DOLCE DELL’ANGUILLARA

0
2458
Montefortino
Montefortino

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

A –  – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Z

Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

DOLCE DELL’ANGUILLARA  Conte.

Signore di Anguillara Sabazia. Fratello di Everso dell’Anguillara, suocero di Orso Orsini.

1401-1449 (marzo)

Mese, annoStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1416AnguillaraSutriLazioCompie alcune scorrerie nel territorio di Sutri con il fratello Everso ed i congiunti Giovanni, Angelo e Giacomo dell’Anguillara.
1418
Nov.LazioRende atto d’omaggio al papa Martino V.
1424
Giu.ChiesaRe d’AragonaAbruzzi

Combatte le truppe di Braccio di Montone agli ordini di Jacopo Caldora. Partecipa alla battaglia dell’Aquila; è inquadrato nella retroguardia dove ha il comando dei fanti calabresi.

1430
Dic.FirenzeMilano50 lanceToscanaPrende parte alla battaglia del Serchio agli ordini di Guidantonio da Montefeltro. Ha il comando con Bernaino Fornaino della quarta schiera forte di 1000 cavalli (500 per ciascun condottiero). Viene catturato nel corso del combattimento.
1435
Giu.ChiesaVicoLazio

Contrasta Giacomo di Vico agli ordini del cardinale Giovanni Vitelleschi. Lascia Roma e si porta nel viterbese; prende parte all’assedio di Vetralla. Danneggia i raccolti del contado come quelli dei territori di Casamala, Caprarola, Carbognano e Giugnanello.

Lug. ago.LazioCon Orso Orsini assedia e conquista Tolfa. Ad agosto ottiene la resa della località. Subito dopo ritorna nei pressi di Vetralla che cede, a sua volta, in breve tempo.
1436
……………..Angiò ChiesaRe d’Aragona
……………..Re d’AragonaAngiò ChiesaCon Orso Orsini abbandona il campo ecclesiastico per passare al servizio di Alfonso d’Aragona contro Renato d’Angiò.
Ago.Lazio

Si segnala all’assedio di Gaeta; alla fine l’esercito si scioglie a causa della sconfitta e della cattura di Alfonso d’Aragona nella battaglia di Ponza.

…………….CampaniaSi congiunge a Capua con gli aragonesi.
1437
Gen.CampaniaE’ segnalato a Marcianise.
Apr.CampaniaAlla difesa di Capua.
1438CalabriaViene sconfitto e fatto prigioniero da Micheletto Attendolo.
1439
Gen.VeneziaMilano200 lanceVenetoViene condotto dai veneziani per un anno di ferma ed uno di rispetto.
PrimaveraVenetoCon Francesco Sforza affronta le truppe dei duca di Milano Filippo Maria Visconti.
1442
Gen.RomagnaEsce da faenza ed a metà mese si porta a Bertinoro con 400 cavalli.
……………..AnguillaraSavelliLazioHa una contesa con Battista Savelli signore di Civita Castellana.
Giu.SforzaChiesa  Napoli500 cavalli e 100 fantiLazio

Viene condotto dallo Sforza per un anno di ferma ed uno a beneplacito. Il papa Eugenio IV, per punizione, gli confisca la somma di 3333 fiorini, che con Latino e Orso Orsini ha dato in prestito nel 1435 ai pontifici dietro un’ipoteca sulla terza parte di Nepi, Monterosi ed Isola Farnese.

Lug. ago.Lazio Umbria e Marche

Si muove da Toscanella (Tuscania) con il Sarpellione e Simonetto da Castel San Pietro (2000 cavalli e 1000 fanti) e per la Val Tiberina si dirige verso Perugia. Effettua una grande scorreria tra Perugia e Todi: prigionieri e bestiame razziato vengono condotti ad Assisi. Transita per Brufa, Costano;  si fortifica lungo il Chiagio; attacca, invano, Bastia Umbra, alla cui difesa si trova Braccio Baglioni.

Sett.Marche

Leva il campo e raggiunge a Fabriano lo Sforza. Si colloca presso Montefortino, che si è arresa a Niccolò Piccinino, e tenta di scacciare il condottiero avversario da tale posizione.

1443
Lug.Lazio

E’ sempre con il Sarpellione;  con tale condottiero compie una incursione a Corneto (Tarquinia) che frutta più di cinquecento some di grano, grande quantità di buoi, bufali e molti prigionieri. Il giorno seguente si comporta in modo analogo a Montalto di Castro. E’ chiamato dallo Sforza nella marca d’Ancona; si allontana da Tuscania e si ferma a Gradoli per le consuete devastazioni. Affronta e cattura vicino a Bisenzo Riccio di Taranto.

Ago.ToscanaA Montepulciano.
Sett.Marche e Romagna

Raggiunge Francesco Sforza ed entra in Fano assediata da Niccolò Piccinino. Conduce a Rimini i carriaggi del suo capitano e ritorna alla difesa della città.

