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PIER ONOFRI DA MONTEDOGLIO Figlio di Francesco da Montedoglio, suocero di Gherardo della Gherardesca.
- 1528 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1510 | |||||
Mag. | Firenze | Venezia | Zitolo da Perugia raccomanda ai veneziani la sua assunzione. Passa agli stipendi della Serenissima. Nel 1517 viene segnalato nelle Marche per combattere, per conto di Lorenzo dei Medici, Francesco Maria della Rovere teso alla riconquista del ducato di Urbino. Nella sua compagnia è inserito Cesare da Napoli. | ||
1521 | |||||
Nov. | Impero | Francia Venezia | Lombardia | Milita nelle compagnie di Giovanni dei Medici. Segue il suo capitano nell’attraversare a cavallo l’Adda. Contribuisce alla vittoria di Vaprio d’Adda. | |
1522 | |||||
Apr. | Lombardia | Con il capitano spagnolo Cujo supera le linee degli avversari che stanno assediando Pavia. Riesce così ad entrare nella città con i suoi fanti ed a rafforzarne il presidio. | |||
1526 | |||||
…….. | Chiesa | Impero | |||
Ago | Venezia | Impero | 550 fanti | Lombardia | Nuovamente al soldo dei dei veneziani su segnalazione del della Rovere (condotta di 600 fanti). Viene inviato all’assedio di Cremona; partecipa all’assalto alle mura portato dal castello inquadrato nella batteria agli ordini di Pietro da Longhena. Al fallimento del tentativo a lui ed a Antonio da Castello è dato l’incarico di costruire una trincea coperta che conduca dal castello fino al borgo di San Luca. Prosegue i lavori nonostante la malattia che lo ha colpito. |
Sett. | 300 fanti | Lombardia | Alla guardia del cavaliere del castello di Cremona con 300 fanti non riesce ad impedire che gli assediati facciano brillare una mina sotto le mura: i suoi uomini, nel successivo attacco, subiscono forti perdite. Gli imperiali sono respinti fuori la cinta muraria. | ||
Nov. | Lombardia | Fronteggia i lanzichenecchi nella battaglia di Borgoforte. Nello scontro interviene a favore di Giovanni di Torino. | |||
1527 | |||||
Apr. | Firenze | Impero | 300 fanti | Toscana | A Firenze con i suoi uomini. Allorché la città si ribella per la prima volta ai Medici, su ordine dei reggenti i cardinali Ridolfi, di Cortona e Cybo, si sposta dal castello con più di 1000 fanti per domare la sollevazione. Giunge al Canto dei Banderai e fa sgombrare la piazza facendo sparare in aria i suoi archibugieri. |
Mag. | Toscana | Firenze insorge nuovamente ai danni dei Medici: Pier Onofri da Montedoglio scorta fuori città il cardinale Ippolito dei Medici ed Alessandro dei Medici che ne sono stati banditi per dieci anni. Chiede licenza di lasciare gli stipendi della neonata repubblica: gli viene accordata e ritorna al soldo dei veneziani. | |||
……… | Venezia | Impero | Umbria | Assedia Macerino suscitando in tal modo le rimostranze degli abitanti di Spoleto. | |
1528 | Muore. |
CITAZIONI
-“O conte Piero Onofrio valente,/ piangi, che morte m’ha sumers’al fondo,/ che più non posso, et ero sì possente.” Dal lamento per la morte di Giovanni dei Medici di G.B.Verini riportato dal MEDIN-FRATI
-“Uomo coraggioso e valente.” GIOVIO
-“Mostrasi primo el valoroso conte/ Pier Nofri armato d’acciarino scoglio/ con cuor ardito & feroce di fronte/ en astutia ad alcun pospor nol voglio/ con genti a la militia destre & pronte/ d’honorar sempre Arezo & Montedoglio.” FALUGIO
Fonte immagine in evidenza: wikimedia