ANGELO DI RONCONE

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Castello di Carbognano
Castello di Carbognano

Last Updated on 2024/01/22

ANGELO DI RONCONE  (Angelo di Roccone) Signore di Vallerano e Carbognano.

Parente di Everso dell’Anguillara.

  • 1454
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1428
Ago. sett.BolognaChiesaEmiliaAssedia per un mese Caste San Pietro Terme con Luigi da San Severino, Ludovico e Lionello dei Michelotti e Ranieri Vibi del Frogia
1430
Gen.FirenzeLucca100 fanti e 7 lanceToscanaPrende parte all’assedio di Collodi.
Feb.Toscana

Lascia con Bernardino degli Ubaldini della Carda il campo di Ponte San Pietro;  si colloca sotto Lucca tra la Porta di San Lazzaro e l’antiporto della città nei pressi di una bastia. Attaccato dagli avversari, ne respinge l’assalto. E’ ferito da un verrettone.

Mar.ToscanaIl commissario Alamanno Salvati gli ordina di lasciare il campo , posto nelle vicinanze di Lucca, con Battista da Castello e Cristoforo di Beffadi.
1433
Apr.FortebraccioChiesaLazio

Difende con 200 fanti Vetralla dagli attacchi portati da Micheletto Attendolo. Effettua una scorreria verso Toscanella (Tuscania); preceduto da Menicuccio dell’Aquila è catturato con più di 100 fanti. E’ presto liberato.

Ago.Lazio

Esce da Vetralla con il Camuso e Battista Bevilacqua per predare il territorio di Sutri con 60 cavalli e 200 fanti: è sconfitto dall’ Olivo che cattura il Bevilacqua con 16 uomini d’arme e più di 100 fanti.

Dic.Lazio

Gli abitanti di Bleda (Biera)  scacciano dalla località Everso dell’ Anguillara. Il Roncone entra nel borgo con 200 fanti e ne assedia la rocca con le bombarde. E’ subito attaccato dall’ Anguillara e da Orso Orsini (300 cavalli) che lo mettono in fuga.

1434Lazio

Si impossessa con l’inganno della rocca di Orchia: il castellano della fortezza chiede in soccorso venti fanti al suo collega di Civitavecchia; il Roncone cattura il messaggero, invia ventidue dei suoi uomini nella località che fingono di provenire da tale località. I soldati entrano nella rocca e vi fanno prigionieri il castellano con quattro fanti.

1438ChiesaOrvieto300 fantiUmbria

Con Baldovino da Tolentino e l’ Anguillara affianca il cardinale Giovanni Vitelleschi ai danni del vescovo di Orvieto.  Prende a forza il castello di Mucarone.

1439
PrimaveraChiesaNapoliLazio

Si trova a Pontecorvo con Biagio da Castel del Piano per opporsi agli aragonesi: a Roccasecca fa prigionieri 500 fanti, 80 targoni e 80 balestrieri e si impossessa di tutti i carriaggi del conte di Oliveto.

………..ChiesaTomacelliUmbriaAssedia nella rocca di Spoleto l’abate di Montecassino Pirro Tomacelli.
1440
Geb.UmbriaEntra in Spoleto dopo che il Tomacelli cede ai pontifici il cassero per 6000 ducati.
Mar. giu.ChiesaMilano150 cavalliLazio Toscana

A Viterbo, a rendere omaggio al nuovo legato il cardinale Ludovico Scarampo: il cardinale Vitelleschi è stato  fatto imprigionare da Eugenio IV a Roma in Castel Sant’ Angelo. Angelo di Roncone viene confermato nella sua condotta.  A giugno affianca in Toscana il cardinale Scarampo contro i viscontei di Niccolò Piccinino. A fine mese prende parte alla battaglia di Anghiari.

1441
Ott.ChiesaNapoliLazioContrasta ancora gli aragonesi nella Campagna romana. Viene soccorso a Pontecorvo da Simonetto da Castel San Pietro.
1442
Gen.ChiesaSforzaUmbriaAffronta il Sarpellione nei pressi di Orvieto.
PrimaveraLazioStaziona nelle vicinanze di Viterbo.
Giu. lug.Lazio ed Umbria

Fronteggia le truppe di Francesco Sforza. Assedia Polimarzo; il Sarpellione vi introduce 200 fanti per cui il Roncone ripiega su Soriano nel Cimino dove viene raggiunto da 800 uomini comandati da Antonio Rido e da Pietro da Bevagna. Si colloca alla selva di San Giovanni per assalire il Sarpellione in Tuscania. Si sposta verso l’Umbria con altri capitani (1000 cavalli e 800 fanti) per affrontarvi il Sarpellione e Dolce dell’ Anguillara che hanno abbandonato Tuscania con 2000 cavalli e 1000 fanti per puntare verso la marca d’ Ancona e qui collegarsi con lo Sforza.