1444
Mar.Marche

Viene dichiarato ribelle dal pontefice ed è condannato ad una multa di 10000 fiorini. A fronte del pagamento di tale imposizione gli sono pignorati i beni che possiede a Nepi, Monterosi ed Isola Farnese.

Ago.Marche

Sbaraglia a Montolmo (Corridonia) pontifici ed aragonesi comandati da Francesco Piccinino. Nella circostanza con Alessandro Sforza e Manno Barile compie una mossa aggirante che gli permette di  assalire alle spalle dei nemici. Questi sono costretti a darsi alla fuga.

Ott.Marche

A Fermo. Con il Sarpellione cerca di convincere lo Sforza a liberarsi del signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta per la condotta ambigua tenuta  nel corso del conflitto.

Nov.Al termine del conflitto viene compreso nella pace con i pontifici come aderente di Francesco Sforza.
1445
Nov.SforzaChiesaMarcheCon Alessandro Sforza esce dalla fortezza del Girifalco di Fermo per domare un’insurrezione degli abitanti. E’ respinto.
1446
Mag.MarcheE’ sconfitto da Taliano Furlano e da Angelo di Roncone. Gli sono catturati 400 cavalli.
Ott.Marche

E’ sconfitto a Montelauro da Sigismondo Pandolfo  e da Domenico Malatesta.  Tra le sue file sono fatti prigionieri 40 uomini d’arme con 3 capisquadra. Nello scontro rimangono uccisi tra gli sforzeschi 50 fanti.

……………..LazioFa ribellare Nepi allo stato della Chiesa. E’ scomunicato dal papa Niccolò V. Viene assolto poco dopo dallo stesso pontefice.
1447
Feb.800 cavalli e 100 fanti

Viene assoldato dallo  Sforza per sei mesi di ferma ed altri sei di rispetto. Oltre la prestanza usuale gli è anche riconosciuta la somma di 2500 fiorini.

EstateMilanoVeneziaLombardiaSegue Francesco Sforza a favore della Repubblica Ambrosiana contro i veneziani.
Ago.LombardiaA Pizzighettone con Francesco Piccinino.
Sett.LombardiaSi reca a Milano con Carlo di Campobasso per sollecitare rinforzi.
Ott.EmiliaAttraversa il territorio di Parma ed appoggia lo Sforza all’assedio di Piacenza.
1448
Gen.EmiliaGiunge a Bianconese ne parmense. I suoi uomini sono accusati di predare il territorio.
Feb. mar.EmiliaSi avvia lungo il Taro con Corrado da Fogliano. Le sue soldatesche continuano nelle loro devastazioni. A marzo esce dal parmense.
Apr.EmiliaRitorna a Parma per controllare i movimenti di Jacopo Piccinino, divenuto sospetto.
Ago.Lombardia

Si pone all’assedio di Caravaggio. E’ inviato con Francesco Piccinino a Morengo per soccorrere Jacopo Piccinino che  sta tentando di bloccare l’avanzata dei veneziani. Non si muove e permette in tal modo ai nemici di rafforzarsi: è aspramente ripreso dallo Sforza.

Sett.Lombardia

Partecipa alla battaglia di Caravaggio;  con Roberto da San Severino espugna il campo avversario difeso da Bartolomeo Colleoni. Da ultimo con Luigi dal Verme e Cristoforo Torelli ha prima l’incarico di inseguire gli avversari in fuga e, successivamente, quello di controllare i soldati intenti al saccheggio per prevenire ogni tipo di disordine.

Nov.Sforza  VeneziaMilanoLombardia

Assedia Abbiategrasso; si adopera affinché le truppe non chiedano il sacco della città. I suoi sforzi di persuasione si rivelano inutili, specie dopo il ferimento di Giovanni Grande da parte di uno schioppettiere milanese che ha fatto fuoco sullo  Sforza.

1449
Gen.LombardiaAl campo di Landriano.
Feb.Lombardia

All’assedio di Milano; con Guglielmo di Monferrato e Luigi dal Verme scorre sulle strade che conducono da Pavia ai navigli. Chiude le vie di rifornimento anche dalla parte di Monza e di Vercelli.

Mar.Lombardia

Si sposta per assediare Monza;  si colloca sul lato occidentale rispetto al castello. E’ assalito con Luigi dal Verme all’alba da Carlo Gonzaga; viene colto impreparato; è ferito gravemente alla spalla da un colpo di schioppetto. E’ trasportato a Pavia dove muore dopo qualche giorno.

 CITAZIONI

-“Di casa Orsina, huomo nell’arte militare eccellente.” CORIO

-“Uno dei migliori capitani dello Sforza.” ROSI

-“Vir sane sternuus et belli peritus.” SIMONETTA

-“Nemico negli ultimi tempi del pontefice, ribelle indomabile, uomo di gran valore.” SORA

-Con Roberto di San Severino “Ambidue Capitani d’assai chiaro nome.” SPINO

Fonte immagine in evidenzA: wikimedia

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi