 fanti, penetra nelle paludi dove pascolano gli armenti destinati al campo ducale; se ne impadronisce; vi è la reazione degli avversari che porta alla cattura di 40 fanti veneziani. | |||
Ott. | Lombardia | Con Carlo di Montone viene sconfitto a Ghedi da Tiberto Brandolini. | |||
1454 | |||||
Apr. | Lombardia | Gli è rinnovata la condotta per un anno di ferma ed uno di rispetto. | |||
1457 | |||||
Feb. | Lazio | Gli abitanti di Corneto (Tarquinia), grazie ai suoi buoni uffici, permettono che le galee e le galeazze veneziane possano scaricare nel loro porto merci e persone senza il pagamento di dazi o di diritti di sorta. | |||
1458 | |||||
Mag. | Veneto | Si trova a Venezia per un torneo organizzato in onore del nuovo doge Pasquale Malipiero: vince un palio di broccato d’oro. In un altro torneo, disposto per la medesima circostanza, combatte in una squadra di cui ha il comando con Bertoldo d’Este; nell’altra sono presenti vari giostratori con Ludovico Malvezzi ed Orso Orsini. | |||
1460 | |||||
Apr. | Veneto | Si riafferma con la Serenissima. Gli è donato un palazzo a Vicenza. | |||
Lug. | Veneto | Si trasferisce nel veneziano con i suoi famigliari. Al riguardo gli viene riconosciuto un contributo in denaro. | |||
1463 | |||||
Ago. | Venezia | Trieste | V. Giulia | All’assedio di Trieste con Carlo di Montone. Antonio da Marciano e Gerardo da Martinengo. | |
Ott. | Veneto | Al termine del conflitto prende parte a Venezia ad una giostra in cui i suoi uomini sono sconfitti da quelli di Bertoldo d’Este. | |||
1467 | |||||
Mag. | Lombardia | Controlla le frontiere del bergamasco. | |||
Lug. | Venezia | Firenze | Emilia | Partecipa alla battaglia di Molinella: alla conclusione dello scontro è tra i capitani chiamati a controllare il rispetto di una tregua firmata tra le parti. | |
1469 | |||||
Giu. | Veneto | I veneziani sono informati di sue trattative con il duca di Milano per disertare a favore degli Sforza. Il Consiglio dei Dieci incarica Angelo da Bologna, forse il delatore, di recarsi a Cologna Veneta e di prestarsi alle sue pratiche. | |||
Lug. | Veneto | Invia lo Scarino, un suo uomo d’arme, a Milano per la definizione degli accordi. Costui è arrestato ed a fine mese viene incarcerato anche Antonello da Corneto per un non meglio specificato abbandono del posto. E’ condotto prigioniero a Venezia con il cancelliere ed un figlio. In seguito a tale fatto i membri della sua compagnia sono assunti dalla Serenissima come lance spezzate con il nome di corneschi. | |||
Ago. | Veneto | Viene obbligato ad acquistare proprietà nel veneziano per 12000 ducati; è confinato a Creta con l’obbligo di presentarsi due volte al giorno ai rettori del posto. Il figlio ed il cancelliere sono, viceversa, scarcerati. | |||
1470 | |||||
Mag. | Grecia | Bartolomeo Colleoni chiede la grazia nei suoi confronti. A novembre è confiscato ad Antonello da Corneto il palazzo di Vicenza. | |||
1472 | |||||
Apr. | Grecia | Il Colleoni chiede una seconda volta la grazia nei suoi confronti. | |||
1475 | |||||
Mar. | Veneto | Abbandona il confino, viene catturato ed è ricondotto a Venezia. Muore a fine mese nel carcere senza luce di Palazzo Ducale, chiamato l’Orba, dove è stato rinchiuso a seguito del suo tentativo di fuga. |
CITAZIONI
-“Cavaliero e condottiere di buon nome.” ARGEGNI
-“Animo acer et manu promptus, praeclarum eximiae virtutis cernentibus reliquis testimonium praebuit..In his proeliis experimentum praestitit, ut magnam non tam apud nostros, quam apud hostes laudem sibi comparaverit; auxit namque illa res maximae ejus viri famam, quod cum ei a Francisco (Francesco Sforza) praecipue indulgeretur, ut praetermissis exercitus institutis in certamen prodiret, in quoties equestri proelio pugnabatur, semper alacris manuque promptus aderat et cum aurata bovis cornua in casside pro crista (cresta dell’elmo) ferens, huc atque illuc emicaret, primos inter pugnantes conspiciebatur; urgebat caedebatque hostes ita acriter, ut saepe spectantes socii ejus exemplo accensis animis exixius in pugnam concitarentur.” SIMONETTA
-“Fu ..capitano de cavalieri chiarissimo..Per l’eccellenza sua nella militar disciplina, fu da sua serenità e da tutti i principi d’Italia tenuto in molta estimatione.” PAGLIARINO
-“Miles quidem clarus..Certe neminem sive corpore agilitate, sive quod majus est, ingenti animo audeo anteponere.” PORCELLIO
-“Cavaliere e condottiere di buon nome.” BELOTTI
-“Il quale era valentissimo di sua persona.” BROGLIO
-“Cavaliere e condottiero di buon nome.” ARGEGNI
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