
Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ADRIANO BAGLIONI Di Perugia. Signore di Spello e Bastia Umbra.
Figlio di Gentile Baglioni, fratello di Astorre Baglioni, nipote di Alessandro Vitelli.
- 1527 (marzo) – 1574 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1527/1528 | All’uccisione del padre Gentile da parte di Orazio Baglioni, gli amici della sua famiglia riescono a sottrarre lui ed il fratello Astorre alla vendetta del congiunto portandolo prima a Camerino, indi a Tagliacozzo ospite di Ascanio Colonna. Alla morte di Orazio all’assedio di Napoli, per un colpo di alabarda infertogli da un fante biscaglino, viene condotto a Città di Castello presso lo zio Alessandro Vitelli, da cui impara il mestiere delle armi. | ||||
1538 | Chiesa | Urbino | Marche | Alla corte di Ottavio Farnese. Ha le sue prime esperienze militari nella guerra di Camerino, dove gli è affidato (nominalmente) il comando di 300 fanti. | |
1540 | Impero | Impero Ottomano | Ungheria | ||
1546 | |||||
…………. | Chiesa | Protestanti | 300 fanti | Germania | Segue in Germania il duca di Parma Ottavio Farnese contro la lega protestante. Ha una scaramuccia con le truppe del landgravio di Assia. |
Ott. | Germania | Partecipa alla battaglia di Donauworth; vi si distingue per il suo valore. E’ lodato dall’imperatore Carlo V; il cardinale Alessandro Farnese lo premia con una collana d’oro. | |||
1551 | |||||
………….. | Francia | Chiesa | Emilia | Si segnala alla guerra di Parma. | |
Lug. | Emilia | Si trova nei pressi di Fontanellato; è catturato con il fratello Astorre e Giulio d’Ascoli dopo essere caduto in un agguato tesogli dalle compagnie di Ferrante Gonzaga. Condotto a San Secondo Parmense, è liberato da Ascanio della Cornia dietro la promessa di non militare più per i Farnese. | |||
1552 | |||||
Gen. | Francia | Impero Firenze | 400 fanti | Toscana | Alla guerra di Siena. |
Feb. | Toscana | Lascia Pienza e si fortifica in Monticchiello con Giovanni Battista Castelli e Clemente Monaldeschi (400/500 fanti). Vi è attaccato da Alessandro Vitelli e da don Garcia di Toledo che gli intimano la resa. | |||
Mar. | Toscana | Respinge più assalti nemici; è portato un attacco generale dopo in intenso fuoco di artiglieria (783 colpi): nello scontro rimangono uccisi 180 uomini tra i difensori e 840 tra gli attaccanti. Il mattino seguente, dopo altri venti giorni di accaniti combattimenti, per la mancanza di vettovaglie e della polvere da sparo ( i soldati ai suoi ordini si difendono alla fine a sassate) accetta la resa con l’onore delle armi. I suoi uomini sono, viceversa, svaligiati mentre egli viene rinchiuso in Pienza con il cognato Annibale Ranieri ed il nipote quindicenne Grifone, figlio di Braccio. Con la sua resistenza ha dato modo agli altri capitani di parte senese e francese di rafforzare le opere difensive delle località di cui sono stati preposti alla guardia. | |||
Giu. | Toscana | E’ liberato con Clemente Monaldeschi, attraverso uno scambio di prigionieri, solo dopo che un fratello di quest’ultimo ha catturato in un’imboscata in Umbria 3 capitani imperiali, tra i quali il conte di Maddaloni ed il marchese di Torremaggiore. | |||
Lug. | Toscana | A Siena. Nella città vi è bene accolto dal Termes e dal cardinale Ippolito d’Este. | |||
Ago. | Toscana | I senesi gli concedono la loro cittadinanza. | |||
1554 | |||||
………….. | Toscana | Gli viene dato il comando dell’avanguardia di un grosso contingente inviato dai francesi a Siena per soccorrervi Piero Strozzi: durante la marcia pone in rotta le schiere di Marcantonio Oddi che hanno cercato di bloccare la sua avanzata. | |||
………….. | Toscana | Si rifugia in Val di Chiana a seguito della sconfitta di Marciano. Cattura Leonida Malatesta da Sogliano, Riccardo Monaldeschi ed Antonio Maria Selvaggi reduci da una razzia di bestiame in tale territorio. | |||
1555 | |||||
Giu. | Toscana e Umbria | Alla difesa di Chiusi. Spinge il suo capitano Betto da Perugia ad impadronirsi con 1200 fanti di Valiano. Con la caduta di Porto Ercole nelle mani degli imperiali rientra nei suoi possedimenti anche perché i suoi uomini non ricevono la paga da quattro mesi. | |||
1556 | |||||
Mar. | Chiesa | Impero | Lazio | Alla guardia di Roma fino al successivo agosto. | |
Sett. | Lazio | E’ preposto alla difesa di Velletri con 1500 fanti. Affronta con successo del truppe del duca d’Alba, don Fernando Alvarez de Toledo. | |||
………….. | Francia | Al termine del conflitto non ottiene la restituzione dei beni paterni. Si trasferisce in Francia con i nipoti Carlo e Grifone. | |||
…………. | Francia | Inghilterra | Francia | Combatte gli inglesi agli ordini del duca di Guisa, Francesco di Lorena. | |
1558 | |||||
Gen. | Francia | Si distingue alla conquista di Calais ed a quella dei forti di Micolais e di Risbano. | |||
