BERTOLDO ORSINI

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Rocca di Manciano
Rocca di Manciano

Last Updated on 2023/08/15

BERTOLDO ORSINI  Conte di Pitigliano e di Sovana. Signore di Sorano, Canino, Orbetello, Collescipoli, Marta, Montalto di Castro, Proceno, Piancastagnaio, Saturnia, Capalbio, Manciano, Rocchette. Figlio di Aldobrandino Orsini, padre di Gentile Orsini e di Niccolò Orsini, suocero di Biordo dei Michelotti.

1358 – 1420

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1378Toscana

Si reca a Siena con il fratello Guido ed ottiene la cittadinanza del comune: promette di pagare il censo e di inviare ogni agosto, per la festa dell’Assunta, un pallio.

1380DurazzoNapoliCampaniaCombatte per il pretendente al trono di Napoli Carlo di Durazzo contro le truppe della regina Giovanna d’Angiò. Viene nominato ciambellano.
1381
Mar.UmbriaPresenta un pallio ai perugini per la festa del loro patrono Sant’Ercolano.
Giu.PitiglianoComp. venturaToscanaCon Guido Orsini si allea con i senesi per fronteggiare la Compagnia dei Bretoni.
……………..ToscanaIn contesa con il vescovo di Sovana Roberto di Nola. Maltratta e scaccia dalla sua diocesi il presule.
…………….OrsiniSienaToscanaAffronta i senesi comandati da Pietro Farnese.
1384
Feb.Ottiene dal re di Napoli Carlo di Durazzo una provvigione annua di 200 once d’oro.
1385NapoliChiesaCombatte a favore di Carlo di Durazzo contro le truppe pontificie del papa Urbano Vi. E’ scomunicato.
1387
PrimaveraPitiglianoSienaToscanaAssale il castello di Stachilagi (Manciano), appartenente a Rinieri da Baschi. I senesi si muovono in soccorso di quest’ultimo.
1389
Mar.PitiglianoFarneseUmbria e Lazio

Con la connivenza di Baccino e di Puccio Farnese cerca di rapire i figli di Ranuccio Farnese. Assale all’improvviso il castello di Ischia di Castro. Si impadronisce della rocca: nel combattimento sono uccisi Angelo, Francesco e Puccio Farnese, mentre sono catturati, e rinchiusi in un pozzo, Bartolomeo e Ranuccio. Questi ultimi riescono a fuggire con l’aiuto dei Monaldeschi della Cervara ed a riparare a Vallocchia, nei pressi di Spoleto. Si frappongono a Bertoldo Orsini Corrado di Altinberg e Francesco da Montemarte, che lo persuadono a desistere ed a abbandonare la fortezza. Aiuta, quindi, Giovanni e Sciarra Farnese ad entrare in Farnese; ne assedia il castello;  presto deve  interrompere la sua azione a causa dei soccorsi forniti ai difensori da Niccolò Orsini, da Corrado di Altinberg e da Bernardo della Sala.

……………..Firenze
Ago. sett.Comp. venturaSienaToscana

Si collega con Spinello dei Tolomei, Giovanni Ordelaffi e Bernardo della Sala; devasta la maremma senese e vi trae un bottino, tra bestiame razziato e taglie di prigionieri, valutato sui 25000 fiorini. Al comando di 300 fanti aiuta Spinello dei Tolomei ad entrare in Montorgiali. Si accorda con Giovanni di Pecora per irrompere in Siena per la Porta di Ovile. Si muove dal Chianti per raggiungere nottetempo la città. Il trattato diviene manifesto per cui è forzato a ripiegare.  Segue una scorreria in Val d’Arbia ed in Val d’Orcia che gli procura ancora molte prede. I fiorentini, che hanno spinto i venturieri, nel frattempo occupano Montepulciano con il commissario Rinaldo Gianfigliazzi (600 cavalli e 1000 balestrieri). Contrariamente alle intese precedenti gli alleati non concedono all’  Orsini le vettovaglie prima promesse. Il condottiero riattraversa con gli altri capitani della compagnia il senese seminandovi il terrore;  giunge a Staggia. E’ bloccato tra tale località e Colle di Val d’Elsa dai commissari fiorentini Lotto Castellani e Filippo Cavicchioli. Si disinteressa del bottino e ritorna sotto le mura di Siena per vedere se nella città si verificano eventuali disordini a favore dei fuoriusciti che lo accompagnano. Persa ogni speranza, Bernardo della Sala rientra nel Patrimonio per difendere Canino dalle minacce dei pontifici mentre l’Orsini resta a fronteggiare i senesi. Scorre ancora la maremma con milizie fiorentine; è fronteggiato da Rinieri da Baschi che si impossessa del castello di Saturnia. Lotta anche contro i Farnese: alla fine intervengono i fiorentini che lo ricevono a Firenze con Pietro Farnese. L’Orsini firma con quest’ultimo una tregua di cinque anni.

