Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI BATTISTA DI CASTRO Di Pirano. Sloveno.
- 1540 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1521 | |||||
Ago. | Venezia | Impero | 25 cavalli leggeri | Lombardia | Divide il comando della compagnia con Vincenzo di Castro. |
Sett. | Lombardia | Al campo di Fontanella. | |||
1522 | |||||
Apr. | 31 cavalli leggeri | Lombardia | Il capitano di Bergamo Giovanni Vitturi lo invia con i suoi uomini sulle rive dell’Adda allo scopo di sorvegliare i movimenti degli imperiali. | ||
Lug. | 20 cavalli leggeri | Lombardia | Al termine del conflitto è ridotto l’organico della sua compagnia. | ||
………….. | Slovenia | Licenziato, rientra in Istria. | |||
1523 | |||||
Ago. | Slovenia | Il Collegio dei Pregadi gli riconosce una provvigione (otto paghe l’anno). Ha il permesso di tenere con sé 2 cavalli leggeri. | |||
1526 | |||||
Lug. | Venezia | Impero | 50 cavalli leggeri | Friuli | Ottiene il comando di 50 cavalli leggeri croati. |
Ago. | Veneto | E’ spostato a Treviso. | |||
Sett. | Lombardia | Si incammina verso Casalmaggiore; gli viene tesa un’imboscata da venti cavalli imperiali. Sconfigge gli avversari (subendo alcune perdite) e si impadronisce di un convoglio di viveri. | |||
…………. | Lombardia | Ha l’incarico della sorveglianza del ponte sul Po nei pressi di Cremona. | |||
1527 | |||||
Mag. | 56 cavalli leggeri | Veneto | A Verona. | ||
Dic. | 56 cavalli leggeri | Lombardia | Prende parte all’assedio di Lecco. Compie alcune incursioni nelle vicinanze del lago di Como. | ||
1528 | |||||
Gen. | Lombardia | Con Roberto da San Severino effettua alcune sortite verso Como e nei pressi di Milano. | |||
Feb. | Lombardia | Si dirige su Milano con il San Severino e Claudio Rangoni. Si fa inseguire ad arte nella direzione di Rho in un sito dove si sono posti in agguato 400 fanti agli ordini di Toso da Collalto e di Geremia Naldi. Nell’ insidia cadono 60 lance e 450 fanti, fra spagnoli e lanzichenecchi: nello scontro rimangono uccisi tra gli imperiali quindici uomini d’arme e 130 fanti e sono catturati 60 spagnoli con il capitano Diego Raines. Tra i veneziani le perdite sono più contenute, 30 morti e dieci feriti tra i quali l’alfiere dello stesso Giovanni Battista di Castro. I superstiti si rafforzano in un gruppo di case vicine; soltanto con il favore della notte possono rientrare a Milano. Sempre nel mese il condottiero affianca ancora il San Severino in nuove azioni verso il capoluogo lombardo: si imbatte con soli 30 cavalli in due bande di uomini d’arme spagnoli; fronteggia di seguito Antonio di Leyva che si è impadronito di Melzo; fa prigionieri 25 uomini (tra uomini d’arme e cavalli leggeri) con il capitano Pedreno. | |||
Mar. | Lombardia | Con Roberto da San Severino e Paolo Luzzasco depreda ancora il milanese, distrugge convogli di vettovaglie e sorprende alcuni fanti spagnoli e tedeschi. | |||
Apr. | Lombardia | Il suo comportamento in guerra riceve gli elogi del collaterale generale Giovanni Andrea di Prato e del provveditore generale Tommaso Moro. Sempre accanto al Luzzasco attua un’ulteriore incursione nel milanese; si scontra con Giovan Battista dei Medici, fratello di Gian Giacomo. Il capitano avversario sfugge a stento alla cattura con 200 archibugieri. | |||
Giu. | 65 cavalli leggeri | Lombardia | Sempre con Roberto da San Severino (50 cavalli) incrocia tra Brignano Gera d’Adda e Pandino la compagnia dello Zuchero; rimane ferito ad una coscia da un colpo di lancia. I veneziani subiscono alcune perdite; tra gli imperiali sono fatti prigionieri 30 cavalli con il luogotenente dello Zuchero. Giovanni Battista di Castro si sposta a Crema per curarsi e, nel contempo, difenderne il territorio dalle scorrerie degli imperiali. Dopo un’azione in tal senso degli avversari, esce dalla città con Alberto Scotti; con l’aiuto dei contadini recupera le prede. I nemici sono inseguiti; molti di costoro sono uccisi. | ||
Sett. | Lombardia | E’ segnalato all’ assedio di Pavia; con Andrea Chielmi e 40 cavalli attacca una porta, irrompe nella città con molti francesi e cattura un alfiere del capitano Aponte. | |||
1529 | |||||
Apr. mag. | 50 cavalli leggeri | Lombardia | Lascia la Lombardia con Tommaso di Costanzo. E’ inviato dal Consiglio dei Savi alla guardia di Ravenna. A maggio si trova alla difesa della città. I due condottieri hanno il comando ciascuno di 50 cavalli leggeri. | ||
Ott. | 45 cavalli leggeri | Romagna | |||
Dic. | Romagna | Al termine del conflitto viene licenziata la sua compagnia. | |||
…………. | Rientra in Slovenia | ||||
1537 | |||||
Ott. | Venezia | Impero Ottomano | Croazia | Alla difesa di Zara contro i turchi. | |
1538 | |||||
Feb. | 150 cavalli leggeri | Croazia e Bosnia | Si imbarca con i suoi uomini; sceso a Zara, raggiunge nottetempo Vrana ed assale, con Camillo Orsini, Obrozac, in Bosnia, che viene data alle fiamme con l’uccisione di 700 persone. Copre la ritirata alla fanteria senza non mancare di compiere alcune scorrerie nei dintorni. Subito dopo fa ritorno a Vrana ed a Zara. | ||
1540 | Muore. |
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