Giu. | Francia | Agli ordini di Blaise de Monluc prende parte all’ espugnazione di Thionville. E’ lodato dal re Enrico II a Pierrepont; gli sono donati 8000 franchi. Viene pure nominato gentiluomo ordinario della camera reale. | |||
Nov. | Italia | Rientra in Italia. | |||
1559 | |||||
………….. | Lazio | Affianca il cardinale di Guisa al conclave ed ha una parte importante nell’ elezione a papa di Pio IV, suo antico protettore. Il pontefice fa restituire, a lui ed al fratello Astorre, Spello e Bastia Umbra. | |||
………….. | Umbria | Si ferma per qualche anno a Perugia. | |||
1564 | |||||
………….. | Impero | Impero Ottomano | Romania Ungheria | Ottiene dall’imperatore Massimiliano d’Austria il comando dei venturieri. Fronteggia i turchi in Transilvania ed in Ungheria. | |
………….. | Ungheria | Ha ai suoi ordini il contingente italiano; è costretto ad assistere impotente alla confusione dell’esercito imperiale sotto le mura di Albareale (Stalvaisemburg). | |||
1565 | Ungheria | Impero Ottomano | |||
1566 | Francia | Rifiuta l’offerta di rimanere al servizio degli imperiali e ritorna agli stipendi del re di Francia Carlo IX. Prima della sua partenza l’imperatore gli dona una collana d’oro del peso di tredici libbre. | |||
1567 | Francia | Ugonotti | Francia | Si segnala all’assedio di La Rochelle. E’ ferito nella battaglia di Saint-Denis. | |
1569 | |||||
Lug. ott. | Francia | Viene incaricato della difesa di Poitiers; consiglia la resistenza ad oltranza. Ad ottobre prende parte alla battaglia di Moncontour nel cui corso viene ucciso, dopo la sua cattura, il principe Louis de Condé (15000 morti tra gli avversari, tra cui 90 capitani ugonotti). | |||
1570 | Francia | All’assedio di Saint-Jean d’Angely. Il re gli concede per i suoi meriti una condotta di uomini d’arme, una terra in Francia, il collare dell’ordine di San Michele ed alcune migliaia di scudi. | |||
1571 | |||||
Feb. | Veneto e Umbria | Rientra in Italia alla morte del fratello Astorre a Famagosta; si reca a Venezia e domanda al Senato veneziano di proteggere il nipote Guido. Ritorna a Perugia. Preferisce accettare una carica accanto al giovane generale delle milizie pontificie Michele Bonelli, nipote di Pio V, piuttosto che servire i veneziani con lo stipendio di 4000 scudi l’anno. | |||
1572 | |||||
………….. | Urbino | Marche | Su incarico del duca Guidobaldo della Rovere reprime una rivolta popolare in Urbino. | ||
………….. | Chiesa | Milita al servizio del papa Gregorio XIII; viene nominato luogotenente generale dell’ esercito pontificio agli ordini di Giacomo Buoncompagni. | |||
1573 | |||||
………….. | Marche | E’ inviato a Fano per predisporre la difesa della città in previsione di una guerra con i della Rovere. | |||
………….. | Marche | Gli viene dato il mandato di seguire le opere di difesa di Ancona, iniziate da Ascanio della Cornia ed ultimate da Luca Paciotti. | |||
………….. | Lazio | Si trasferisce per sempre a Roma. | |||
1574 | |||||
Mar. | Lazio | Muore a Roma mentre sta assistendo come giudice ad una giostra. Viene colpito alla fronte da uno spezzone di lancia. E’ sepolto nella chiesa di Santa Maria di Araceli. Orazione funebre di Lodovico Aureli nella cattedrale di Perugia; biografia di Felice Ciatti. Angelo Gatto gli dedica l’opera “Successo della guerra di Famagosta”. Sposa Eleonora Baglioni del ramo di Stipicciano. |
CITAZIONI
-“Valoroso cavalliero quanto altro n’abbia l’età nostra.” MAGGI
-“Ebbe nella carriera militare acquitato bbella fama.” FABRETTI
-“Il jouissait, comme capitaine, d’une haute autorité.” PICOT
-“Giovane valoroso..Valoroso cavalliero.” ROSEO
-“Cavaliero principalissimo.” MONTALVO
-Con Clemente Monaldeschi “Due giovani valorosi e desiderosi nella professione militare d’acquistar credito.” A.G. PECCI
-“La fama delle imprese di Ungheria, nella difesa di Vienna, delle cose fatte in Francia, avealo partorito nome di singolarissimo guerriero. Ed in particolare la Francia, solita celebrare i moderni capitani con i nomi de’ suoi antichi paladini e guerrieri, per eccellenza soleva chiamarlo Ruggiere: nel che modo ebbe condizione egual al primo Adriano Baglioni, il qual anche egli per la procerità e robustezza del corpo, e per le prove fatte con la sua forza, fu chiamato Morgante.” CIATTI
Epitaffio posto sulla sua tomba posto dalla figlia Giulia “I.C.R./ Adriano Balliono/ Gentilis f./ Astorris fratri./ Perusino/ Qui pueritia vix peracta/ Studiis militaribus/ Majorum suorum gloriam/Aemulatus praeclaro/Honoribus summisque/ Dignitatibus generis/ Nobilitatem illustravit/ Vix. Ann. XLVII Mens. IV d. XV/Obiit Romae kal. aprilis MDLXXIV/ Julia Balleona F. Jo. Pauli Balleoni/ Uxor/ Parenti optimo”.
BIOGRAFIE SPECIFICHE
-F. Ciatti. Storia inedita di Adriano Baglioni.
Fonte immagine: teatropovero.it