Ott.ToscanaE’ considerato aderente e raccomandato di Firenze in occasione di una tregua stipulata tra fiorentini e viscontei.
1390
Ago.FirenzeSienaToscanaMuove guerra ai senesi in maremma.
……………..AntipapaChiesaUmbria

Alla morte del papa Urbano VI segue il legato dell’antipapa Clemente VII, il cardinale di Ravenna Pileo da Prata, nel suo tentativo di prestare soccorso ad Orvieto stretta da un crudele assedio da parte dei pontifici. Tocca San Lorenzo, Casa dei Preti e Ripeseno (Rocca Ripesena) con un carico di vettovaglie; introduce parte del convoglio in San Giorgio. Sopraggiunge Simonetto da Castel di Piero che respinge i suoi uomini.

Dic.ToscanaStipula una tregua di un anno con i senesi su pressione di Gian Galeazzo Visconti.
1392ChiesaAntipapaMilita per il papa Bonifacio IX contro il prefetto Giovanni di Sciarra di Vico e la compagnia dei bretoni che stanno devastando il Patrimonio.
1395
Gen.UmbriaAd Orvieto con altri fazione dei muffati in occasione di una pace generale tra le parti voluta da Biordo dei Michelotti.
Lug.ToscanaIl signore di Milano Gian Galeazzo Visconti, tramite l’ambasciatore Orlando di Sommo, fa pressioni sui senesi affinché trovino un compromesso con Bertoldo Orsini.
1396
……………..ChiesaVicoLazioAgli stipendi del papa Bonifacio IX contro il prefetto Giovanni Sciarra di Vico, che si è fatto signore di Viterbo.
Giu.LazioAffianca il rettore del Patrimonio Andrea Tomacelli nel campo pontificio posto presso il monastero di Santa Maria del Paradiso: presenzia alla stipula del trattato di pace con Giovanni Sciarra di Vico.
1398Lazio

Per premio dei suoi servizi ottiene dal pontefice il vicariato di Canino dietro il censo di un cane da caccia da presentarsi per la festa dell’Assunta. L’antipapa Alessandro V confermerà tale decisione aggiungendo a Canino i castelli di Collescipoli, l’isola Martana e  Montalto di Castro. Il possedimento di Canino gli sarà tolto più tardi dall’antipapa Giovanni XXIII che lo concederà al Tartaglia.

1399Milano
1401Lazio

Il convento delle Tre Fontane, presso Roma, gli rinnova l’investitura della maremma senese dietro il censo di un cavallo bianco, o leardo, completamente bardato.

1402LazioOttiene dal papa il vicariato del castello e del fortilizio di Ponte Abbadia.
1404
Gen.FirenzePisaToscana

Combatte Gabriele Maria Visconti signore di Pisa. E’ informato che una porta murata della città può essere facilmente sfondata e che il punto è malamente sorvegliato. Si muove da San Miniato con i commissari Filippo Magalotti, Rinaldo Gianfigliazzi e Maso degli Albizzi: l’ impresa non ha successo perché, nel frattempo, i pisani hanno provveduto a rafforzare la porta. Per lasciare un segno del suo passaggio prima di rientrare a San Miniato preda il territorio circostante.

1405
Ago. sett.FirenzePisa100 cavalli e 100 fantiToscana

Si porta a Firenze con 230 lance;  è alloggiato nel Palazzo del Capitano. Il costo dell’esercito per il comune è di 50000 fiorini il mese.

