Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
GALEAZZO PALLAVICINI Ghibellino.
Marchese di Busseto. Signore di Fidenza, Felino, Torrechiara, Corniglio, Torre Pallavicina, Langhirano, Soresina, Romanengo, Pontremoli.
Fratello di Antonio Maria Pallavicini e di Cristoforo Pallavicini, cognato di Achille Torelli e di Niccolò da Correggio. Cavaliere dell’ordine di San Michele.
- 1520 (gennaio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1478 | Lombardia | Viene armato cavaliere il giorno in cui Galeazzo Maria Sforza è eletto duca di Milano. | |||
1483 | Lombardia | E’ chiamato a far parte del consiglio ducale. | |||
1484 | Lombardia | Si sposa con Elisabetta Margherita Sforza. | |||
1485 | |||||
Mar. | Lombardia | A Milano, per le solenni esequie dell’ambasciatore veneziano Antonio Vitturi. | |||
1495 | |||||
Giu. | Milano | Francia | 50 lance | Emilia | Milita al servizio del duca di Milano Ludovico Sforza contro i francesi. Opera nel parmense. |
Lug. | Emilia | Prende parte alla battaglia di Fornovo inquadrato nella seconda schiera condotta da Giovan Francesco da San Severino. | |||
1498 | |||||
Sett. | Milano | Venezia | 50 lance | Lombardia | E’ segnalato a Bordolano. |
Ott. | Lombardia | Sull’Oglio con il fratello Antonio Maria al fine di controllare i movimenti dei veneziani. | |||
1499 | |||||
…………… | Milano | Francia Venezia | Emilia | E’ avviato con Sacramoro Visconti alla guardia di Piacenza: la popolazione gli si oppone allorché il Pallavicini vuole introdurre nella città 100 uomini d’arme e 3000 fanti. | |
Ago. | Francia | Milano | Emilia | Con la comparsa delle truppe francesi di Gian Giacomo da Trivulzio consegna loro la città e passa agli stipendi dei transalpini ai danni degli stessi sforzeschi. | |
Ott. | Emilia | Con i fratelli è confermato dai francesi nel feudo di Borgo San Donnino (Fidenza); è insignito del collare dell’ordine di San Michele e gli sono concessi in signoria Fontanelle, Soresina e Romanengo. Nominato governatore di Parma, entra nella città con 50 lance e 100 arcieri. Nella località pone i suoi alloggiamenti nel quartiere di Porta Nuova. | |||
Nov. | Emilia | E’ sollecitato da Luigi XII a fare entrare in possesso dei castelli di Felino e di Torrechiara dei quali è stato investito il maresciallo di Gié (Pierre de Rohan). | |||
1500 | |||||
Mar. | Francia | Sforza | Lombaardia | Ludovico Sforza lo contatta inutilmente per averlo al suo fianco ed aiutarlo a recuperare il ducato di Milano. Galeazzo Pallavicini contrata gli sforzeschi a Mortara. | |
Apr. | Piemonte | Partecipa alla battaglia di Novara/Borgo San Nazzaro agli ordini del Trivulzio. Vi riporta sette ferite. A metà mese è riconfermato dai francesi nel governatorato di Parma. | |||
Giu. | Toscana | Segue il Beaumont in Toscana, apparentemente in soccorso dei fiorentini contro i pisani, nella realtà a favore dei secondi contro i primi. | |||
Ago. | Toscana | All’assedio di Pisa. | |||
1501 | |||||
Gen. | Emilia e Lombardia | Agisce nei pressi di Parma; con 25 lance interviene in soccorso di alcuni uomini di Ivo d’Allègre che stanno avendo la peggio con numerosi contadini offesi dalle insolenze dei soldati transalpini. Sempre nel mese si reca a Cremona con 25 cavalli al seguito del conte di Musocco Gianniccolò da Trivulzio che si deve sposare a Luzzara con una figlia di Rodolfo Gonzaga. | |||
Giu. | Francia | Napoli | Toscana | Attraversa la Lunigiana con Giovan Francesco da San Severino per affrontare gli aragonesi. | |
Ott. | Lombardia | ||||
1502 | |||||
Gen. | Emila | A pranzo a Parma con l’ambasciatore francese Roccabertino, diretto a Ferrara. | |||
