ALESSANDRO FREGOSO

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1772
Castello di Montorio, Verona
Castello di Montorio, Verona

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ALESSANDRO FREGOSO  Figlio di Giano Fregoso, fratello di Annibale Fregoso e di Cesare Fregoso.

  • 1565
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1494FregosoFranciaLiguriaCoadiuva gli aragonesi in un attacco contro Genova.
1506
Giu.Lazio

Si trova a Roma con il padre Giano alla notizia della rivolta di Genova contro i francesi. Il papa Giulio II proibisce ai due Fregoso di lasciare la città per recarsi in Liguria.

1510FregosoFranciaLiguria e Lombardia

Giunge a Ventimiglia dove organizza una congiura per uccidere il governatore francese di Genova e chiamare il popolo alle armi. Scoperto per la delazione di un congiurato, si salva con la fuga a Rossiglione; catturato, è rinchiuso nel Castello Sforzesco di Milano.

1512
Gen.LombardiaViene liberato dal carcere milanese.
Feb.VeneziaFranciaLombardiaAlla difesa di Brescia allorché la città è conquistata dai francesi di Gastone di Foix.
Lug.50 lance

Il Consiglio dei Savi gli concede una condotta di 50 uomini d’arme che hanno già militato agli ordini del padre Giano, divenuto nel frattempo doge di Genova.

Sett.LombardiaAll’assedio di Brescia.
Ott.LombardiaE’ l’unico condottiero della Serenissima a condividere l’intervento del provveditore generale Paolo Capello volto ad impedire un duello tra Guido Rangoni ed il collaterale generale Piero Antonio Battaglia.
Nov.52 lanceLombardiaA Polpenazze del Garda con Giovanni Battista da Fano ed Antonio Pio.
1513
Feb.43 lanceVenetoStaziona tra Arquà Petrarca e Teolo.
Apr.VeneziaSpagnaVenetoA Venezia nel Collegio dei Pregadi. Raggiunge il campo di San Bonifacio.
Mag.41 lanceVeneto

A Venezia; il giorno di Pasqua si trova in San Marco alla solenne cerimonia in cui sono consegnati a Bartolomeo d’Alviano il bastone e lo stendardo di capitano generale.

Lug.VenetoAlla difesa di Padova. Ha il compito di controllare il tratto di mura che intercorre tra il Portello ed il borgo di Porciglia.
Ott.Veneto

Esce da Padova inquadrato nella retroguardia: partecipa alla battaglia di Creazzo;   viene catturato dagli spagnoli. Liberato, ritorna alla difesa di Padova;  presidia con le lance scampate alla rotta (18) il tratto di mura tra il Portello e Porciglia.

1516
Dic.VenetoNuovamente catturato dagli spagnoli, viene liberato a dicembre attraverso uno scambio di prigionieri.
1521VeneziaImpero
1522
Apr.LombardiaPrende parte alla battaglia della Bicocca. Riesce a salvarsi con la fuga a Brescia.
1524
Giu.VeneziaFrancia50 lanceLombardiaIl Consiglio dei Savi decide di dividere tra lui ed il fratello Cesare la condotta del padre Giano.
1526
Ago.VeneziaImpero44 lance
1527
Mag.20 lanceLazioE’ segnalato a Nepi con 20 uomini d’armi al fianco del capitano generale della Serenissima, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, e del provveditore generale Alvise Pisani.
1528
Mag.42 lanceCampania e VenetoLascia la Campania perché richiamato a Verona.
Lug.44 lanceLombardiaNel bresciano.
Sett.LombardiaAlla conquista di Pavia. Ritorna a Crema di scorta ad alcuni pezzi di artiglieria. Viene nominato governatore di Bergamo.
1529
Ago.30 lanceLombardiaAlla morte del padre gli è concessa ufficialmente una condotta di 30 uomini d’arme.
Ott.42 lanceIl Consiglio dei Savi gli aumenta nominalmente la condotta da 30 a 60 uomini d’arme.
Dic.50 lanceVenetoCon la firma della pace la sua compagnia è inviata ad alloggiare nel padovano.
1530
Gen.30 lanceVenetoViene ridotto il numero degli uomini d’arme a sua disposizione.
Giu.Veneto

A Venezia, per richiedere il saldo delle paghe arretrate, sue e di 7 dei suoi uomini d’arme, licenziati negli stessi giorni per limiti di età. Il doge Andrea Gritti lo rassicura in merito.

Ago.VenetoPresenzia a Padova ad una giostra.
1532
Mag.VenetoAccoglie a Venezia Francesco Maria della Rovere.
Giu.VenetoA Montorio Veronese, alla rassegna della sua compagnia tenuta dal provveditore Cristoforo Capello.
Ott.VenetoA Padova.
Nov.30 lance e 60 cavalli leggeriVeneto
1536Veneto

Viene licenziato perché il fratello Cesare ha abbandonato le file dei veneziani per unirsi a Mirandola con Guido Rangoni e combattere gli imperiali per conto dei francesi.

1542Veneto

E’ espulso da Padova dal Consiglio dei Dieci e gli è tolta ogni provvigione: è stata, infatti, scoperta una rete spionistica organizzata a Venezia dal fratello Cesare a favore dei francesi.

1565VenetoMuore a Padova. E’ sepolto a Garda nella chiesa dei frati minori. Sposa una Strozzi.

 CITAZIONI

-“Fu parimenti notabile nelle cose della militia..Oscurò la fama di molti Capitani del suo tempo.” SANSOVINO

-“…il bon garzone/ con gran furore cacciossi ne la calca/ facendo a molti abandonar l’arcione/ e sopra i corpi col destrier cavalca/ ponendo li nemici in conclusione.” DEGLI AGOSTINI

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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