Ott.Capitano g.leToscana

Gli è consegnato a Firenze il bastone di capitano generale secondo i dettami dell’ astrologo. Si muove con 500 lance verso la Val di Calci;  occupa Calci e Caprona; cerca di deviare, con l’ausilio di molti guastatori, il corso dell’Arno a San Piero a Grado.

Nov.Toscana

Assedia Vicopisano con 4000 cavalli e 2000 fanti. Per le operazioni ossidionali fa largo uso di bombarde, di torri mobili, di briccole e di baliste; non risparmia il territorio vicino che infesta con scorrerie e razzie.

Dic.Toscana

Calunniato a Firenze per la sua pretesa inattività, si reca in tale città: non è più fatto ritornare al campo nonostante le sue preghiere.

1406
Gen.Toscana

Viene licenziato alla scadenza della ferma semestrale con la motivazione di una sua ferita subita durante un assalto, che gli impedisce il buon espletamento della sua attività. Parte a metà mese e si ferma a pranzo a Figline Valdarno: nessun fiorentino lo accompagna.

Ago.E’ considerato come alleato dello stato della Chiesa in occasione di una pace tra i pontifici ed il re di Napoli Ladislao d’Angiò.
……………..FirenzeToscanaViene inviato dai fiorentini a Piombino allo scopo di sedare alcuni moti sorti ai danni dei signori della località, i d’Appiano.
1408
……………..NapoliSiena Antipapa FirenzeToscana

Con i figli Guido e Nicola si allea con il re di Napoli Ladislao d’Angiò. Attacca Siena con una compagnia di bretoni; ne è respinto da Pietro e da Ranuccio Farnese.

Ott.Campania e Lazio

Lascia Napoli e si dirige a Roma dopo che si è sparsa la voce di un suo incarceramento e della successiva sua condanna da parte del re. Nella città entra per la Porta di San Giovanni in Laterano;  pone i suoi alloggiamenti a Monte Giordano. E’ assediato in Castel Sant’ Angelo dai fiorentini e dalle milizie del cardinale legato Baldassarre Cossa (il futuro antipapa Giovanni XXIII).

1409
Apr.Toscana

Cavalca nella maremma con Pieretto de Andreis e Paolo Orsini; razzia una grande quantità di bestiame che viene condotto nei suoi territori.

Giu.ToscanaE’ nelle vicinanze di Cortona allorché Antonio di Sangro viene infeudato di Anglona da parte del re di Napoli.
1410
Apr.PitiglianoSienaToscana

La situazione di forte contrasto lo spinge a combattere i senesi. Angelo della Pergola, Tommaso da Castello e Stangalino della Palude si impossessano  con un colpo di mano di Sovana,  ne traggono la campana maggiore e la trasportano a Siena in segno di trionfo. Alla notizia l’Orsini esce da Pitigliano con 400 cavalli e molti fanti per muoversi in soccorso dei difensori della rocca: trovatala in potere degli avversari, è obbligato al rientro.

Ago. nov.ToscanaLe sue terre sono devastate dai senesi. A settembre gli è conquistata Saturnia, a novembre Montacuto.
1411
Gen.ToscanaHa termine il conflitto con i senesi.
Mar.Lazio

L’antipapa Giovanni XXIII gli concede in vicariato Proceno, dietro il censo di un cane da caccia da consegnarsi per il giorno dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Mag.LazioSi reca a Roma. Vi entra per la Porta Viridaria e giura fedeltà all’antipapa.
Nov.Toscana  Germania

Ha l’incarico da Giovanni XXIII di un’ambasciata che riguarda l’imperatore Sigismondo d’  Ungheria: transita per Siena ma non si ferma in tale città.

