GIOVANNI DI TORINO

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La cittadella di Saint-Florent
La cittadella di Saint-Florent

Last Updated on 2024/02/18

GIOVANNI DI TORINO (Giovanni Belloni, Giovanni Turrini, Giovanni di Turino) Di Sansepolcro.

Signore di Stupinigi, Villafranca Piemonte e di Losaches o Laussac.

  • 1553
 Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1522

Milita nelle compagnie di Giovanni dei Medici. Viene a contesa con Sampiero  Corso. Il Medici cerca di rappacificare i due condottieri: visto inutile ogni tentativo in tal senso, consegna loro mezza cappa ed uno spadone e li rinchiude in una stanza senza testimoni. Giovanni di Torino permette al rivale di fasciarsi dopo averlo ferito  leggermente alla fronte; a sua volta Sampiero Corso gli fa raccogliere l’arma quando questa gli cade a terra. Dopo un po’ di tempo interviene il  Medici;  trova entrambi caduti sul pavimento e privi di conoscenza.

1524FranciaImperoCombatte gli imperiali agli ordini di Giovanni dei Medici.
1526
Nov.LombardiaPrende parte alla battaglia di Governolo in cui viene ucciso Giovanni dei Medici.
1527
Ott.FirenzeImpero310 fantiLazioMilita nelle Bande Nere. Ha il comando di 310 fanti. Affianca a Monterotondo il capitano generale della Serenissima, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, con altri capitani delle bande Nere come il fratello Morgante, Pasquino Corso, Scipione da Imola ed Amico da Venafro.
1528
Apr.Campania ToscanaPrende parte all’assedio di Napoli agli ordini di Orazio Baglioni. Ai suoi ordini militano sempre 310 fanti. A fine mese lascia le operazioni (la sua compagnia è affidata ad un fratello) per recarsi a Firenze e qui affrontare con i Dieci di Balia alcuni argomenti afferenti la sua condotta.
………….ToscanaAl termine del conflitto ritorna a Firenze dove i Dieci di Balia gli assegnano una nuova condotta.
1529
Ott.FirenzeImpero ChiesaToscanaAlla difesa di Firenze. E’ preposto prima alla guardia del bastione della Giustizia e poi a quello di San Giorgio.
Nov.ToscanaMuove verso Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) in soccorso di Napoleone Orsini  in difficoltà di fronte ad Alessandro Vitelli.
Dic.Toscana

Presenzia alla rassegna delle truppe tenuta da Malatesta Baglioni al Monte di San Miniato. Appoggia Stefano Colonna nella sortita a Santa Margherita a Montici; esce dalla Porta di San Giorgio, si scontra con le milizie del principe d’Orange e si sgancia velocemente al suono della ritirata fatto dare dal Baglioni.

1530
Giu.Toscana

Segue ancora Stefano Colonna nello scontro di San Donato in Polverosa. Esce dalla Porta di Faenza con le milizie cittadine e si getta nelle prime trincee con  trombe di fuoco: si impadronisce di un bastione finché è respinto e ferito gravemente.

Ago.ToscanaE’ d’accordo con Malatesta Baglioni per quanto riguarda la resa di fronte ad imperiali e pontifici.
1536
Apr.FranciaImperoEmilia

Ha l’incarico di luogotenente nella compagnia del conte di Tenda. Staziona nel piacentino con Piero Corso al comando di 500 fanti. Con Galeotto della Mirandola fronteggia Giovanni Tommaso della Mirandola, che comanda per gli imperiali 500 fanti italiani e quindici insegne di fanti tedeschi. Si impossessa di un grosso bottino e fa numerosi prigionieri nel  territorio di Gossolengo. Gli abitanti di Piacenza, nonostante la volontà contraria di Guido Rangoni e dei suoi capitani Sforza Monaldeschi e Niccolò da Tolentino, escono dalla città e lo sorprendono a Valconasso ed a Paderna. Assalito all’ improvviso, Giovanni di Torino è costretto ad una precipitosa fuga con la perdita di tutto il bottino.

Giu.EmiliaAlla difesa di Mirandola.
Lug. ago.500 fantiLombardia Piemonte e Liguria

Si collega con Guido Rangoni (che ora milita con i francesi);  lo affianca nella sua spedizione: attraversa il reggiano, il parmense, tocca Stradella, Voghera e Tortona, supera gli Appennini ed assale Genova. Respinto si trasferisce in Piemonte.

Sett.PiemonteAffronta gli avversari a Racconigi, alla cui difesa si trova Annibale Brancaccio con 300 fanti corsi, sardi e napoletani.
1537
Feb.PiemonteAssale invano Barge.
………….FranciaAlla difesa di Arles.
Ago. sett.Piemonte

E’ inviato dall’Humières alla guardia di Savigliano con 1000 fanti italiani: attaccatovi da Alfonso d’Avalos, con Sampiero Corso sconfigge gli avversari, cattura 3 capitani e si impadronisce di 4 insegne. Gli imperiali devono desistere dall’iniziativa.

1541FranciaImperoPiemonte e Francia

E’ trasferito in Francia con Sampiero Corso dopo essere rimasto per sette mesi alla difesa di Carignano. Milita agli ordini di Piero Strozzi. Acquista grande fama in Borgogna.

1542Francia

Agli ordini di Giampaolo di Ceri si fa notare con Sampiero Corso in alcune scaramucce alla difesa di Perpignano. E’ nominato maresciallo di campo.

