Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
A – B – C – D – E – F – G – H – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – W – X – Z
Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
2042 TURCHETTO Di Brescia.
- 1560 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1542 | Strozzi | Impero | Friuli | Con Beltramo Sarchia coadiuva Piero Strozzi ad impadronirsi di Marano Lagunare ai danni degli imperiali. Raggiunge la città a bordo di 2 navi che ufficialmente trasportano frumento; sbarcato, cattura il governatore e depreda i dintorni. Il centro sarà venduto più tardi dallo Strozzi ai veneziani. | |
1551 | |||||
Giu. | Francia | Impero Chiesa | 300 fanti | Emilia | Prende parte alla difesa di Mirandola prima con Piero Strozzi e poi con il Termes. |
Lug. | Emilia | Si trova con il solo Chiappino alla guardia del campo di Sant’ Antonio: assalito all’ improvviso da 800 cavalli leggeri, 60 uomini d’arme e molti archibugieri a cavallo deve rifugiarsi a Mirandola con la perdita di venti uomini e di molti feriti. Tra gli avversari restano sul terreno più di 80 uomini. Uccide in un’imboscata Carlo da Pian di Meleto nipote di Alessandro Vitelli. | |||
Ago. | Emilia | Esce da Mirandola con 400 fanti e 100 cavalli leggeri; assale le forze del Vitelli e quelle di Giambattista del Monte che conducono 2000 fanti e la cavalleria pontificia: gli avversari sono posti in fuga. La notte seguente lascia ancora il centro con 60 uomini vestiti da contadini che fingono di portare vettovaglie in Mirandola. I pontifici li assalgono; i “contadini” si danno alla fuga; i pontifici per inseguirli si allontanano dai loro forti; vengono colti alla sprovvista dai soldati travestiti allorché costoro si rivolgono loro contro (dodici morti e sette prigionieri). | |||
Nov. | Emilia | Sempre assediato in Mirandola, esce dalla località per fare legna; gli viene contro Pietro Paolo da Castello. Il Turchetto ha una scaramuccia di quattro ore con tale capitano. Lascia infine il suo luogotenente a fronteggiare gli avversari mentre egli con alcune lance spezzate si allontana per potere cogliere alle spalle gli avversari. I pontifici sono costretti a ritirarsi con numerose perdite. A questa scaramuccia ne segue un’ altra con gli uomini del Vitelli; lo scontro termina con molti morti d’ambo le parti. | |||
Dic. | Emilia | Esce da Mirandola con Livio Crotti sempre per fare legna; sorpreso dai pontifici, resiste al loro fuoco per cinque ore con il sostegno dell’ artiglieria della fortezza. Solo con l’ intervento dei cavalli di Giovanni Gagliardo gli avversari sono costretti a ripiegare. | |||
1552 | |||||
Gen. | Emilia | In una scaramuccia sono uccisi 16 pontifici e ne sono catturati altri 10. | |||
Mar. | Emilia | Compie un’altra sortita con 400 fanti per preparare di notte alcune imboscate. I soldati disubbidiscono agli ordini ed attaccano invece le trincee poste tra i forti di Santa Giustina e di San Martino; l’azione malamente portata avanti termina ingloriosamente con forti perdite e forti dissapori tra i partecipanti. | |||
Mag. | Emilia | Durante le trattative per una tregua tra francesi e pontifici si impadronisce con Livio Crotti del forte di Quarantoli per impedire che cada in potere degli imperiali di Gian Giacomo dei Medici. Vi si fortifica con 400 fanti e 200 guastatori: è attaccato di notte dal conte di Caiazzo che viene respinto con alcune perdite (venti uomini). Il giorno seguente comincia a molestare il forte di Sant’Antonio dove sono alloggiati 3000 fanti e molti cavalli. Il forte è consegnato da Camillo Orsini a Ludovico della Mirandola secondo quanto stabilito nella tregua stipulata fra le parti. | |||
1553/1554 | |||||
Ago. | Francia | Impero | Toscana | E’ segnalato alla difesa di Grosseto con Alessandro da Terni. Nell’agosto 1554 affianca lo Strozzi nella battaglia di Marciano. Viene catturato dagli avversari. | |
1560 | Muore. |
CITAZIONI
-“Valoroso capitano.” BALAN
-Con Giovanni Gagliardo “Erano in questo tempo famosi nell’armi.” PAPOTTI