GIOVANNI DI BILEGGIO/ GIOVANNI DI BIZZOZERO

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Castello di Montichiari
Castello di Montichiari

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

GIOVANNI DI BILEGGIO/GIOVANNI DI BIZZOZERO  (Giovanni Pagano da Besozero, Giovanni di Bisozzero) Di Milano.

  • 1362
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
.1331PiemonteRicopre l’incarico di podestà a Novara per conto dei viscontei
1335
Mag.PiemontePodestà a Vercelli per conto di Azzone Visconti.
1337
Mag.MilanoVeronaLombardiaCombatte gli scaligeri. Prende parte alla conquista di Cremona;   gli è conferito l’incarico di  podestà della città.
Ott.LombardiaAlla conquista di Brescia. Al termine delle operazioni viene armato cavaliere da Azzone Visconti assieme con Bronzino Caimi.
1340LombardiaE’ nominato capitano del popolo a Bergamo.
1343EmiliaPodestà a Piacenza. Condanna il suo predecessore Otto Burri al pagamento di una multa di 800 lire.
1344
Sett.EmiliaSempre a Piacenza. Cita in giudizio Dondaccio da Piacenza.
1347
EstateMilanoNapoliPiemonteFronteggia nei pressi di Servigliano le truppe angioine e quelle del principe di Savoia-Acaia.
1348
…………..MilanoMantovaCapitano g.leLombardia

Al servizio di Luchino Visconti. Con Andreotto Marliani comanda le milizie viscontee contro Filippino Gonzaga. Attraversa l’Oglio a Piadena ed a Corneto, occupa Casalmaggiore, Asola, Montichiari ed altri castelli gonzagheschi.

Mar.LombardiaSi impadronisce di Casalmaggiore e di Viadana.
1350
EstateEmilia

L’arcivescovo di Milano Giovanni Visconti lo invia con Giacomo Bossi presso il rettore pontificio Astorgio di Durafort per intimargli la liberazione di Giovanni Pepoli, che è stato catturato a tradimento dai pontifici al campo di Solarolo.

1351
Mag.Lombardia

Presenzia come testimone a Milano all’atto con il quale i pontifici cancellano ogni censura ecclesiastica nei confronti di Giovanni Visconti derivante dall’ occupazione di Bologna.

1354
Giu.MilanoPio Venezia Padova Verona Ferrara FirenzeCapitano g.leLombardia

Con Francesco Castracani affronta veneziani, carraresi, scaligeri, estensi e fiorentini. Alla testa di un grande esercito invade il cremonese, il bresciano e le terre di  Galeazzo Pio, che si è ribellato ai Visconti.

1356
Gen.  feb.MilanoMonferratoPiemonte

Lascia l’incarico di podestà di Asti;  gli è dato il comando per sei mesi di 500 cavalli (venti bandiere), di 150 balestrieri e di 200 palvesari per sostenere l’azione del principe Giacomo di Savoia-Acaia contro il marchese Giovanni di Monferrato ed il marchese di Saluzzo. Devasta l’alessandrino.

Mar.PiemonteSi collega con Francesco d’Este. Giunge ad Alessandria. Da tale località irrompe nel Monferrato per conto di Galeazzo Visconti.
…………..Piemonte

Non riesce ad impedire la caduta di Centallo e di Borgo San Dalmazzo; conquista Carrù, attacca Racconigi. Viene richiamato in Lombardia ed è sostituito nel comando da Obizzino Malaspina.

1357
Sett.MilanoMantovaLombardiaInvade il mantovano. Occupa Governolo.
Nov.LombardiaAssedia Mantova. Affronta la cavalleria del conte Lando e quella di Ugolino Gonzaga,
Dic.LombardiaOpera sempre nel serraglio di Mantova. Si impossessa con l’inganno di Borgoforte.
1358
…………..Lombardia

Su sollecitazione di Bernabò Visconti abbandona il mantovano alla notizia che 2000 barbute del conte Lando e di Ugolino Gonzaga stanno attraversando il milanese per puntare verso l’Oglio. Si muove loro contro con 1500 cavalli.