1543
………….FranciaSi trova a Marolles-les-Braults con Piero Strozzi.
………….Piemonte

Segue l’Annebault in un attacco a Cuneo:  in un assalto alle mura è ferito seriamente ad un braccio allorché è fatto precipitare con altri soldati da una scala.

1544
Apr. mag.Piemonte

Combatte sempre in Piemonte nella compagnia del conte di Tenda ed agli ordini del duca d’ Enghien, Francesco di Borbone. Partecipa alla battaglia di Ceresole Alba in cui sono pesantemente sconfitti gli imperiali. A maggio è concessa a Giovanni di Torino ed ai suoi famigliari la cittadinanza francese.

1549Gli è riconosciuta una provvigione annua di 600 lire tornesi.
1551
Giu.FranciaChiesa Impero250 fantiEmiliaA Mirandola per fronteggiare imperiali e pontifici a favore del signore di Parma Ottavio Farnese. Scorre nel bolognese.
Lug.Emilia

Raccoglie a Mirandola con altri capitani 4000 fanti e 600 cavalli: esce dalla città con Piero Strozzi per prestare soccorso ai difensori di Colorno: giunto a Reggio Emilia, è informato che la località è caduta in potere degli avversari. Decide di puntare su Parma, elude la sorveglianza di Ferrante Gonzaga e raggiunge la città attraverso una marcia di quarantacinque miglia.

Ago.EmiliaCon Piero Strozzi assale il presidio spagnolo di Montecchio Emilia. Sono uccisi nell’azione 100/150 fanti.
………….FranciaFirenze ImperoToscanaE’ chiamato dal Termes alla difesa di Siena. Gli è dato l’incarico della custodia della Dogana con 250 fanti.
1553
Gen.300 fantiToscanaGli è affidato il comando di un colonnello di fanti.
Feb.Toscana

Preposto alla guardia di Montalcino con 300 fanti, ne rafforza le difese facendo costruire un grande bastione davanti alla Porta della Rocca protetto da un profondo fossato; a questa opera segue il rafforzamento del mastio della rocca che viene coperto con balle di lana per attutire i colpi dell’artiglieria; fa, infine, costruire due vie di fuga dentro la città tra la rocca e la Porta al Corso. Presto è richiamato dal Termes a Siena, perché con il suo comportamento si è reso odioso agli abitanti del centro. Al suo posto subentra Giordano Orsini. Rientra sdegnato a Siena.

Mag.Toscana

Esce da Siena con Flaminio Orsini;  prepara un’imboscata a Monteroni nella quale cadono venti cavalli: nello scontro sono inoltre catturati undici cavalli leggeri di Ascanio della Cornia con un alfiere.

Giu.Toscana

Lascia nottetempo Siena con Aurelio Fregoso ed il duca di Somma per dirigersi con 1000 fanti da Porta Nuova verso Buonconvento. Analoga operazione compie giorni dopo con meta Montalcino. Giunto a Lucignano d’Arbia viene a conoscenza del fatto che gli imperiali hanno abbandonato l’assedio della località; rientra a Siena.

1553
………….FranciaImpero GenovaFrancia

Si imbarca nei porti senesi con Aurelio Fregoso e Vincenzo Taddei (2500 fanti) per affiancare il Termes in Corsica. Ha il compito di sorvegliare la Balagna alla testa di numerosi fanti francesi e corsi.

………….Francia

Muore sulla fine dell’anno per un colpo di archibugio mentre sta tentando di soccorrere Giordano Orsini  assediato in San Fiorenzo. Entra di notte  nella fortezza con munizioni e rinforzi per i difensori;  nell’uscirne è scoperto dalle sentinelle; vi è una sparatoria nel corso della quale rimane ucciso da un colpo di archibugio tirato da un suo soldato  ammazzato subito dopo dai  commilitoni di Giovanni di Torino. Del delitto ne è incolpato anche Sampiero Corso suo vecchio nemico personale. Suo ritratto nel palazzo comunale di Sansepolcro. Ricordato in una novella da Matteo Bandello. Sposa Diamante Bernardini e Camilla dei conti di Carpegna.

CITAZIONI

-“Buonissimo colonnello.” ALBERI

-“Valentissimo fra gli altri Colonnelli.” GIOVIO

-“Il était au nombre des capitaines renommés qui servaient François Ier.” PICOT

-“Capitano di gran grido.” GAMURRINI

-“Huomo per senno, per accorgimento e per dignità militare ragguardevole.. Capitano di gran valore.” MERELLO

-“Ebbe anche lui rinomanze professionali ricercate e lucrose.” ALLODOLI

-Con Amico da Venafro “Valentissimi ambe due nell’armi.” I. CANTU’

-“…il giovan franco/ che a ogniuno è secondo, in l’arte degna/ & di ben far: già mai fu lasso, o, stanco/ di color tutto negro è la sua insegna/ poi un tronco: per traverso iace bianco/ che par ch’un grave peso, in se sustegna/ cape sua gente vaga, ogni gran lista/ né credo una più ornata, sia mai vista./…/ pien di valore.” ROSEO

-“Per l’assidue guerre ambo (con Conrazzo da Casalpo) gagliardi/ di giorno & notte ne gli assalti destri/ & di fuochi & di machine maestri.” FALUGIO

-Con Battistino Moretto, Pietro Paolo Tosinghi, Sampiero Corso “Braves gens..gens de bien et d’honneur qui se sont bien faicts cognoistre en nos guerres passées.” BRANTOME

-“One od the Bands captains.” ARFAIOLI

-“Celebre guerriero.” COLESCHI

Fonte immagine: wikimedia

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