Last Updated on 2023/07/07
Condottieri di ventura
1690 COCCO SALIMBENI Di Siena. Signore di Chiusi, Radicofani, Bagno Vignoni, Casole d’Elsa, Sarteano, Castiglioncello del Trinoro, Contignano, Tentennano. Figlio di Cione da Siena, suocero di Muzio Attendolo Sforza e di Guerriero da Marsciano.
- 1436
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1386 | |||||
Feb. | Siena | Fuoriusciti | Toscana | E’ nominato capitano della maremma. Assale in Castiglione e Castello di Cotone i fuoriusciti di Spinello dei Tolomei. Viene respinto con ingenti perdite. | |
1390 | |||||
Apr. | Siena | Firenze | 50 lance | Toscana | Appoggia Giovanni degli Ubaldini nelle sue scorrerie. |
1391 | |||||
Giu. | Toscana | E’ catturato dagli avversari a Montecalvoli dopo essere caduto dalla sua cavalcatura. | |||
1398 | Umbria | Si impadronisce ai danni dei perugini della torre del ponte del Chiugi. | |||
1399 | |||||
Estate | E’ costretto a restituire ai perugini la rocca del ponte del Chiugi a seguito di un arbitrato di fra Giovanni Cane ambasciatore del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. | ||||
…………. | Salimbeni | Siena | Toscana | Bandito in Siena con i suoi famigliari, lotta contro la repubblica. | |
1403 | |||||
Ott. | Firenze | Milano | Toscana | Rientra in Siena con un salvacondotto; il congiunto Francesco Salimbeni ne approfitta per ordire una congiura al fine di liberare la città dal dominio visconteo. Il luogotenente ducale Giorgio del Carretto è informato del trattato: Cocco Salimbeni deve darsi alla fuga. Ad Arezzo è condotto da Niccolò Ridolfi con il Tartaglia e Giovanni da Pavia (240 lance e 50 fanti) per scacciare i viscontei da Siena. | |
1404 | |||||
Apr. | Toscana | Siena si ribella ai viscontei; Cocco Salimbeni può rientrare nella città: diviene raccomandato del comune dietro l’offerta di un palio per il giorno dell’ Assunta. | |||
1408 | Salimbeni | Comp. ventura | Toscana | Agli inizi dell’anno deve difendere i suoi possedimenti dalle scorrerie del Tartaglia. Sono messe a sacco alcune terre poste tra Contignano e Radicofani. | |
1409 | |||||
Primavera | Napoli | Firenze Siena | Toscana | Coadiuva le truppe del re di Napoli Ladislao d’Angiò contro fiorentini e senesi. | |
Giu. | Toscana | Le sue terre vengono devastate da 1500 cavalli comandati dal signore di Pesaro Malatesta Malatesta; intervengono a suo favore Paolo Orsini e Gentile da Monterano. Costoro sono sconfitti dagli avversari a Bagno Vignoni. | |||
Lug. | Toscana | Con il rientro di Ladislao d’Angiò nel regno di Napoli gli si ribellano Contignano e Radicofani. | |||
Sett. | Toscana | Nel corso della vendemmia i senesi danno il guasto ai suoi territori. | |||
1410 | |||||
Ago. | Toscana | Si riconcilia nuovamente con i senesi su pressione di Luigi d’Angiò. Gli sono lasciate la rocca di Tentennano, Castiglione di Val d’Orcia e Castiglioncello del Trinoro; al genero Muzio Attendolo Sforza vanno invece Chiusi, Montegiovi, Montenero e Bagno Vignoni come dote della figlia. | |||
1412 | |||||
Gen. | Salimbeni | Siena | Toscana | Occupa Carsoli. Ottiene il castello di Piancastagnaio con l’aiuto del suocero Muzio Attendolo Sforza. | |
1413 | Toscana | Respinge con facilità un attacco portato a Piancastagnaio da Francesco della Mirandola. | |||
1414 | |||||
Giu. | Toscana | E’ compreso tra i collegati del re di Napoli in occasione della pace stipulata tra Ladislao d’Angiò e l’antipapa Giovanni XXIII. | |||
1418 | |||||
Giu. | Salimbeni | Comp. ventura | Toscana | Viene assalito nei suoi territori da Braccio di Montone con il pretesto di avere fatto svaligiare l’anno precedente 40 cavalli bracceschi di passaggio nelle sue terre. Deve riconoscere ai venturieri una taglia di 4000 fiorini. | |
1419 | |||||
Feb. | Salimbeni | Siena | Toscana e Lazio | I senesi stabiliscono di liberarsi definitivamente della sua presenza. Mentre si trova nella rocca di Tentennano gli muove contro Giovanni da Scarlino cui alcuni congiurati aprono le porte del castello. Svegliato dal rumore Cocco Salimbeni si rifugia in una torre con la moglie e diciannove soldati. Durante le operazioni di assedio i senesi si appropriano di Castiglione di Val d’Orcia, di Castiglioncello del Trinoro e di altre fortezze. Si arrende a patti; ne esce con molto denaro. Si reca prima a Montepulciano, poi a Firenze ed a Valentano. Chiede invano la restituzione della dote della moglie per la quale i senesi gli offrono 5000 fiorini. Il Salimbeni rifiuta. | |
1436 | |||||
Feb. | Toscana | Muore a Siena. E’ sepolto nella chiesa dei frati minori. Sposa Fresca Cavalieri. |
CITAZIONI
-“Huomo nobile e potente.” CAMPANO