LUDOVICO DEI MICHELOTTI

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Forte Michelangelo, Civitavecchia
Forte Michelangelo, Civitavecchia

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

LUDOVICO DEI MICHELOTTI  Di Perugia. Fuoriuscito. Figlio di Michelotto Michelotti.

  • 1440 (settembre)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1411PeruginiFuoriuscitiUmbriaE’ chiamato a far parte in Perugia del consiglio dei Cinque sulla Guerra. In tale veste combatte i fuoriusciti del partito dei nobili.
1413
Lug.NapoliAntipapaUmbriaAffronta per quaranta giorni a Ponte Pattoli i fuoriusciti. Si impadronisce di Castiglione della Valle.
Dic.Umbria

Fa pressione su Ventura da Uliveto, che milita nella compagnia di Ceccolino dei Michelotti, affinché restituisca ad alcuni  mercanti fiorentini le loro mercanzie che costoro devono spedire a Napoli.

1416
Lug.PerugiaMontoneUmbria

Combatte le truppe di Braccio di Montone. Con la cattura del congiunto Ceccolino nella battaglia di Sant’Egidio è inviato a Montemorcino dove è attestato il capitano rivale. E’ inviato dai priori con altri 7 cittadini a trattare le condizioni di resa di Perugia.

Sett.FuoriuscitiPerugiaToscana

Viene esiliato poco dopo da Perugia a seguito delle discordie interne tra nobili e popolari dal luogotenente di Braccio di Montone Pietro da Bagno. Si reca a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro). Si ferma in tale località con 200 cavalli e 100 fanti per attendervi Martino da Faenza e marciare con tale condottiero contro Perugia. I fiorentini non gli danno il permesso di attraversare il territorio di Faenza. Ludovico dei Michelotti perde tempo e l’occasione sfuma.

Ott.Umbria

Entra di sorpresa in Città della Pieve con Francesco della Mirandola: attaccato dagli avversari è costretto ad abbandonare la località. I bracceschi conquistano anche Castelnuovo che appartiene alla sua famiglia;  fanno uscire da Perugia tutti i Michelotti comprese le donne.

1417
Mag.Umbria

Ordisce un trattato con Giasone d’Antignola ai danni di Braccio di Montone: il suo complice viene scoperto.  I beni di quest’ultimo  sono confiscati a favore di Ruggero d’Antignola.

1419
Ago.ChiesaPerugiaUmbriaMilita al servizio del papa Martino V. Spinto dai fuoriusciti perugini della fazione popolare si avvicina a Perugia.
Sett.Umbria

Si trova nel territorio di Gubbio con 2000 cavalli e numerosi fanti. Negli stessi giorni i congiunti Ceccolino e Guido sono giustiziati dagli avversari nella rocca di Narni e di Fratta Todina.

Ott.Umbria

Ottiene ulteriori rinforzi per continuare la guerra. E’ sconfitto da Braccio di Montone ad Assisi  in uno scontro che dura cinque ore e che costa ai pontifici 200 morti e 400 prigionieri.

1420
Gen.Umbria

Alla difesa di Gubbio con Angelo della Pergola. Respinge un attacco di Braccio di Montone. Il condottiero rivale,  trascorsi tre giorni, è costretto ad allontanarsi dal contado.

1424
Mag.ChiesaRe d’Aragona300 cavalliContrasta ancora le truppe di Braccio di Montone agli ordini di Jacopo Caldora.
Giu.Abruzzi

Partecipa alla battaglia di L’Aquila dove ha il comando della dodicesima schiera con Lionello dei Michelotti e Ranieri Vibi del Frogia. Nel combattimento si avventa contro Braccio di Montone, lo disarciona e, una volta a terra, con Lionello dei Michelotti lo ferisce mortalmente.

Lug.Lazio

A Gallicano nel Lazio; si incontra con l’ambasciatore fiorentino Rinaldo degli Albizzi;  si offre di passare agli stipendi della repubblica.

