GALEOTTO BALDASSINO

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Carafa Castle of Roccella Ionica in Calabria overlooking the Mediterranean sea

Last Updated on 2023/08/26

GALEOTTO BALDASSINO  (Galeotto Baldaxi, Galeazzo Bardasso) Di Catania. Barone di Martirano e di Scordia, signore di Caulonia, Oppido Mamertina e Roccella Ionica.

  • 1477 (gennaio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvvesarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1445
Nov.Belgio

Lasciato il ducato di Milano con il suo seguito di 30 cavalli, si reca a Mons; è diretto in Inghilterra alla ricerca di avversari con cui battersi nelle giostre cavalleresche.

1446
Mar.FranciaDuella ad Arras con il signore di Ternant davanti al duca di Borgogna Carlo il Temerario.
1448
EstateNapoliFirenzeToscana

Prende parte all’assedio di Piombino; porta tre attacchi alle mura e tre volte viene respinto. Si distingue ancora per alcuni duelli (4) con gli uomini di Rinaldo Orsini ed i fiorentini.

Sett.NapoliFirenzeToscanaSi segnala all’attacco generale contro le mura di Piombino.
1450SiciliaRisiede con la famiglia a Messina.
1459AngiòNapoliCalabriaContrasta gli aragonesi in Calabria a favore del pretendente al regno di Napoli Giovanni d’Angiò. Diviene signore di Roccella Ionica a spese di Giovanni Carafa.
1462
…………..AngiòNapoliCalabria

Depreda Nicastro. E’ assalito in Oppido Mamertina da Mase Barrese (4 squadre di cavalli e 8 compagnie di fanti) che espugna e mette a sacco la località.

Apr.Calabria

Si trova a Pleifano con Giovanni Battista Grimaldi; attaccato ancora da Mase Barrese sul fiume Medina  sconfigge e costringe alla fuga il capitano avversario (ferito alla testa) cui infligge numerose perdite. Devasta il territorio di Seminara. Litiga con il Grimaldi perché si ritiene il vero vincitore dello scontro; sorgono pure tumulti nel suo campo causati dal fatto di avere bastonato alcuni soldati; è  obbligato ad allontanarsi ed a recarsi a Gerace. Si sposta vicino a Cosenza e tenta di impadronirsi di una torre: è affrontato dal duca di Calabria Alfonso d’Aragona che lo assedia nella rocchetta di Cosenza. Vista l’inutilità di ogni resistenza, si imbarca di notte con tutti i suoi famigliari e si rifugia in Sicilia.

1465
Mar.CalabriaE’ assalito nelle sue terre calabresi da Giulio Antonio Acquaviva.
…………..Spagna e FranciaAl termine del conflitto si trasferisce in Catalogna ed in Lorena al servizio del duca Renato d’Angiò.
1474BorgognaCantoni SvizzeriFranciaMilita agli stipendi di Carlo il Temerario.
1477
Gen.Francia

Viene ucciso da un colpo di colubrina nella battaglia di Nancy dove combatte contro gli svizzeri all’ala destra. Sepolto a Messina nella chiesa di Santa Maria del Gesù. Il poeta siciliano Pietro Carrera compone un epigramma in onore suo e di Mase Barrese.

 CITAZIONI

-“Il quale sì come era di corpo incomposto e terribile, così era di animo e di cervello gagliardo, e nell’ira precipitoso.” PONTANO

-“Fu uno delli più segnalati cavalieri in valore e forze in quel tempo. Furono le forze e valore di questo cavaliero meravigliose, e molto lodate da tutte le nationi, nelle quali avanzò alli più robusti e valorosi soldati e Capitani che segnalarono nelle guerre d’Italia, così combattendo a piedi, come a cavallo, senza mai ritrovar nissuno che volesse combatter con esso, che non fosse vinto…ma tutte queste virtù..macchiavano all’incontro la bruttezza de’ costumi, l’ira e la ferocità della sua mala natura, da cui era sempre sospinto ad oprare più da bestia, che da huomo.” SUMMONTE

-“Huomo d’alta e robusta statura, le cui forze accompagnate furono dalla grandezza dell’animo e dalla virtù singulare della modestia…Fortissimo e famisissimo cavaliere.” BUONFIGLIO

-“Statura fuit, quae medionem longe excederit, robustis ac teretibus membris. Corporis magnitudini vires respondebant: lucta, jacta, saltu hominum nulli cessit. Membrorum robor par animus erat. Equo, ac pede juxta bellator acerrimus. Gravi armatura armatus, galeatusque humi stans, sinistram sellam, dextra hastam equestrem tenens, strenuo saltu grandis staturae equum insiliebat. Singulari certamine quater praeliatus, bis in Italia, semel in Gallia, item in Burgundia…totiens victor evasit…Tanta porro modestia, ut numquam ipse de sese vel rogantibus amicis diceret: vitae cultu, morumque elegantia omnia praeterea gratus, clarusque habitus.” FACIO

-“Il était beau, de grande taille, de contenance assurée.” DE BARANTE

-“Era costui di persona più che comune, di membra ferme e robuste, e con forza corrispondente alle membra, e con animo che accompagnava le forze. Alla lotta, al trar del palo e al saltare non haveva chi gli stesse al paro. Armato da huomo d’arme con l’elmetto in testa, con la mano prendendo l’arcione, e nella destra tenendo la lancia con un salto si gettava sopra ogni gran corsiero…E fu di tanta modestia, che dell’opre sue mai non ragionava quantunque ne fosse dimandato.” MUZIO

-“Siciliano soldato regio il quale, non altrimenti di quello che d’ poeti si favoleggi di Capaneo, diede di sé esperienze mirabili.” BALDI

-“Dreto a miracol suoi entraron sotto/ Misser San Bonifacio e Bardassino,/ Che assai fatti han, ma non un campo rotto/……Di poca auttorità fu badassino,/ Ma fece il cavalier simil virtute/ Quando el re Alphonso battagliò Piombino.” CORNAZZANO

-“Terre e castelli devastando e bruciando dava feroci indizi di sua violenta natura.” TOMACELLI CAPECE

-“Di Catania, le cui gesta sono raffigurate ancora nella pittura popolare ad ornamento dei carretti.” SANTILLO

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