Sett.LazioCon Riccio di Taranto assedia in Proceno Bernardo d’Utri.
1443
Gen. feb.Umbria e Lazio

Si collega con l’ Anguillara e Pietro da Bevagna per cogliere in imboscata il Sarpellione che da Orvieto sta per rientrare a Tuscania. Il capitano sforzesco cade in un agguato a Marta; 54 sono i morti d’ambo le parti; tra gli avversari sono catturati 50 fanti e venti cavalli.

Ago. sett.Umbria e Lazio

Si muove tra Bettona e Rosciano lungo il Chiagio; depreda il contado e rientra nel Patrimonio allorché gli avversari si allontanano. Esce poi da Viterbo con Pietro Ramponi, l’ Anguillara e Ranuccio Farnese; coadiuvato da mille abitanti della città assedia ancora Tuscania difesa da Donnino da Parma con 40 cavalli e pochi fanti. A settembre i difensori si arrendono a patti alla condizione di non ricevere soccorsi entro dodici giorni. Alla scadenza del termine Angelo di Roncone entra nella città.

Ott.MarcheE’ chiamato nella marca d’Ancona da Niccolò Piccinino.
Nov.Marche

Viene inviato a Montelabbate;  ha il compito con Domenico Malatesta, Roberto da Montalboddo e Pietro da Bevagna di tagliare la strada allo Sforza; non riesce ad impedire che tale capitano e Sigismondo Pandolfo Malatesta forzino il guado del Foglia. Battuto a Montelauro, si rifugia in un primo momento nel castello, da cui fugge quando esso è investito dagli sforzeschi.

1444
Ago.Capitano g.le fanteriaMarche

Giunge a Montolmo (Corridonia) con Giovanni Pazzaglia;  viene ancora sconfitto dagli avversari: nell’occasione è tra i pochi capitani pontifici che si oppongono con vigore  agli sforzeschi. Catturato dagli avversari, è rilasciato sulla parola  alla condizione di ritornare prigioniero dallo  Sforza ogni volta che ne sia richiesto.

1445
Ago.MarcheSi impadronisce di Ascoli Piceno a seguito di un trattato tenuto da Baldovino da Tolentino con un prete.
Ott.MarchePenetra nel Montefeltro con Roberto da Montalboddo e Domenico Malatesta.
1446
Mag.MarcheCon Taliano Furlano sconfigge Dolce dell’Anguillara. Cattura 400 cavalli.
Giu.Marche

Si muove sempre nella marca d’ Ancona con 600 uomini per opporsi allo  Sforza, di ritorno nelle Marche a seguito di una spedizione in Toscana ed in Umbria.

1449
Nov.UmbriaAlcuni fanti della sua compagnia conducono prigionieri a Perugia, su richiesta del papa Niccolò V, 11 uomini sospettati di eresia.
1454
…………ChiesaFarneseLazioSi impadronisce di Marta a spese dei Farnese.
Mag.ChiesaSpoletoUmbria

Combatte gli spoletini ed Everso dell’ Anguillara: alla fine della guerra viene licenziato perché nell’ inseguire da Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) a Monterano l’Anguillara ha permesso al congiunto di raggiungere senza intoppi i suoi possedimenti.

Sett.RonconeChiesaLazio

Si reca a Viterbo per i solenni funerali di Prencivalle Gatti. Sempre nel mese gli si ribella Giuglianello a causa dell’ imposizione di un dazio di 1000 ducati l’anno. Gli abitanti per protesta si danno ai pontifici: è inviato contro il Roncone Tartaglia da Torgiano.

Ott.Lazio

Si reca a Roma con un salvacondotto per riavere Giulianello. E’ fatto imprigionare da Niccolò V in Castel Sant’ Angelo a causa di alcune testimonianze che provano come si sia lasciato sfuggire a bella posta l’Anguillara a Civita Castellana. E’ decapitato nottetempo con due generi su ordine del papa. La disposizione del pontefice è probabilmente presa  sotto l’effetto dell’alcool perché il giorno seguente Niccolò V non si ricorda di avere preso alcuna decisione in merito. I cadaveri  sono gettati nel Tevere legati a dei sassi.

 CITAZIONI

-“Huiusce belli fama omnemque fere Italiam pervaserat, quae eo celebrior erat.” F. CONTARINI

-“Valentissimo homo..Buon condottiero.” BROGLIO

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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