0640 GIOVANNI BATTISTA DA FANO
+ 1525 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario
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Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1496 | |||||
Mag. | Pisa | Firenze | Toscana |
Viene sospettato, con l’abate di San Michele, di tenere un trattato con gli avversari per conto di Lucio Malvezzi. Arrestato nottetempo a Pisa, è condotto nella cittadella. Interrogato e sottoposto a tortura, confessa la trama accusando il Malvezzi. |
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Giu. | Toscana |
E’ liberato su pressione del cardinale del Portogallo e dell’ arcivescovo di Pisa; è obbligato ad allontanarsi dalla città. |
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1498 | |||||
………. | Venezia | Firenze | Toscana |
Milita nella compagnia di Bartolomeo d’Alviano. Combatte i fiorentini nel Casentino. |
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Dic. | Toscana |
E’ sorpreso e fatto prigioniero a Marzano con 85 uomini d’arme che sono tutti svaligiati. Viene condotto a Firenze. |
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1509 | |||||
Mag. | Venezia | Francia Impero | Lombardia |
Partecipa alla battaglia di Agnadello al comando di 100 uomini d’arme della compagnia dell’Alviano. |
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Giu. | Veneto |
Ha il comando dell’intera compagnia a causa della cattura in combattimento dello stesso Alviano e di Baldassarre di Scipione. Si trasferisce al campo di Mestre con Niccolò Orsini; non riesce a tenere uniti i suoi uomini. |
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Lug. | Veneto |
Da Mestre si porta a Treviso. |
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1510 | |||||
Giu. | Venezia | Francia | Veneto |
Si ammala al campo di Brentelle presso Padova. E’ segretamente contattato da Giovanni Francesco d’Ascoli; è accusato di essersi dimostrato propenso alla diserzione. I veneziani si dimostrano scettici su una tale eventualità; Giovanni Battista da Fano è difeso dagli stessi provveditori e da Giano Fregoso. |
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Lug. | Veneto |
Viene liberato da ogni sospetto. Staziona tra Sacile e Conegliano; sconfigge 500 imperiali e si accampa a Serravalle (VittorioVeneto). |
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Ago. |
Il Consiglio dei Savi fa sì che possa entrare in possesso dei beni che gli sono stati concessi a Pordenone dall’ Alviano. |
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1511 | |||||
Nov. | Veneto |
Ottiene il comando della compagnia di Giano Fregoso allorché quest’ ultimo si reca a Roma a seguito della chiamata del papa Giulio II. Lascia Padova per la Porta di Codalunga con Giampaolo Baglioni ed il provveditore generale Andrea Gritti e si dirige a Vicenza. |
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1512 | |||||
Feb. | Lombardia |
Si trova alla difesa di Brescia quando la città viene investita dai francesi di Gastone di Foix. Catturato, riesce a riscattarsi; raggiunge senza armi il campo di Albettone. |
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Apr. | Veneto |
A Venezia nel Collegio dei Pregadi. |
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Mag. | Veneto |
Ha il comando della compagnia di Bernardino di Montone in occasione di una malattia di tale capitano. |
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Ott. | Lombardia |
All’assedio di Brescia; riceve 100 ducati e si sposta con Giampaolo da Sant’Angelo all’ assedio di Crema. |
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Nov. | Lombardia |
A Polpenazze del Garda con Alessandro Fregoso ed Antonio Pio. |
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Dic. |
Ha ai suoi ordini 32 lance. |
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1513 | |||||
Feb. | Veneto |
In Polesine con 38 lance. |
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Mar. |
A Venezia è lodato in Collegio il suo comportamento nella recente guerra dal provveditore generale Paolo Capello. |
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Apr. mag. |
Si ammala; ristabilitosi, si reca a Venezia ed in piazza San Marco assiste alla consegna dello stendardo e del bastone di capitano generale all’ Alviano ritornato dalla prigionia francese. |
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Giu. | Venezia | Spagna Impero | 37 lance | ||
Lug. | Veneto |
Alla difesa di Padova. |
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Ago. | Veneto |
Uccide un caposquadra dell’ Alviano. |
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Ott. | Veneto |
