0647 BATTISTA FARINA (Battista Corso, Battistello Corso) Corso.
+ 1536 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario
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Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1526 | |||||
Ago. | Venezia | Impero | 100 fanti | Lombardia |
Al campo di Lambrate. |
Nov. |
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Lombardia |
Si scontra con i lanzichenecchi a Governolo: nel combattimento resta ucciso Giovanni dei Medici. |
Dic. | Chiesa | Impero Colonna | 200 fanti | Lombardia e Lazio |
Si trova a Palazzolo sull’Oglio alla rassegna tenuta dal provveditore generale Domenico Contarini. Passa agli stipendi dei pontifici per contrastare nel Lazio imperiali e colonnesi. Con Lucantonio Cuppano demolisce Mantro, incendia Rocca di Papa e Montefortino (Artena) anche se non può impadronirsi delle relative rocche; di seguito desola Genazzano, Ceccano, Supino e Santo Stefano. |
1527 | |||||
Gen. |
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Lazio |
Prende parte alla difesa di Frosinone. E’ informato da alcuni venturieri pontifici, di stanza a Terracina, che in Arnara sono entrati, provenienti da San Lorenzo, cinque insegne di fanti spagnoli. Affianca Alessandro Vitelli e Giovambattista Savelli con 300 fanti ed alcuni cavalli leggeri; prepara nei pressi un’imboscata: in essa vi cadono gli imperiali dopo esservi stati attirati dai cavalli leggeri. Fra gli avversari vi sono più di 80 morti con il capitano Peralta; sono pure fatti numerosi prigionieri e sono prese due insegne. |
Mag. | Venezia | Impero |
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Toscana |
Milita agli ordini del provveditore generale Alvise Pisani con 180 fanti. |
1529 | |||||
Mag. | 198 fanti | ||||
Giu. |
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Il numero degli uomini a sua disposizione scende a 186 fanti. |
Ago. | 82 fanti | Lombardia |
A Cremona. |
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1536 | |||||
……… | Genova | Francia |
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Liguria |
Si trova alla difesa di Genova quando la città viene attaccata dalle milizie di Guido Rangoni e di Cesare Fregoso. |
Ago. |
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Liguria |
Rimane ucciso durante un assalto portato dai nemici alle mura di Fasciolo. |
CITAZIONI
-“O Baptista Fantin, piangi mia sorte,/ mio caso adverso e mio fatal destino,/ piangi, ché superato m’ha la morte.” Da un lamento per la morte di Giovanni dei Medici riportato da MEDIN-FRATI