Ott. | Chiesa | Condottieri ribelli | 50 lance | Romagna | Ha l’incarico da Cesare Borgia di raccogliere truppe con le quali affrontare i condottieri ribelli allo stato della Chiesa. |
Dic. | Francia | Spagna | La sua compagnia di 50 uomini d’arme e di 100 arcieri a cavallo è utilizzata dai francesi nel regno di Napoli per combattervi gli spagnoli. | ||
1503 | |||||
Gen. | Emilia | A fine mese acquista per 15000 ducati da Pierre de Rohan, signore di Gié e maresciallo di Francia, i castelli di Felino e di Torrechiara confiscati a suo tempo a Filippo dei Rossi. | |||
Mar. | Francia | Cantoni Svizzeri | Emilia | Raduna nel parmense numerosi fanti con i quali fronteggiare gli svizzeri in fermento sui confini del ducato di Milano. | |
1504 | Toscana | E’ nominato governatore a vita di Pontremoli. Dota la città di una guarnigione e vi introduce molte vettovaglie. | |||
1505 | |||||
Sett. | Toscana | Si reca a Pontremoli per sedarvi le lotte tra le fazioni dilaniano la città. Vi si ferma due mesi con la moglie per fare infine ritorno a Busseto. | |||
1506 | |||||
Ott. nov. | Francia | Bologna | 40 lance | Emilia | Appoggia i francesi contro Giovanni Bentivoglio. A metà novembre ospita l’ex-signore di Bologna a Fidenza: per tale fatto la località subisce l’interdetto da parte del papa Giulio II. Il frate che porta in città l’avviso viene bastonato. Il Pallavicini su pressione dei francesi è costretto ad incarcerare il suo ospite ed a condurlo prigioniero a Milano. |
1507 | |||||
Mag. | Lombardia | A Milano, per il solenne ingresso nella città del sovrano francese. Accompagna Luigi XII sotto il baldacchino come staffiere a piedi. | |||
Ott. | Emilia | Ospita nel suo palazzo di Parma Iacopo Corso. | |||
Nov. | Emilia | Sempre a Parma presenzia alla rassegna della compagnia di Iacopo Corso che si svolge al prato della Nunziata. Provvede a fornire le masserizie necessarie (in termini di letti, tavole, tovaglie ecc.) ai fanti acquartierati nella città. | |||
Dic. | Emilia | Lascia Parma con Antonio Maria da San Severino. Una sua figlia si deve sposare con Gian Francesco Gonzaga, figlio di Rodolfo. Dopo alcuni giorni fa ritorno a Parma. | |||
1508 | |||||
Gen. | Lombardia | Da Parma si reca a Milano con Iacopo Corso. | |||
Apr. | Emilia | Viene sorpreso nei suoi accampamenti di Piacenza da 10000 fanti svizzeri: è catturato con il tesoriere regio mentre sta scortando con la sua compagnia il denaro destinato alle paghe dell’esercito francese | |||
Ago. | Lombardia | A metà mese è nominato governatore di Cremona. | |||
1509 | |||||
Mar. | Francia | Venezia | Emilia e Lombardia | A Piacenza con 50 lance. A metà mese si trasferisce a Lodi. | |
Apr. mag. | Emilia Piemonte Lombardia | Ad aprile si muove da Torrechiara. Si reca ad Asti incontro al re di Francia. Raggiunge la sua compagnia a Lodi e prende parte alla battaglia di Agnadello dove ha modo di fare prigioniero Zitolo da Perugia. Ottiene Soncino. | |||
Giu. | Lombardia | Occupa la rocca di Legnago. Entra in Cremona e ne assedia il castello che perviene per trattato in suo potere: si mette d’accordo con una donna di cui il castellano veneziano si fida; costei suborna alcuni fanti che, a loro volta, durante un consiglio di guerra, rinchiudono in una sala il provveditore con alcuni capisquadra. Sono aperte al Pallavicini le porte della fortezza. E’ nominato governatore della città. Occupa Soncino. Riconosce al comune locale tutti i privilegi riguardanti l’autonomia amministrativa. | |||
1510 | |||||
Lug. | Emilia e Toscana | Esce da Parma per dirigersi a Pontremoli. Nel governo di Cremona è sostituito da un Trivulzio. | |||
