LIONELLO DEI MICHELOTTI

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Mura di Castel San Pietro Terme
Mura di Castel San Pietro Terme

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

LIONELLO DEI MICHELOTTI  (Leonello da Perugia) Di Perugia. Fuoriuscito. Nipote di Ceccolino dei Michelotti.

  • 1445 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1404
Mag.ChiesaFuoriuscitiUmbria

Contrasta i fuoriusciti di Perugia. Con Conte da Carrara reprime un tentativo portato da Giacomo degli Arcipreti e da altri membri del partito nobiliare, penetrati di nascosto in città  per la Porta di San Matteo.

1419
Sett.ChiesaPerugiaUmbriaCombatte le truppe del signore di Perugia Braccio di Montone a favore del conte di Urbino Guidantonio da Montefeltro. Al servizio del papa Martino V, è segnalato nel territorio di Gubbio con Angelo della Pergola, Conte da Carrara, Bernardino degli Ubaldini della Carda e Ludovico dei Michelotti.
1424
Giu.ChiesaRe d’Aragona300 cavalliAbruzzi

Partecipa alla battaglia di L’Aquila dove con Ludovico dei Michelotti e Ranieri Vibi del Frogia ha il comando della dodicesima schiera. Nel combattimento si getta addosso a Braccio di Montone, lo disarciona con la lancia e, con il congiunto Ludovico,  ferisce mortalmente a terra il condottiero perugino.

1425
Ago.FirenzeMilanoRomagna
Dic.VeneziaMilano60 lanceLombardiaViene condotto dalla Serenissima per sei mesi di ferma e sei di rispetto.
1427FirenzeMilano
1428
Ago.BolognaChiesaEmilia

Ha il comando di parte dell’esercito inviato alla conquista di Castel San Pietro Terme; tenta di impadronirsi della porta del castello e cinge di assedio la località per un mese.

Sett.C. di CastelloChiesaUmbriaAlla scadenza della condotta si trasferisce alla difesa di Città di Castello con Ludovico dei Michelotti e Ranieri Vibi del Frogia.
1431FirenzeLucca SienaToscanaAlla guardia di Pisa con 100 lance e 150 fanti.
1432
Sett.Comp. venturaFortebraccioUmbria

Lascia la condotta con il consenso dei fiorentini a seguito della conquista di Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) da parte di Niccolò Fortebraccio: i fiorentini giustificano la sua diserzione perché creditore di 7000 fiorini di paghe arretrate. Si muove in soccorso di Città di Castello con 300 cavalli e 300 fanti: l’ intervento si rivela tardivo perché il centro si solleva a favore di Guidantonio da Montefeltro e si dà in signoria allo stato della Chiesa. Con il suo arrivo in Umbria i perugini rafforzano le guarnigioni di Montone e di altre località soggette al Fortebraccio.

Dic.Umbria

Viene introdotto in Città di Castello con i raspanti perugini, il congiunto Ludovico dei Michelotti e Gaspare Bonizi: perseguita subito gli aderenti al partito nobiliare perugino riempiendo la città di rovine e di omicidi.

1433
Gen.Umbria

Città di Castello si ribella ai danni di Guidantonio da Montefeltro per darsi in signoria al Fortebraccio. Lionello dei Michelotti è costretto ad abbandonare tale territorio.

………ChiesaPesaroMarcheAgli stipendi del papa Eugenio IV. Con Ranieri Vibi del Frogia difende invano Pesaro dagli attacchi portati da Carlo Malatesta.
1434
EstateSforzaChiesaMarche

Milita agli stipendi di Francesco Sforza. Coadiuva lo Sforza con Ranieri Vibi del Frogia contro Camerino; si porta a Serravalle di Chienti;  i perugini fanno pressione sullo Sforza affinché licenzi i due capitani.

Ott.MarcheEntra a forza in Camerino. Partecipa al sacco delle case dei da Varano. Sono uccisi 10 membri di tale famiglia: si salva solo il neonato Giulio Cesare.
Nov.Comp. venturaPerugiaUmbriaLascia la marca d’Ancona con Ranieri Vibi del Frogia e Ludovico dei Michelotti. Giunge a Gualdo Tadino e da qui minaccia Perugia.
1435Muore.

 CITAZIONI

-Con Antonio Caldora, Paolo Tedesco, Sante Carillo, Ludovico dei Michelotti, Rinieri da Perugia, Andrea della Serra, Peterlino dal Verme “Fò scy bon guerrery!.” VALENTINI

-Alla battaglia dell’Aquila “Duodecima (squadra) si Peroscia Lionello/ Dovico Michelotti, el bon Rinieri,/ E son scritti insieme in uno drappello/ Cento cinquanta tutti bon guerrieri.” CIMINELLO

-Prode popolano perugino.” FABRETTI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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