Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GIOVANNI FRANCESCO DA BAGNO (Giovanni Francesco Guidi). Conte di Modigliana.
Signore di Montebello, Sogliano al Rubicone. Padre di Guido Guerra da Bagno e di Niccolò Guerra da Bagno, fratello di Guido da Bagno, genero di Cocco Malatesta, suocero di Sigismondo Brandolini.
- 1493
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1448 | |||||
………….. | Venezia | Milano |
| Lombardia | Milita nella compagnia di Ludovico Gonzaga. |
Sett. |
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| Lombardia | Cerca di liberare Caravaggio dall’ assedio postovi da Francesco Sforza. Sotto le mura della città accetta la sfida di un soldato nemico; è ferito gravemente all’ omero da un colpo di lancia. |
1453 | Venezia | Milano |
| Lombardia | Viene catturato dagli sforzeschi in uno scontro nei pressi di Ghedi. |
1454 | Chiesa |
| 200 fanti |
| Ottiene una condotta dal papa Niccolò V. |
1458 | |||||
Ago. | Chiesa | Fuoriusciti Viterbo | 200 fanti | Lazio | Milita agli stipendi del papa Callisto III. Entra in Viterbo per la Porta di Santa Lucia; i Gatti si impadroniscono di San Francesco dove è alloggiato il rettore del Patrimonio. Il da Bagno si offre di scortarlo fuori della città con i suoi cavalli e fanti. |
1459 | |||||
Gen. |
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| Umbria | Affianca in Perugia il nuovo pontefice Pio II. |
Ago. | Chiesa | Fuoriusciti Viterbo |
| Lazio | E’ inviato dal rettore pontificio Galeotto Oddi in soccorso della rocca di Viterbo, dove i Gatti sono assediati dal partito avverso dei maganzesi e dalle truppe di Everso dell’ Anguillara che si sono impadronite della città. |
Ott. |
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| Lazio | Ritorna in Viterbo su incarico del nuovo governatore, l’arcivescovo di Ravenna Bartolomeo Roverella. Affianca Federico da Montefeltro in Sabina. |
1461 | |||||
Lug. | Chiesa | Rimini Cesena |
| Marche | E’ sconfitto e fatto prigioniero da Sigismondo Pandolfo Malatesta nella battaglia di Nidastore. |
1462 | |||||
Feb. mar. | Napoli | Angiò | Abruzzi | Si porta negli Abruzzi con Ludovico Malvezzi con 60 uomini d’arme e 100 fanti per sostenervi le milizie aragonesi di Matteo da Capua ai danni di Giosia Acquaviva. | |
Nov. |
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| Romagna | Ottiene a patti Savignano sul Rubicone. |
1463 | |||||
Giu. |
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| Marche | Assedia in Fano Roberto Malatesta. |
Lug. |
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| Romagna | Con Antonello da Forlì e Cristoforo Torelli tenta di assalire Rimini per terra e per mare; è energicamente respinto e le sue fuste sono disperse dai difensori. |
Ago. |
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| Marche | Ritorna ad assediare Fano; vi entra a settembre. |
1464 | |||||
Apr. |
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| Romagna | Al termine del conflitto viene investito con il fratello Guido di Montebello, di Sogliano al Rubicone e di Ginestreto dietro il censo di una tazza. |
Mag. |
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| Romagna | Ha alcune controversie sui beni dotali con Sigismondo Pandolfo Malatesta. Il rettore pontificio della Romagna, il vescovo di Sessa Angelo Geraldini, gli dà ragione. |
1469 | |||||
Giu. | Chiesa | Rimini |
| Romagna | Contrasta Roberto Malatesta. Si impadronisce a Rimini del borgo di San Giuliano con Alessandro Sforza ed Antonello da Forlì. |
Ago. |
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| Romagna | Partecipa alla battaglia di Mulazzano. |
………….. | Chiesa |
| 70 lance e 400 fanti |
| Agli stipendi di Sisto IV. |
1470 |
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| Viene accusato da Roberto Malatesta di avere partecipato ad una trama ai suoi danni conclusasi con l’omicidio del fratello Malatesta. |
1472 | E’ contattato dagli sforzeschi per passare al servizio del duca di Milano. | ||||
1474 | |||||
Giu. | Chiesa | C.di Castello |
| Umbria | Con Giorgio da Massa, Giovanni Francesco Gonzaga, Antonello da Forlì e Malatesta Malaspina appoggia Pino Ordelaffi nell’assediare in Città di Castello Niccolò Vitelli. |