Ago. | Emilia | Esce dalla città al fine di muovere in soccorso di Reggio Emilia. Lo affianca Ginesio Balestriero con 30 cavalli leggeri. | |||
Sett. | Francia | Chiesa | Emilia | Occupa Sassuolo; alla testa di 800 cavalli si scontra a Rubiera con Guido Vaina e Giovanni Vitelli. A metà mese rifornisce di armati Felino e Torrechiara. | |
Ott. | Emilia | Si ammala a Rubiera; è costretto a rientrare a Parma. Negli stessi giorni 100 cavalli della sua compagnia intervengono a favore di Morello di Belvedere. Sono assaliti i fautori dei Maso che hanno dato alle fiamme alcune case dello stesso Belvedere. | |||
Dic. | Emilia | Sempre infermo, viene accompagnato a Busseto. | |||
1511 | |||||
Gen. | Emilia | E’ segnalato con la sua compagnia a Guastalla terra appartenente ad Achille Torelli. | |||
Feb. | Emilia | Con il cardinale Ippolito d’Este contatta in Modena alcuni membri della famiglia dal Forno allo scopo di avere modo di impadronirsi della città. Il complotto è sventato dagli imperiali. | |||
Giu. | Emilia | Si sposta dal reggiano verso il bolognese con Corrado Tarlatini e Niccolò Gambara per contrastare Andrea da Capua, Fabrizio Colonna e Giampaolo Baglioni. | |||
1512 | Emilia | Si impadronisce di Corniglio a spese di Filippo dei Rossi. | |||
1513 | |||||
Apr. | Ghibellini | Chiesa | Lombardia ed Emilia | Si riconcilia con il nuovo duca di Milano Massimiliano Sforza, che gli riconferma la signoria di Fontanelle. Si reca in tale località per attivare l’investitura; gli abitanti si dichiarano sotto l’immediata giurisdizione ducale e gli rifiutano il giuramento di fedeltà. | |
Mag. giu. | Francia | Milano | Emilia e Lombardia | I francesi ritornano in forze; il Pallavicini si pone immediatamente al loro servizio. Raccoglie truppe per impadronirsi di Zibello ed entra in Cremona a nome del re Luigi XII. Accetta la resa a patti di Alessandro e di Galeazzo Sforza. Dopo pochi giorni entrano nella città gli alleati veneziani comandati da Bartolomeo d’Alviano, che fanno a pezzi 500 fanti da lui lasciati in tale centro. La città è in ogni caso consegnata dalla Serenissima ai francesi. | |
…………… | Chiesa | Francia Venezia | 100 cavalli | ||
1514 | |||||
Giu. | Emilia | Con il fratello Antonio Maria protegge i ghibellini di Piacenza come Pietro Buso Scotti ai danni dei guelfi locali. | |||
Dic. | Emilia | E’ investito del feudo di Langhirano dal papa Leone X. | |||
1515 | |||||
Gen. | Lombardia | Ottiene dal consiglio generale di Cremona il permesso di fare deviare dall’Oglio un nuovo canale alla condizione di cedere una certa quantità d’acqua al comune. La città di Brescia si oppone a questi lavori. Sorge una lite con la nomina di due commissari da parte del duca di Milano e della Serenissima. Nelle more della discussione i bresciani spianano le opere costruite attorno al canale. Il canale Pallavicino sarà completato più tardi dal figlio Adalberto. | |||
Sett. dic. | Lombardia | Con la vittoria dei francesi a Melegnano ritorna a Cremona; gli sono fatte festose accoglienze; riceve Francesco I nella città. A causa della sua malattia il re lo aiuta ad entrare nella cattedrale; gli è anche donata una coppa d’oro con 5000 ducati. Negli stessi giorni si incammina per Fiorenzuola d’Arda per incontrarvi il capitano pontificio Lorenzo dei Medici. Fino a dicembre ricopre l’incarico di governatore di Cremona per conto dei francesi. | |||
1516 | |||||
