Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1944 GIOVANNI TERZI Conte di Tizzano e di Castelnovo. Signore di Montecchio Emilia, Brescello, Bazzano, Cavriago, Gombio e Colorno, Tizzano Val Parma e Castelnovo. Figlio di Niccolò Terzi, fratello di Ottobono Terzi e di Jacopo Terzi, zio di Niccolò Terzi.
- 1409 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1402 | |||||
Lug. | Milano | Firenze | Toscana | Segue Alberico da Barbiano ed i fratelli Ottobono e Jacopo contro i fiorentini. Il duca di Milano Gian Galeazzo Visconti concede ai Terzi l’investitura di alcuni castelli già appartenenti ai da Correggio quali Montecchio Emilia, Brescello, Boretto, Gualtieri e Colorno. | |
Sett. | Emilia | Alla morte di Gian galeazzo Visconti è assalito nei suoi possedimenti dai da Fogliano, dai da Correggio e dai Rossi coadiuvati dai fiorentini. | |||
1403 | |||||
Lug. | Milano | Guelfi | Emilia | E’ nominato con i fratelli dalla duchessa Caterina Visconti governatore di Parma e di Reggio Emilia. Partecipa alla cacciata da Parma di tutti i fautori dei Rossi, ordina lo sgombero di tutti i guelfi maschi al di sopra degli otto anni nel tempo impiegato a consumarsi da una candela di dodici denari. La pena per i renitenti è la morte. | |
Nov. | Emilia | Recupera il castello di Neviano degli Arduini ribellatosi ai Terzi. | |||
1405 | |||||
Giu. | Parma | Rossi | Emilia | E’ molestato in Borgo San Donnino (Fidenza) dai partigiani dei Rossi; per rivalsa compie una scorreria nei loro territori facendovi numerosi prigionieri e razziandovi numeroso bestiame. | |
Sett. | Viene aggregato alla nobiltà veneziana. | ||||
1409 | |||||
Mag. | Terzi | Ferrara | Emilia | All’uccisione del fratello Ottobono nelle campagne di Rubiera si rifugia in Borgo San Donnino (Fidenza). | |
Giu. | Emilia | Lascia Fidenza e muove verso Parma depredando grandi quantità di bestiame ed imprigionando molti uomini che sono condotti a Colorno. E’ assalito da Uguccione Contrari; intervengono i veneziani per cui i capitani estensi si devono ritirare. | |||
Lug. | Emilia | Si pone con 600 cavalli alla difesa di Montecchio Emilia con Carlo da Fogliano ed il nipote Niccolò Terzi; entra prima a Guardasone, passa poi alla difesa di Parma collocandosi nei castelli cittadini controllati ancora dai suoi famigliari. | |||
Sett. | Emilia Toscana Emilia | A metà mese esce da Fidenza con 150 cavalli. Scorre verso la Lunigiana a Codiponte in Val di Magra, razzia 60 paia di buoi ecattura numerose persone che conduce a Castelguelfo. Si sposta poi a Colorno, dove i Terzi controllano la rocca dopo avere ceduto ai veneziani la cerchia esterna. Da qui esce per nuove depredazioni nelle terre circostanti spingendosi sino a San Martino de’ Bocci in Val Serena. Uguccione Contrari si impadronisce di Guardasone e si scaglia contro San Secondo Parmense dove al momento si trova il Terzi. Abbandona la località per rinchiudersi nella rocca di Colorno. A fine mese gli estensi devono abbandonare le operazioni di assedio perché i veneziani, accampati sotto le mura, dichiarano di volere essi stessi ad impadronirsi della fortezza. Giovanni Terzi capitola, esce da Colorno e continua a scorrere con i suoi armati i territori vicini, specie le terre di Sorbolo, Ravadese e Sant’Andrea a Bagni. Chiede un riscatto ai molti prigionieri. A fine mese rientra nella rocca di Fidenza. | |||
Ott. | Emilia | Chiama il cognato Alberto Scotti che risiede a Castell’Arquato con due suoi zii Francesco e Giovanni Scotti. Consiglia il congiunto di uccidere i suoi famigliari per impadronirsi dei loro beni. Lo Scotti finge di accettare il consiglio e lo invita a Castell’Arquato. Il Terzi vi si dirige e cade in un’imboscata tesagli dagli Scotti. Messo in carcere è torturato. Viene avvelenato in prigione nello stesso mese. Sposa Caterina Scotti, sorella di Alberto. |
CITAZIONI
-“Homo truculentus, et non par dispar dicto quondam D. Ottoni in omni possibile scelere crudelitatis.” Da una cronaca riportata dal POGGIALI
-“Uomo crudele al pari di Otto.” PEZZANA