Lug. |
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| Umbria | Respinge a stento entro le mura una sortita degli abitanti. Rimane ferito nello scontro nel corso del quale tra i pontifici sono uccisi 40 cavalli ed altri 130 sono feriti. |
Ago. |
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| Umbria | Si colloca con una squadra di uomini d’arme e 600 fanti verso la porta che dà a Borgo San Sepolcro (Sansepolcro). |
1473 | |||||
Feb. | A fine mese ringrazia il duca di Milano per l’offerta di una condotta. | ||||
1476 | |||||
Estate |
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| Umbria | Gli sono donati in Città di Castello la casa ed i beni di Salimbene Tarlatini, confiscati a quest’ultimo perché aderente al partito dei Vitelli. |
1477 | |||||
Giu. | Chiesa | Comp. ventura |
| Umbria | Si trova nel perugino con Giovanni Francesco Gonzaga ed Antonello da Forlì (430 cavalli e 100 fanti) per difendere il territorio dalla compagnia di Carlo di Montone. Il condottiero avversario ripara nel senese. |
………….. |
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| Marche | Con Gian Francesco da Tolentino sostiene la causa di Rocca Contrada (Arcevia) contro le pretese del vescovo di Fossombrone Girolamo Santucci sul possesso del castello di Nidastore. |
Nov. | Chiesa | Manfredi |
| Romagna | Entra in Faenza con Battista da Montesecco al fine di soccorrervi il signore Carlo Manfredi. |
1478 | |||||
………….. | Chiesa | Firenze |
| Umbria | Con Matteo da Capua, Giulio Cesare da Varano e Giovanni della Rovere affronta con scarsi risultati Roberto Malatesta. |
1479 | |||||
Giu. |
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| Umbria | Lascia Ponte San Giovanni con Pino Ordelaffi; si dirige con sette squadre di cavalli e numerosi fanti a Passignano sul Trasimeno dove stazionano i fiorentini. Viene sconfitto. |
Lug. |
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| Umbria | Ripara a Bettona e da qui si sposta a Magione con Giulio Cesare da Varano e Matteo da Capua. |
Sett. |
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| Toscana | E’ segnalato all’ assedio di Colle di Val d’Elsa; con lo spagnolo Salazar e Carlo da Pian di Meleto ha il compito di sorvegliare un ponte sull’Elsa. |
1482 | Venezia | Ferrara | |||
1483 | |||||
Nov. | Chiesa | Venezia | 40 lance | Romagna | Il papa gli conferma i feudi di Montebello e di Ginestreto. E’ inviato a Ferrara in soccorso di Ercole d’Este. |
1484 | |||||
………….. |
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| Lazio | A Roma all’ incoronazione del pontefice Innocenzo VIII di cui sorregge il vessillo durante la processione al Laterano. Il papa lo reinveste di Montebello, di Ginestreto, di Montetiffi e di Montepetra. |
1485 | |||||
Ott. | Chiesa | Napoli | Capitano g.le | Abruzzi | Si avvia con altri condottieri alla volta di L’Aquila per mettersi agli ordini del vescovo di Bagnorea. |
1488 | Chiesa | Forlì |
| Romagna | Alla guardia di Cesena allorché in Forlì viene ucciso Girolamo Riario; entra nella città ed assedia nella rocca di Ravaldino Caterina Sforza, vedova del Riario, che ne organizza con efficacia la resistenza. Ai difensori arrivano rinforzi da Milano ed il popolo non accetta di sottostare al dominio pontificio. Il da Bagno si trova così circondato dagli avversari ed è costretto ad arrendersi: è liberato dal carcere solo per l’intervento di Giovanni Bentivoglio, signore di Bologna. |
1491 | |||||
Ott. | Chiesa | Zampeschi |
| Romagna | A seguito dell’ uccisione di Ettore da Forlì, con Matteo della Crovara è inviato dal governatore di Cesena Giulio Cesare Cantelmi a San Mauro Pascoli per impadronirsi di tale castello e toglierlo ai fratelli Meleagro e Brunoro da Forlì. |
1493 | Muore. |
CITAZIONI
-“Al quale era stato uno degnissimo armigero, e quase per tuta la sova vita lui si era stato conditero dela santa madre Ghiesia; et haveva habitade al molte tenpo in dita cità de Cesena, et avevavie uno bele palaze e multe altre soi bene.” BERNARDI
-“Domi nobilis ac manu promptus.” PLATINA
-“(Rimise la famiglia) in pié di nuovo et sollevarsela dal fango in cui era caduta.” AMMIRATO
-“Valoroso capitano.” P. BONOLI