1412
Giu.La pace di San Felice tra l’antipapa ed il re di Napoli comprende anche Firenze, Siena e Bertoldo Orsini: quest’ultimo, a causa della perdita di Sovana, si rifiuta di ratificarla e continua nel suo conflitto con Siena.
Sett.GermaniaSigismondo d’Ungheria lo nomina conte palatino e conte di Sovana. E’ pure armato cavaliere dell’ordine di San Giorgio.
……………..Giovanni XXIII riesce a concludere una tregua di un anno tra Siena ed il conte di Pitigliano.
1413
Lug.ToscanaSi dirige verso Trieste. Attraversa nascostamente il senese perché non gli è stato concesso alcun salvacondotto.
……………..V. GiuliaPrende parte al congresso di Trieste, quale legato pontificio, nelle trattative di pace che coinvolgono l’imperatore ed i veneziani.
……………..Toscana Lazio CampaniaIl re di Napoli minaccia nuovamente Firenze e Siena; chiede a Bertoldo Orsini il suo appoggio. Il conte di Pitigliano delude la richiesta di Ladislao d’Angiò per non alienarsi i fiorentini. Catturato, viene condotto prigioniero prima a Roma e poi a Napoli (con 600 ostaggi romani).
1414
Lug.E’ compreso tra i collegati del re di Napoli nella pace stipulata al ponte di Petrignano, nel territorio di Assisi, tra Ladislao d’Angiò ed i fiorentini.
Ago.Campania ToscanaLadislao d’Angiò muore all’improvviso e Bertoldo Orsini viene liberato.
……………..GermaniaViene nominato custode  del concilio di Costanza.
Nov.Germania

Fa parte dei consiglieri di Giovanni XXIII durante i lavori del concilio.

Nov.GermaniaAi lavori del concilio di Costanza è compreso nel numero dei consiglieri dell’antipapa Giovanni XXIII.
1415
…………….GermaniaA Costanza. cerca l’appoggio imperiale per dirimere il suo conflitto con i senesi.
Sett.Toscana  Campania

A Firenze;  i senesi gli  negano ogni lasciapassare per l’attraversamento del loro territorio. Si dirige a Napoli; è qui trattenuto in carcere per qualche tempo. Rientra a Pitigliano;  chiede ai senesi la restituzione delle sue terre.

1416
……………..PitiglianoSienaGermania

Si avvia ancora alla volta di Costanza alla ricerca di un aiuto da parte dell’imperatore. Il figlio si rinchiude in Orte ove è assediato dai senesi.

Sett.Toscana

Gli viene contro Ranuccio Farnese che gli conquista in breve tempo le Rocchette, Tricosto (Capalbiaccio), Capalbio e Manciano. Bertoldo Orsini ha alcune piccole scaramucce a seguito delle quali si riduce con le sue truppe tra Pitigliano e Sorano.

1417
InvernoToscana

I senesi, agli ordini di Ranuccio Farnese, assalgono Pitigliano e Sorano: sventa agli inizi  le iniziative dei nemici attraverso la corruzione dei loro capitani.

Ago.Toscana

Con Francesco Orsini invia propri rappresentanti a Perugia da Braccio di Montone per rendere ufficialmente omaggio al signore della città. Il figlio Guido cede vilmente Sorano ai senesi.

Sett.ToscanaIl figlio Niccolò consegna Pitigliano ai senesi.
……………..VeneziaImpero OttomanoGrecia

Malcontento dei figli e delle condizioni umilianti che gli sono imposte dai senesi, passa al servizio dei veneziani.  Combatte i turchi in Morea.

1420Grecia

E’ ucciso da un sasso alla testa che gli viene lanciato da una donna in un assalto portato ad una fortezza. Sposa Agnese dell’Anguillara.

 CITAZIONI

-“Questo capitano servì male il Comune (Firenze) e none attese se none a empiersi la borsa con vituperose miserie. Acquistossi poco a suo tempo e alla ferma sua fu licenziato: e mill’anni parve a questo populo compiesse, acciò se n’andasse, tanto era misero e viziato.” MORELLI

-“Fu Bertoldo valoroso, di gran seguito e stimato da tutti i principi grandi.” GAMURRINI 

-A Pitigliano “Di lui leggesi un’epigrafe commemorativa in caratteri gotici nel fianco occidentale dell’antica torre del palazzo Orsini..Sopra, vi è lo stemma della famiglia; il leone rampante che tiene in una branca l’impresa: da un lato una rosa a tre sbarre (Orsini) e dall’altro il leone (Aldobrandeschi). E’ concepita in due versi esametri: Principis insignis tribus Ursine decoris,/ Bertoldi comitis sunt hic cimere (insegne) secundi.” BRUSCALUPI

-All’assedio di Vicopisano “E benché e’ ne facesse suo potere,/ Della vittoria non poté aver l’unto.” G. DI SER PIERO

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