Mar.Lombardia

Ha l’ordine da Bernabò Visconti di attaccare i  gonzagheschi senza aspettare l’arrivo di 1000 barbute che dovrebbero raggiungerlo negli stessi giorni. Assale gli avversari a Montichiari; inizialmente riesce a respingere gli avversari. La controffensiva del conte Lando disperde le sue file e viene fatta strage dei suoi uomini.  E’ catturato con un nipote avente il suo stesso nome (impiccato),    20 connestabili e 400 cavalli. Nel combattimento rimangono uccisi 300 uomini, per lo più viscontei.

1359
…………..MilanoBolognaEmilia

Con Francesco d’Este contrasta le truppe di Giovanni Visconti da Oleggio. Il signore di Bologna, ricevuti soccorsi dai fiorentini, riesce ad allontanarlo dal contado bolognese.

…………..MilanoChiesaEmilia

Combatte i pontifici del cardinale Egidio Albornoz a seguito della vendita di Bologna da parte di Giovanni Visconti da Oleggio allo stato della Chiesa.

Lug.LombardiaRicopre l’incarico di podestà a Brescia per un semestre.
1361
Mag.MilanoChiesaCapitano g.leEmilia

Occupa Piumazzo ed è nominato capitano generale dopo il rientro a Parma di Bernabò Visconti. Ai suoi ordini sono 1500 barbute e moltissimi fanti.

Giu.Emilia

Al comando di 2000 cavalli assedia invano Manzolino; fa costruire a due miglia da Bologna 3 bastie, una sul ponte del Reno presso Borgo Panigale, una a Corticella e la terza a San Ruffillo. Si accampa ad Argelato. Nel frattempo entrano di notte alla difesa di Bologna 2000 cavalli e 500 fanti agli ordini di Galeotto Malatesta, Piero e Nicola Farnese.

Lug.Emilia

Ordina una scorreria di 200 barbute a Pianoro per bloccare il flusso dei rifornimenti a Bologna che provengono dall’Appennino. I suoi uomini cadono in un agguato teso loro da Galeotto Malatesta Ungaro. Il Bileggio si porta al ponte di San Ruffillo, sulla via verso Imola, con 1500/2000 cavalli, 2000 masnadieri e molti partigiani degli Ubaldini. Respinge i popolani bolognesi che attaccano con i ronconi la sua cavalleria. Invia alcune squadre nel riminese perché  coadiuvino  Francesco Ordelaffi in un’azione diversiva. Approfittano dell’ indebolimento del suo esercito Galeotto Malatesta e Galeotto  Malatesta Ungaro che lo assalgono all’alba a San Ruffillo, fuori la Porta di Santo Stefano. Il Bileggio è  sconfitto e fatto prigioniero con 1300 uomini: nello scontro muoiono d’ambo le parti 970 uomini, di cui 700 tra i viscontei.

Ago.EmiliaViene rinchiuso in Bologna nel Palazzo Comunale prima e nella rocca di San Felice sul Panaro poi.
…………..Emilia e Marche

Corrompe il castellano spagnolo Pietro Chavasso con la promessa di 20000 fiorini: in cambio la fortezza deve essere consegnata ai viscontei del Forlino la notte di San Bartolomeo. La congiura è scoperta ed i partecipanti sono impiccati. Il Bileggio è trasferito ad Ancona, dove muore poco dopo per i disagi subiti.

CITAZIONI

-“Valoroso capitano.” VANCINI

-“Sperimentato uomo d’armi.” MUZZI

-“Valoroso capitano.” CASALIS

-“Tra gli aristocratici milanesi fedeli ai Visconti (Azzone, Luchino e Giovanni) si distinse Giovanni di Bizzozero, che ricoprì anche incarichi amministrativi nelle città assoggettate o alleate e che servì poi anche Galeazzo II e Barnabò.” ROMANONI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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