Lug.LazioA Gallicano nel Lazio. Si incontra con l’ambasciatore fiorentino Rinaldo degli Albizzi. Si offre di passare agli stipendi della repubblica.
1425
Ago.Fuoriusciti

Firenze

Perugia

Milano

70 lanceUmbria e Abruzzi

Si collega con i  fuoriusciti, Jacopo  Caldora, Ludovico Colonna ed Antonuccio dell’Aquila; minaccia Perugia difesa da Giovanni da Varano. Si muove verso Assisi con 700 cavalli e più fanti: intervengono il pontefice e Guidantonio da Montefeltro che lo persuadono a desistere. Si dirige verso L’Aquila; è assoldato dai fiorentini con 70 lance.

Dic.VeneziaMilano100 lanceVeneto

Viene condotto dalla Serenissima a partire da metà febbraio dell’ anno seguente per una ferma di sei mesi e di sei di rispetto. La stipula avviene a Venezia in Palazzo Ducale.

1426LombardiaIn Lombardia agli ordini del Carmagnola.
1427
Giu.70 lance

E’ contattato da fra Rocello e dal notaio milanese Gianfrancesco Gallina, segretario  del duca di Milano Filippo Maria Visconti; gli sono promessi 10000 ducati per la sua defezione dal campo veneziano a quello visconteo.

1428
Ago.BolognaChiesaEmiliaAl soldo dei bolognesi. Prende parte all’assedio di Castel San Pietro Terme.
Sett.C. di CastelloChiesa400 cavalliUmbriaAllo scadere della ferma si trasferisce alla difesa di Città di Castello assalita dai pontifici.
Ott.UmbriaGli abitanti di Città di Castello si arrendono ai pontifici. Ludovico dei Michelotti è costretto ad allontanarsi dal territorio.
1432
Dic.FuoriuscitiPerugiaUmbriaCon Lionello dei Michelotti, Gaspare Bonizi ed i raspanti perugini irrompe in Città di Castello. Perseguita con forza gli aderenti al partito nobiliare perugino.
1433
Gen.UmbriaViene scacciato da Città di Castello da Niccolò Fortebraccio.
1434
Ott.Venezia400 cavalli

E’ condotto nuovamente dai veneziani. Il contratto è stipulato a Venezia in Palazzo Ducale: prevede una ferma di sei mesi ed altrettanti di rispetto.

Nov.Comp. venturaPerugiaMarche ed UmbriaEsce dalla marca d’Ancona. Con Lionello dei Michelotti e Ranieri Vibi del Frogia giunge a Gualdo Tadino. Minaccia Perugia.
1440
……….FuoriuscitiPerugiaUmbria
Mag.ChiesaCivitavecchiaLazio

Combatte al servizio del papa Eugenio IV. Assieme con Antonio Rido e Simonetto da Castel San Pietro assedia in Civitavecchia Pietro Vitelleschi: la città si arrende dopo qualche giorno. In essa sono introdotti 400 fanti. Ne assedia poi la rocca finché non è obbligato a ripiegare al Mignone presso Santa Maria. Rimane alla difesa del Patrimonio con Antonello della Serra alla testa di 1000 cavalli e di 600 fanti allorché il legato pontificio, il cardinale Ludovico Scarampo, si sposta in Toscana per soccorrervi i fiorentini contro Niccolò Piccinino.

Sett.Lazio

E’ ucciso da un suo mulattiere che gli taglia la gola mentre sta dormendo nella Campagna romana presso la selva dell’Aglio, dove si è accampato con i suoi uomini. Il mulattiere, per il suo assassinio, riceverà in premio dai perugini 1200 ducati.

 CITAZIONI

-Con Antonio Caldora, Paolo Tedesco, Sante Carillo, Lionello dei Michelotti, Rinieri da Perugia, Andrea della Serra, Peterlino dal Verme “Fò scy bon guerrery.” VALENTINI

-Alla battaglia dell’Aquila “Duodecima (Squadra) di Peroscia Lionello,/ Dovico Michelotti, el bon Raneri,/ E son scritti insieme in uno drappello/ Cento cinquanta tutti buon guerrieri.” CIMINELLO

-“Non ultimo tra’ venturieri italiani.” FABRETTI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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