Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
RANIERI VIBI DEL FROGIA (Rinieri da Perugia, Ranieri Alfrosio) Di Perugia. Fuoriuscito. Padre di Francesco Vibi.
- 1440 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1407 | |||||
Mag. | Fermo | Comp. ventura | 50 cavalli | Marche | Milita al soldo del signore di Fermo Ludovico Migliorati contro Braccio di Montone. Messo con 50 cavalli alla guardia di Castiglione, presso Rocca Contrada (Arcevia), vi è catturato dagli avversari. Liberato, ritorna dal Migliorati. E’ fatto incarcerare dal signore di Fermo. |
1424 | |||||
Giu. | Chiesa | Re d’Aragona | Abruzzi | Prende parte alla battaglia di L’Aquila dove ha il comando della dodicesima schiera con Lionello e Ludovico dei Michelotti. | |
1425 | |||||
………… | Umbria | Bandito da Perugia in quanto appartenente alla fazione dei raspanti. | |||
Autunno | Comp. ventura | Perugia | Umbria | Si unisce con i Michelotti ed altri fuoriusciti per combattere i perugini. | |
1426 | |||||
Mar. | Firenze | Milano | 60 lance | Lombardia | |
1428 | |||||
Ago. | Bologna | Chiesa | Emilia | Assedia per un mese Castel San Pietro Terme. | |
Sett. | Città di Castello | Chiesa | Emilia | Affrontato da Micheletto Attendolo e da Niccolò da Tolentino, lascia il campo con Luigi da San Severino, Ludovico e Lionello dei Michelotti ed Angelo di Roncone. Incendiati gli accampamenti, si sposta a San Giovanni in Persiceto e si fortifica intorno alla rocca per impedire che i difensori ricevano soccorsi. Allo scadere della ferma si porta alla difesa di Città di Castello con i due Michelotti. | |
1430 | |||||
Gen. | Chiesa | Emilia | |||
Feb. | Lucca | Firenze | 400 cavalli e 150 fanti | Emilia | Agli stipendi del papa Martino V. Il legato pontificio lo allontana da Bologna perché sospettato di agevolare la rivolta popolare ai danni dello stato della Chiesa. Giunge a Mirandola dove, su pressione del duca di Milano Filippo Maria Visconti, passa al soldo del signore di Lucca Paolo Guinigi contro i fiorentini, comandati da Niccolò Fortebraccio suo nemico personale. |
Mar. | Firenze | Lucca | Emilia e Romagna | Giunge a Bazzano; la sua marcia viene bloccata a Castiglione da Pietro Paolo da Terni e da Rodolfo Oddi. Entra nel forlivese con Luigi Cane, Tolomeo da Subiaco e Pigliardo da Faenza; si ferma ad Oriolo (Oriolo dei Fichi) ed assale la fortezza. Corrotto da Salvestro dei Medici si accorda con i fiorentini e fa ritirare i fanti che sono ai suoi ordini: gli altri capitani, vista l’inanità dei loro sforzi, devono desistere dall’ impresa. Si collega con le truppe di Niccolò Fortebraccio intento ad assediare Lucca. | |
Apr. | Romagna | A Castrocaro Terme. | |||
Mag. | Comp. ventura | Rimini | Toscana Romagna e Marche | Rientra nel lucchese e conduce un’aspra guerra contro gli avversari. Con Bernardino degli Ubaldini della Carda non interviene a favore del Fortebraccio quando i lucchesi assalgono la bastia di Treponti fatta da lui costruire. Allontanatosi, si unisce con Sante Carillo, Andrea della Serra e Luca da Castello; sotto lo specioso pretesto di ubbidire agli ordini del concilio di Basilea (in realtà su incarico di Guidantonio da Montefeltro e di Galeazzo Malatesta) muove contro Sigismondo Pandolfo Malatesta. Mette a sacco il riminese e si trasferisce in Val di Marecchia. | |
Giu. | Marche | Giunge a Corpolò con Sante Carillo, Andrea della Serra e Luca da Castello. A metà mese, assalito di sorpresa a Serrungarina, è sconfitto da Sigismondo Pandolfo Malatesta. | |||
Lug. | Firenze | Lucca Milano | Toscana | Al comando di 800 cavalli difende con efficacia Pescia dagli attacchi di Francesco Sforza; assedia Montecarlo finché è costretto dal capitano avversario a riparare a Ripafratta con il Fortebraccio. | |
Dic. | Toscana | Partecipa alla battaglia del Serchio contro Niccolò Piccinino. Fatto prigioniero, è condotto a Lucca. | |||
1431 | |||||
………… | Toscana | Alla difesa di Pisa con 150 lance e 150 fanti. | |||
Lug. | Toscana | E’ scoperto in Pisa un trattato a favore dei viscontei, teso ad uccidere il del Frogia ed a consegnare agli avversari la porta sorvegliata dalla sua compagnia. Sono impiccati sei congiurati. | |||
Sett. | Fuoriusciti | Perugia | Umbria | Molesta il perugino con i fuoriusciti. | |
1432 | |||||
Mar. | Toscana | I perugini concedono ai fiorentini notevoli quantità di frumento alla condizione che il del Frogia possa essere ucciso da propri sicari senza con questo subire alcuna rappresaglia. Informato delle trattative, il condottiero fugge a Siena con soli otto cavalli. | |||
Mag. | Pesaro | Chiesa | Marche | Staziona con Bernardino degli Ubaldini della Carda e Galeazzo Malatesta nel pesarese contro i pontifici. Filippo Maria Visconti fa loro avere 12000 ducati; il del Frogia scorre nel territorio. | |
Giu. | Firenze | Siena | Toscana | E’ presente con l’Attaccabriga alla battaglia della torre di San Romano. | |
Sett. | Urbino | Fortebraccio | Passa al soldo di Guidantonio da Montefeltro. Il Fortebraccio occupa Borgo San Sepolcro (Sansepolcro): Ranieri Vibi del Frogia si accosta alla località con alcuni perugini per avere per trattato il forte castello di Monte Fontegiano sulle rive del Trasimeno. Gli aderenti al complotto (Brizio di Quattrocchi e Biagio da Montecolognola) sono scoperti; catturati, saranno decapitati a Perugia due mesi dopo. Il del Frogia viene, invece, assalito di notte nei pressi di Sansepolcro; è messo in fuga da alcuni fanti e da 200 cavalli usciti dalla città con Ruggero d’Antignola. | ||
1433 | Chiesa | Pesaro | Marche | Con Lionello dei Michelotti difende vanamente Pesaro dall’assalto portatovi da Carlo Malatesta. | |
1433 | Chiesa | Pesaro | Marche | Con Lionello dei Michelotti difende vanamente Pesaro dagli assalti portativi da Carlo Malatesta. | |
1434 | |||||
Estate | Sforza | Chiesa | Marche | Giunge a Serravalle di Chienti con Lionello dei Michelotti: i perugini fanno pressione sullo Sforza affinché licenzi i due capitani. | |
Ott. | Marche | Coadiuva Francesco Sforza alla conquista di Camerino. Nella città sono uccisi 10 membri della famiglia da Varano. Si salva il solo Giulio Cesare. | |||
Nov. | Comp. ventura | Perugia | Umbria | Lascia la marca di Ancona; con Lionello e Ludovico dei Michelotti raggiunge Gualdo Tadino e minaccia una volta di più Perugia. | |
1439 | Venezia | Milano | 600 cavalli | ||
1440 | Muore. |
CITAZIONI
-“Uomo valoroso e di buon pregio.” ALBIZZI
Fonte immagine in evidenza: wikimedia