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BALDASSARRE DALLA MASSA (Zalo, Dalde, Azale, Azolin, Absal, Cavaliere Azzale) Detto “Chevalier Azzal” (Du Bellay). Di Ferrara.
- 1560 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1526 | |||||
Nov. | Venezia | Impero | 400 fanti | Romagna e Veneto | Viene inviato in Romagna per raccogliervi 400 fanti. Nominato connestabile di Rovigo, il duca di Ferrara Alfonso d’Este non gli concede il permesso di attraversare i suoi territori: in un primo momento i veneziani rinunciano alle sue truppe. Vi è un rapido ripensamento, gli inviano 400 ducati e, fatta la rassegna, lo invitano a trasferirsi nel Polesine perché sono stati risolti i problemi con gli estensi. |
Dic. | Lombardia | E’ avviato al campo di Vaprio d’Adda. Si porta, di seguito, a Palazzolo sull’ Oglio alla rassegna tenuta dal provveditore generale Domenico Contarini. Viene licenziato. | |||
1527 | |||||
Mag. | 400 fanti | Lombardia | Riassunto, combatte ancora in Lombardia agli ordini del provveditore Cornaro. | ||
Nov. | 400 fanti | Lombardia | Il Collegio dei Pregadi gli concede la condotta precedente. | ||
Dic. | 155 fanti | Lombardia | Prende parte all’assedio di Lecco. Coadiuva Agostino da Clusone nel difendere le strade che portano a tale località. Impedisce che 1200 spagnoli e lanzichenecchi, usciti da Oggiono, possano portare soccorsi alla città assediata da Gian Giacomo dei Medici e da Antonio da Castello. | ||
1528 | |||||
Gen. | Lombardia | Al campo di Cassano d’Adda. | |||
Apr. | 400 fanti | Veneto | Ha ai suoi ordini 400 archibugieri. Si trova a Montagnana; da qui passa alla difesa di Vicenza agli ordini di Giovanni Naldi. Allorché i lanzichenecchi del duca di Brunswick puntano su Peschiera del Garda segue il Naldi alla guardia di Verona. | ||
Giu. | Lombardia | E’ preposto alla difesa di Bergamo. Prende alloggio con i suoi uomini all’interno della città. | |||
Lug. | Lombardia Piemonte | Viene trasferito a Cremona: 70 uomini della sua compagnia sono colpiti dalla peste. Di seguito affianca Roberto da San Severino nell’alessandrino. Va incontro agli alleati francesi del Saint-Pol. Raggiunge Castellazzo e rientra in Lombardia. | |||
Ago. | Lombardia | Attraversa l’Adda; si congiunge al campo di Torretta con gli alleati. Con 100 archibugieri veneziani e 100 francesi attacca il campo trincerato di Riozzo: irrompe nei primi bastioni e costringe gli imperiali a ritirarsi con molte perdite. Ritorna al campo di Landriano; viene elogiato per la sua azione dal Saint-Pol e da Francesco Maria della Rovere. | |||
Sett. | Lombardia | Con la conquista di Sant’Angelo Lodigiano da parte del capitano generale della Serenissima, il duca di Urbino, Francesco Maria della Rovere si sposta alla difesa di tale località. A fine mese rientra a Bergamo. | |||
1529 | |||||
Mag. | 295 fanti | Lombardia | |||
Giu. | 278 fanti | Lombardia | |||
Lug. ago. | 400 fanti | Lombardia | Si allontana dal campo di Cassano d’Adda con 25 fanti perché è stata rifiutata la sua richiesta di un aumento della sua condotta a 1000 fanti. Ad agosto viene riassunto dal Consiglio dei Savi con l’usula condotta di 400 fanti. | ||
Sett. | Veneto e Lombardia | Esce da Verona, attraversa il lago di Garda e giunge a Salò con 2000 fanti: ha l’incarico di tagliare il flusso dei rifornimenti ai lanzichenecchi che si sono impadroniti di Lonato. | |||
Ott. | Lombardia | A Cremona alla testa di 600 fanti. | |||
Dic. | 100 fanti | Lombardia | Alla conclusione della pace con gli imperiali è inviato a Bergamo con 100 fanti. | ||
1530 | |||||
Gen. | 40 fanti | Viene ulteriormente ridotto il numero degli uomini a sua disposizione. | |||
Giu. | Romagna | E’ segnalato a Bagnacavallo nel ducato di Ferrara. | |||
1534 | |||||
Ott. | Fuoriusciti | Firenze | Romagna | Raccoglie truppe nel territorio di Imola a favore dei fuoriusciti fiorentini di Filippo Strozzi. | |
1536 | |||||
Lug. | Francia | Impero | Emilia | Raduna a Mirandola 1000 fanti. | |
Ago. | Francia | Impero | 1000 fanti e 200 cavalli | Emilia Piemonte e Liguria | Esce da Mirandola con Guido Rangoni, Cagnino Gonzaga, Cesare Fregoso e Bernabò Visconti; si muove tra Parma e Reggio Emilia, tocca Castelguelfo e giunge nei pressi di Piacenza; attraversa il Trebbia e si avvicina a Tortona. Bloccata la strada su Torino, l’esercito si porta in tutta fretta a Serravalle Scrivia e punta su Genova. Fallito il tentativo di occupare la città, si dirige verso il Piemonte. |
