Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ALESSANDRO FREGOSO Figlio di Giano Fregoso, fratello di Annibale Fregoso e di Cesare Fregoso.
- 1565
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1494 | Fregoso | Francia | Liguria | Coadiuva gli aragonesi in un attacco contro Genova. | |
1506 | |||||
Giu. | Lazio | Si trova a Roma con il padre Giano alla notizia della rivolta di Genova contro i francesi. Il papa Giulio II proibisce ai due Fregoso di lasciare la città per recarsi in Liguria. | |||
1510 | Fregoso | Francia | Liguria e Lombardia | Giunge a Ventimiglia dove organizza una congiura per uccidere il governatore francese di Genova e chiamare il popolo alle armi. Scoperto per la delazione di un congiurato, si salva con la fuga a Rossiglione; catturato, è rinchiuso nel Castello Sforzesco di Milano. | |
1512 | |||||
Gen. | Lombardia | Viene liberato dal carcere milanese. | |||
Feb. | Venezia | Francia | Lombardia | Alla difesa di Brescia allorché la città è conquistata dai francesi di Gastone di Foix. | |
Lug. | 50 lance | Il Consiglio dei Savi gli concede una condotta di 50 uomini d’arme che hanno già militato agli ordini del padre Giano, divenuto nel frattempo doge di Genova. | |||
Sett. | Lombardia | All’assedio di Brescia. | |||
Ott. | Lombardia | E’ l’unico condottiero della Serenissima a condividere l’intervento del provveditore generale Paolo Capello volto ad impedire un duello tra Guido Rangoni ed il collaterale generale Piero Antonio Battaglia. | |||
Nov. | 52 lance | Lombardia | A Polpenazze del Garda con Giovanni Battista da Fano ed Antonio Pio. | ||
1513 | |||||
Feb. | 43 lance | Veneto | Staziona tra Arquà Petrarca e Teolo. | ||
Apr. | Venezia | Spagna | Veneto | A Venezia nel Collegio dei Pregadi. Raggiunge il campo di San Bonifacio. | |
Mag. | 41 lance | Veneto | A Venezia; il giorno di Pasqua si trova in San Marco alla solenne cerimonia in cui sono consegnati a Bartolomeo d’Alviano il bastone e lo stendardo di capitano generale. | ||
Lug. | Veneto | Alla difesa di Padova. Ha il compito di controllare il tratto di mura che intercorre tra il Portello ed il borgo di Porciglia. | |||
Ott. | Veneto | Esce da Padova inquadrato nella retroguardia: partecipa alla battaglia di Creazzo; viene catturato dagli spagnoli. Liberato, ritorna alla difesa di Padova; presidia con le lance scampate alla rotta (18) il tratto di mura tra il Portello e Porciglia. | |||
1516 | |||||
Dic. | Veneto | Nuovamente catturato dagli spagnoli, viene liberato a dicembre attraverso uno scambio di prigionieri. | |||
1521 | Venezia | Impero | |||
1522 | |||||
Apr. | Lombardia | Prende parte alla battaglia della Bicocca. Riesce a salvarsi con la fuga a Brescia. | |||
1524 | |||||
Giu. | Venezia | Francia | 50 lance | Lombardia | Il Consiglio dei Savi decide di dividere tra lui ed il fratello Cesare la condotta del padre Giano. |
1526 | |||||
Ago. | Venezia | Impero | 44 lance | ||
1527 | |||||
Mag. | 20 lance | Lazio | E’ segnalato a Nepi con 20 uomini d’armi al fianco del capitano generale della Serenissima, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, e del provveditore generale Alvise Pisani. | ||
1528 | |||||
Mag. | 42 lance | Campania e Veneto | Lascia la Campania perché richiamato a Verona. | ||
Lug. | 44 lance | Lombardia | Nel bresciano. | ||
Sett. | Lombardia | Alla conquista di Pavia. Ritorna a Crema di scorta ad alcuni pezzi di artiglieria. Viene nominato governatore di Bergamo. | |||
1529 | |||||
Ago. | 30 lance | Lombardia | Alla morte del padre gli è concessa ufficialmente una condotta di 30 uomini d’arme. | ||
Ott. | 42 lance | Il Consiglio dei Savi gli aumenta nominalmente la condotta da 30 a 60 uomini d’arme. | |||
Dic. | 50 lance | Veneto | Con la firma della pace la sua compagnia è inviata ad alloggiare nel padovano. | ||
1530 | |||||
Gen. | 30 lance | Veneto | Viene ridotto il numero degli uomini d’arme a sua disposizione. | ||
Giu. | Veneto | A Venezia, per richiedere il saldo delle paghe arretrate, sue e di 7 dei suoi uomini d’arme, licenziati negli stessi giorni per limiti di età. Il doge Andrea Gritti lo rassicura in merito. | |||
Ago. | Veneto | Presenzia a Padova ad una giostra. | |||
1532 | |||||
Mag. | Veneto | Accoglie a Venezia Francesco Maria della Rovere. | |||
Giu. | Veneto | A Montorio Veronese, alla rassegna della sua compagnia tenuta dal provveditore Cristoforo Capello. | |||
Ott. | Veneto | A Padova. | |||
Nov. | 30 lance e 60 cavalli leggeri | Veneto | |||
1536 | Veneto | Viene licenziato perché il fratello Cesare ha abbandonato le file dei veneziani per unirsi a Mirandola con Guido Rangoni e combattere gli imperiali per conto dei francesi. | |||
1542 | Veneto | E’ espulso da Padova dal Consiglio dei Dieci e gli è tolta ogni provvigione: è stata, infatti, scoperta una rete spionistica organizzata a Venezia dal fratello Cesare a favore dei francesi. | |||
1565 | Veneto | Muore a Padova. E’ sepolto a Garda nella chiesa dei frati minori. Sposa una Strozzi. |
CITAZIONI
-“Fu parimenti notabile nelle cose della militia..Oscurò la fama di molti Capitani del suo tempo.” SANSOVINO
-“…il bon garzone/ con gran furore cacciossi ne la calca/ facendo a molti abandonar l’arcione/ e sopra i corpi col destrier cavalca/ ponendo li nemici in conclusione.” DEGLI AGOSTINI
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