Esce da Padova con l’Alviano e lo segue a Limena; è inquadrato nell’ avanguardia. Prende parte alla battaglia di Creazzo dove i veneziani vengono pesantemente sconfitti. Riesce a fuggire con 25 lance; ritorna a Padova. Si ammala nuovamente. |
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1514 | |||||
Apr. | Veneto |
Sul Montello. |
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Giu. | 50 lance | Veneto |
A Padova. |
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Lug. | Veneto |
E’ segnalato al campo di Brentelle ed a quello di Brusegana. Con Malatesta Baglioni, Giulio Manfrone, Giampaolo da Sant’Angelo, Mercurio Bua e Cola Moro batte a Camisano Vicentino 100 uomini d’arme, 300 cavalli leggeri e 300 fanti spagnoli che stanno depredando il territorio: nello scontro sono uccisi, feriti o catturati tutti i fanti e fatti prigionieri anche 100 cavalli. |
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Sett. | Veneto |
Rimane al campo con Giampaolo Manfrone (100 lance) allorché l’Alviano muove verso Rovigo. |
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1515 | |||||
Ago. | Veneto |
Lascia il campo di Este con l’Alviano; punta su Badia Polesine e la Lombardia. E’ inquadrato nella retroguardia. |
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Autunno | Lombardia |
Prende parte all’assedio di Brescia. |
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Nov. | Veneto |
Viene sconfitto a Valeggio sul Mincio da Marcantonio Colonna: si distingue una volta di più per il suo valore anche in tale fatto d’arme. |
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Dic. | Veneto e Lombardia |
Alla guardia di Peschiera del Garda; si collega con il Bua a Monzambano. Insieme i due condottieri costringono 4000 fanti ed 800 cavalli imperiali, usciti da Verona con undici pezzi di artiglieria, a desistere dai loro obiettivi ed a ripiegare su Dossobuono. |
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1516 | |||||
Sett. | Veneto |
Prende parte all’assedio di Verona; è obbligato a ritirarsi ad Albaredo d’Adige alla notizia che nella città sono giunti notevoli rinforzi inviati dall’ imperatore. |
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Ott. | Veneto |
Continua a stringere d’assedio Verona. Con Giano Fregoso (200 uomini d’arme) asseconda il provveditore Giovanni Paolo Gradenigo a Caldiero. |
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1517 | |||||
Gen. | 36 lance | Veneto |
Al termine della guerra i suoi uomini d’arme sono inviati a svernare nel trevigiano. |
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Mar. |
Il suo operato è lodato, seppur con qualche riserva, dal provveditore generale Andrea Gritti. Giunge a Venezia e presenzia ai festeggiamenti organizzati dalla Serenissima in onore di Teodoro da Trivulzio. Partecipa pure ad una seduta in Collegio e gli è confermata la condotta di 50 uomini d’arme in bianco. |
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Giu. | 37 lance |
Il costo complessivo della sua compagnia in un anno è valutato in 2960 ducati. |
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1520 | |||||
Mar. |
Ha il comando di 156 cavalli. |
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Apr. | Veneto |
E’ trasferito da Conegliano a Verona. |
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Sett. |
Il Consiglio dei Savi discute su un suo possibile licenziamento: i motivi sono da ricercare nella sua infermità e nella cattiva rassegna dei suoi uomini. |
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1521 | |||||
Giu. | Veneto |
A Conegliano. E’ allertato quando pare certa la guerra con gli imperiali. |
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Ago. | 37 lance |
Il Consiglio dei Savi decide di licenziarlo e di affidare la sua compagnia ad Orazio Baglioni. Gli sono riconosciuti una provvigione annua di 200 ducati ed alcuni sgravi fiscali. La decisione è presa su indicazione del provveditore generale Gritti; essa suscita non poche perplessità a causa della sua malattia, della sua fedeltà e del suo stato di povertà. Giovanni Battista da Fano si reca a Venezia per protestare. |
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1525 |
Muore. |
CITAZIONI
“Uomo molto amato dall’Alviano.” DA PORTO
“Uomo molto amato dall’Alviano.” P. BONOLI
“Ioambatista da fan anch’el si caccia/ per gir inanzi con i fanti insieme/ portando un gran pavese su le braccia/ che lo difende da percosse extreme/ e sempre con ardita, e franca faccia/ si scaglia inanzi, e d’insulti non teme/ anzi più volte al danno ripara.” DEGLI AGOSTINI