Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1500 ANGUILLOTTO DA PISA
- 1530 (febbraio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1528 | |||||
Giu. lug. | Firenze | Impero | Campania | Affianca Iacopo Bichi all’assedio di Napoli. Affronta in Val di Pecora un attacco degli imperiali condotto da Ferrante Gonzaga, uscito dalla città alla testa di 400 cavalli leggeri, 200 uomini d’arme, 4000 lanzichenecchi e 1000 fanti spagnoli. Intervengono i francesi del Lautrec, i cavalli leggeri fiorentini guidati dal Bichi, i fanti italiani ed i lanzichenecchi delle Bande Nere. Nel corso dello scontro il Gonzaga viene disarcionato dagli uomini di Anguillotto da Pisa; fa prigioniero il capitano avversario seppure per breve tempo. Costui è salvato dall’azione dei lanzichenecchi al servizio degli imperiali e dal sacrificio di un suo trombettiere. | |
…….. | Impero | Firenze | Con la sconfitta dei francesi passa al servizio degli imperiali. | ||
1529 | |||||
Ott. | Impero | Firenze |
| Toscana | Milita nella compagnia di Piermaria dei Rossi. Prende parte all’assedio di Firenze; rimane ferito durante una sortita di Marzio Orsini. |
1530 | |||||
Gen. | Firenze | Impero |
| Toscana | Sdegna con il suo capitano defeziona nel campo fiorentino. |
Feb. |
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| Toscana | Prende parte alla difesa di Firenze. A metà mese esce dalla Porta di Santa Croce per scortare con Francesco Bardi e Bellantonio Corso alcuni contadini che devono raccogliere nel piano di San Salvo del legname necessario per riparare i bastioni cittadini. Sulla via del ritorno cade in un’imboscata tesagli a San Salvi poco fuori della Porta di Santa Croce; viene affrontato da un notevole numero di avversari; è, inoltre, attaccato alle spalle dal duca d’Orange, da Piermaria dei Rossi (con altri 2000 fanti tra spagnoli, tedeschi ed italiani) e da Ferrante Gonzaga con 400/500 cavalli. E’ accerchiato; si difende con accanimento prima con una partigiana, poi con la spada finché non è colpito al petto da una lancia di un cavallo leggero e da un colpo di mazza ferrata alla testa (o da una palla di archibugio al petto, secondo le versioni). Gettato a terra vuole arrendersi nelle mani diel napoletano Ferrante Vitelli; costui rifiuta; alle preghiere di Anguillotto da Pisa di essere ucciso perché non vuole cadere nelle mani di Piermaria dei Rossi, il Vitelli gli caccia un pugnale nella gola e lo scanna. Il Rossi sfoga la propria ira sull’alfiere di Anguillotto da Pisa Cecco da Buti: lo ammazza con lo stocco benché gli si sia arreso. Tra i fiorentini vi sono 30 morti e 40 feriti. Nella circostanza il capitano della Porta di Santa Croce cerca di muoversi in soccorso del capitano lasciando quasi abbandonata la sua postazione: gli imperiali non sanno approfittare dell’occasione. I fiorentini destituiscono l’ufficiale e lo trattengono in carcere. Anguillotto da Pisa è sepolto a Firenze con tutti gli onori nella chiesa dell’Annunziata. |
CITAZIONI
-“Capitano di maravigliosa forza e ardire.” VARCHI
-“Valoroso soldato.” NARDI
-“Uno dei principali capitani nelle forze imperiali.” ROTH
-“Soldato di notevolissima forza.” ADAR
-“E’ preso el povero Anguillotto/ dal Conte (Piermaria dei Rossi) e occiso con tormenti e pene.” ROSEO