Apr. mag. | Ghibellini | Guelfi | Emilia | Ospita a Busseto il congiunto Prospero Colonna. Ghibellino della cosiddetta fazione delle Tre Parti, a metà mese varca il Taro con i suoi uomini per combattere gli aderenti al partito dei Rossi che sono rappresentati da Francesco Torelli. Gli abitanti di Parma entrano in agitazione per timore di eventuali scontri. Ai primi di maggio vengono dal piacentino a contrastarlo 600 fanti comandati da Paride Scotti. | |
…………. | Emilia | Invia truppe in soccorso di Modena: l’ordine viene presto revocato per il cambiamento della politica francese nei confronti dello stato della Chiesa. E’ ripreso dal Lautrec per la sua intempestività. | |||
1517 | |||||
Mag. | Ghibellini | Guelfi | Emilia | Appoggia Achille Torelli nelle sue pretese su Guastalla ai danni del conte di Novellara Alessandro Gonzaga, appoggiato, a sua volta, da Francesco Torelli. | |
…………. | Emilia | Ospita nelle sue terre Francesco Maria della Rovere, scacciato dai pontifici dal ducato di Urbino. | |||
1518 | |||||
Mar. | E’ insignito del collare dell’ordine di San Michele con Bernabò Visconti e Michelantonio di Saluzzo. | ||||
1519 | |||||
Ott. | Lombardia | E’ convocato a Milano a seguito delle rivelazioni di un uomo che sotto tortura confessa della partecipazione di Galeazzo Pallavicini ad un complotto ai danni del re di Francia Francesco I. | |||
1520 | |||||
Gen. | Muore sulla fine del mese. Alla notizia del suo dcesso la comunità di Cremona fa celebrare un ufficio di 100 messe in duomo, con gran fasto di pompa, alla presenza di tutte le autorità francesi e di 12 rappresentanti del comune. Si sposa con Elisabetta Margherita Sforza, figlia di Tristano Sforza e sorellastra di Niccolò da Correggio (che gli porta in dote Calciana e Torre Pallavicino), ed in seconde nozze con Eleonora Pio. |
CITAZIONI
-“Splendidissima corte tenne in Busseto, ed ogni volta ne usciva soleva farsi seguire da numerosa comitiva di cavalieri; l’Angeli attesta, che più di trecento persone si mantenevano nella sua corte, e che papa Clemente VII, quando era cavaliere di Malta e partigiano di Francia, aveva servito Galeazzo in qualità di gentiluomo, “nel qual tempo alloggiava in una stanza della rocca di Busseto, che fatto papa chiamava ancora la sua camera”, tanto era affezionato a quel marchese ed a Busseto..Parteggiò sempre per Francesi, ma..mai li volle seguire nei loro rovesci, ritirandosi in quella vece nella sua rocca (di Busseto) nulla curandosi dei propri avversari.” SELETTI
-“In fama di valoroso ed espertissimo capitano.” BOSI
-“Era Galeazzo uomo splendidissimo, valoroso di gran mente e di grande autorità in Lombardia.” LITTA
-“Era Galeazzo uomo di carattere indomabile, splendidissimo, di gran mente e di grande autorità in Lombardia.” CERETTI
-“Come militare vero e proprio, Galeazzo Pallavicini risulta una figura assai meno professionale, rispetto ai Trivulzio e ai Sanseverino, anche se tanto lui che i fratelli han partecipato sia in età sforzesca che in età francese a molte spedizioni e azioni militari; li troviamo però ricordati soprattutto in relazione a arruolamento di fanti oppure ad assedi e capitolazioni di città, non solo nella loro più nota area di influenza a Piacenza e a Cremona, ma anche a Bergamo….Alla (sua) morte..la comunità (di Cremona) fece celebrare un ufficio di 100 messe in duomo, con gran fasto e pompa presenti tutte le autorità francesi e i dodici deputati del comune, i dottori, i nobili, e molti “de plebe artifices”; il Bordigallo riempì più di tre fogli della sua cronaca di carmi, epitaffi e orazioni che illustravano la gloria del “più illustre dei marchesi Pallavicini, per prudenza, armi, potenza e grandezza..padre della patria, protettore..decoro di tutta Italia.” ARCANGELI
Fonte immagine in evidenza: lombardiabeniculturali.it