1537 | Piemonte | Entra in Chieri; è preposto da Guido Rangoni alla difesa della città con due insegne di fanti e 500 fanti delle bande di Ludovico da Birago. Respinge due/tre assalti alla città ed obbliga gli avversari a ripiegare nottetempo verso Asti. Insegue gli imperiali il mattino seguente; in suo possesso perviene un grosso bottino. 500 fanti tedeschi sono fatti prigionieri con i carriaggi e molte cavalcature. La vittoria rende il condottiero sempre più arrogante nei confronti degli altri capitani che militano nell’ esercito francese. Contrasta ancora le truppe del marchese di Vasto Alfonso d’Avalos ed affligge gli avversari con continue scaramucce. L’Humières lo rimanda a Chieri di cui è nominato governatore (metà marzo): si rifiuta inizialmente di obbedire a causa dello stato di degrado in cui si trovano le fortificazioni cittadine. Gli sono promessi l’invio di 4000 fanti, denaro per pagare le truppe e le munizioni necessarie per sostenere un lungo assedio. Si trova alla difesa di Chieri con 600/800 fanti, 200 cavalli della sua compagnia ed altri 150 cavalli francesi. | |||
Lug. | Piemonte | Alla difesa di Cherasco. E’ qui raggiunto da 1000 fanti francesi dell’Aramont. | |||
Ago. sett. | Piemonte | Il comando della guarnigione di Cherasco spetta a Cesare Fregoso. La città è assalita da 3000 uomini che dispongono di ventiquattro pezzi di artiglieria tra cannoni e colubrine. Respinta la richiesta di resa, il dalla Massa si appresta alla difesa con le poche forze a sua disposizione perché le compagnie sua e quella del Fregoso non sono al completo nei loro organici. Fa scavare una trincea, la cui superficie è protetta da tavole chiodate e da mine nascoste. Un intenso fuoco di artiglieria apre una breccia nella cinta muraria; segue un assalto che ha successo. Il condottiero è catturato mentre cerca di nascondersi. Anche il Fregoso è costretto alla resa; nascono tra i due capitani accuse reciproche sulla responsabilità della sconfitta. | |||
1538 | Piemonte e Francia | Baldassarre dalla Massa è sottoposto ad un’inchiesta. Secondo i suoi estimatori, nel periodo, viene nuovamente fatto prigioniero dagli avversari dopo essere rimasto ferito; paga la taglia, che gli è stata imposta, e raggiunge Torino dove avviene il processo a suo carico. Questo termina con la sua condanna. Scontento dell’ esito, dal Piemonte si sposta in Borgogna presso il re Francesco I. Il sovrano lo grazia e continuerà ad usufruire del suo operato; ad agosto gli fa consegnare una somma di denaro (1000 scudi) e gli conferisce l’incarico di sovrintendere alle fortificazioni del territorio. Il dalla Massa affianca Francesco I a Lione; nominato maestro di campo, gli è dato il comando di 2 insegne di fanti. | |||
1542 | |||||
……. | Francia | Impero | Maestro di campo | Francia | Collabora con Giovanni di Torino e Sampiero Corso alla difesa di Perpignano. |
…….. | Piemonte | Rientrato in Piemonte si scontra più volte con Cesare da Napoli. | |||
1543 | |||||
…….. | Piemonte | Nelle vicinanze di Carignano. | |||
Nov. | Piemonte | Lascia Carignano. Viene attaccato con l’Aussun e Francesco Bernardino da Vilmercate al ponte di La Loggia, nei pressi di Torino, tra la Chisola ed il Po. Il dalla Massa ha il comando di una compagnia di fanti. Si ritira di fronte al nemico cercando di opporre una qualche resistenza; la disfatta della cavalleria francese provoca il panico fra i suoi uomini che sono tutti tagliati a pezzi. Si salva su un piccolo cavallo. | |||
1544 | |||||
Apr. | Piemonte | Non fa in tempo a prendere parte alla battaglia di Ceresole Alba; con la vittoria è lasciato alla guardia di tale località con cinque insegne di fanti italiani molto agguerriti. | |||
……… | Piemonte | Si dirige nel Monferrato. A San Damiano d’Asti le truppe francesi si ammutinano: interviene e con la sua autorità riesce a sedare gli animi. Riconquista, di seguito, gran parte del Piemonte con l’eccezione di Casale Monferrato e di Torino. | |||
…….. | Chiesa | Emilia e Romagna | Al servizio del papa Paolo IV. E’ nominato governatore di Bologna e della Romagna con 2000 fanti. | ||
1552 | Francia | Impero | Toscana | E’ chiamato dal Termes alla difesa di Siena. | |
1554 | Francia | Impero | Toscana | Il re di Francia Enrico II lo invia nel senese con l’incarico di maestro generale di campo della fanteria e della cavalleria. | |
1560 | Muore. Ha come impresa un drago che, dopo aver strangolato un lupo, vola verso il cielo con il motto “Vigilantibus numquam”. | ||||
1560 | Muore. Ha come impresa un drago che, dopo aver strangolato un lupo, vola verso il cielo con il motto “Vigilantibus numquam”. |
CITAZIONI
-“Bombardier optimo.” SANUDO
-“Huomo anchorche nobilissimo, più tosto borioso, che forte.” GIOVIO
-“Ottimo, fedele e valorosissimo Capitano..Tal che il nome del Cavalier ‘Azzale era celebratissimo non solo presso i Francesi e gl’Italiani, ma ancora presso gl’Imperiali stessi, come di Capitano valorosissimo nell’operare, prudentissimo nel consigliare e nel comandare.” RUSCELLI
-“Colonnello e capitano molto illustre al suo tempo.” TOMAI
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