Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1906 ARRIGO DELLA TACCA (Enrico Malatacca) Di Roma.
+ 1432 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1415 | |||||
Lug. | Chiesa | Comp. ventura |
| Lazio | E’ di stanza a Roma; prende alloggio con i suoi uomini nel borgo di San Pietro vicino alla chiesa di Santo Spirito. Assalito dal Tartaglia deve abbandonare la città. |
1416 | Siena | Pitigliano | Toscana | Combatte Bertoldo Orsini | |
1417 |
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| Toscana | Viene riconfermato dai senesi nella condotta con Giannetto d’Acquasparta. |
1423 | |||||
Giu. ott. | Re d’Aragona | Napoli Chiesa |
| Campania | Milita agli ordini di Braccio di Montone. E’ inviato con 1200 cavalli e 1000 fanti a Napoli in soccorso di Alfonso d’Aragona con Bernardino degli Ubaldini della Carda, Jacopo Caldora, Riccio da Montechiaro ed Orso Orsini. Ad ottobre esce dalla città in contemporanea al re d’Aragona; si porta sul Sebeto. Al ponte della Maddalena affronta gli avversari: vi è una mischia tumultuosa al cui termine deve rientrare a Napoli per la Porta del Carmine. Resta alla guardia della città con gli altri condottieri quando il re punta su Marsiglia per colpire al cuore gli interessi degli angioini. |
1424 | |||||
Giu. |
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| Abruzzi e Lazio | Prende parte alla battaglia di L’Aquila dove ha il comando della dodicesima schiera. Coinvolto nella sconfitta ripara a Ninfa con il figlio Bonifacio e molti superstiti. |
Lug. | Firenze | Milano | 100 lance e 100 fanti | Romagna | Rifiuta le offerte degli emissari del duca di Milano e si offre ai fiorentini per una condotta di 300 cavalli e 100 fanti. Ricevuta una prestanza di 2000 fiorini è in grado di radunare i suoi cavalli sparsi tra Capua e Ninfa; ottiene un salvacondotto dal papa Martino V e si reca a Roma dove perde del tempo per un furto verificatosi nella sua casa. Si giustifica con i fiorentini adducendo che la rapina è stata una conseguenza della condotta: più verosimilmente, il ladrocinio è il risultato di una vendetta domestica per avere ostacolato una figliastra ad unirsi con il suo amante. |
Ago. |
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| Lazio e Toscana | A Bracciano e Montepulciano: deve promettere ai pontifici di non portare le armi contro la Santa Sede per un anno. A garanzia lascia un figlio in ostaggio. |
1426 | |||||
Mag. | Firenze | Milano |
| Emilia | Affianca Niccolò d’Este sul Panaro. Guido Torelli ed Angelo della Pergola attraversano il fiume nei pressi di Vignola eludendo ogni intervento dell’ esercito fiorentino. |
Sett. nov. |
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| Lombardia | Appoggia Niccolò da Tolentino e Luigi dal Verme all’assedio di Brescia. |
1427 | |||||
Apr. |
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| 400 cavalli | Lombardia | Al campo di Castenedolo agli ordini del Carmagnola. |
Mag. |
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| Lombardia | Si accampa con Pietro Giampaolo Orsini tra Montichiari e Calvisano. Alla guardia della seconda località due suoi uomini sono impiccati perché accusati di essere entrati in trattative con gli avversari: anche Arrigo della Tacca è ora guardato con sospetto per cui deve spostarsi da Calvisano. Disertano infine dal campo 12 uomini d’ arme della sua compagnia. Anche il della Tacca abbandona gli stipendi dei fiorentini. |
1430 | Firenze | Lucca | Toscana | ||
1432 | Muore. |
CITAZIONI
-Con Orso Orsini, Bernardino Ubaldini della Carda, Jacopo Caldora “Muy famosos capitanes de su (di Braccio di Montone) escuela.” ZURITA
-Alla battaglia dell’Aquila “Orrio dalla Tacca d’ardire plino/ Sicome capitano da far l’arte.” CIMINELLO